Articolazione scapolo-omerale

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Articolazione scapolo-omerale
Illustrazione dell'articolazione scapolo-omerale
Anatomia del Gray(EN) Pagina 315
Nome latinoarticulatio humeri
SistemaApparato locomotore
Localizzazione anatomicaspalla
Tipoenartrosi
Sinovia
Ossa articolateomero, scapola
Legamenticoraco-omerale e gleno-omerali superiore, medio e inferiore
Inserzioni e origini muscolaricuffia dei rotatori
Arteriaarteria circonflessa anteriore omerale, arteria omerale circonflessa posteriore, arteria soprascapolare e arteria scapolare circonflessa
Identificatori
MeSHGlenohumeral+Joint
A02.835.583.748
TAA03.5.08.001
FMA25912

L'articolazione scapolo-omerale, detta anche articolazione della spalla o glenomerale, è l'articolazione che collega la scapola all'omero, in corrispondenza della spalla.

Tipologia di articolazione[modifica | modifica wikitesto]

L'articolazione glenomerale è un'articolazione sinoviale sferoidale (enartrosi) multiassiale, che unisce la cintura scapolare e la parte libera dell'arto superiore. Le superfici articolari, rivestite di cartilagine ialina, sono rappresentate dalla cavità glenoidea della scapola e dalla testa dell'omero.

Descrizione anatomica[modifica | modifica wikitesto]

Articolazione gleno-omerale, fronte

Cavità glenoidea[modifica | modifica wikitesto]

La cavità glenoidea della scapola è una superficie ovalare, leggermente concava, che accoglie la testa dell'omero. Essa è leggermente più profonda rispetto alla testa dell'omero, per dar spazio al cercine glenoideo (detto anche labbro glenoideo), una bordo fibrocartilagineo che aderisce perifericamente al contorno della cavità glenoidea.

Testa dell'omero[modifica | modifica wikitesto]

La testa corrisponde a circa un terzo di sfera piena, rivestita di cartilagine ialina che si interrompe a livello del collo anatomico dell’omero.

Mezzi di unione[modifica | modifica wikitesto]

Immagine della capsula articolare

Capsula articolare[modifica | modifica wikitesto]

Quest'articolazione è mantenuta stabile dalla capsula articolare, una membrana fibrosa, sottile e così lassa che permette l'allontanamento delle superfici articolari di circa 3 cm (lussazione). La capsula si fissa prossimalmente sul labbro glenoideo e distalmente sul collo chirurgico dell'omero. I principali tendini dei muscoli che dalla scapola scendono verso l'omero aderiscono alla sua superficie, rinforzandola. Nella sua porzione inferiore la capsula è piuttosto lassa e presenta il recesso ascellare, che contribuisce all'ampio intervallo di movimenti possibili.

Legamenti[modifica | modifica wikitesto]

Oltre a questi rinforzi tendinei ce ne sono altri di natura legamentosa, che si distinguono in propri e a distanza. I legamenti propri sono fasci fibrosi longitudinali che vengono chiamati legamenti gleno-omerali, e si distinguono in superiore, medio e inferiore. L'unico legamento a distanza è il legamento coraco-omerale.

Legamenti Decorso
Legamento coracomerale Dal margine laterale del processo coracoideo della scapola fino al tubercolo maggiore dell’omero.
Legamento glenomerale superiore Dalla porzione superiore della cavità glenoidea e si inserisce al collo anatomico dell’omero, sopra il tubercolo minore.
Legamento glenomerale medio Dal contorno anteriore della cavità glenoidea e si porta alla base del tubercolo minore dell’omero.
Legamento glenomerale inferiore Dal contorno anteroinferiore della cavità glenoidea e si porta al collo anatomico dell’omero.
Legamento trasverso dell'omero Decorre dal tubercolo maggiore al tubercolo minore dell’omero.
Illustrazione con le borse sierose nell'articolazione

Borse sierose[modifica | modifica wikitesto]

La capsula articolare è protetta da una serie di borse sierose che ne facilitano anche la mobilità. Si trovano quindi le borse sottoscapolare, sottocoracoidea e sottoacromiale interposte tra la capsula e rispettivamente il muscolo sottoscapolare, il processo coracoideo e l'acromion della scapola; la borsa sottodeltoidea e bicipitale che proteggono la capsula dal muscolo deltoide e il muscolo bicipite. Quando il tendine del capo lungo di quest'ultimo penetra nella capsula, viene avvolto nella ‘'guaina sinoviale bicipitale'’ che lo accompagna fino al cercine glenoideo dove si fissa.

Un ulteriore sostegno è fornito dai quattro muscoli che costituiscono la cuffia dei rotatori.

Membrana sinoviale Strutture anatomiche coinvolte
Borsa sottotendinea Muscolo sottoscapolare
Guaina tendinea intertubercolare Tendine del muscolo bicipite brachiale
Borsa sottoacromiale Tra l'acromion e la faccia superiore della capsula articolare
Borsa sottodeltoidea Muscolo deltoideo
Borsa del muscolo coracobrachiale

(borsa sottocoracoidea)

Tra la capsula articolare e le origini comuni dei muscoli piccolo pettorale e

coracobrachiale dal processo coracoideo della scapola.

Muscoli[modifica | modifica wikitesto]

L'articolazione glenomerale è consolidata da un insieme di dieci muscoli:

Muscoli Origini Inserzioni
Muscolo grande pettorale Clavicola, sterno, dalle prime sei cartilagini costali e dal foglietto anteriore della guaina del muscolo retto dell'addome Solco intertubercolare e tubercolo maggiore dell'omero
Muscolo deltoide Terzo laterale della clavicola Tuberosità deltoidea dell'omero
Capo lungo del muscolo tricipite brachiale Tubercolo sottoglenoideo della scapola Olecrano dell'ulna
Muscolo grande rotondo Aspetto posteriore dell'angolo inferiore della scapola Solco intertubercolare dell'omero
Muscolo sopraspinato Fossa sovraspinata della scapola Parte superiore del tubercolo maggiore dell'omero.
Muscolo grande dorsale I processi spinosi delle 6-12 vertebre toraciche e delle vertebre lombari, le ultime 3 o 4 coste e la cresta iliaca Margine mediale del solco intertubercolare dell'omero.
Muscolo grande pettorale Superficie posteriore della scapola. Solco intertubercolare dell'omero.
Muscolo sottospinato Fossa infraspinata della scapola. Tubercolo maggiore dell'omero (trochite).
Muscolo piccolo rotondo Bordo laterale della superficie dorsale della scapola. Tubercolo maggiore dell'omero (trochite).
Muscolo sottoscapolare Fossa sottoscapolare. Tubercolo minore dell'omero (trochine).

Aspetto clinico[modifica | modifica wikitesto]

Lussazione dell'articolazione gleno-omerale[modifica | modifica wikitesto]

Articolazione scapolo-omerale nella sua sede normale.
Lo stesso argomento in dettaglio: Lussazione.

Poiché le superfici articolari dell'articolazione sono poco congruenti, un trauma può causare una lussazione dell'articolazione, talvolta accompagnata da frattura dell'omero e/o della cavità glenoidea.

È più instabile anteroinferiormente, di conseguenza la maggior parte delle lussazioni avviene anteriormente, e si verifica quando il braccio è costretto indietro mentre è in abduzione, rotazione esterna ed estensione. La spalla lussata perde il suo normale contorno e l'acromion viene a trovarsi più lateralmente.

La lussazione posteriore è rara e si verfica a seguito di movimenti violenti, che inducono un'energica rotazione interna con adduzione.[1]

Infiammazione della cuffia dei rotatori[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Sindrome della cuffia dei rotatori.

La patologia della cuffia dei rotatori è una sindrome dolorosa, caratterizzata da un'eziologia multifattoriale, nella quale si rileva un impatto severo, acuto o cronico, dei tendini della cuffia dei rotatori con la superficie inferiore dell'arco coraco-acromiale.

La cuffia urta contro l'arco coraco-acromiale quando l'omero è abdotto, flesso e ruotato internamente. Anatomicamente, il tendine del muscolo sopraspinato è quello maggiormente interessato dall'impatto (sindrome da conflitto subacromiale).[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Matthew J. Streitz MD, Come ridurre le lussazioni posteriori della spalla, su msdmanuals.com.
  2. ^ Paul L. Liebert MD, Lesione della cuffia dei rotatori/borsite subacromiale, su msdmanuals.com.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Anastasi, et al., Trattato di anatomia umana, vol. 1, 4ª ed., Milano, Edi.Ermes, 2006, pp. 200, ISBN 978-88-7051-285-4.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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