Giuseppe Cogoni

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Giuseppe Cogoni
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato17 dicembre 1885 a Pirri
Ordinato presbitero22 agosto 1909 dall'arcivescovo Pietro Balestra, O.F.M.Conv.
Nominato vescovo20 novembre 1930 da papa Pio XI
Consacrato vescovo4 gennaio 1931 dall'arcivescovo Ernesto Maria Piovella, O.SS.C.A.
Elevato arcivescovo4 novembre 1938 da papa Pio XI
Deceduto6 giugno 1947 (61 anni)
 

Giuseppe Cogoni (Pirri, 17 dicembre 18856 giugno 1947) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Giuseppe Cogoni ricevette l'ordinazione presbiterale il 22 agosto 1909 dall'arcivescovo di Cagliari Pietro Balestra. Nel luglio 1912 fu inviato a Monserrato, nella periferia di Cagliari, come viceparroco. Si laureò in diritto canonico a Roma nel luglio 1915 e un mese dopo fu nominato cancelliere di curia a Cagliari. Ottenne anche l'abilitazione all'insegnamento della Sacra Scrittura presso il Pontificio Istituto Biblico di Roma e insegnò nel seminario regionale di Catanzaro[1].

La prima maturità lo vide attivo tra gli studenti: nel gennaio del 1916 fu assistente del Circolo studentesco e da agosto 1918 costituì il primo Circolo universitario cattolico, precursore della Federazione universitaria cattolica italiana[1].

Nel marzo 1928 l'arcivescovo di Cagliari lo chiamò al servizio di vicario generale[1].

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

A Nuoro[modifica | modifica wikitesto]

Il 20 novembre 1930 fu annunciata la sua nomina a vescovo di Nuoro. L'ordinazione episcopale fu presieduta dall'arcivescovo di Cagliari Ernesto Maria Piovella il 4 gennaio 1931[1].

Lo contraddistinsero uno stile personale sobrio nel cibo e nell'abito e la vicinanza ai giovani. Fondò il giornale cattolico Il Quotidiano Sardo, avviò la FUCI, mantenne una severa distanza dal regime fascista, ponendo le premesse per un ambiente di persone che successivamente costituirono la locale Democrazia Cristiana[1].

A Oristano[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1938 fu promosso all'arcidiocesi di Oristano[1].

Nel giugno del 1944 concesse il riconoscimento diocesano e l'autorizzazione per l'utilizzo dell'abito monastico alla Compagnia Evaristiani del Sacro Cuore fondata da Evaristo Madeddu[senza fonte].

Dopo una breve malattia morì nel 1947[1].

Nel 1970 la sua salma fu traslata nella cattedrale di Santa Maria Assunta. In questa occasione fu pubblicato un opuscolo in sua memoria[1][2]. A Cagliari è stata intitolata a monsignor Giuseppe Cogoni la via dove ha sede il Seminario arcivescovile, in prossimità del confine con Pirri[3][4].

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Del vescovo e poi arcivescovo Giuseppe Cogoni esistono a stampa alcune lettere pastorali alle diocesi di Nuoro e poi di Oristano[5].

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h Marratzu.
  2. ^ Giuseppe Cogoni arcivescovo, padre generoso, maestro insigne. In memoria dell'arcivescovo Giuseppe Cogoni 1885-1947. Per la traslazione dei resti mortali nella cattedrale di Oristano, la consacrazione della chiesa di San Giuseppe e lo scoprimento di una lapide a Pirri - Cagliari, Cagliari, Tip. Doglio, 1970.
  3. ^ Stradario comunale. Via MONSIGNOR COGONI GIUSEPPE, su Comune di Cagliari. URL consultato il 13 novembre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2021).
  4. ^ Via Monsignor Giuseppe Cogoni, 1, 09121 Cagliari CA, su Google Maps. URL consultato il 12 novembre 2021.
  5. ^ Ricerca per autore: Cogoni, Giuseppe, su OPAC del Servizio bibliotecario nazionale. URL consultato l'11 novembre 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo di Nuoro Successore
Maurilio Fossati, O.SS.G.C.N. 20 novembre 1930 – 4 novembre 1938 Felice Beccaro
Predecessore Arcivescovo metropolita di Oristano Successore
Giorgio Delrio 4 novembre 1938 – 6 giugno 1947 Sebastiano Fraghì
Controllo di autoritàVIAF (EN90349268 · ISNI (EN0000 0000 6199 9787 · SBN SBNV001267