Reazione di attacco o fuga: differenze tra le versioni

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===Percezione di controllo===
===Percezione di controllo===
Il [[controllo percepito]] si riferisce ai pensieri di un individuo circa il controllo su situazioni ed eventi.<ref name="Perceived Control - Weems">{{cite journal|last=Weems|first=CF|author2=Silverman, WK|title=An integrative model of control: implications for understanding emotion regulation and dysregulation in childhood anxiety|journal=Journal of Affective disorders|date=April 2006|volume=91|issue=2|pages=113–124|doi=10.1016/j.jad.2006.01.009}}</ref> Il controllo percepito può differire dal controllo effettivo poiché i convincimenti di un individuo sulle proprie capacità possono non corrispondere alle sue vere capacità. Di conseguenza, sovrastima o sottostima del controllo percepito possono portare ad ansia ed aggressione.<ref name="Perceived Control - Brendgen">{{cite journal|last=Brendgen|first=M|author2=Vitaro F |author3=Turgeon L |author4=Poulin F |author5=Wanner B |title=Is there a dark side of positive illusions? Overestimation of social competence and subsequent adjustment in aggressive and nonaggressive children|journal=Journal of Abnormal Child Psychology|date=June 2004|volume=32|issue=3|pages=305–320|doi=10.1023/B:JACP.0000026144.08470.cd|pmid=15228179}}</ref>
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Versione delle 11:05, 30 nov 2017

Disambiguazione – Se stai cercando altri significati dell'espressione, vedi Fight or Flight.
Fight or flight?

La fight-or-flight response (detta anche ipereccitazione o reazione acuta da stress; in italiano si potrebbe tradurre «reazione "combatti o fuggi"») è una reazione psicologica che si manifesta in risposta a un evento dannoso, attacco, o minaccia alla sopravvivenza.[1] Fu descritta per la prima volta da Walter Bradford Cannon.[2][3] La sua teoria afferma che gli animali reagiscono alle minacce con una scarica generale del sistema nervoso simpatico, il che prepara l'animale a combattere o a fuggire.[4] Più specificamente, il midollare del surrene produce una cascata ormonale che determina la secrezione di catecolamine, specialmente noradrenalina e adrenalina.[5] Anche gli ormoni estrogeno, testosterone, e cortisolo, assieme ai neurotrasmettitori dopamina e serotonina influenzano il modo in cui gli organismi reagiscono allo stress.[6]

Questa reazione è riconosciuta come il primo stadio della sindrome generale di adattamento che regola le reazioni allo stress nei vertebrati ed in altri organismi.[7]

Fisiologia

Sistema nervoso autonomo

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema nervoso autonomo.

Il sistema nervoso autonomo è un sistema di controllo che agisce in modo ampiamente inconscio e regola frequenza cardiaca, digestione, frequenza respiratoria, reazione pupillare, minzione, ed eccitazione sessuale. Questo sistema è il principale meccanismo che controlla la fight-or-flight response ed il suo ruolo è mediato da due distinti componenti: il sistema nervoso simpatico e il sistema nervoso parasimpatico.[8]

Sistema nervoso simpatico

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema nervoso simpatico.

Il sistema nervoso simpatico ha origine nel midollo spinale ed ha la funzione principale di attivare i mutamenti fisiologici che avvengono nella fight-or-flight response. Questa componente del sistema nervoso autonomo utilizza e attiva il rilascio di noradrenalina nella reazione.[9]

Sistema nervoso parasimpatico

Lo stesso argomento in dettaglio: Sistema nervoso parasimpatico.

Il sistema nervoso parasimpatico ha origine nel midollo spinale sacrale e nel bulbo, che circondano fisicamente l'origine simpatica, ed agisce di concerto con il sistema nervoso simpatico. La sua funzione principale è attivare la reazione "riposa e digerisci" e riportare il corpo all'omeostasi dopo la fight-or-flight response. Questo sistema utilizza e attiva il rilascio del neurotrasmettitore acetilcolina.[9]

Reazione

La fight-or-flight response

La reazione inizia nell'amigdala, che innesca una risposta neurale nell'ipotalamo. La reazione iniziale è seguita dall'attivazione della ghiandola pituitaria e dalla secrezione dell'ormone ACTH.[10] Il surrene si attiva quasi contemporaneamente, attraverso il sistema nervoso simpatico, e rilascia l'ormone adrenalina. Il rilascio di messaggeri chimici provoca la produzione dell'ormone cortisolo, che aumenta la pressione del sangue, la glicemia, e sopprime il sistema immunitario.[11] La risposta iniziale e le reazioni successive vengono suscitate nello sforzo di creare un picco di energia. Questo picco di energia è attivato dall'adrenalina collegata agli epatociti e la conseguente produzione di glucosio.[12] Inoltre, la circolazione di cortisolo determina la conversione degli acidi grassi in energia disponibile, che prepara i muscoli di tutto il corpo alla reazione.[13] Gli ormoni catecolamine, come l'adrenalina o la noradrenalina, facilitano le reazioni fisiche immediate associate ad un'azione muscolare violenta e:[14]

Funzione dei mutamenti fisiologici

I mutamenti fisiologici che avvengono durante la fight-or-flight response sono attivati per dare al corpo maggior vigore e velocità, anticipando la necessità di combattere o di correre.
Tra gli specifici mutamenti fisiologici e rispettive funzioni ricordiamo:[15][16]

  • Aumentato flusso sanguigno ai muscoli attivato con la deviazione del flusso sanguigno da altre parti del corpo.
  • Aumento di pressione sanguigna, frequenza cardiaca, glicemia, e grassi per offrire al corpo un'energia aggiuntiva.
  • Il processo di coagulazione del corpo accelera per prevenire eccessivi sanguinamenti nel caso di eventuali ferite sofferte durante la reazione.
  • Aumentato tono muscolare per fornire al corpo ulteriori velocità e forza.

Componenti emotive

Regolazione emotiva

Nel contesto della fight-or-flight response, si usa proattivamente la regolazione emotiva per evitare minacce di stress o per controllare il livello di eccitazione emotiva.[17][18]

Reattività emotiva

Durante la reazione, l'intensità di emozione che è indotta dallo stimolo determinerà anche la natura e l'intensità della risposta comportamentale.[19] Gli individui con più alti livelli di reattività emotiva possono essere inclini ad ansia e aggressione, il che dimostra le implicazioni di una reazione emotiva appropriata nella fight-or-flight response.[20][21]

Componenti cognitive

Specificità di contenuto

Le componenti specifiche nella fight-or-flight response appaiono essere ampiamente negative. Queste cognizioni negative possono essere caratterizzate da: attenzione agli stimoli negativi, la percezione di situazioni ambigue come negative, e la ricorrenza nel ricordare parole negative.[22] Ci possono essere anche specifici pensieri negativi associati alle emozioni viste comunemente nella reazione.[23]

Percezione di controllo

Il controllo percepito[24] si riferisce ai pensieri di un individuo circa il controllo su situazioni ed eventi.[25] Il controllo percepito può differire dal controllo effettivo poiché i convincimenti di un individuo sulle proprie capacità possono non corrispondere alle sue vere capacità. Di conseguenza, sovrastima o sottostima del controllo percepito possono portare ad ansia ed aggressione.[26]


Note

  1. ^ Walter Cannon, Wisdom of the Body, United States, W.W. Norton & Company, 1932, ISBN 0-393-00205-5.
  2. ^ Alcune fonti dicono che egli descrisse la reazione per la prima volta nel 1914, in The American Journal of Physiology. Altre nell'edizione 1915 di Bodily Changes in Pain, Hunger, Fear and Rage. Altre ancora dicono che usò il termine per la prima volta nell'edizione 1929 o 1932 dello stesso libro. La questione andrebbe approfondita.
  3. ^ Walter Bradford Cannon, Bodily changes in pain, hunger, fear, and rage, New York, Appleton-Century-Crofts, 1929.
  4. ^ A Jansen, Nguyen, X, Karpitsky, V e Mettenleiter, M, Central Command Neurons of the Sympathetic Nervous System: Basis of the Fight-or-Flight Response, in Science Magazine, vol. 5236, n. 270, 27 ottobre 1995.
  5. ^ Walter Bradford Cannon, Bodily Changes in Pain, Hunger, Fear and Rage: An Account of Recent Researches into the Function of Emotional Excitement, Appleton-Century-Crofts, 1915.
  6. ^ Adrenaline, Cortisol, Norepinephrine: The Three Major Stress Hormones, Explained, in Hufflington Post, 19 aprile 2014. URL consultato il 16 agosto 2014.
  7. ^ A Gozhenko, Gurkalova, I.P., Zukow, W e Kwasnik, Z, PATHOLOGY – Theory. Medical Student's Library, Radom, 2009, pp. 270–275.
  8. ^ Schmidt, A; Thews, G, Autonomic Nervous System, in W Janig (a cura di), Human Physiology, 2ª ed., New York, NY, Springer-Verlag, 1989, pp. 333–370.
  9. ^ a b Eric Chudler, Neuroscience For Kids, su faculty.washington.edu, University of Washington. URL consultato il 19 aprile 2013.
  10. ^ Andrew Margioris e Tsatsanis, Christos, ACTH Action on the Adrenal, su endotext.org, April 2011. URL consultato il 18 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2013).
  11. ^ David Padgett e Glaser, R, How stress influences the immune response, in Trends in Immunology, vol. 24, n. 8, August 2003, pp. 444–448, DOI:10.1016/S1471-4906(03)00173-X, PMID 12909458.
  12. ^ Michael King, PATHWAYS: GLYCOGEN & GLUCOSE, su neuromuscular.wustl.edu, Washington University, St. Louis.
  13. ^ HOW CELLS COMMUNICATE DURING THE FIGHT OR FLIGHT RESPONSE, su learn.genetics.utah.edu, University of Utah. URL consultato il 18 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2013).
  14. ^ Henry Gleitman, Alan J. Fridlund and Daniel Reisberg, Psychology, 6ª ed., W. W. Norton & Company, 2004, ISBN 0-393-97767-6.
  15. ^ Stress Management for Health Course, The Fight Flight Response, su stresscourse.tripod.com. URL consultato il 19 aprile 2013.
  16. ^ Michael Olpin, The Science of Stress, su faculty.weber.edu, Weber State University.
  17. ^ Josh Cistler, Bunmi O. Olatunji, Matthew T. Feldner e John P. Forsyth, Emotion Regulation and the Anxiety Disorders: An Integrative Review, in Journal of Psychopathology and Behavioral Assessment, vol. 32, n. 1, 2010, pp. 68–82, DOI:10.1007/s10862-009-9161-1, PMC 2901125, PMID 20622981.
  18. ^ James Gross, Sharpening the Focus: Emotion Regulation, Arousal, and Social Competence, in Psychological Inquiry, vol. 9, n. 4, 1998, pp. 287–290, DOI:10.1207/s15327965pli0904_8.
  19. ^ Pedro Avero e Calvo, M, Emotional reactivity to social-evaluative stress: genderdifferences in response systems concordance, in Personality and Individual Differences, vol. 27, n. 1, 1º luglio 1999, pp. 155–170, DOI:10.1016/S0191-8869(98)00229-3.
  20. ^ T Carthy, Horesh N, Apter A, Edge MD e Gross JJ, Emotional reactivity and cognitive regulation in anxious children, in Behavior Research and Therapy, vol. 48, n. 5, May 2010, pp. 384–393, DOI:10.1016/j.brat.2009.12.013.
  21. ^ C Valiente, Eisenberg N, Smith CL, Reiser M, Fabes RA, Losoya S, Guthrie IK e Murphy BC, The relations of effortful control and reactive control to children's externalizing problems: A longitudinal assessment, in Personality, vol. 71, n. 6, December 2003, pp. 1171–1196, DOI:10.1111/1467-6494.7106011, PMID 14633062.
  22. ^ Cognitive Biases in Childhood Anxiety, Depression, and Aggression: Are They Pervasive or Specific?, in Cognitive Therapy and Research, vol. 30, n. 5, October 2006, pp. 531–549, DOI:10.1007/s10608-006-9077-y.
  23. ^ Aaron Beck, Cognitive Therapy and the Emotional Disorders, United States, Penguin Books, 1979.
  24. ^ Perceived Control and Health, in Current Psychology, vol. 6, n. 1, March 1987, pp. 5–25, DOI:10.1007/BF02686633.
  25. ^ CF Weems, An integrative model of control: implications for understanding emotion regulation and dysregulation in childhood anxiety, in Journal of Affective disorders, vol. 91, n. 2, April 2006, pp. 113–124, DOI:10.1016/j.jad.2006.01.009.
  26. ^ M Brendgen, Is there a dark side of positive illusions? Overestimation of social competence and subsequent adjustment in aggressive and nonaggressive children, in Journal of Abnormal Child Psychology, vol. 32, n. 3, June 2004, pp. 305–320, DOI:10.1023/B:JACP.0000026144.08470.cd.

Bibliografia


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