Giuseppe Brescia (politico 1983)

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Giuseppe Brescia

Presidente della 1ª Commissione Affari Costituzionali della Camera dei deputati
Durata mandato21 giugno 2018 –
12 ottobre 2022
PredecessoreAndrea Mazziotti di Celso
SuccessoreNazario Pagano
Gruppo
parlamentare
Movimento 5 Stelle

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato15 marzo 2013 –
12 ottobre 2022
LegislaturaXVII, XVIII
Gruppo
parlamentare
Movimento 5 Stelle
CircoscrizionePuglia
Incarichi parlamentari
  • I Commissione Affari Costituzionali (XVIII)
  • VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione (XVII)
  • Commissione "Jo Cox" sull'Intolleranza, la Xenofobia, il Razzismo e i Fenomeni di Odio (XVII)
  • Vice Presidente della commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impegnate (XVII)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoMovimento 5 Stelle
Titolo di studioLaurea in scienze dell'educazione e della formazione
UniversitàUniversità degli Studi di Bari Aldo Moro
ProfessionePedagogista

Giuseppe Brescia (Bari, 3 agosto 1983) è un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato a Bari dove ha prevalentemente vissuto, ha studiato per cinque mesi in Polonia e lavorato per otto mesi in Australia, subito dopo la laurea in Scienze dell'educazione presso l'Università degli Studi di Bari, nel 2010. Deluso dalla società australiana "estremamente consumistica", torna in Italia e per pochi mesi lavora come educatore professionale[1].

Durante gli studi universitari fa il volontario per l'associazione non governativa Emergency.

Attività politica[modifica | modifica wikitesto]

Attività nella XVII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Alle elezioni politiche del 2013 è eletto deputato della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione XXI Puglia per il Movimento 5 Stelle.

Dal 25 marzo 2014 è ufficiosamente capogruppo e portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati, subentrando a Federico D'Incà del quale era vicecapogruppo vicario. Riccardo Nuti, precedentemente capogruppo, è tuttavia l'unico rimasto formalmente e ufficialmente presidente del gruppo Movimento 5 Stelle per motivi tecnici dovuti all'organizzazione parlamentare.

È stato capogruppo e vicepresidente in quota M5S nella commissione monocamerale d'inchiesta sui centri d'accoglienza per immigrati. Ha preso parte ai lavori della Commissione sul No hate speech. È stato membro della commissione Cultura dove si è impegnato contro la legge 107/2015 (la cosiddetta "Buona Scuola") e per l'abolizione dei finanziamenti pubblici all'editoria.

Attività nella XVIII legislatura[modifica | modifica wikitesto]

Capolista alle elezioni politiche del 2018 nel collegio plurinominale Puglia 01, viene rieletto nella XVIII legislatura. Viene nominato prima vicecapogruppo e poi vicecapogruppo vicario nel direttivo del M5S. Da giovedì 22 giugno 2018 ricopre la carica di Presidente della I commissione Affari Costituzionali.

All'inizio del mandato ha espresso con una lettera pubblica netti distinguo nei confronti delle posizioni sull'immigrazione del ministro dell'Interno Matteo Salvini[2] e ha deciso di incontrare ONG e altre realtà impegnate nella gestione dei flussi migratori. Vicino alle posizioni di Roberto Fico, ha condiviso l'intervento del Presidente della Camera sul caso Diciotti[3].

Relatore alla Camera del decreto Sicurezza, non ha lesinato perplessità in merito alle misure contenute nel provvedimento.

Ha auspicato l’adesione del governo italiano al Global Compact[4].

Ha presentato una proposta di legge per rendere indipendente l'Unar, l'Ufficio nazionale contro le discriminazioni razziali[5]. Il testo è confluito all'interno della proposta di legge che istituisce in Italia la commissione indipendente per la tutela dei diritti umani e contro le discriminazioni[6].

Ha promosso diverse iniziative per la sperimentazione del voto elettronico in Italia, sulla base delle esperienze in Estonia e Belgio. L'innovazione riguarderebbe il voto all'estero e il voto dei cittadini lontani dal luogo di residenza[7]. Grazie a una sua interrogazione, il governo ha rivelato di aver speso dal 2004 al 2018 circa 60 milioni di euro in agevolazioni di viaggio per gli elettori fuorisede.[8]. Su sua iniziativa, nella manovra 2020 viene stanziato 1 milione di euro per la sperimentazione del voto elettronico[9]. Nel luglio 2021 il Viminale e il dipartimento per l'innovazione tecnologica e digitale adottano le linee guida per la sperimentazione[10] che viene estesa anche a regionali e comunali[11]

Nel maggio 2019 presenta una proposta di legge costituzionale per far votare i 18enni al Senato. La proposta viene approvata in commissione Affari Costituzionali nel giro di poche settimane[12] e a fine luglio 2019 viene approvata a larga maggioranza dall'aula della Camera[13]. A luglio 2021 la riforma viene approvata definitivamente dal Senato[14].

È relatore della riforma della legge sulla cittadinanza[15]. A marzo 2022 presenta la proposta di testo unificato che prevede il modello dello ius scholae. Il testo viene adottato con i soli voti contrari di Lega e Fratelli d’Italia.

È inoltre anche relatore della legge sul conflitto d'interessi, su cui nel 2020 presenta un testo unificato[16].

Nel marzo 2020, durante l'emergenza coronavirus, sostiene che il Parlamento debba riunirsi in videoconferenza con il voto a distanza, per garantire la piena funzionalità e la partecipazione di tutti i parlamentari[17]. Sul tema promuove un dibattito tra favorevoli e contrari, con il Presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, Luciano Violante, Stefano Ceccanti, Michele Ainis, Francesco Clementi e Pino Pisicchio[18].

Nel maggio 2020 è tra i principali sostenitori, all'interno del Movimento 5 Stelle, della regolarizzazione di italiani e stranieri che lavorano in nero[19].

Alla vigilia della formazione del governo Draghi, sostiene la necessità di un appoggio da parte del MoVimento 5 Stelle al nuovo esecutivo esercitando un ruolo di "sentinella". Tale posizione è stata ribattezzata giornalisticamente "lodo Brescia".[20]

Nel giugno 2021, a fronte dello scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte sul nuovo percorso del MoVimento 5 Stelle, è tra i primi a sostenere la necessità di una mediazione[21], poi raggiunta.

Nel luglio 2021, insieme al presidente del Comitato della Legislazione, Stefano Ceccanti, presenta un emendamento al dl semplificazioni per il monitoraggio e la trasparenza sull'attuazione delle leggi e sull'adozione dei decreti attuativi. Sostenuto dall'associazione Openpolis[22] l'emendamento viene poi approvato.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Intervista a Giuseppe Brescia di Pietro Salvatori|, su Huffington Post, 14 aprile 2014. URL consultato il 1º settembre 2018.
  2. ^ Giuseppe Brescia (M5s) ci dice perché sui migranti Salvini sbaglia, in Il Foglio, 11 luglio 2018. URL consultato il 1º settembre 2018.
  3. ^ Pattuglia anti- Lega nel M5S. “Indegno tener bloccati i profughi” | Rep, su Repubblica, 25 agosto 2018. URL consultato il 1º settembre 2018.
  4. ^ Brescia, Global Compact da sottoscrivere - Politica, su ANSA.it, 28 novembre 2018. URL consultato il 31 luglio 2019.
  5. ^ Omofobia: Brescia, 'Unar sia indipendente, pdl già alla Camera', su Affaritaliani.it. URL consultato il 17 maggio 2020.
  6. ^ Diritti umani e diritti civili: compiuto il primo passo verso una Commissione indipendente che in Italia li tuteli, su la Repubblica, 1º novembre 2020. URL consultato il 18 luglio 2021.
  7. ^ Il piano del M5s per il voto elettronico, su Agi. URL consultato l'11 giugno 2019.
  8. ^ Elezioni, agevolazioni per i viaggi dei votanti: spesi 60 milioni di euro in 15 anni, su TgCom. URL consultato l'11 giugno 2019.
  9. ^ Voto elettronico, parte la sperimentazione per i fuori sede: 1 milione in manovra, su Fanpage. URL consultato il 5 gennaio 2020.
  10. ^ Adottato il decreto per la sperimentazione del voto elettronico per le politiche, europee ed i referendum, su Ministero dell‘Interno. URL consultato il 17 luglio 2021.
  11. ^ Voto elettronico, sperimentazione anche per regionali e comunali: 7,5 mln di fuorisede in attesa, su Fanpage. URL consultato il 17 luglio 2021.
  12. ^ Rivoluzione elezioni: "18enni voteranno per il Senato, valgono 4 milioni di (giovani) voti", su Today. URL consultato il 28 giugno 2019.
  13. ^ I 18enni potranno votare per le elezioni al Senato: arriva il via libera della Camera, su Fanpage. URL consultato il 31 luglio 2019.
  14. ^ Voto per i diciottenni al Senato: approvata la riforma, su Il Sole 24 ORE. URL consultato il 18 luglio 2021.
  15. ^ Ius culturae, Brescia (M5s): "Legge inattaccabile, non approvarla alimenta paure e rafforza Salvini". URL consultato il 5 gennaio 2020.
  16. ^ Conflitto di interessi, testo base: stretta su toghe. Ineleggibili direttori e vicedirettori di giornali, su la Repubblica, 16 luglio 2020. URL consultato il 17 luglio 2021.
  17. ^ Nell’Aula vuota i deputati chiedono il telelavoro contro l’antipolitica, su Il Foglio. URL consultato il 28 marzo 2020.
  18. ^ Voto online, un comitato per studiare la smart camera, su Il Manifesto. URL consultato il 28 marzo 2020.
  19. ^ Migranti, Brescia (M5s): "La trattativa va avanti, è un buon compromesso", su la Repubblica, 8 maggio 2020. URL consultato il 15 maggio 2020.
  20. ^ Governo Draghi, scontro nel M5S. Casaleggio prova a mediare sulla fiducia: "Chi è a disagio nel sostenere l'esecutivo si astenga", su la Repubblica, 14 febbraio 2021. URL consultato il 17 luglio 2021.
  21. ^ Sky TG24, M5s, telefonata Grillo-Conte: spiragli per intesa ma restano distanze, su tg24.sky.it. URL consultato il 17 luglio 2021.
  22. ^ Attuazioni, appello per l'approvazione dell'emendamento Brescia-Ceccanti, su Openpolis, 30 giugno 2021. URL consultato il 17 luglio 2021.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Capogruppo del Movimento 5 Stelle alla Camera dei deputati Successore
Federico D'Incà 25 marzo 2014 - 24 giugno 2014 Paola Carinelli