Eulemur fulvus

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Lemure bruno
Eulemur fulvus
Stato di conservazione
Prossimo alla minaccia (nt)[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Mammalia
Sottoclasse Theria
Infraclasse Eutheria
Superordine Euarchontoglires
(clade) Euarchonta
Ordine Primates
Sottordine Strepsirrhini
Infraordine Lemuriformes
Superfamiglia Lemuroidea
Famiglia Lemuridae
Sottofamiglia Lemurinae
Genere Eulemur
Specie E. fulvus
Nomenclatura binomiale
Eulemur fulvus
É. Geoffroy, 1796
Sinonimi

Eulemur fulvus fulvus
Eulemur fulvus mayottensis

Il lemure bruno (Eulemur fulvus É. Geoffroy, 1796) è un primate appartenente alla famiglia Lemuridae, endemico del Madagascar.[2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

È un primate di taglia medio-piccola, lungo circa 50 cm, per un peso di 2,5-3,0 kg. Ha una coda lunga quanto il corpo.
La pelliccia è di colore dal bruno al grigio. Il muso, glabro e nero, è circondato da barba e basette bianche.
Gli occhi sono di un intenso color arancio. In corrispondenza dei polsi presenta delle ghiandole odorose, utilizzate per la comunicazione olfattiva.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

È una specie arboricola, con abitudini diurne. Si muove sui rami degli alberi con andatura quadrupede, utilizzando la lunga coda come bilanciere.
È un animale sociale che vive in piccoli gruppi da 2 a 20 esemplari. I rapporti sociali sono rafforzati dal grooming, che viene praticato utilizzando sia le mani e la lingua che il pettine dentale, derivante dalla fusione di incisivi e canini.

Nella foresta di Berenty (Madagascar meridionale) esiste una popolazione ibrida, introdotta tra la fine degli anni settanta e gli inizi degli anni ottanta, di E. fulvus × collaris[3]. È stato dimostrato, con analisi quantitative, che questi lemuri hanno una gerarchia lineare a dominanza femminile e presentano comportamenti riconciliatori dopo le aggressioni[4]. Inoltre, i livelli di stress individuali (misurati con comportamenti self-directed) sono tanto più alti quanto più gli animali sono bassi in gerarchia. Lo stress aumenta in seguito alle aggressioni, ma la riconciliazione tra due ex contendenti sembra però in grado di riportare lo stress ai livelli basali[5].

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di foglie, fiori e corteccia.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

È diffuso in una area del Madagascar nord-occidentale compresa tra il fiume Betsiboka e Analalava. È stato introdotto dall'uomo sull'isola Mayotte (Comore).

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

La tassonomia del genere Eulemur è stata sottoposta di recente a una globale revisione[2].
La gran parte di quelle che in passato erano considerate sottospecie di E. fulvus (E. f. albifrons, E. f. sanfordi, E. f. rufus, E. f. albocollaris, E. f. collaris) sono oggi considerate al rango di specie a sé stanti (E. albifrons, E. cinereiceps, E. collaris, E. rufus, E. sanfordi).

La sottospecie E. fulvus mayottensis non è più riconosciuta come valida: si tratterebbe semplicemente di una popolazione di E. fulvus introdotta nelle isole Comore dall'uomo.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN red list considera E. fulvus una specie a basso rischio di estinzione.[1]

Lo si può osservare nel Parco nazionale di Ankarafantsika e nelle Riserve di Manongarivo, Bora, Analamazaotra e Ambohitantely.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Andrainarivo C. et al. 2008, Eulemur fulvus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b
  3. ^ Jolly A, Koyama N, Rasamimanana H, Crowley H & Williams G, Berenty Reserve: a research site in southern Madagascar, in Ringtailed Lemur Biology: Lemur catta in Madagascar, 2006, pp. 32-42, ISBN 0-387-32669-3.
  4. ^ Norscia I, Palagi E, Do wild brown lemurs reconcile? Not always (PDF) [collegamento interrotto], in Journal of Ethology 2010 e-pub, DOI:10.1007/s10164-010-0228-y.
  5. ^ Palagi E, Norscia I, Scratching around stress: hierarchy and reconciliation make the difference in wild brown lemurs Eulemur fulvus, in Stress 2010 e-pub, DOI:10.3109/10253890.2010.505272.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]