Heart of China

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Heart of China
videogioco
PiattaformaMS-DOS, Microsoft Windows, macOS, Amiga
Data di pubblicazioneDOS, Windows:
1991
Zona PAL 1991

MacOS:
1991
Amiga:
1992
Zona PAL 1994

GenereAvventura grafica
OrigineStati Uniti
SviluppoDynamix
PubblicazioneSierra On-Line
DesignJeff Tunnell
Modalità di giocoGiocatore singolo
Periferiche di inputMouse
SupportoFloppy disk

Heart of China è un videogioco del genere avventura grafica del 1991 sviluppato dalla Dynamix e distribuito dalla Sierra On-Line. Il gioco segue le vicende di Jake "Lucky" Masters e i suoi tentativi di salvare l'infermiera Kate Lomax da un Signore della guerra cinese.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Nella Hong Kong degli anni '30 l'ex pilota da caccia della prima guerra mondiale Jake "Lucky" Masters viene assunto dal ricco uomo d'affari E.A. Lomax per una pericolosa missione: la figlia di Lomax, Kate, è stata rapita dal Signore della guerra Li Deng e imprigionata in una fortezza a Chengdu. Per salvarla, Lucky deve ottenere l'aiuto di un misterioso ninja di nome Zhao Chi. Dopo essere entrati nella fortezza di Deng, Lucky e Chi recuperano Kate e fuggono. Kate viene morsa da un serpente durante l'operazione e l'unica medicina in grado di salvarla si trova a Kathmandu in Nepal. Dopo ulteriori avventure ad Istanbul il trio raggiunge infine Parigi.

Modalità di gioco[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco prevede tre diversi finali a seconda delle scelte compiute dal giocatore. Alcune di esse possono rallentare il gruppo (o essere fatali): al termine di ogni giornata, la ricompensa di Lucky viene ridotta di 20.000 dollari. Alcune parti dell'avventura vengono giocate dal punto di vista di Chi o di Kate. Sono presenti due opzionali sequenze arcade

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il gioco è stato sviluppato sul Dynamix Game Development System usato per prima volta in Rise of the Dragon. La grafica è un misto di fotografie digitalizzate di attori in carne ed ossa e scenografie dipinte a mano. Supporta la risoluzione VGA a 256 colori. A causa del budget ristretto, la Dynamix dovette assumere parte del cast attoriale tra i dipendenti della compagnia stessa, oltre a propri famigliari.[1]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

  • La rivista Ace diede al gioco una valutazione di 910 su 1000, definendolo "una svolta significativa nel genere dello storytelling interattivo" e dichiarando che diversamente da giochi contemporanei quali Rise of the Dragon e Space Quest IV non ha solamente grafica e suono eccellenti ma anche una trama appropriata. Nella recensione si parla anche della somiglianza tra la storia del gioco e quella del film del 1983 con Tom Selleck Avventurieri ai confini del mondo.[2]
  • Computer Gaming World dichiarò che "Heart of China è tutto ciò che un buon film d'avventura dovrebbe essere: veloce, teso, ingegnoso, arguto, vario di ambientazione e con una trama agile. Soprattutto, è divertente". La rivista elogiò la grafica, le musiche e la storia, concludendo che era "un'esperienza cinematografica da assaporare".[3]
  • La rivista Dragon gli attribuì 5 stelle su 5. [4]
  • PC Format lo definì uno dei 50 migliori videogiochi di sempre, scrivendo che "le vere stelle sono le splendide scene digitalizzate che creano una straordinaria esperienza atmosferica che è anche un'avventura difficile."[5]
  • La rivista Computer+Videogiochi assegnò 87% alla versione PC, lodando soprattutto l'aspetto grafico, ma segnalando l'eccessiva linearità della trama[6].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Heart of China, su adventureclassicgaming.com. URL consultato il 2 gennaio 2008.
  2. ^ (EN) Heart of China (JPG), in ACE, n. 46, Londra, EMAP, luglio 1991, pp. 50-52, ISSN 0954-8076 (WC · ACNP).
  3. ^ (EN) Heart of China (JPG), in Computer Gaming World, n. 87, Anaheim, Golden Empire Publications, ottobre 1991, pp. 10-14, ISSN 0744-6667 (WC · ACNP).
  4. ^ (EN) The Role of Computers (PDF), in Dragon, n. 176, TSR, dicembre 1991, pp. 57–62, ISSN 1062-2101 (WC · ACNP).
  5. ^ (EN) Staff, The 50 best games EVER!, in PC Format, n. 1, ottobre 1991, pp. 109-111.
  6. ^ Heart of China, in Computer+Videogiochi - Speciale annuario 1992, dicembre 1991, p. 61.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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