Feleknas Uca

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Feleknas Uca

Europarlamentare
Durata mandato20 luglio 1999 –
13 luglio 2009
LegislaturaV, VI
Gruppo
parlamentare
GUE/NGL
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica di Turchia
In carica
Inizio mandato2015
LegislaturaXXV, XXVI, XXVII
Gruppo
parlamentare
Partito democratico dei popoli (HDP)
CollegioDiyarbakır

Dati generali
Partito politicoPartito del socialismo democratico (PSD) 1999-2006
Linkpartei.PDS 2006-2007
Die Linke dal 2007
Partito democratico dei popoli (HDP) dal 2014 -2023
Titolo di studioAbitur
Professionepolitica

Feleknas Uca (pronuncia: [fəlekˈnas_uˈd͡ʒa]) (Celle, 17 settembre 1976) è una politica curda di religione yazida, con cittadinanza tedesca e turca[1]. Più volte eletta prima parlamentare europea e poi parlamentare turca, dal 1999 al 2005 è stata l'unica parlamentare yazida al mondo.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Feleknas Uca è nata a Celle, nella regione tedesca della Bassa Sassonia, da una famiglia yazida immigrata dalla Turchia.

Ha preso il diploma a Celle, quindi ha seguito un tirocinio come assistente medico. Infine, nel periodo fra le due carriere politiche, ha conseguito l'Abitur (maturità) a distanza[2].

Nel 2010 ha istituito la fondazione Feleknas Uca che tutela i diritti delle donne e dei bambini. È stata anche la portavoce locale del coordinatore dell'associazione Terre des Femmes[2].

Feleknas Uca ha vissuto a Celle fino a luglio 2014, quando si è trasferita a Diyarbakır nel Kurdistan turco.

Carriera politica[modifica | modifica wikitesto]

In Europa[modifica | modifica wikitesto]

Nelle elezioni europee del 1999, all'età di 22 anni, è stata eletta in Germania nella lista nazionale del Partito del Socialismo Democratico, quinta su sei seggi ottenuti. Nella quinta legislatura europea (1999–2004) ha fatto parte delle commissioni giuridica e per il mercato interno, per la cultura, la gioventù, l'istruzione, i mezzi d'informazione e lo sport e per i diritti della donna e le pari opportunità, nonché della delegazione parlamentare congiunta UE-Turchia[3]. Nella sua attività parlamentare ha tenuto accesa l'attenzione dell'Europa sulle violazioni dei diritti umani in Turchia[4]. La Uca ha mantenuto stretti legami con gruppi filo-curdi in Turchia.

In vista delle elezioni europee del 2004, il partito la candida come settima nella lista nazionale, mettendone l'elezione a rischio. Tuttavia alla prova delle urne ha ottenuto l'ultimo posto disponibile. Nella sesta legislatura europea (2004-2009) ha fatto parte della commissione per lo sviluppo e di nuovo della delegazione parlamentare congiunta UE-Turchia[5]. Alcuni punti salienti della sua attività parlamentare sono stati la richiesta di riconoscimento internazionale dello sterminio di curdi iracheni negli anni 1987-1988 come «genocidio» e di contributo all'assistenza sanitaria dei sopravvissuti[6] e l'attenzione sulla situazione della striscia di Gaza, sui rifugiati birmani in Thailandia, sul funzionamento del dialogo e delle consultazioni con i paesi terzi in materia di diritti umani, sulle impiccagioni in Iran e sul processo democratico in Turchia[7].

Durante il suo mandato al parlamento europeo, ha suscitato controversie in Turchia per le sue posizioni pro-curde. Nel 2005, il partito democratico popolare (DEHAP) curdo fu sottoposto ad un'indagine di polizia per un discorso della Uca in curdo, in cui sosteneva la riduzione della soglia di sbarramento elettorale del 10%, la proclamazione di un'amnistia generale e la sospensione di tutte le azioni militari.

Nel 2012 fu arrestata all'aeroporto di Istanbul per aver tentato di portare una grande quantità di vitamine B a carcerati curdi nelle prigioni turche e quindi respinta in Germania[8].

In Turchia[modifica | modifica wikitesto]

Nel luglio 2014, la Uca si è trasferita a Diyarbakır, la città turca con la maggiore popolazione curda. L'anno successivo è stata inserita dall'HDP nelle sue liste elettorali per le successive elezioni, fra i vari candidati yazidi[9]. Nelle elezioni politiche del giugno 2015[10] ed in quelle del novembre dello stesso anno la Uca è stata eletta al parlamento unicamerale, sempre nella lista dell'HDP per il collegio di Diyarbakır[11]. Secondo la stampa turca, è la prima volta in assoluto che un membro della comunità yazida è eletto in parlamento, in questo caso due perché oltre a lei è eletto Ali Atalan[12].

Nel maggio del 2016 le è stata tolta l'immunità parlamentare, fatto condannato da diversi politici europei[13]. Nelle successive elezioni del 24 giugno 2018 è stata rieletta[14].

Posizioni politiche[modifica | modifica wikitesto]

Politica curda[modifica | modifica wikitesto]

Ha fatto parte della delegazione parlamentare in marcia verso Cizre quando nel 2015 vi era stato imposto il coprifuoco. Sostiene l'uso della lingua curda e si oppone al divieto di spettacoli teatrali ed eventi in curdo, nonché all'arresto di chi insegna in curdo[15]. Inoltre sostiene il sistema di doppia presidenza[non chiaro] attuato nei comuni governati dal Partito delle Regioni Democratiche (DBP, curdo) e condanna la nomina statale di commissari in sostituzione dei sindaci eletti appartenenti a partiti curdi[16].

Politica estera[modifica | modifica wikitesto]

Fa parte della delegazione parlamentare UE-Turchia[5] ed è una dei portavoce dell'HDP per la politica estera[17]. Sostiene l'autogoverno del Kurdistan siriano condotto dal PYD (Partito dell'Unione Democratica[18]. Si è anche dichiarata riconoscente al Partito dei Lavoratori del Kurdistan, il PKK, per la sua difesa degli Yazidi contro l'ISIS (Daesh) in Iraq[18].

Cause legali[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2017 è stata inquisita per diffusione di propaganda terroristica[19]. Il 17 marzo 2021 il procuratore presso la Corte di Cassazione ha aperto un fascicolo presso la Corte Costituzionale, chiedendo un bando quinquennale dall'attività politica per la Uca ed atri 686 politici dell'HDP[20]. L'accusa è stata portata avanti insieme con la richiesta di chiusura dell'HDP a causa dei presunti legami del partito con il PKK[20][21].

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È preparata ad essere arrestata in qualsiasi momento e per questo tiene costantemente una valigia con i suoi effetti personali pronta in caso d'arresto[18].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (TR) Halkların Bahçesi adını yakıştırdığı meclisin ilk Ezidi milletvekili FELEKNAS UCA, su cumhuriyet.com.tr. URL consultato il 3 febbraio 2020.
  2. ^ a b (DE) Ex-Politikerin Feleknas Uca gründet eigene Stiftung, su CZ – Cellesche Zeitung, 13 giugno 2010. URL consultato il 17 maggio 2020.
  3. ^ Feleknas UCA 5ª legislatura, su europarl.europa.eu. URL consultato il 4 marzo 2023.
  4. ^ Feleknas UCA Contributi alle discussioni in Aula - 5ª legislatura, su europarl.europa.eu. URL consultato il 4 marzo 2023.
  5. ^ a b Feleknas UCA 6ª legislatura, su europarl.europa.eu. URL consultato il 4 marzo 2023.
  6. ^ Interrogazione parlamentare - E-5141/2008, su europarl.europa.eu. URL consultato il 4 marzo 2023.
  7. ^ Feleknas UCA 6ª legislatura, su europarl.europa.eu. URL consultato il 4 marzo 2023.
  8. ^ (EN) World's first Yazidi MP on her way to Turkish parliament - Turkey News, su Hürriyet Daily News.
  9. ^ (EN) Fréderike Geerdink — Beacon, Yezidi MP candidate Feleknas Uca wants to strive for peace, su beaconreader.com. URL consultato il 7 giugno 2015 (archiviato dall'url originale il 23 giugno 2015).
  10. ^ (TR) BİSMİL 2015 GENEL SEÇİM SONUÇLARI, su secim.haberler.com. URL consultato l'11 febbraio 2019.
  11. ^ (TR) BİSMİL SEÇİM SONUÇLARI - 1 KASIM 2015 GENEL SEÇİM SONUÇLARI, su secim.haberler.com. URL consultato l'11 febbraio 2019.
  12. ^ (EN) Doğan News Agency, Turkey's first Roma and Yazidi representatives to enter parliament - Turkey News, su Hürriyet Daily News, 8 giugno 2015.
  13. ^ (EN) Deutsche Welle (www.dw.com), European parliament condemns Turkey for lifting MPs' immunity | DW | 08.06.2016, su DW.COM. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  14. ^ (DE) Gebürtige Cellerin Feleknas Uca bleibt Abgeordnete im türkischen Parlament, su CELLEHEUTE, 24 giugno 2018. URL consultato il 12 gennaio 2019 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2018).
  15. ^ (EN) In protest of ban on Kurdish, HDP deputy reads out same speech in Kurdish and German, su Bianet, 13 dicembre 2021. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  16. ^ (EN) David Fornies, "Either in Parliament or under arrest, I will go on with our struggle", su Nationalia, 21 dicembre 2016. URL consultato il 14 dicembre 2021.
  17. ^ (EN) 'İzmir attack is a result of government's criminalization policy against HDP', su Bianet, 18 giugno 2021.
  18. ^ a b c (DE) Anita Bachmann, "Erdogan werden nicht einmal die Gerichte stoppen", in Der Bund, 1º aprile 2017, ISSN 0774-6156 (WC · ACNP). URL consultato il 14 dicembre 2021.
  19. ^ (EN) Feleknas Uca on trial for Cemil Bayık's comments on ANF, su ANF News. URL consultato il 12 gennaio 2019.
  20. ^ a b (EN) HDP indictment seeks political ban for 687 members, including Demirtaş, Buldan and Sancar, su Bianet.
  21. ^ (EN) Turkish prosecutor seeks political ban on 687 pro-Kurdish politicians, su duvarenglish.com, Gazete Duvar, 18 marzo 2021. URL consultato il 19 marzo 2021.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN259810764 · ISNI (EN0000 0003 8063 1349 · LCCN (ENn2011210824 · GND (DE1115071734 · WorldCat Identities (ENlccn-n2011210824
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