Bank of Credit and Commerce International

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Bank of Credit and Commerce International (BCCI)
La sede della BCCI di Karachi
StatoBandiera del Pakistan Pakistan
Forma societariasocietà privata
Fondazione1972
Fondata daAgha Hasan Abedi
Chiusuraluglio 1991 (liquidazione)
Sede principaleKarachi e Londra
GruppoSheikh Zayed (77%)
Persone chiave
Settorebancario
Prodottiservizi finanziari

La Bank of Credit and Commerce International (BCCI) è stata una banca internazionale fondata nel 1972 da Agha Hasan Abedi, un finanziere pakistano, con il capitale di Zayed bin Sultan Al Nahyan, lo sceicco di Abu Dhabi. La banca era registrata in Lussemburgo con sede a Karachi e Londra. Un decennio dopo l'apertura, BCCI aveva oltre 400 filiali in 78 paesi e un patrimonio superiore a 20 miliardi di dollari, rendendola la settima banca privata più grande del mondo.

Lo scopo ufficiale era il supporto allo sviluppo economico del terzo mondo. In realtà, le attività principali della banca erano gli affari clandestini con politici, servizi segreti ed elementi del mondo criminale, in particolare frode assicurativa, traffico di armi, riciclaggio di denaro per il Cartello Medellìn e il finanziamento del terrorismo.[1][2][3] Per questo motivo più tardi la banca ricevette il nomignolo "Bank of Crooks and Criminals International" (Banca di mariuoli e criminali internazionali). Vari dittatori e politici autoritari erano suoi clienti, ad esempio Manuel Noriega di Panama[4] e Samuel Doe della Liberia.[5]

La banca era anche molto vicino al regime di Muhammad Zia-ul-Haq del Pakistan.[6] Secondo la CIA, i terroristi Osama bin Laden e Abu Nidal avevano dei conti in questo istituto.[7] Durante lo scandalo dell'Irangate, pagamenti clandestini ed illegali furono espletati attraverso la BCCI,[8] anche il trafficante d'armi ed il protagonista dell'Irangate Adnan Khashoggi ebbe un conto.[9]

Nel 1987, il Federal Bureau of Investigation effettuò un'irruzione nell'ufficio della BCCI a Tampa in Florida, causando il crollo della banca. L'indagine ufficiale fu intrapresa sotto la guida del senatore John Kerry.[10] Secondo lui, la BCCI aveva anche connessioni con Harken Energy, l'azienda petrolifera di George W. Bush.[7]

Nel luglio 1988 i controllori doganali e bancari di sette paesi fecero irruzione e bloccarono i registri delle sue filiali durante l'operazione C-Chase.[11][12] Secondo Robert Mueller, chi era responsabile per l′indagine statunitense, la BCCI era stata "istituita deliberatamente per evitare la revisione normativa centralizzata e operava ampiamente nelle giurisdizioni del segreto bancario. I suoi affari erano straordinariamente complessi. I suoi dirigenti erano sofisticati banchieri internazionali il cui obiettivo apparente era quello di mantenere segreti i loro affari, di commettere frodi su vasta scala e di evitare di essere scoperti".[13] I liquidatori, Deloitte & Touche, hanno intentato una causa contro i revisori della banca, Price Waterhouse ed Ernst & Young, che è stata liquidata per 175 milioni di dollari nel 1998. Nel 2013, Deloitte & Touche ha affermato di aver recuperato circa il 75% del denaro perso dai creditori.[14]

Al cinema[modifica | modifica wikitesto]

La trama del film The International (2009) del registà Tom Tykwer mostra evidenti paralleli alla storia di BCCI.[15][16] Nel 2016, Bryan Cranston interpretò il ruolo di Robert Mazur, l´agente principale durante l´operazione C-Chase nel film The Infiltrator.[17][18]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Michael L. Siegfried, Bank of Credit and Commerce International, in Encyclopedia of White-Collar and Corporate Crime, Vol. 1, n. 81-82.
  2. ^ (EN) Casey Michel, Ricardo Soares de Oliveira, The Dictator-Run Bank That Tells the Story of America's Foreign Corruption, su Foreign Policy. URL consultato il 5 febbraio 2022.
  3. ^ (EN) BCCI scandal: long legal wrangling over collapsed bank, in the Guardian, 17 maggio 2012. URL consultato il 5 febbraio 2022.
  4. ^ (EN) Larry Rohter, Banker Tells How Noriega Used B.C.C.I. Account, in The New York Times, 10 dicembre 1991. URL consultato il 6 febbraiom 2022.
  5. ^ (EN) Bill Berkeley, Liberia, su The Atlantic, 1º dicembre 19921. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  6. ^ (EN) Steven Mufson e Jim McGee, BCCI SCANDAL: BEHIND THE 'BANK OF CROOKS AND CRIMINALS', in Washington Post, 28 luglio 1991. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  7. ^ a b "Follow the Money" by David Sirota and Jonathan Baskin, su washingtonmonthly.org, 11 settembre 2004. URL consultato il 6 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2004).
  8. ^ (EN) Iran-Contra: The Cover-Up Begins to Crack, su time.com, 11 dicembre 2010. URL consultato il 6 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  9. ^ (EN) The BCCI Affair - 11 BCCI, The CIA and Foreign Intelligence, su irp.fas.org. URL consultato il 6 febbraio 2022.
  10. ^ (EN) The BCCI Affair, su irp.fas.org. URL consultato il 5 febbraio 2022.
  11. ^ (EN) Ron Chepesiuk, The War on Drugs: An International Encyclopedia, ABC-CLIO, 1999, ISBN 978-0-87436-985-4. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  12. ^ (EN) Cindy Perman, This ex-undercover agent infiltrated Pablo Escobar’s cartel as a money launderer, su CNBC, 15 luglio 2016. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  13. ^ (EN) Index of Money_Laundering: http://freedom.orlingrabbe.com/money_laundering, BCCI Affair: A Report to the Committee on Foreign Relations, United States Senate by Senator John Kerry and Senator Hank Brown, December 1992, in Homeland Security Digital Library, United States. Congress. Senate. Committee on Foreign Relations, 30 novembre 1992. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  14. ^ BCCI bank, bank fraud, liquidators, creditors, financial advisory, reorganizaion, restructuring, Deloitte, Canada - Deloitte & Touche LLP, su web.archive.org, 20 novembre 2007. URL consultato il 9 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2007).
  15. ^ Tom Tykwer, The International, Columbia Pictures, Relativity Media, Atlas Entertainment, 20 marzo 2009. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  16. ^ The International - Film (2009), su ComingSoon.it. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  17. ^ The Infiltrator - Film (2016), su ComingSoon.it. URL consultato il 9 febbraio 2022.
  18. ^ Brad Furman, The Infiltrator, George Films, Good Films Collective, Lipsync Productions, 13 maggio 2017. URL consultato il 9 febbraio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • James Ring Adams e Douglas Frantz, A Full Service Bank, Londra, 1991
  • Jean-Charles Brisard e Guillaume Dasquié, Ben Laden: La Vérité interdite, Gallimard, 2002, pp. 166–168. ISBN 978-2-07-042377-4
  • Rachel Ehrenfeld, Evil Money. Encounters along the Money Trail, Harper Business, 1992 ISBN 978-0-88730-560-3
  • John Kerry e Hank Brown, The BCCI Affair, Report to the Committee on Foreign Relations States Senate, 1992 (Report al Senato del senatore John Kerry al Comitato sugli Affari Esteri degli Stati Uniti, pp. 102–140)
  • Denis Robert e Ernst Backes, Révélations, Arènes Editions, 2001 ISBN 978-2-912485-28-1
Controllo di autoritàVIAF (EN132607548 · ISNI (EN0000 0004 0608 6175 · LCCN (ENn92005130 · BNF (FRcb13616160d (data) · J9U (ENHE987007444102005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n92005130