Esaquark: differenze tra le versioni

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In [[fisica delle particelle]] gli '''esaquark''' (in inglese ''hexaquark'') sono una grande famiglia di particelle ipotetiche, che sarebbero costituite da sei [[Quark (particella)|quark]] o antiquarks di qualsiasi [[Sapore (fisica)|sapore]]. Molte combinazioni di quark costituenti potrebbero dare una [[carica di colore]] nulla; ad esempio, un esaquark potrebbe contenere o sei quark, simili a due [[Barione|barioni]] tenuti insieme (un '''dibarione'''), o tre quark e tre antiquark.<ref>{{cite journal|first1=J.|last1=Vijande|first2=A|last2=Valcarce|first3=J.-M.|last3=Richard|arxiv=1111.5921|title=Stability of hexaquarks in the string limit of confinement|date=25 November 2011|doi=10.1103/PhysRevD.85.014019|volume=85|issue=1|pages=014019|journal=Physical Review D|bibcode=2012PhRvD..85a4019V}}</ref> Una volta formati, si prevede che i dibarioni siano piuttosto stabili per gli standard della fisica delle particelle. Nel 1977 Robert Jaffe propose un dibarione H possibilmente stabile con una composizione di quark [[Quark (particella)#Classificazione|udsuds]] potrebbe teoricamente risultare dalla combinazione di due [[Iperone (fisica)|iperoni]] uds.<ref>
I '''dibarioni''' sono una grande famiglia di [[stato legato|particelle]] ipotetiche che sarebbero costituite di sei [[quark (particella)|quark]] di ogni [[sapore (fisica)|sapore]]. Essi sono previsti come abbastanza stabili, una volta che si sono formati. Nel 1977 [[Robert Jaffe]] ha proposto l'esistenza di un dibarione H possibilmente stabile (con composizione di quark ''udsuds''), costruito combinando due [[Iperone (fisica)|iperoni]] ''uds''<ref>{{Cita pubblicazione|nome=R. L.|cognome=Jaffe|data=1977-01-31|titolo=Perhaps a Stable Dihyperon|rivista=Physical Review Letters|volume=38|numero=5|pp=195–198|accesso=2017-07-18|doi=10.1103/PhysRevLett.38.195|url=https://link.aps.org/doi/10.1103/PhysRevLett.38.195}}</ref>.
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Sono stati proposti una serie di esperimenti per rivelare le interazione e i decadimenti dei dibarioni. Negli anni 1990 furono osservati molti decadimenti compatibili con quelli dei dibarioni, ma non confermati.<ref>
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Secondo una teoria, le particelle [[Carica di stranezza|strane]] come gli iperoni e i dibarioni H potrebbero formarsi all'interno di una [[stella di neutroni]], modificando il suo rapporto massa/raggio in modi che potrebbero essere rilevabili. Al contrario, le misurazioni delle stelle di neutroni stabiliscono dei vincoli sulle possibili proprietà del dibarione<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Norman K.|cognome=Glendenning|titolo=Neutron star constraints on the H dibaryon|rivista=Physical Review C|volume=58|numero=2|pp=1298–1305|doi=10.1103/physrevc.58.1298|url=https://journals.aps.org/prc/pdf/10.1103/PhysRevC.58.1298|nome2=Jürgen|cognome2=Schaffner-Bielich}}</ref>. La teoria suggerisce che una grande frazione di neutroni potrebbe trasformarsi in iperoni e fondersi nei dibarioni durante la prima fase di una stella di neutroni per il collasso del buco nero. Questi dibarioni si dissolverebbero molto rapidamente nel [[plasma di quark e gluoni]] durante il collasso, o finire in qualche stato della materia attualmente sconosciuto.
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== Note ==
== Note ==
<references/>
<references/>

== Voci correlate ==

*[[Adrone esotico]]
*[[Deutone]], l'unica particella composta stabile conosciuta ad essere costituita da sei quark.
*Diprotone ([[Elio|elio-2]]), un dibarione estremamente instabile.
*[[Pentaquark]]


== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==

Versione delle 20:07, 28 ott 2019

In fisica delle particelle gli esaquark (in inglese hexaquark) sono una grande famiglia di particelle ipotetiche, che sarebbero costituite da sei quark o antiquarks di qualsiasi sapore. Molte combinazioni di quark costituenti potrebbero dare una carica di colore nulla; ad esempio, un esaquark potrebbe contenere o sei quark, simili a due barioni tenuti insieme (un dibarione), o tre quark e tre antiquark.[1] Una volta formati, si prevede che i dibarioni siano piuttosto stabili per gli standard della fisica delle particelle. Nel 1977 Robert Jaffe propose un dibarione H possibilmente stabile con una composizione di quark udsuds potrebbe teoricamente risultare dalla combinazione di due iperoni uds.[2]

Sono stati proposti una serie di esperimenti per rivelare le interazione e i decadimenti dei dibarioni. Negli anni 1990 furono osservati molti decadimenti compatibili con quelli dei dibarioni, ma non confermati.[3][4][5]

Secondo una teoria, le particelle strane come gli iperoni[6] e i dibarioni[7] potrebbero formarsi all'interno di una stella di neutroni, modificando il suo rapporto massa/raggio in modi che potrebbero essere rilevabili. Di conseguenza, le misurazioni delle stelle di neutroni potrebbero fissare dei vincoli sulle possibili proprietà del dibarione.[8] Questi dibarioni si dissolverebbero molto rapidamente nel plasma di quark e gluoni durante il collasso, o potrebbero transire in un qualche stato della materia attualmente sconosciuto.

Nel 2014 presso il Centro di ricerche Jülich fu rivelato un potenziale dibarione a circa 2380 MeV. La particella è esistita per 10−23 secondi e fu chiamata d*(2380).[9]

Note

  1. ^ Stability of hexaquarks in the string limit of confinement, in Physical Review D, vol. 85, n. 1, 25 November 2011, p. 014019, DOI:10.1103/PhysRevD.85.014019.
  2. ^ R. L. Jaffe, Perhaps a Stable Dihyperon?, in Physical Review Letters, vol. 38, n. 5, 1977, pp. 195–198, DOI:10.1103/PhysRevLett.38.195.
  3. ^ J. Belz et al. (BNL-E888 Collaboration), Search for the weak decay of an H dibaryon, in Physical Review Letters, vol. 76, n. 18, 1996, pp. 3277–3280, DOI:10.1103/PhysRevLett.76.3277.
  4. ^ R. W. Stotzer et al. (BNL-E836 Collaboration), Search for H dibaryon in He-3 (K-, k+) Hn, in Physical Review Letters, vol. 78, n. 19, 1997, pp. 3646–36490, DOI:10.1103/PhysRevLett.78.3646.
  5. ^ A. Alavi-Harati et al. (KTeV Collaboration), Search for the weak decay of a lightly bound H0 dibaryon, in Physical Review Letters, vol. 84, n. 12, 2000, pp. 2593–2597, DOI:10.1103/PhysRevLett.84.2593.
  6. ^ The Degenerate Superdense Gas of Elementary Particles, in Soviet Astronomy, vol. 37, 1960, p. 193.
  7. ^ Compressible bag model and dibaryon stars, in Zeitschrift für Physik C, vol. 56, n. 4, 1992, pp. 557–560, DOI:10.1007/BF01474728.
  8. ^ Norman K. Glendenning e Jürgen Schaffner-Bielich, Neutron star constraints on the H dibaryon, in Physical Review C, vol. 58, n. 2, pp. 1298–1305, DOI:10.1103/physrevc.58.1298.
  9. ^ P. Adlarson, Evidence for a New Resonance from Polarized Neutron-Proton Scattering, in Physical Review Letters, vol. 112, n. 2, 2014, p. 202301, DOI:10.1103/PhysRevLett.112.202301.

Voci correlate

Collegamenti esterni