Un topolino sotto sfratto

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Un topolino sotto sfratto
Una scena del film
Titolo originaleMouse Hunt
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1997
Durata98 min
Generecommedia
RegiaGore Verbinski
SceneggiaturaAdam Rifkin
ProduttoreBruce Cohen, Alan Riche, Tony Ludwig
Casa di produzioneDreamWorks Pictures
Distribuzione in italianoUIP
FotografiaPhedon Papamichael
MontaggioCraig Wood
Effetti specialiMichael Lantieri, Stan Winston, Charles Gibson
MusicheAlan Silvestri
ScenografiaLinda DeScenna, James Nedza, Ric McElvin
CostumiJill M. Ohanneson
TruccoJulie Hewitt
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Un topolino sotto sfratto (Mouse Hunt) è un film commedia nera slapstick americano del 1997 diretto da Gore Verbinski, al suo debutto alla regia di un lungometraggio. Nel cast Nathan Lane, Lee Evans, Maury Chaykin e Christopher Walken.

Il film segue due fratelli simili a Laurel e Hardy nella loro lotta contro un piccolo ma furbo topo domestico per il possesso di una villa che era stata loro voluta dal padre. Sebbene il film sia ambientato alla fine del XX secolo, gli stili spaziano in modo umoristico dagli anni '40 agli anni '90. È stato il primo film per famiglie a essere distribuito dalla DreamWorks Pictures, che lo ha rilasciato negli Stati Uniti il 19 dicembre 1997 con recensioni contrastanti ma è stato un successo commerciale.

Questo è stato uno degli ultimi ruoli di William Hickey prima della sua morte, e il film è stato dedicato alla sua memoria.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

«Un mondo senza spago è il Caos.»

Il film inizia con il funerale del magnate dello spago Rudolf Smuntz e i suoi figli Ernie e Lars lo stanno portando fuori dalla chiesa per seppellirlo. Essendo i due fratelli, però, di caratteri completamente diversi, iniziano a litigare per via del vestito "nero" di Lars e, per sbaglio, uno dei sostegni della bara si rompe facendola ruzzolare giù per le scale. Poco dopo la bara finisce contro una macchina in sosta facendo volare il defunto Smuntz dentro un tombino senza possibilità che il suo corpo venga recuperato.

Poco tempo dopo, i due fratelli si riuniscono nell'ufficio del padre per leggere il testamento: hanno ereditato la sua fabbrica di spago, la Smuntz's String, dismessa e arretrata per via dei macchinari e anche del personale che lavora lì da una vita e che il padre dei due fratelli vorrebbe vederli dirigerla insieme. In questo frangente vengono fuori le differenze caratteriali dei fratelli: Ernie, chef e proprietario del bistrot di lusso "Chez Ernie", vorrebbe mettere in vendita la fabbrica per racimolare qualche soldo; Lars, invece, che ha lavorato al suo interno da anni, vorrebbe seguire il volere del padre cercando di convincere Ernie a lavorare con lui.

Inoltre, il loro avvocato mostra altri oggetti che hanno ereditato: un uovo di ceramica (che per sbaglio Lars rompe in testa all'avvocato), una scatola di sigari cubani mezza piena e la collezione di cucchiai del padre, di cui andava fiero. Ma tra i vari oggetti c'è anche una casa, situata al 5120 Nortondale, che Smuntz aveva acquisito come pagamento di un debito non vivendoci mai; come racconta l'avvocato, si dice che il precedente proprietario dell'immobile fosse stato trovato rinchiuso in un baule nell'attico. Al fine di pagare gli operai, Smuntz la mise in affitto a 50.000 dollari, ma non appena scopre il valore dall'avvocato, l'interesse di Ernie verso la casa passa completamente, andandosene al suo ristorante per un "importante appuntamento con il sindaco". E la sfortuna è dietro l'angolo per i fratelli Smuntz.

Quella sera, infatti, il sindaco McKrinkle, uscito da poco dall'ospedale dopo il terzo bypass al cuore e in piena campagna elettorale per essere rieletto, va a mangiare da Ernie assieme alla moglie e alle due figlie; per fare una buona impressione, Ernie gli prepara i suoi piatti migliori, non sapendo però che uno scarafaggio è uscito dalla scatola di sigari del padre finendo all'interno dell'aragosta preparata per il sindaco. Infatti, non appena lo scopre, si scatena il finimondo: a McKrinkle gli prende un infarto che lo fa morire all'ospedale dove viene trasportato d'urgenza e fa condannare Ernie come "criminale" per aver ucciso, il giorno di Natale, il sindaco, subendo così una forte campagna mediatica contro di lui che lo porta a far chiudere il ristorante e a lavorare in un diner come cuoco. D'altro canto, Lars viene tentato di vendere la fabbrica dopo che due azionari della Zeppco, una multinazionale gestita da italo-americani produttori di nylon, gli fanno un'offerta per la fabbrica: però, tirando fuori il pezzo di spago che il padre morente gli aveva dato al suo capezzale, si ricorda della promessa fatta al padre, ossia di non venderla a quelle multinazionali. Purtroppo, la sua decisione di non vendere la fabbrica si rivela disastrosa, in quanto la moglie April, che non si è mai accontentata della sua vita da borghese, trova in ciò il motivo per sbattere fuori di casa Lars, facendo naufragare il loro matrimonio. Così, i due fratelli si ritrovano al diner dove lavora Ernie e, durante una passeggiata sotto la neve, si mettono a parlare di come la sfortuna si è abbattuta su di loro; come ultima risorsa, decidono di andare nella casa dismessa di Nortondale ereditata dal padre, visitandola con una torcia.

Mentre provano a dormire, sentono degli strani rumori provenire dalla soffitta e scoprono che lì ci vive un topolino che li porta a scoprire dei vecchi progetti della casa risalenti al 1876 e realizzata da un architetto di nome Charles Lyle LaRue; dai registri storici, questo LaRue era un notissimo architetto, ammirato per il suo stile pregevole e neoclassico. La casa in cui si trovano è nota come "la perduta LaRue" dagli amanti dell'architetto, perché gli storici erano al corrente della sua esistenza, ma non sapevano che l'avesse realizzata prima che si internasse in un sanatorio; parlando di affari, Ernie chiede allo storico di LaRue quanto potrebbe valere la casa propriamente restaurata e quest'ultimo dice che la casa Charnel a Parma ne valeva ben 600.000 dollari. A un tratto, si palesa un grandissimo collezionista di LaRue, il magnate Alexander Falko: egli possiede tutte le lettere e gli scritti di LaRue, oltre a ben 42 case e intende comprare la "perduta LaRue". Così a Ernie viene un'idea: mettere la casa all'asta in modo da venderla per molto di più del suo valore di mercato e Falko è pronto a comprarla anche per 10 milioni di dollari, una cifra che aveva fatto girare la testa ai due fratelli, che già fantasticavano cosa fare con quei soldi.

Così iniziano a ristrutturare la casa, ma il topolino è contrario a tutto ciò e mette ai due fratelli i bastoni tra le ruote, mostrando spesso di essere un topo strategico; durante una delle cacce al topo finita con l'esplosione dell'aspirapolvere, un notaio si palesa a casa loro con un avviso di sfratto perché non hanno pagato la tassa sulla casa di 1200 dollari e se non verrà pagata entro due giorni, ritornerà al comune. Ernie e Lars, per affrontare il problema alla radice, vanno in un gattile comunale dove adottano "Catzilla", un Maine Coon che sta lì da anni e si rivela una macchina sterminatrice perfetta; mentre il topo è alle prese con Catzilla, Ernie e Lars cercano un modo per racimolare i soldi, con Lars che arriva a chiederli direttamente agli operai della fabbrica, decurtando così il loro stipendio. Questa richiesta non piace agli operai, che iniziano a rivoltarsi contro Lars, mentre Ernie trova il numero degli azionisti della Zeppco e, dopo aver visto la cifra offerta di 100.000,000 dollari, Ernie si tiene il numero e scappa via con Lars prima che gli operai li aggrediscano.

Intanto, il topo sistema Catzilla facendolo precipitare giù per un vecchio montavivande e, così, i due fratelli chiamano uno sterminatore di nome Caesar che dice di possedere "l'atteggiamento psicologico" per stanare un topo e si mette subito all'opera, mentre Lars ed Ernie tornano alla fabbrica per sistemare degli ordini che hanno ricevuto, nonostante gli operai stiano sciperando in segno di protesta. Mentre Lars ha un incidente con le macchine, perdendo i suoi vestiti, trasformati in gomitoli, Ernie si reca in una cabina telefonica a chiamare quelli della Zeppco per discutere sulla vendita della fabbrica; l'uomo dà appuntamento agli uomini del signor Vinnie della Zeppco a Ellman Square, sotto al grande orologio a mezzogiorno in punto. Mentre attende i funzionari della Zeppco, però, Ernie incontra due belle signore con le quali inizia a flirtare, arrivando a perdere il cappello che raccoglie in mezzo alla strada, venendo però investito da un autobus e portato in ospedale: lì, fa la conoscenza delle signore, che avevano allertato il 911 spacciandosi per sue sorelle, Hilde e Ingrid, due modelle di capelli belga e, assieme a loro arriva anche Lars, tutto vestito con una succinta vestaglia rosa, annunciando al fratello che sua moglie April, gli ha prestato i 1200 dollari facendo pace con il marito. In realtà, la donna è venuta a sapere dall'avvocato degli Smuntz dell'asta e, sentendo odore di soldi, ha escogitato un piano per ottenere dei sostanziosi alimenti dalla vendita della casa.

Non appena i due fratelli tornano a casa, scoprono che Caesar è ferito in maniera grave e dev'essere portato in ospedale; non sanno però che, con uno stratagemma, il topo aveva legato Caesar con la fune di acciaio del suo furgone, facendola poi riavvolgere, quasi a dire che non era il benvenuto in casa. Disperati, Lars ed Ernie provano a far fuori il topo usando un fucile ma Ernie, per sbaglio, fa esplodere il pavimento creando un buco colpendo il "Bombardone", uno degli strumenti di Caesar che gli era caduto sotto le assi del pavimento.

A un tratto, mentre i fratelli si rialzano malconci dopo essere finiti nel buco, il telefono suona e Lars scopre che Ernie ha provato a vendere la fabbrica, a sua insaputa; ciò causa una furiosa lite tra i fratelli, ma si scopre come mai Ernie era così frustrato: il padre non aveva mai apprezzato la passione culinaria del figlio e, sentendosi non visto, Ernie si era allontanato da lui, diventando freddo e distaccato. Così, in preda a uno scatto d'ira, Lars lancia un'arancia contro Ernie, colpendo però il topo, tramortendolo; per sbarazzarsi di lui, dato che non avevano il coraggio di ucciderlo, Lars ed Ernie lo mettono dentro una scatola destinata a Fidel Castro, diretta verso Cuba, riprendendo così i lavori di ristrutturazione, che vengono finiti in tempo. Arriva così la sera della tanto paventata asta e i due fratelli sono in ansia di scoprire chi sarà il fortunato a prendersela: tra sceicchi e donne di alta classe, arrivano anche Hilde e Ingrid con nuove acconciature che catturarono l'attenzione di Lars, che inizia a parlare con Hilde, interessata alla fabbrica di spago. A un tratto arriva anche April, accompagnata dall'avvocato dei fratelli, con cui andava a letto; Falko prova nuovamente a fare un'offerta a Ernie, ma senza successo.

Inizialmente, l'asta sembra andare senza problemi, ma Lars avvisa Ernie che il topo è tornato e si è pure mangiato lo spago portafortuna del padre; la serata si rivela un vero disastro e, quando tutto sembra volgere in favore dei fratelli, con la casa che arriva a più di 10 milioni di dollari per la loro gioia, l'edificio crolla per via di un massiccio allagamento provocato dal tubo da giardinaggio che Lars ed Ernie avevano inserito in un muro, in un ultimo disperato tentativo di uccidere il topo.

Alla fine, soli e senza un soldo in tasca, ma con lo spago portafortuna del padre diviso a metà, i fratelli tornano alla fabbrica, ma non sanno che sotto alla loro macchina c'è il topo, ormai senza tetto pure lui; vedendoli sconsolati, il topo decide di farsi perdonare delle malefatte che ha combinato dando un'idea geniale ai fratelli per rilanciare la fabbrica: mette un pezzo di formaggio nel carrello del materiale grezzo che diventa spago e dà vita a un gomitolo di formaggio, unendo così le due anime dei fratelli.

Così, tutto si sistema: Lars ed Ernie guidano la fabbrica insieme, con Lars che sembra iniziare una nuova relazione con Hilde, che visita la fabbrica, finalmente catapultata nel 21esimo secolo con nuovi macchinari, ma con gli stessi operai specializzati, mentre Ernie, divenuto capo del controllo qualità, è diventato amico del topolino, che utilizza il suo palato come assaggiatore ufficiale.

Il film è dedicato alla memoria di William Hickey, l'attore che ha dato il volto a Rudolph Smuntz, che è morto poco dopo la fine delle riprese del film.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Per interpretare il topolino sono stati utilizzati sessanta animali vivi (addestrati da Boone Narr), un pupazzo meccanico (costruito da Stan Winston) e immagini digitali (della Rhythm and Hues).[1]

La pellicola venne registrata in California fra: Fresno, Bass Lake, North Folk, Oakhurst.

Le riprese del film si sono svolte dal 3 marzo 1997 al 3 luglio 1997.[2]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Un topolino sotto sfratto ha ricevuto recensioni contrastanti dalla critica cinematografica. Rotten Tomatoes riferisce che il 42% dei 32 critici ha dato al film una recensione positiva.[3] Metacritic riferisce che il film ha un punteggio di 54 su 100 basato sulle recensioni di 21 critici, indicando "recensioni contrastanti o medie".[4] Roger Ebert ha dato al film due stelle, definendolo "poco divertente, e forse non avrebbe potuto essere molto divertente comunque", anche se al partner Gene Siskel è piaciuto il film.

Per quanto riguarda gli effetti speciali digitali, Ebert ha considerato il film "un eccellente esempio del modo in cui i progressi moderni negli effetti speciali possono sabotare un'immagine (Titanic è un esempio di effetti usati con saggezza). Perché è possibile realizzare un film in cui il topo può fare ogni sorta di cose intelligenti, i cineasti hanno ipotizzato erroneamente che sarebbe divertente vedere il topo mentre li fa".[5]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato un successo finanziario, in parte dovuto all'uscita durante il periodo natalizio. È uscito il 19 dicembre 1997, aprendo in Nord America al quarto posto e incassando $ 6.062.922 nel fine settimana di apertura.[6] Ha concluso il 1º luglio 1998, con un incasso finale di $ 61.917.389 sul mercato nordamericano e $ 60.500.000 in altri territori per un totale mondiale di $ 122.417.389. Il suo budget era di 38 milioni di dollari. Il film è uscito nel Regno Unito il 3 aprile 1998 e ha aperto al secondo posto, dietro Titanic.[7]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Un topolino sotto sfratto - Curiosità, su movieplayer.it. URL consultato il 26 giugno 2016.
  2. ^ Un topolino sotto sfratto - Info, su movieplayer.it. URL consultato il 26 giugno 2016.
  3. ^ (EN) Mouse Hunt (1997), su Rotten Tomatoes.
  4. ^ (EN) Mouse Hunt Reviews, su Metacritic.
  5. ^ (EN) Mouse Hunt Reviews, su RogerEbert.com.
  6. ^ (EN) Mouse Hunt, su Box Office Mojo.
  7. ^ (EN) United Kingdom Weekend Box Office 3rd April 1998 - 5th April 1998, su www.25thframe.co.uk.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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