Eurocephalus ruppelli

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Averla groppabianca
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Superclasse Tetrapoda
Classe Aves
Sottoclasse Neornithes
Superordine Neognathae
Ordine Passeriformes
Sottordine Oscines
Infraordine Corvida
Famiglia Laniidae
Genere Eurocephalus
Specie E. ruppelli
Nomenclatura binomiale
Eurocephalus ruppelli
Bonaparte, 1853

L’averla groppabianca o averla capobianco settentrionale (Eurocephalus ruppelli Bonaparte, 1853)) è un uccello passeriforme appartenente alla famiglia Laniidae[2].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome scientifico della specie, ruppelli, rappresenta un omaggio al naturalista ed esploratore tedesco Eduard Rüppell.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare nel Serengeti.
Primo piano.

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Misura 19-23 di lunghezza, per 42-58 g di peso[3]: le dimensioni seguono un andamento clinale, con gli esemplari della porzione settentrionale dell'areale più grossi e pesanti rispetto a quelli del sud.

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di uccelli dall'aspetto massiccio ma slanciato, muniti di grossa testa allungata e squadrata con forte becco dall'estremità superiore uncinata seminascosto dalle numerose vibrisse alla base, zampe corte e forti, ali arrotondate e coda piuttosto lunga e dall'estremità squadrata.

Il piumaggio si presenta di colore bianco su fronte e vertice, gola, mustacchi e petto, ventre, sottocoda e codione (da cui il nome comune della specie), mentre parte posteriore del collo, dorso, area scapolare, parte piumata delle zampe, ali e coda sono di colore bruno-grigiastro, con tendenza a scurirsi su quest'ultima e sulle remiganti (dove assume tonalità color caffè, in genere con sottili orli più chiari e tendenti al beige). Dai lati del becco parte una sottile banda di colore nero che prosegue fino alle orecchie formando una mascherina che si congiunge al nero presente su guance e nuca, che separa il bianco cefalico da quello golare e pettorale. Non è presente dimorfismo sessuale, coi due sessi che sono del tutto simili.

Il becco è di colore nero: dello stesso colore sono anche le zampe, mentre gli occhi sono di colore bruno scuro.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare nel parco nazionale del Tarangire.

Si tratta di uccelli dalle abitudini di vita essenzialmente diurne, che vivono perlopiù in coppie o in gruppi familiari che comprendono una coppia capostipite ed i giovani di un paio di nidiate coi rispettivi partner, per un totale di una dozzina di individui al massimo.
I gruppi sono molto uniti e passano gra parte del tempo spostandosi all'interno di un territorio ben definito, che viene accanitamente difeso da eventuali intrusi conspecifici: molto spesso, i gruppi stazionano su posatoi in evidenza (alberi o cespugli isolati, pali della luce), dai quali possono agevolmente tenere d'occhio i dintorni per individuare eventuali prede o potenziali invasori.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare si ciba al suolo in Tanzania.

L'averla groppabianca è un uccello insettivoro, la cui dieta si compone perlopiù di grossi insetti (coleotteri, ortotteri e farfalle[3]): di tanto in tanto, vengono predati anche piccoli vertebrati, come rettili o topolini.
Questi uccelli reperiscono il cibo prevalentemente al suolo, ghermendolo dall'alto: similmente a quanto osservabile fra le altre averle, il cibo in eccesso viene infilzato su spine od oggetti appuntiti a una certa distanza dal suolo.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare impagliato con nido al Natural History Museum.
Coppia in natura.

Si tratta di uccelli monogami: la stagione riproduttiva sembra mostrare una certa variabilità, estendendosi generalmente da gennaio alla fine di maggio ma con osservazione di nidi attivi nel nord dell'areale anche durante il mese di ottobre[3].

I nidi sono semplici e a forma di coppa, costruiti fra i rami di un albero o un cespuglio spinoso intrecciando rametti e foderando l'interno con fibre vegetali: al loro interno la femmina depone 2-4 uova di un inusuale color lilla dalle screziature bruno-rossicce. Sebbene manchino altre informazioni circa la riproduzione di questi uccelli, si ritiene che essa non differisca in maniera significativa, per modalità e tempistica, da quanto osservabile nell'affine averla capobianco, nella quale i vari membri del gruppo di appartenenza coadiuvano la coppia riproduttrice nelle cure parentali.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Esemplare nel Serengeti.
Gruppo nella contea di Laikipia.

L'averla groppabianca è diffusa in Africa Orientale, dove popola un'area compresa fra la Somalia nord-orientale, l'area di confine fra Etiopia e Gibuti e il Sudan del Sud meridionale, a sud attraverso Uganda orientale, Kenya e Tanzania fino alle sponde nord-orientali del Lago Malawi.
Sebbene si conosca ancora poco circa le abitudini della specie, essa parrebbe essere stanziale nella maggior parte dell'areale presa in considerazione: le popolazioni nord-occidentale sembrerebbero effettuare moderati spostamenti su base stagionale[3].

L'habitat di questi uccelli è rappresentato dal miombo e dalle aree di savana secca alberata con presenza di rado sottobosco a prevalenza di cespugli spinosi.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni autori riconoscerebbero le sottospecie erlangeri del Corno d'Africa, deckeni del Basso Scebeli, fischeri delle falde del Kilimanjaro e boehmi dell'estremo sud dell'areale occupato dalla specie[3], tutte generalmente ritenute troppo poco divergenti per poter essere differenziate dalla sottospecie nominale: la specie viene pertanto considerata monotipica[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) BirdLife International 2012, Eurocephalus ruppelli, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b (EN) F. Gill e D. Donsker (a cura di), Family Laniidae, in IOC World Bird Names (ver 9.2), International Ornithologists’ Union, 2019. URL consultato il 19 ottobre 2019.
  3. ^ a b c d e (EN) Northern White-crowned Shrike (Eurocephalus ruppelli), su Handbook of the Birds of the World. URL consultato il 19 ottobre 2019.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]