Ross 154: differenze tra le versioni
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==Caratteristiche fisiche== |
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==Note== |
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== Collegamenti esterni == |
== Collegamenti esterni == |
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* {{en}} [http://www.solstation.com/stars/ross154.htm Descrizione della stella sul sito SOLSTATION] |
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* {{en}} [http://ftp.ari.uni-heidelberg.de/datenbanken/aricns/cnspages/4c01512.htm I dati della stella sul sito ARICNS] |
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* {{en}} [http://www.hs.uni-hamburg.de/~st1h314/nstarpage.cgi?identifier=2050 I dati della stella sul sito NEXXUS] |
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* {{en}} [http://simbad.u-strasbg.fr/simbad/sim-id?Ident=%402523169 I dati della stella sul sito SIMBAD] |
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Versione delle 01:38, 7 ago 2013
Ross 154 | |
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coordinate celesti invalide | |
Scoperta | 1925 |
Classificazione | nana rossa |
Classe spettrale | M3 Ve |
Tipo di variabile | a brillamento |
Distanza dal Sole | 9,69 anni luce[1] |
Costellazione | Sagittario |
Coordinate | |
(all'epoca J2000) | |
Ascensione retta | 18h 49m 49,362s |
Declinazione | -23° 50' 10" |
Dati fisici | |
Raggio medio | 0,18[2] R⊙ |
Massa | |
Temperatura superficiale | 3191 K[2] (media) |
Luminosità | 5 x 10-4 L⊙
|
Indice di colore (B-V) | 1,76 |
Dati osservativi | |
Magnitudine app. | +10,50 |
Magnitudine ass. | +13,01[1] |
Parallasse | 336,90 ± 1,78 mas |
Moto proprio | AR: 637,02 mas/anno Dec: -191,74 mas/anno |
Velocità radiale | -4,0 km/s |
Nomenclature alternative | |
GCTP 4338, Gliese 729, LHS 3414, V1216 Sagittarii, AC-24 2833-183, HIP 92403.
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Ross 154 è una stella della costellazione del Sagittario. Posta a una distanza di poco meno di 10 anni lucedalla Terra, è il settimo sistema stellare più vicino al Sole. Si tratta di un debole nana rossa di magnitudine 10,5 non visibile quindi a occhio nudo. Basandosi sulla velocità relativa rispetto al Sole, la stella avrà il suo massimo avvicinamento al sistema solare tra circa 157.000 anni, quando si troverà a 6,39 anni luce di distanza dalla Terra[3].
Osservazione
Si trova nella parte est della costellazione del Sagittario, a nord di σ Sagittarii e φ Sagittarii, in prossimità dell'eclittica. Data la sua magnitudine Ross 154 è troppo debole per essere osservata ad occhio nudo, ed è necessario almeno un telescopio da 6,5 cm di apertura per la sua individuazione.
Storia delle osservazioni
Fu scoperta nel 1925 da Frank Elmore Ross che la catalogò nel suo quarto elenco delle nuove stelle variabili. Nel 1926, dopo aver confrontato la sua posizione con lastre fotografiche prese in precedenza dal collega astronomo americano E. E. Barnard[4]. L'anno seguente Ross la aggiunse al suo secondo elenco di stelle che mostrano un moto proprio misurabile. Una parallasse di 0,362 ± 0,006 secondi d'arco venne misurata nel 1937 da Walter O'Connell usando lastre fotografiche del telescopio Yale a Johannesburg, in Sud Africa. In quel momento la stella si trovava al sesto posto delle allora stelle vicine note[5].
Caratteristiche fisiche
Questa nana rossa, di tipo spettrale M3.5 Ve, ha circa il 16% della massa solare, il 18% del suo raggio e lo 0,4% della sua luminosità[6]. Come molte altre nane rosse mostra una variabilità di tipo UV Ceti o a brillamento, con un periodo medio tra un flare e un altro di circa 2 giorni[7]. Il primo brillamento registrato è avvenuto nel 1951 in Australia, quando si registrò un aumento di 0,4 magnitudini[8]. Oltre che stella a flare Ross 124 è anche una variabile BY Draconis, con variazioni di 0,03 magnitudini nell'arco di 2,87 giorni[9].
Una recente ricerca ha messo in evidenza la scarsa probabilità dell'esistenza di pianeti gioviani attorno alla stella (Scroeder, 2000 – Hubble Space Telescope).
Note
- ^ a b Erik Anderson, Charles Francis, XHIP: An Extended Hipparcos Compilation, in Astronomy Letters, 23 marzo 2012.arΧiv:1108.4971
- ^ a b c Wright et al., Stellar rotation periods and X-ray luminosities, su vizier.u-strasbg.fr, VizieR, 2011.
- ^ V. V. Bobylev, Searching for stars closely encountering with the solar system (PDF), in Astronomy Letters, vol. 36, n. 3, marzo 2010, pp. 220–226, DOI:10.1134/S1063773710030060.
- ^ Frank Ross, New proper-motion stars, (second list) (PDF), in Astronomical Journal, vol. 36, n. 856, febbraio 1926, pp. 124–128, DOI:10.1086/104699.
- ^ Walter O'Connell, A faint star of large parallax (PDF), in Astronomical Journal, vol. 46, n. 1078, febbraio 1938, p. 204, DOI:10.1086/105447.
- ^ (EN) Descrizione della stella sul sito SOLSTATION
- ^ A. H. Jarrett, G. Grabner, On the Period Between Flares of V1216 Sagittarii", Information Bulletin on Variable Stars, vol. 1221, n. 1, 1976.
- ^ Margaret W. Mayall, Variable Star Notes (PDF), in Journal of the Royal Astronomical Society of Canada, vol. 47, febbraio 1953, pp. 23–28.
- ^ AAVSO International Variable Star Index VSX (Watson+, 2006-2013)