Cimitero militare austro-ungarico di Bolzano

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Cimitero militare austro-ungarico di Bolzano
Österreichischer Soldatenfriedhof St. Jakob/Bozen
Tipomilitare
Confessione religiosacattolica
Ubicazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
ComuneBolzano
Costruzione
Data apertura1874
Mappa di localizzazione
Map
Coordinate: 46°27′56.47″N 11°19′58.29″E / 46.465685°N 11.332859°E46.465685; 11.332859
Memoriale per i caduti sudtirolesi nella Prima e Seconda guerra mondiale

Il cimitero militare austro-ungarico (in tedesco Österreichischer Soldatenfriedhof St. Jakob/Bozen) è un cimitero di guerra che si trova a Bolzano, lungo la strada statale, presso la località San Giacomo (St. Jakob), nelle adiacenze del cimitero militare italiano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il cimitero, il più antico della provincia di Bolzano, è sorto nel 1874[senza fonte], sul cosiddetto Telseracker, per volontà del Militärveteranenverein Bozen (Associazione Veterani di guerra di Bolzano), nell'intento di dare sepoltura ai caduti austro-ungarici della guerra austro-piemontese del 1848 e della guerra austro-prussiana del 1866.

In seguito furono qui tumulati anche i caduti in guerra austro-ungarici della prima guerra mondiale e i veterani deceduti successivamente.

Nel centro dello spazio cimiteriale si trova la cappella di Maria Ausiliatrice (in tedesco Maria-Hilf-Kapelle), di stile neoromanico, che è stata eretta sempre dal Militärveteranenverein nel 1897 su progetto di Johann Bittner.[1] Il cimitero stesso è stato profondamente rimaneggiato e ampliato da Gustav Nolte, architetto civico di Bolzano, nel 1917.

Oggi l'intera struttura è curata dal Verein zur Pflege des Soldatenfriedhofes St. Jakob/Bozen (Associazione per la tutela del cimitero militare di S. Giacomo), presieduto da Hans Duffek.

Sepolture e commemorazioni[modifica | modifica wikitesto]

Nel riquadro di questo cimitero sono sepolti complessivamente 3938 caduti austro-ungarici delle guerre fra il 1848 e il 1945, di cui 1502 soldati della prima guerra mondiale; in un riquadro adiacente sono stati tumulati anche 142 caduti tedeschi della seconda guerra mondiale. Le sepolture sono contraddistinte da croci e da lapidi, sia individuali che collettive, e da altri monumenti.

Una lapide ricorda i militari sudtirolesi del Polizeiregiment "Bozen" caduti a Roma nell'attentato di via Rasella del 23 marzo 1944[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (DE) Soldatenfriedhof mit Mariahilfkapelle in St. Jakob, su provinz.bz.it. URL consultato il 12 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2018).
  2. ^ Cimitero militare austroungarico e italiano, Bolzano Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., da trentinograndeguerra.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Sacrari militari della prima guerra mondiale – Castel Dante di Rovereto ed altri vicini sacrari militari italiani e stranieri, edito a cura del Ministero della Difesa Commissariato Generale Onoranze Caduti in Guerra, Roma, 1971.
  • (DE) Der Soldatenfriedhof in St. Jakob bei Bozen. Seine Geschichte, seine Gegenwart, a cura del Militär-Veteranen-Verein Bozen, Bolzano, Ferrari-Auer, 1983.
  • (DE) Renate Brenn-Rammlmair, Stadtbaumeister Gustav Nolte. Der Heimatstil in Bozen 1908–1924, Bolzano, Athesia, 2007. ISBN 978-88-8266-361-2

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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