Greci (Italia)

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Template:Comune Greci (in lingua arbëreshë, Katundi) è un comune italiano di 805 abitanti della provincia di Avellino in Campania.

Storia

Situato sul cucuzzolo di una montagna ad una altezza di 823 s.l.m., il comune di Greci deve il proprio nome agli antichi fondatori bizantini. Nel 535, l'imperatore di Costantinopoli Giustiniano, impegnato nelle guerre contro i Goti, inviò in Italia il proprio generale Belisario il quale vi fondò un gran numero di colonie, tra cui appunto Greci. Distrutto dai Saraceni (908), il borgo fu ricostruito nel 1039 per ordine di Pandolfo III, principe di Benevento. Nei secoli che seguirono, il territorio di Greci, pur rivalutato in termini di estensione ed importanza militare (divenne feudo di tre soldati), subì le vessazioni di baroni e principi locali che di volta in volta ne assunsero il controllo limitandone lo sviluppo economico e demografico.

Nella seconda metà del XV secolo il centro fu interessato da una massiccia migrazione di popolazioni albanesi, che giunte in Italia a seguito del condottiero Skanderbeg, si insediarono nel borgo allora scarsamente popolato. Skanderbeg sbarcò in Italia nel 1459 per aiutare Ferdinando I, re di Napoli, figlio del suo amico e protettore Alfonso d'Aragona nella lotta contro il rivale Giovanni d'Angiò ed i baroni suoi alleati. Le truppe albanesi, unitisi all'esercito di Ferdinando, contribuirono in maniera decisiva alla vittoria di quest'ultimo, in particolare in occasione della battaglia combattuta nel territorio di Terrastrutta, nei pressi di Greci, il 18 agosto 1461 ed il cui esito segnò la fine delle aspirazioni angioine al trono di Napoli.

Danze Tradizionali Arbereshe

Il re, in segno di gratitudine, permise a quanti tra gli albanesi lo desiderassero di restare in Italia e di popolare Greci. Tale invito rispondeva anche ad esigenze pratiche: gli albanesi avrebbero potuto vigilare sui vicini insediamenti di origine franco-provenzale di Faeto e Celle San Vito, ancora fedeli agli angioini. Nei secoli successivi, centinaia di uomini e donne, a seguito dalla progressiva conquista ottomana dei territori albanesi, giunsero sulle coste pugliesi dalla sponda opposta dell'Adriatico e di qui a Greci ed in altri centri dell'Italia meridionale, importandovi la lingua ed il rito greco - bizantino e divenendo i progenitori di una della più numerose minoranze etniche attualmente presenti in Italia, gli arbëreshë. A Greci il rito greco, che pur ancora sopravvive in altri comuni di origine albanese, fu abolito dall'autorità, sia civile che religiosa, con azioni di forza come quella operata dal Cardinale di Benevento Orsini, in seguito divenuto Papa Benedetto XIII. Tali azioni non impedirono tuttavia di preservare la lingua albanese, ancora quotidianamente parlata nel paese.


Personalità legate a Greci

Padre Leonardo De Martino [Greci (AV) 1840 - Sarno (SA) 1923]: poeta arbëreshe, autore de "L'Arpa d'un Italo-Albanese" raccolta di poesie composte parte in italiano, parte in albanese. Cantore e padre della letteratura scutarina, maestro di G.Fishta.

Abate Luigi Lauda [Greci ...]: autore e storico, con i suoi scritti contribuì a porre la questione albanese al centro del dibattito europeo. Fu autore del Dramma Sacro di San Bartolomeo.

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Posizione del Comune di Greci

Giuseppe Vedovato [Greci (AV) 1912 - ...]: Politico italiano.

Società e Cultura

Oggi Greci, l'unico comune arbëreshë della Campania, basa la propria economia sul primario (pastorizia ed agricoltura) e sul turismo. È noto nella zona per la produzione di formaggi, in particolar modo per l'ottimo caciocavallo. Vive, inoltre, un periodo di intensa ripresa culturale, basato sulla riscoperta e la rivalutazione delle antiche origini albanesi, in primo luogo grazie all'attività dell'associazione culturale "Katundi Zembra Jonë". La rappresentazione nella piazza principale del paese del Dramma di San Bartolomeo, ogni anno in occasione della festa patronale del 25 agosto, costituisce un evento di sicuro impatto ed interesse e richiama un gran numero di persone.


Turismo

La sua posizione domina la valle del Cervaro, tra i monumenti di maggiore rilevo storico ci sono la chiesa di San Bartolomeo in stile romanico della fine del 1600, il Palazzo Lusi del 1600, attuale sede del Municipio e la Masseria di Tre Fontane, antica stazione di posta sul Tratturello Camporeale-Foggia, diramazione del più importante Tratturo Pescasseroli-Candela.

Il Dramma di San Bartolomeo

Ogni anno in concomitanza con la festa patronale, il 25 agosto, viene rappresentato dagli abitanti di Greci il Dramma Sacro di San Bartolomeo Apostolo, una rielaborazione teatrale del martirio del Santo. La rappresentazione affonda le proprie radici nel Medioevo, quando il dramma veniva improvvisato da attori locali seguendo canovacci di ispirazione popolare. Alla fine del XIX secolo, il dramma fu messo in versi dall'Abate Luigi Lauda. Questi adottò come riferimento il Saul di Alfieri, da cui trasse ispirazione per la metrica ed il linguaggio. Una prima edizione dell'opera fu stampata nel 1881, mentre quella attualmente adottata fu pubblicata nel 1941 a New York ad opera di emigranti grecesi. L'opera, che si compone di cinque atti, narra in primo luogo dell'arrivo di San Bartolomeo in Armenia e della conversione del re Polimio al Cristianesimo. Poi della cattura del Santo da parte del fratello di Polimio, l'usurpatore Astiage, che, istigato dai sacerdoti locali, condanna al martirio l'Apostolo. Infine del duello tra Polimio ed Astiage, della morte di quest'ultimo e della definitiva conversione del regno al cristianesimo.


Evoluzione demografica

Abitanti censiti[1]


Amministrazione

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Altre informazioni amministrative

Il comune fa parte della Comunità Montana dell'Ufita.


Bibliografia

G.Conforti, Appunti di Storia Cronologica di Greci, Napoli, 1922.

Note

  1. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 30-6-2023.

Voci correlate


Galleria fotografica


Collegamenti esterni

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