Bernardino Baldi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Bernardino Baldi

Bernardino Baldi (Urbino, 5 giugno 1553Urbino, 10 ottobre 1617) è stato un matematico e poeta italiano; dotato di vasti e diversi interessi, fu anche uno storico, un antiquario e conobbe numerose lingue.

Fu il figlio di Francesco e di Virginia Montanari, fece a Urbino i primi studi sotto la guida dell'umanista Gianantonio Turoneo e del matematico Federico Commandino. Nel 1573 si iscrisse nello Studio di Padova per frequentare i corsi di filosofia senza tuttavia concluderli: in questi anni compose versi e portò a termine il poemetto didascalico L'Artiglieria, che nel 1600 pubblicò tutti insieme a Pavia, con il titolo Il Lauro. Tornò a Urbino per riprendere lo studio della matematica con Guidobaldo del Monte: qui tradusse i Fenomeni di Arato di Soli e scrisse nel 1578 un nuovo poemetto didascalico, L'invenzione del bossolo da navigare.

La sua cultura, ampia ed eclettica, fu conosciuta e apprezzata dal cardinale Carlo Borromeo, che lo sollecitò a mettere in versi soggetti religiosi e vite di santi: il risultato fu la pubblicazione a Vicenza, nel 1589, replicata a Roma nel 1594, di 116 sonetti, sotto il titolo de La corona dell'anno. Il cardinale lo raccomandò a Mantova, nel 1580, come insegnante di matematica del nipote Ferrante II Gonzaga che gli fece ottenere i benefici dell'abbazia di Guastalla.

Continuò ad allargare i suoi interessi, dedicandosi allo studio della lingua ebraica e della caldea, praticando la pittura e traducendo l'Ero e Leandro di Museo.[1] Nel 1586 era a Roma, dove scrisse i Sonetti romani, una sorta di guida turistica sul tema delle antichità romane, a imitazione del Premier livre des antiquités de Rome di Joachim du Bellay.

Tornò a Mantova nel 1587, facendo frequenti soggiorni nella nativa Urbino per sfuggire ai fastidi che le sue incombenze di abate di Guastalla gli procuravano. Dopo un nuovo soggiorno romano nel 1597 al seguito del cardinale Cinzio Aldobrandini, iniziò la stesura della biografia di Federico da Montefeltro e poi di quella di Guidobaldo da Montefeltro, commissionategli dal duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere, al servizio del quale passò nel 1609, rinunciando ai benefici dell'abbazia di Guastalla. Rimase a Urbino per il resto della sua vita, morendovi il 10 ottobre del 1617. Fu sepolto nel convento di San Francesco di Urbino.

Della sua vita hanno scritto Ireneo Affò, Giammaria Mazzuchelli e altri.

Cronica de matematici, 1707

Autore poligrafo ed eclettico, si dice che abbia scritto più di cento opere differenti, la maggior parte delle quali è rimasta inedita. Le varie opere mostrano le sue abilità come teologo, matematico, geografo, antiquario (scrittore di antichità), storico e poeta. La Cronica de matematici (pubblicata a Urbino nel 1707) è un compendio di un'opera più ampia, a cui ha dedicato dodici anni di lavoro e che intendeva contenere le vite di più di duecento matematici. In particolare, scrisse una Vita e fatti di Federigo di Montefeltro duca di Urbino e Della vita e de' fatti di Guidobaldo I da Montefeltro duca d'Urbino, pubblicate postume rispettivamente nel 1824 a cura di Francesco Zuccardi e nel 1821 a cura di Carlo Rosmini; un poemetto sulla bussola, L'invenzione del bossolo da navigare, pubblicato solo nel 1901 a cura di Giovanni Canevazzi; un poema sulla Nautica. È stato chiamato il "Varrone del Cinquecento".

Baldi si interessò anche di etruscologia nell'opuscolo In tabulam aeneam Eugubinam lingua Hetrusca veteri perscriptam Divinatio, pubblicato nel 1613 per i tipi della casa editrice «Ad insigne pinus», creata dagli umanisti tedeschi David Hoeschel e Mark Welser.

Opere scientifiche

[modifica | modifica wikitesto]

Opere erudite e storiche

[modifica | modifica wikitesto]

Ripubblicata nell'edizione di Vitruvio cum notis Variorum a Joanne de Laet (insieme col suo Trattato De Scamillis), Amstelodami per Ludovicum Elzevirium 1649. in-folio con il titolo Lexicon Vitruvianum. La Vita di Vitruvio scritta da Baldi fu ripubblicata dal Marchese Giovanni Poleni nelle sue Exercitationes Vitruvianae Secundae.

  • La difesa di Procopio contro le calunnie di Flavio Biondo, Urbino, Marcantonio Mazzantini, 1627.
  • Della vita e de' fatti di Guidobaldo I da Montefeltro duca d'Urbino libri dodici, 2 voll., Milano, per Giovanni Silvestri, 1821.
  • Vita e fatti di Federigo di Montefeltro duca di Urbino. Istoria, 3 voll., Roma, presso Perego Salvioni, 1824.

Opere letterarie

[modifica | modifica wikitesto]

Traduzioni dal greco

[modifica | modifica wikitesto]
De gli automati (De automatis), 1589

Questa traduzione con le note del Baldi fu inserita nella Raccolta Veteres mathematici, Parisiis, ex Typographia Regia 1693, in-folio, car. 121 e 331. La vita di Erone fu stampata separatamente Augustae Vindelic. 1614. in 4°.

  1. ^ La traduzione fu pubblicata nella raccolta Versi e prose di monsignor Bernardino Baldi da Vrbino abbate di Guastalla, Venezia, appresso Francesco de' Franceschi senese, 1590, pp. 591-614.
  • Ireneo Affò, Vita di Monsignore Bernardino Baldi da Urbino, Parma, Carmignani, 1783.
  • Raffaele Amaturo, Bernardino Baldi, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 5, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1963.
  • Marcantonio Vergilio Battiferri, Oratione funebre in lode di monsignor Bernardino Baldi d'Urbino Abbate di Guastalla, Urbino, Corvini, 1617.
  • Ettore Bonora, Erasmo di Valvassone e Bernardino Baldi, Storia della Letteratura Italiana, vol. IV, Milano, Garzanti, 1966, pp. 305–307.
  • Giovan Mario Crescimbeni, La vita di Bernardino Baldi abate di Guastalla, a cura di Ilaria Filograsso, Urbino, Quattro Venti, 2001, ISBN 88-392-0597-7.
  • Giovanni Ferraro, Bernardino Baldi e il recupero del pensiero tecnico-scientifico dell'antichità, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 2008, ISBN 978-88-6274-080-7.
  • Giovanni Ferraro, Bernardino Baldi, le matematiche, l'architettura, in Saggi di letteratura architettonica, da Vitruvio a Winckelmann, vol. I, a cura di Francesco Paolo Di Teodoro, Firenze, Olschki, 2009, pp. 207–220, ISBN 978 88 222 5907 3.
  • Fabrizio Scarloncini, De vita et scriptis B. Baldi Urbinatis, Maguntiae, viduae Ioannis Albini, 1621.
  • Seminario di studi su Bernardino Baldi Urbinate (1553-1617), a cura di Giacomo Cerboni Baiardi, Urbino, Accademia Raffaello, 2006.
  • Alfredo Serrai, Bernardino Baldi. La vita, le opere. La biblioteca, Milano, Sylvestre Bonnard, 2002, ISBN 88-868-4253-8.
  • Anna Siekiera, L'ingegno e la maniera di Bernardino Baldi, in Saggi di letteratura architettonica, da Vitruvio a Winckelmann, vol. I, a cura di Francesco Paolo Di Teodoro, Firenze, Olschki, 2009, pp. 299–312
  • Guido Zaccagnini, Berardino Baldi nella vita e nelle opere, Pistoia, Soc. An. Tipo-Litografrica Toscana, 1908.

Voci correlate

[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN23011723 · ISNI (EN0000 0001 0878 9681 · SBN RAVV060094 · BAV 495/14705 · CERL cnp00446750 · ULAN (EN500313797 · LCCN (ENn84804106 · GND (DE121976998 · BNE (ESXX1609540 (data) · BNF (FRcb12179488k (data) · J9U (ENHE987007258117005171 · NSK (HR000049542 · CONOR.SI (SL35232611