Ghiandole otricolari bulbouretrali: differenze tra le versioni

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== Clinica ==
== Clinica ==

=== Patologie ===
Dal punto di vista clinico, ghiandole atricolari bulbouretrali sono significative per vari fenomeni di entità e incidenza molto variabili. Questi includono in particolare:

* [[Iperplasia]]: aumento incontrollato del numero e delle dimensioni delle ghiandole otricolari, con conseguente eccesso di massa della ghiandola maggiore.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Nicole|cognome=Dünker|nome2=Gerhard|cognome2=Aumüller|data=2002-8|titolo=Transforming growth factor-beta 2 heterozygous mutant mice exhibit Cowper's gland hyperplasia and cystic dilations of the gland ducts (Cowper's syringoceles)|rivista=Journal of Anatomy|volume=201|numero=2|pp=173–183|accesso=11 settembre 2020|doi=10.1046/j.1469-7580.2002.00079.x|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC1570906/}}</ref><ref name=":62">{{Cita pubblicazione|nome=Bilal|cognome=Chughtai|nome2=Ahmed|cognome2=Sawas|nome3=Rebecca L.|cognome3=O'malley|data=2005|titolo=A neglected gland: a review of Cowper's gland|rivista=International Journal of Andrology|volume=28|numero=2|pp=74–77|lingua=en|accesso=9 settembre 2020|doi=10.1111/j.1365-2605.2005.00499.x|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1111/j.1365-2605.2005.00499.x}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.researchgate.net/publication/7925475_A_neglected_gland_A_review_of_Cowper's_gland|titolo=Review of Cowper glands}}</ref><ref name=":392">{{Cita web|url=https://www.sciencedirect.com/topics/agricultural-and-biological-sciences/bulbourethral-gland|titolo=Bulbourethral Gland - an overview {{!}} ScienceDirect Topics|sito=www.sciencedirect.com|accesso=4 agosto 2020}}</ref>
* [[Infezione delle vie urinarie|Infezione]] e [[infiammazione]]: le [[Uretrite|uretriti]] o [[Uretrite|parauretriti]] microbiche, sia ascendenti sia discendenti, possono estendersi alle ghiandole bulbouretrali, portando alla [[flogosi]] della ghiandola (nota come [[Ghiandole di Cowper|uretrocowperite]] o semplicemente [[Ghiandole di Cowper|cowperite]]).Se non trattata, può portare ad [[ascesso]] parauretrale e [[stenosi uretrale]].<ref name=":222">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/cowperite/|titolo=Cowperite in vocabolario Treccani}}</ref><ref name=":23">{{Cita web|url=https://www.dica33.it/dizionario-medico/22738/cowperite.asp|titolo=COWPERITE - Dizionario medico|sito=Dica33 salute e medicina a portata di click|accesso=11 settembre 2020}}</ref><ref name=":24">{{Cita web|url=https://www.andrologia.lazio.it/settore-di-intervento/infezioni-genitali-maschili/|titolo=Infezioni genitali maschili|sito=Studio di Andrologia|lingua=en|accesso=11 settembre 2020}}</ref><ref name=":29">{{Cita pubblicazione|data=0-1-1|titolo=Syringoceles of Cowper's ducts and glands in adult men|lingua=en|accesso=11 settembre 2020|url=http://www.ajandrology.com/preprintarticle.asp?id=261959}}</ref>
* Siringocele: abnorme dilatazione cistica delle ghiandole o dei dotti di Cowper, di varia origine, spesso congenita; può portare a stenosi uretrale se non trattata.<ref>{{Cita web|url=http://www.italiasalute.it/8153/Il-siringocele-in-et%C3%A0-pediatrica.html|titolo=IL SIRINGOCELE IN ETÀ PEDIATRICA Urologia|sito=www.italiasalute.it|accesso=11 settembre 2020}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.italiasalute.it/8153/pag2/Il-siringocele-in-et%C3%A0-pediatrica.html|titolo=Urologia IL SIRINGOCELE IN ETÀ PEDIATRICA notizie di salute su Urologia|sito=www.italiasalute.it|accesso=11 settembre 2020}}</ref><ref name=":22">{{Cita pubblicazione|nome=Yasuo|cognome=Awakura|nome2=Mitsuo|cognome2=Nonomura|nome3=Takuo|cognome3=Fukuyama|data=2000|titolo=Cowper's syringocele causing voiding disturbance in an adult|rivista=International Journal of Urology|volume=7|numero=9|pp=340–342|lingua=en|accesso=9 settembre 2020|doi=10.1046/j.1442-2042.2000.00201.x|url=https://onlinelibrary.wiley.com/doi/abs/10.1046/j.1442-2042.2000.00201.x}}</ref>
* [[Neoplasie]]: le ghiandole bulbouretrali sono talora soggette a fenomeni neoplastici, sia benigni sia maligni, in particolare l'[[adenocarcinoma]] uretrale o parauretrale.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Charles E.|cognome=Myers|nome2=Zoran|cognome2=Gatalica|nome3=Anthony|cognome3=Spinelli|data=16 gennaio 2014|titolo=Metastatic Cancer of Cowper's Gland: A Rare Cancer Managed Successfully by Molecular Profiling|rivista=Case Reports in Oncology|volume=7|numero=1|pp=52–57|accesso=11 settembre 2020|doi=10.1159/000357972|url=https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3934673/}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.scielo.br/scielo.php?script=sci_arttext&pid=S1677-55382013000500741|titolo=Multicystic adenocarcinoma of bulbourethral glands}}</ref><ref name=":183">{{Cita pubblicazione|data=22 dicembre 2019|titolo=Pathology of Cowper's Gland (Bulbourethral Gland) of the Prostate: Definition, Gross and Microscopic Findings, Immunohistochemistry|accesso=9 settembre 2020|url=https://emedicine.medscape.com/article/1742936-overview}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://pdfs.semanticscholar.org/8615/0191a4b65bc1445381090f26a3c4ab048963.pdf|titolo=Tumours of Cowper glands}}</ref>


== Note ==
== Note ==

Versione delle 01:02, 16 ott 2020

Le ghiandole tubulo-otricolari bulbouretrali, dette anche ghiandole otricolari di Cowper, bulbo-otricolari o elementi ghiandolari di Cowper sono numerose ghiandole parauretrali situate a livello dell'uretra bulbare e, in minor parte, dell'uretra membranosa. I loro dotti parauretrali sboccano a livello dell'ampolla uretrale.[1][2][3][4][5][6]

Sono sempre raggruppate in grappoli avvolti da una capsula fibromuscolare, (cluster), che costituiscono buona parte della massa delle quattro principali ghiandole di Cowper (accessorie e diaframmatiche), nonché delle ghiandole bulbouretrali di Kobelt; il loro diametro verticale ammonta a circa 2 mm, e la forma è conica.[7][8][9][3][4] Svolgono un importante ruolo nella produzione del liquido preseminale, nonché dell'antigene prostatico specifico (PSA) e di un potente secreto protettivo, il fattore antimicrobico di Cowper, che difende e sfiamma l'uretra maschile.[1][2][9][10][11][12][13]

Saltuariamente, è possibile rinvenire alcune di queste ghiandole in posizione isolata nel canale uretrale, fuori dalla capsula: in questo caso (ectopia) si parla di ghiandole bulbouretrali aberranti.[1][2][14][15]

Nomi e classificazione

Nomi

Le ghiandole tubulo-otricolari di Cowper vengono anche dette ghiandole otricolari di Cowper, bulbouretrali otricolari, bulbari otricolari o bulbo-otricolari. Più rara è la dizione elementi glandulari (o ghiandolari) di Cowper o elementi bulbouretrali.[16][3] Seppur raramente, i manuali più antichi usano la dizione ghiandole tubulo-atricolari od atricolari.[17][18]

Eponimo

Le ghiandole bulbouretrali nel loro complesso sono state studiate dell'anatomista inglese William Cowper. L'analisi dettagliata delle ghiandole otricolari risale però al secolo successivo, e non è contraddistinta da un eponimo specifico.[16]

Classificazione

Dal momento che queste ghiandole sono collocate relativamente vicino all'uretra (in cui sboccano i loro dotti uretrali), ma non sono contigue alla mucosa, vengono classificate tra le ghiandole parauretrali esocrine o ghiandole uretrali profonde.[14][15]

Nonostante la loro funzione sia quasi completamente esocrina (emissione del secreto nel canale uretrale attraverso i dotti di Cowper), svolgono anche una minimale attività endocrina, immettendo una piccola parte dell'antigene prostatico specifico (PSA) nel circolo sanguigno.[19][20][21]

Dal punto di vista della forma, appartengono alla categoria delle ghiandole tubulo-otricolari ramificate, una variante peculiare e molto complessa delle ghiandole tubulo-alveolari composte.[3][4][18]

Anatomia

Descrizione generale

Le principali ghiandole bulbouretrali sono ghiandole di notevoli dimensioni, appartenenti alle ghiandole uretrali accessorie dell'apparato urogenitale e collocate a livello dell'uretra membranosa e dell'uretra bulbare; i loro dotti si riversano a livello dell'ampolla uretrale, attraverso le lacune uretrali chiamate orifizi dei dotti di Cowper. Le due ghiandole più prominenti sono quelle accessorie, collocate nel bulbo del corpo spugnoso entro i muscoli uretrale e bulboglandulare; seguono le ghiandole diaframmatiche, situate nel compressore uretrale dello sfintere uretrale esterno, i cui dotti attraversano il diaframma urogenitale fino a raggiungere la fossa del bulbo.[14][15][22] Infine, un numero molto variabile di ghiandole più piccole e omologhe delle ghiandole maggiori, chiamate ghiandole bulbouretrali di Kobelt, è reperibile all'interno della mucosa uretrale (ghiandole uretrali intraepiteliali) oppure circonda l'uretra bulbare (ghiandole periuretrali e parauretrali).[1][2][23]

Ogni ghiandola bulbouretrale maggiore è costituita da un grappolo (urethral cluster) costituito da numerose ghiandole otricolari bulbouretrali, i cui dotti attraversano l'intera zona centrale per fuoriuscire all'esterno, ove proseguono fino a sfociare nell'ampolla uretrale. Ciascuna ghiandola maggiore è avvolta da una capsula fibroelastica quasi sferica, da cui partono dei setti rigidi che delineano decine di zone, attraversate dai tubuli e dai dotti parauretrali, ognuna delle quali contiene una singola ghiandola otricolare (cisterna o lobo).[3][4][5] Ciascuna ghiandola otricolare è dunque contenuta in una specifica regione, perfettamente delimitata dai setti.[3][4][24]

Le ghiandole otricolari sono responsabili della produzione del secreto ghiandolare, che emettono attraverso i dotti parauretrali. Inoltre, la peculiare collocazione e disposizione di queste strutture concorre a determinare la forma della ghiandola principale, delineandone i quattro lobi maggiori (anteriore, laterali e posteriore) nonché le tre grandi zone (centrale, periferica o dei dotti periuretrali, stroma fibromuscolare anteriore)[25][9][26]

Forma e dimensioni

Nonostante le loro dimensioni siano più che apprezzabili in un'analisi macroscopica, le ghiandole bulbo-otricolari sono tra le ghiandole uretrali più piccole. Di norma, il diametro di base delle ghiandole ammonta a circa 1 mm, mentre il diametro verticale (altezza) misura generalmente 2 mm.[7][27][9]

La loro forma è nel complesso irregolarmente conica, a base periferica e apice (il lobulo apicale) rivolto verso l'uretra; si apre in direzione anticaudale.[28][4][29]

Numero

Definire con precisione il numero di queste ghiandole e dei relativi dotti è molto complesso, poiché soggetto ad una forte variabilità da un individuo all'altro; può oscillare da varie decine ad oltre un centinaio di unità. In linea di massima, salvo alcune eccezioni, le ghiandole otricolari sono sempre collocate all'interno delle ghiandole di Cowper maggiori, sotto forma di grappoli (cluster) disposti come segue:

  • Le due ghiandole accessorie contengono una media di 40 ghiandole e dotti; tuttavia, questo numero può variare da 30 a più di 60 unità.[30][31][32]
  • Le due ghiandole diaframmatiche contengono in genere 12 - 30 ghiandole e dotti, con una media di circa 20 unità.[16][33][32]
  • Le ghiandole di Kobelt variano fortemente in numero: sebbene siano in genere tra 10 e 20, in alcuni individui vi sono solamente 2 - 4 ghiandole di notevoli dimensioni, in altre anche 30 - 40 ghiandole. Ciascuna ghiandola di Kobelt contiene un numero incostante di ghiandole otricolari: in media 4 - 5 ciascuna, ma questo dato può passare da un minimo di 2 fino ad 8 - 10 unità.[4][16][33][32]

Nell'anziano il numero delle ghiandole otricolari aumenta in modo considerevole, a causa del naturale processo di ingrandimento cui le ghiandole di Cowper sono sottoposte; non è inoltre raro osservare fenomeni di iperplasia paragonabili a quelli che coinvolgono la prostata, ma meno frequenti.[34][35][36][37] In questo caso possono formarsi anche corpi amilacei, spesso in grado di emettere comunque del secreto, poiché costituiti da vescicole secretorie.[38][39][40]

Struttura

Le ghiandole tubulo-otricolari ramificate rappresentano una variante ancora più ramificata e complessa delle ghiandole tubulo-alveolari composte, in particolare per la cospicua presenza di tubuli ad ampio lume e diverticoli sacciformi (ovvero a cul de sac: a fondo cieco).[5][17][18]

Anatomia delle ghiandole e dei dotti uretrali

Considerando la singola ghiandola otricolare e il relativo dotto, si possono distinguere le seguenti strutture:

  • Ciascuna ghiandola è una struttura complessa e composita, costituita da decine di microlobuli (detti utricoli od alveoli), ad ognuno dei quali corrisponde in media una singola papilla (variabile di fatto da 1 a 3).[41][39][42]
  • Ogni papilla presenta, sulla propria superficie, decine di micropapille (vescicole di cellule secretorie), che producono gran parte del secreto uretrale. La porzione restante, molto scarsa in quantità e spesso degenerata, è prodotta dai corpi amilacei e dagli adenomeri aberranti.[43][39][42]
  • Le micropapille producono ed emettono il secreto in numerosi tubuli minuscoli, che confluiscono in tubuli intemedi: uno per ogni papilla.[41][3][44]
  • I tubuli intermedi delle papille confluiscono in un condotto maggiore: il diverticolo tubulare od otricolare, uno per ciascuna ghiandola atricolare. Questi canali corrispondono ai dotti parauretrali, riferiti anche come dotti pre-eiaculatori o condotti maggiori.[3][4][30]
  • I dotti parauretrali attraversano il parenchima della ghiandola di Cowper maggiore (cioè la vasta zona periferica) fino all'esterno.[3][4][6]
  • I dotti preseminali fuoriescono dalla capsula fibromuscolare e, dopo aver attraversato la regione periuretrale (se le ghiandole maggiori sono situate in posizione extraepiteliale), fuoriescono nell'ampolla uretrale attraverso le lacune uretrali (chiamate, nello specifico, orifizi dei dotti di Cowper).[5][3][4]

Rapporti tra le ghiandole

Immerse nel denso stroma fibromuscolare delle ghiandole maggiori di Cowper, le ghiandole otricolari sono collegate fra loro da un complesso sistema di molti tubuli cavi, chiamati anche dotti minori, che formano una struttura fortemente ramificata e labirintica, paragonata da alcuni manuali ad un albero dai molti rami o ad un corallo.[45][3][4] Allo stesso tempo, ciascuna ghiandola rappresenta un lobulo ed è delimitata da un setto rigido, costituito dalle diramazioni della capsula fibroelastica che avvolge le ghiandole maggiori, in una regione chiamata cisterna.[7][24][22] I tubuli che collegano fra loro le ghiandole, le varie ramificazioni e i dotti parauretrali perforano questi setti, connettendo fra loro diverse parti della ghiandola maggiore e originando una struttura molto complessa.[41][3][44]

Composizione epiteliale

I microlobuli sono costituiti da epitelio cilindrico, semplice o pseudostratificato, e sono avvolti da un plesso di capillari; soprattutto negli anziani, possono contenere aggregati di colloide di natura iperplastica, noti come corpi amilacei.[3][4][5][32] Le cellule che li compongono hanno grandi nuclei basali sferici, e nella porzione apicale si ritrovano vescicole secretorie; tra le cellule secernenti, si trovano cellule neuroendocrine.[41][4][5][32] I piccoli tubuli che si dipartono dai microlobuli sono rivestiti da un singolo strato di cellule epiteliali, di tessuto cilindrico semplice, mentre i dotti parauretrali di Cowper in cui essi confluiscono (diverticoli otricolari) sono costituiti da epitelio cilindrico a più strati; si evidenzia un duplice strato di cellule: cubiche nella porzione basale e cilindriche in quella laminare.[5][40][32] Ciascun lobulo è inoltre circondato da una sottile membrana fibrosa nota come capsula lobulare bulbouretrale, mentre i dotti bulbouretrali sono avvolti da un sottile strato di epitelio ghiandolare colonnare, fintanto che attraversano lo stroma fibromuscolare interno.[7][46][47][32]

Dotti bulbouretrali otricolari

Indipendentemente dalla ghiandola, il lume dei dotti periuretrali ha un'ampiezza molto variabile, mentre il contorno è irregolare.[3][4][30] A seconda della ghiandola maggiore, si distinguono i seguenti dotti:

  • I dotti diaframmatici bulbouretrali (in genere 12 - 30), spesso riuniti in due fasci (coppi) pur rimanendo separati, sono condotti dalle ghiandole fino alla faccia inferiore dell'ampolla uretrale, passando attraverso il diaframma urogenitale. In genere raccolgono anche gli eventuali dotti delle ghiandole bulbouretrali aberranti, se presenti; in alcuni casi possono fondersi con essi, originando un dotto maggiore. Sono caratterizzati da una lunghezza notevole (in media 2,5 - 4 cm e fino a 4,5 cm in alcuni casi).[30][31][16][48]
  • I dotti accessori bulbouretrali (in media 40) sono condotti dalle ghiandole fino alla faccia inferiore dell'ampolla uretrale, spesso in corrispondenza della cresta del bulbo uretrale (una struttura omologa alla cresta principale nell'uretra prostatica), passando attraverso i muscoli uretrale e bulboglandulare, nonché il corpo spugnoso dell'uretra. Non superano mediamente i 2 cm di lunghezza.[32][33][30]
  • I dotti di Kobelt (fortemente variabili nel numero) sono condotti dalle ghiandole fino all'ampolla uretrale, in genere sul pavimento inferiore. Se le ghiandole sono intraepiteliali misurano alcuni mm, ma possono essere molto più lunghi nel caso le ghiandole siano situate in posizione periuretrale (nei muscoli parauretrali o nel corpo spugnoso).[33][34][48]

Ghiandole bulbouretrali aberranti

Funzione

Pre-eiaculazione

Le ghiandole otricolari di Cowper contribuiscono a produrre parte del liquido preseminale (detto anche pre-eiaculazione o liquido di Cowper - Littré).[49][24][50] Questo secreto viene emesso durante la fase di eccitazione, e il suo volume è paragonabile a quello dello sperma, benché estremamente variabile da un individuo all'altro.[51][24][50] Ha il compito di:

Altre funzioni

Fuori dallo stato di eccitazione, le ghiandole otricolari bulbouretrali svolgono la stessa funzione di tutte le ghiandole uretrali e parauretrali. Di conseguenza, le loro secrezioni (drenate costantemente attraverso i dotti parauretrali):

  • Contribuiscono ad una costante lubrificazione dell'uretra peniena e dei dotti bulbouretrali stessi, emettendo mucoproteine.[72][24][73]
  • Concorrono a proteggere il pavimento uretrale dall'acidità delle urine, evitandone l'irritazione grazie al deposito di uno strato protettivo di secrezioni mucose.[74][75][76] Questo velo fa scivolare via anche gli scarti, ad esempio le cellule staccate con la desquamazione e lo smegma.[74][75][77]
  • Concorrono alla produzione ed emissione di glicoproteine, incluso l'antigene prostatico specifico o PSA.[55][56][57][58]
  • Contribuiscono a proteggere l'apparato urogenitale da infezioni urinarie (ad esempio uretriti, uretrocowperiti) attraverso l'emissione di peptidi con proprietà antimicrobiche, in particolare antibatteriche e (in minor parte) antimicotiche. Questo è uno dei principali fattori per cui le infezioni della vescica (cistiti batteriche o fungine) sono molto più frequenti nel sesso femminile.[59][60][61][62][12] Secondo vari studi, l'elemento prevalente del fattore antimicrobico di Cowper (nonché, in generale, di tutte le ghiandole uretrali e periuretrali) sarebbe lo zinco libero, presente in una quantità di 448 microgrammi / mL (150 - 1000 microgrammi / mL) nell'individuo sano.[63][64][65][66][78] Negli individui con infezione cronica a carico delle ghiandole bulbouretrali o con notevole iperplasia (specie negli anziani), la quantità di zinco viene ridotta anche sotto i 50 microgrammi, aumentando il rischio di infezioni urinarie.[63][64][65] Quantità meno rilevanti (sotto i 150 microgrammi / mL) di acido sialico, potassio e acido ialuronico, con funzione antibatterica e in minor parte antinfiammatoria, sono state ritrovate.[67][68][69][70][71]

Clinica

Patologie

Dal punto di vista clinico, ghiandole atricolari bulbouretrali sono significative per vari fenomeni di entità e incidenza molto variabili. Questi includono in particolare:

Note

  1. ^ a b c d (EN) Mehpare Çiner, Camillo J. A. H. V. van Vorstenbosch e Grietje Dijkstra, Penile bulb and its relationship with the pelvic urethra and the penile urethra in the rat: Light and scanning electron microscopical observations, in The Anatomical Record, vol. 244, n. 4, 1996, pp. 452–469, DOI:10.1002/(SICI)1097-0185(199604)244:43.0.CO;2-X. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  2. ^ a b c d Urethral glands and their relationships to corpus spongiosum, corpus cavernosum urethrae and urethral or penile bulb, su researchgate.net.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n Anatomia dei dotti prostatici e delle ghiandole otricolari (PDF), su fedoa.unina.it.
  4. ^ a b c d e f g h i j k l m n Anatomia macroscopica e microscopica della prostata, su Bald Mountain Science, 1º febbraio 2018. URL consultato il 7 luglio 2020.
  5. ^ a b c d e f g Emanuele Padoa, Manuale di anatomia comparata dei vertebrati, Feltrinelli Editore, 1991, ISBN 978-88-07-64004-9. URL consultato l'11 luglio 2020.
  6. ^ a b (EN) Gervaise H. Henry, Alicia Malewska e Diya B. Joseph, A cellular anatomy of the normal adult human prostate and prostatic urethra, in bioRxiv, 15 ottobre 2018, pp. 439935, DOI:10.1101/439935. URL consultato il 13 ottobre 2020.
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