Wikipedia:Oracolo/Archivio/Maggio 2012 (2/2)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Perché gli oli motore hanno temperature limite?[modifica wikitesto]

Non parlo delle temperature limite più che ovvie (certamente a 2000 °C non potrà essere utilizzato), ma delle temperature ambientali consigliate per l'esercizio. Nel mio libretto auto ho una tabella con le sigle SAE e i vari range di temperature ambientali (estive/invernali) in cui gli oli possono essere utilizzati. Riesco a capire una temperatura limite inferiore (alcuni partono da 10 °C, altri da -10 °C ecc.), infatti in inverno non conviene usare uno da 0-40 gradi di range, altrimenti la pompa dell'olio a freddo non funzionerebbe; ma proprio non riesco a comprendere l'utilità del limite superiore, ad esempio 40 °C. Ok che d'inverno il raffreddamento del motore è migliore, ma con buona approssimazione direi che la temperatura di esercizio del motore è pressochè identica alle stagioni estive. In sostanza mi chiedo a cosa serva indicare i range di temperatura, se ne uso uno da -10/20°C o uno da 0/40°C che differenza fa in estate se il motore è sempre alla stessa temperatura? --109.116.160.26 (msg) 18:41, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Ipotizzo: probabilmente il limite di temperatura massimo è associato ad una degradazione termica dell'olio che produce sostanze indesiderata e che non adempiono adeguatamente il compito di fluido di raffreddamento. --Aushulz (msg) 19:51, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Però nel motore sicuramente raggiungerà temperature ben superiori a 40°C, quindi non capisco perché riportare tale temperatura come limite ambientale. --109.116.160.26 (msg) 20:16, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Scusa, avevo capito male: pensavo stessi parlando delle temperature nel motore, invece si sta parlando di temperatura di stoccaggio.
In tal caso, un motivo potrebbe essere che al superamento della temperatura indicata la volatilità dell'olio è elevata, per cui si hanno perdite per evaporazione che per qualche ragione non devono esserci (ad esempio per motivi economici o perché sono nocivi o infiammabili - anche in questo caso sto ipotizzando, non conoscendo le particolari proprietà di tali vapori; puoi controllare su una scheda di sicurezza o sull'etichetta dell'olio in questione).
Un altro motivo potrebbe essere che al di sopra di quella temperatura la confezione in cui è contenuto l'olio (che penso sia in materiale plastico) si degradi e quindi possa "bucarsi". --Aushulz (msg) 20:22, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Grazie per la risposta e scusa a te perché mi sa che mi sono spiegato male :). Io intendevo proprio nel motore, o almeno così traspare dal libretto auto. Mi spiego meglio: nel suddetto libretto ho una tabella con scritti gli oli da "mettere nel motore" e vengono riportati dei range con le varie sigle (es: 10W-40) e in prossimità di ogni sigla c'è scritta la temperatura a cui è consigliato utilizzarlo. Ma la temperatura riportata è quella ambientale, ora io mi chiedevo perché mettere come temperatura massima es 30°C quando nel motere se ne raggiungono di molto superiori. --109.116.160.26 (msg) 20:30, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Il problema non è la temperatura d'esercizio "a regime" del motore, ma quella d'accensione, quando il motore è, per l'appunto, a temperatura ambiente: il lubrificante deve poter garantire un grado di viscosità e di pompabilità adeguato a prevenire danneggiamenti e grippaggi anche in condizioni di avvio, i cui limiti sono quelli pubblicati cui ti riferisci. -- Rojelio (dimmi tutto) 20:48, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Noto di aver frainteso la domanda originale, e condivido il dubbio circa l'utilità di un limite superiore di temperatura ambientale per un olio che deve comunque lavorare a temperature ben più alte. -- Rojelio (dimmi tutto) 20:57, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche]Quello è vero, ma mi viene da pensare possa valere per la temperatura minima, mentre la massima indicata (35 °C) a regime sarà certamente superata, eppure l'olio dovrà mantenere una buona viscosità (come all'inizio) per prevenire grippaggi. --109.116.160.26 (msg) 20:59, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]
[× Conflitto di modifiche] Ora mi sa che ho capito la domanda; provo a risponderti: l'olio deve ricevere calore dal motore e trasmetterlo all'esterno (tramite il radiatore); ciò che conta ai fini della velocità dello scambio termico è la differenza di temperatura tra la superficie del motore e l'ambiente esterno; l'olio assumerà una temperatura intermedia tra queste; a quanto leggo nella voce raffreddamento a liquido l'olio del motore non raggiunge temperature molto lontane dai 100 °C, quindi supponendo una temperatura ambiente di 20 °C, la temperatura della superficie esterna del motore non sarà molto lontana dai 150-250 °C (ipotizzo); in queste condizioni, uno scarto di 10-20 °C può essere determinante ai fini del comportamento dell'olio; probabilmente il limite superiore (riferito alla temperatura esterna, non dell'olio, quindi dipende dalle condizioni meteo) è quindi quello al di sopra del quale il motore si raffredda più velocemente di quanto dovrebbe, oppure potrebbe essere un modo per guidare la scelta dell'olio in base al rapporto prezzo/prestazioni. Scusa se non mi sono spiegato molto bene... Continua a tenere d'occhio questa discussione, magari se passa un meccanico riesce a darti informazioni più chiare e dettagliate. --Aushulz (msg) 21:07, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Grazie per l'aiuto, in effetti è ciò che ipotizzavo anche io: perché il calore scambiato con l'esterno è proporzionale al ∆T ambientale e dell'olio, però ciò implicherebbe che i vari lubrificanti abbiano un calore specifico abbastanza differente, cosa che non pensavo potesse discostarsi molto tra i vari oli. --109.116.160.26 (msg) 23:22, 16 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Luminari topografia[modifica wikitesto]

Sto cercando di capire chi furono i promotori di tanti procedimenti che mi ritrovo ad utilizzare affrontando il campo topografico. Purtroppo noto che in molti casi, su Wikipedia, non compare alcuna informazione in merito: ad esempio se cerco "formula di camminamento" (per il calcolo delle aree), non vi è il nome dello studioso o degli studiosi che invetarono/diffusero questa formula. Come posso trovare aiuto? --79.45.195.42 (msg) 16:20, 17 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Bisogna addentrarsi nella storia della matematica. Se vuoi potresti cercare: Gino Loria, Storia delle matematiche in OpacSbn. è un volume di circa 980 pagine ristampato dalla Hoepli, poi si tratta di risalire allo studioso individuando il più probabile periodo storico della "scoperta". In libreria si dovrebbe trovare ancora un'opera complementare e più aggiornata. Carl B. Boyer, Storia della Matematica, Oscar Saggi Mondadori. --Pracchia 78 (scrivimi) 18:48, 17 mag 2012 (CEST)[rispondi]

ottimizzazione scheda video[modifica wikitesto]

Caratteristiche computer

Acer Aspire 5750 G Intel Core i5

Intel Core i5-2410 Dual Core Processore con 2x 2.9 GHz
4 GB DDR3 Ram 1066
15,6 " Display HD con LED Backlight
500 GB Sata Harddisk
NVIDIA GeForce GT540 Grafica con 1024 MB
High definition Audio

Sono andato a controllare e mi dice che la memoria video utilizzata è di 128 MB, però sono disponibili 1760MB circa....che dite posso modificarlo?? posso aumentare un pochino senza far danni ??? Graziee ;D ;P ;D (spero di essere stato chiaro) Grazie ;D --CHRISTIHAN Narrami le tue perplessità........comprendi ?.. 02:31, 19 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Non conosco alcun modo per farlo; AFAIK, la memoria viene allocata in base alle esigenze del programma in uso, e quella inutilizzata, semplicemente, non gli serve. --LoStrangolatore (discussione) 00:34, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]
1024MB è la memoria video dedicata montata, sotto forma di chip, sulla scheda, 1760MB è - nel tuo caso - la memoria video totale (1024MB della scheda video + 736MB di memoria RAM) che il sistema operativo può rendere disponibile alla scheda video. Il primo valore non lo puoi modificare, il secondo valore lo puoi aumentare in funzione della RAM disponibile. Ma si tratta in ogni caso di un valore virtuale: fino a che non viene esaurita la memoria della scheda video (1024MB nel tuo caso), il SO non riserva alcuna parte della RAM alla scheda video. Come ti dice il SO stai utilizzando 128MB di ram video, ma questo non significa che il sistema è mal configurato, ma solo che i programmi che esegui non richiedono più memoria di quella indicata e quindi va bene così, non ti preoccupare. Per offrirti un termine di confronto, lavorando nel campo della grafica 3D, la quantità massima di memoria video che ho occupato non ha mai superato 1GB (mediamente 600-700MB) anche gestendo scene complesse (con varie decine di milioni di poligoni) e con texture hires (in genere il caching delle texture è ciò che consuma la maggiore quantità di ram video). Con certi videogame recenti (Witcher 2, Skyrim, Battlefield 3) puoi superare effettivamente 1 gb (anche 1,5 gb), ma solo eseguendoli con tutti i dettagli al massimo e a risoluzioni elevate (1920x1080px o superiori). In entrambi i casi (grafica 3D o videogame), un computer come il tuo non sarebbe cmq abbastanza potente o adeguato.--87.0.238.111 (msg) 13:53, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]

L'economia nel mondo animale[modifica wikitesto]

Nel mondo animale esiste un comportamento che segue le norme dell'ecoomia? per esempio: gli animali risparmiano? sono attenti ai costi? esiste qualcosa che possiamo assimilare al "profitto"? grazie

--Paolocamillini (msg) 08:57, 19 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Non esistono "norme dell'economia". Esistono leggi dell'economia, nel senso di ipotesi scientifiche, come le leggi della geologia o della botanica.
Le norme sono "contro" l'economia, ovvero vengono promulgate da Stati e da altre istituzioni, per limitare la libertà dell'economia, a favore di altri valori (norme anti-trust che limitano la libertà imprenditoriale, norme che limitano la libertà imprenditoriale per proteggere il lavoratore dipendente, norme che limitano l'azione dell'impresa per proteggere l'ambiente et c.).
Gli animali risparmiano apparentemente, se prendi i comportamenti (forse il più noto è quello dello scoiattolo) utili per trovare anche in momenti futuri il cibo necessario. Essendo comportamenti puramente istintivi non possono però essere paragonati al bambino che ogni mese mette via la paghetta per poter comprare, dopo un anno, la bicicletta.
L'attenzione ai costi è una regola fondamentale della vita; in linea di massima qui la risposta è SI, anche l'uomo applica questa regola nella sua vita, non solo l'animale.
Il principio base della vita è la trasmissione delle informazioni genetiche alle future generazioni; uno dei mezzi adottati per assicurare questo scopo sono tutti i comportamenti dell'individuo a salvare se stesso (e, in certi casi, altri individui della specie) da tutti i pericoli noti, in primis la morte per fame o per sete.
Da lì nasce la regola fondamentale, quella di ottenere il massimo risultato con il minor costo. Questa regola è applicata da tutti gli essere viventi e (con maggiori eccezioni) anche dall'uomo (che la chiama economia): l'erbivoro intraprende lunghe camminate solo se il cibo vicino è già consumato; il carnivoro sceglie la preda più facile (ovvero raggiungibile con minor rischio e con meno energia investita). Puoi anche dire che stiamo (tutti, dal batterio alla multinazionale) attenti ai costi.
Quindi la risposta è (avendo girato, per forza di cose, la domanda): Sì, esiste il principio dell'economia anche nella specie umana.
L'economia (comunque caotica, diciamo pure nel senso di Ian Malcolm) umana, in tutta la sua complessità, funziona (o non funziona, ma comunque esiste) sulla base di alcune capacità umane, quali la capacità di progettare per un (anche remoto) futuro, la capacità di creare e di trasmettere all'interno della specie dei simboli, la capacità di creare sistemi complessi di fiducia reciproca et c.
Nessun animale diverso da homo sapiens può, quindi, costruire un'economia in questo senso. E occorre diffidare dalle facili descrizioni antropomorfe che suggeriscono volontà, progettazione, teoria et c. negli altri animali. --Kirschschorle (msg) 19:36, 19 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Convertitore video da 8mm a digitale[modifica wikitesto]

Sapreste dirmi i macchinari che consenton di trasformare i video da o 8mm a digitale ?? ;D grazie --CHRISTIHAN Narrami le tue perplessità........comprendi ?.. 00:25, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]

--CHRISTIHAN Narrami le tue perplessità........comprendi ?.. 00:25, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Telecinema.
--CavalloRazzo (talk) 00:52, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Non so cosa sia il telecinema, comunque se vuoi trasferire vecchie cassette 8mm su DVD, inserisci la cassetta nella videocamera, collega la videocamera ad un videoregistratore e preleva il segnale da una presa SCART attraverso un registratore moderno dotato di HD o attraverso un computer dotato di scheda di acquisizione video. Se utilizzi un registratore con HD, dopo avere registrato nell'HD, puoi masterizzare il filmato in DVD e poi leggerlo da computer. --Aushulz (msg) 01:14, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Ammetto di aver preso molto probabilmente una cantonata: leggendo "8mm" ho pensato all'omonimo formato su pellicola, i proiettori della quale non hanno ovviamente alcuna uscita di interfaccia. Ecco perché ho menzionato il telecinema (maggiori informazioni nella voce link-ata).
Va da sé che se si parlava di "8mm digitale" (ovvero Video8) il consiglio di Aushulz è corretto.
--CavalloRazzo (talk) 11:44, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
CavalloRazzo hai ragione tu...era quello che cercavo.... grazie...ho visto che alcuni modelli superano anche 2000 euri....per Giove..... ;D ;D --CHRISTIHAN Narrami le tue perplessità........comprendi ?.. 13:31, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Dipende dal metraggio che devi riversare, io a suo tempo mi sono rivolto (tramite il negozio di foto) ad un centro servizi professionale e non mi costò tantissimo. --CavalloRazzo (talk) 13:44, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Luminosità schermo[modifica wikitesto]

C'è un modo per abbassare la luminosità dello schermo oltre il minimo delle opzioni? La luce anche al minimo mi da fastidio, mi fa venire una fitta alla testa. avevo letto da qualche parte che c'è un programma per farlo, ma non ricordo dove--°_Butterfly_° I'm a Prima Donna ❤ 00:47, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Qui, a tuo rischio e pericolo, parlano di un programma che dovrebbe fare al caso tuo. La soluzione migliore però sarebbe o tenere una luce accesa vicino al pc, in modo da ridurre lo stress per gli occhi, o semplicemente passare meno tempo davanti al pc. Nel caso tu legga molti testi in pdf al pc, forse potresti valutare l'acquisto di un eBook reader, che non ha retroilluminazione (è come leggere un libro). Saluti! --Xanderparlami! 01:20, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Ma a mio rischio e pericolo nel senso che mettendo quel programma potrebbe implodermi il pc? Leggo molto al pc, in effetti... --°_Butterfly_° I'm a Prima Donna ❤ 01:03, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
No :-). Il software porta i limiti di lavoro del monitor al di là di quelli previsti dal fabbricante e non si possono totalmente escludere malfunzionamenti o danni (anche a lungo andare) al monitor. --Pracchia 78 (scrivimi) 11:39, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Xander mi hai fatto scoprire gli ebook reader, non sapevo nemmeno che esistessero. Potrei costruire una scultura di paglia in tuo onore. --°_Butterfly_° I'm a Prima Donna ❤ 01:10, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Ahah! Ne sarei onorato! :D --Xanderparlami! 01:16, 22 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Non dirmi che ti sei persa i famosissimi Kindle?! xD --109.112.185.53 (msg) 19:56, 22 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Sapete che c'è una petizione online contro la gestione della pagina di wikipedia di Zecharia Sitchin. Come reagisce wikipedia a queste cose? --°_Butterfly_° I'm a Prima Donna ❤ 00:53, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]

una petizione (ovvero un'istanza pubblica) è di norma accompagnata da una raccolta di firme, sei sicura che sia in corso una cosa simile? in ogni caso l'unica reazione che si può avere a campagne esterne è vigilare con attenzione la voce ed evitare eventuali contributi vandalici o non neutrali. Ciò può portare al blocco di eventuali utenze vandaliche o della voce in caso di situazioni più gravi. Volendo si può anche, con buona volontà, spiegare il funzionamento di wikipedia a chi ha attivato tale campagna. Qualche volta serve a calmare gli animi immotivatamente scaldati.. --Lucas 01:39, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Finora hanno raccolto più di 360 "firme": anche la validità di una simile petizione si commenta da sola, è una pagina da tenere d'occhio. --^musaz 01:50, 20 mag 2012 (CEST)[rispondi]
In poche parole a wikipedia non gliene frega niente. Non so se le loro lamentele siano fondate perché non ho letto tutta la voce, ma si parla di una non neutralità della voce in questione. "La pagina da loro gestita é scritta con una impostazione denigratoria nei confronti dell' autore russo e delle sue teorie" se fosse vera la cosa, andrebbe segnalata. --°_Butterfly_° I'm a Prima Donna ❤ 00:58, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Io il mo parere l'ho dato qui. Prima di imparare il sumero penso sia bene imparare l'italiano... --Aushulz (msg) 01:06, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
LOL --°_Butterfly_° I'm a Prima Donna ❤ 01:08, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Propongo di inviare Lucas come ambasciatore apostolico per calmare gli animi di chi ha attivato tale campagna. --Spinoziano (msg) 16:49, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Solo se porta con sé una buona dose di napalm. --Dry Martini confidati col barista 19:33, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
A che fine questi appelli alla violenza?
La fantascienza ormai è ampiamente riconosciuta come genere letterario (e cinematografico). Pertanto la critica a tali prodotti può essere letteraria / cinematografica.
Se qualcuno pretende che alcuni contenuti di opere fantascientifiche siano reali o scientificamente dimostrabili, bene, gli sarà spiegata la cosa. Se invece quel qualcuno ha più di dodici anni, l'unica arma sostenibile è una sana risata. Chi in Wikipedia o in altri luoghi tratta uno scrittore di fantascienza come se fosse (stato) uno scienziato, apre le porte alle scemenze. --Kirschschorle (msg) 23:38, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
lol Spinoziano, temo che farei scoppiare guerre :-D. Dai che si scherza Kirschschorle, proprio per farsi la risata che dicevi. Pseudo petizioni del genere dimostrano semplicemente la mancanza di buona volontà e di competenza di certe persone. Solo a leggere il testo si capisce che han speso più tempo a scrivere quello piuttosto che a leggere mezza pagina riguardo come si modificano le voci su wikipedia, come si contribuisce, chi è l'autore dei testi, ecc. Sono d'accordo con te quando dici che se si tratta uno scrittore come fosse uno scienziato si aprono le porte alle scemenze. WP:RO e WP:RILIEVO già dicono molto in proposito. Da quanto mi pare di aver capito, comunque, all'autore di questa protestina è già stato spiegato come funzionano le voci su wiki e ora cerca proseliti su facebook e altrove alle proprie teorie... --Lucas 00:55, 22 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Il fatto che non riconosca di essere patetico lo rende ancor più patetico. Per fortuna Wikipedia ha tantissimi altri contributori che sanno cosa vogliono dire il consenso e il buon senso. :) --Aushulz (msg) 12:50, 22 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Ora fantascientifico mi sembra un po' esagerato, ha studiato 30 anni sumerologia (qualcosa avrà azzeccato xD) e sono state criticate alcune sue traduzioni (o interpretazioni), non tutte... Personalmente non so dire quanto abbia tradotto bene e quanto male, non conosco il sumero e non dispongo delle tavolette...ma poi tra l'altro lui dove le ha prese, i musei gli hanno concesso la consultazione delle tavolette? --°_Butterfly_° I'm a Prima Donna ❤ 02:35, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Negativi foto attaccati[modifica wikitesto]

ho dei negativi che si sono attaccati con il passare del tempo....(più di 25 anni)....come faccio a staccarli ??? Grazie ;D ;D ;D --CHRISTIHAN Narrami le tue perplessità........comprendi ?.. 00:29, 21 mag 2012 (CEST) [rispondi]

Le informazioni riportate hanno solo fine illustrativo. Wikipedia non dà garanzia di validità dei contenuti: leggi le avvertenze.
Posso darti il mio parere, ma non mi assumo le responsabilità di eventuali danneggiamenti dei negativi.
Basandomi sul principio della dilatazione termica, suppongo che se li porti a bassa temperatura dovrebbero restringersi un poco e potrebbero innescarsi delle tensioni all'interfaccia tra i due negativi che faciliterebbero il distacco.
Quindi il mio consiglio è quello di metterli dentro un contenitore ermetico (magari sottovuoto) e inserirli dentro il frigo per un tempo abbastanza lungo per farli raffreddare.
Consiglio di metterli sottovuoto per evitare che si crei condensa che possa danneggiarli.
Se però li fai raffreddare troppo, c'è più rischio di romperli, perché con il freddo diventano più fragili.
Un'altra idea, forse ancora più pericolosa, sarebbe di immergerli in acqua (fredda o a temperatura ambiente), sperando che l'acqua si inserisca tra i due negativi facilitandone il distacco.
Come già detto, si tratta comunque di idee, che tra l'altro non ho mai applicato, per cui se qualcosa va storto non chiedermi il risarcimento dei danni morali... :D
--Aushulz (msg) 00:52, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Proverò.... grazie ;D ;P --CHRISTIHAN Narrami le tue perplessità........comprendi ?.. 13:35, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Giusto una cosa per esperienza personale da vecchio utilizzatore di nikon analogiche. I negativi fotografici possono essere conservati in freezer anche per anni (e questo potrebbe, anche se la darei come teoria, aiutare a staccarli). Però poi la procedura di sviluppo è complessa ed è bene affidarla ad uno studio competente AVVERTENDOLI prima che il materiale è stato tenuto a temperatura sotto lo zero (altrimenti con il procedimento normale i negativi vengono danneggiati; mi è capitato). :-) --Lucas 02:10, 24 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Sarebbe bello sapere come è andata a finire per casi futuri :D --109.112.138.131 (msg) 12:54, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Devo ancora provare......oggi se avrò tempo.....;D :D --**CHRISTIHAN** Venite al dunque.... 13:10, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Speak Now for work[modifica wikitesto]

Salve, sono riuscito a trovare in rete i video e i libretti in formato pdf dei corsi di Inglese del Prof. John Peter Sloan (Speak Now e Speak Now Evolution). Adesso cercavo quelli di Speak Now for Work, sapete dirmi dove posso trovarli (sia i file pdf che i video) ? Grazie --109.53.254.202 (msg) 15:45, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]

I don't know, ma approfittiamone per lanciare un appello: la voce John Peter Sloan andrebbe pesantemente depovizzata (e se qualcuno se la sente di proporla per la cancellazione, avrà il mio appoggio) --Spinoziano (msg) 16:58, 21 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Ciao, ho l'impressione che il download di quei libretti senza pagare sia illegale, perciò wikipedia non è il luogo migliore dove informarsi (sempre che fosse ciò che stavi cercando..). Nel frattempo ho dato una sistemata alla voce. --Lucas 02:19, 22 mag 2012 (CEST)[rispondi]

programmi free per mappe topografiche[modifica wikitesto]

Conoscete programmi gratis da scaricare per realizzare le comuni mappe topografiche di una città? (non mappe topografiche già fatte però, ma da fare ex novo) grazie --Ayers (msg) 20:53, 22 mag 2012 (CEST)[rispondi]

quelli che conosco di nome sono a pagamento. Forse puoi provare con questo (2D e 3D), in trial per 30 giorni... --Lucas 01:49, 23 mag 2012 (CEST)[rispondi]

come é il cognome di una anne attrice di hollywood[modifica wikitesto]

--46.127.108.48 (msg) 18:30, 23 mag 2012 (CEST)[rispondi]

una a scelta? Anne Hathaway.. --Lucas 18:33, 23 mag 2012 (CEST)[rispondi]

26 risultati su IMDb per "Anne". Ci sono poi le varie Annie, Annette, Anna, ecc --Dry Martini confidati col barista 18:35, 23 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Quante lettere? Hai provato a incrociare con i verticali...? --Barbaking scusate la confusione!! 09:26, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Braccialetti GPS[modifica wikitesto]

Vorrei acquistare un braccialetto GPS con un ricevitore e sono qui per chiedervi se conoscete approssimativamente i costi di questi aggeggi. Mi interesserebbe in particolare sapere il prezzo di quelli che, invece di inviare le coordinate tramite sms, sono rintracciabili in ogni momento su una mappa elettronica (il puntino rosso in movimento che tutte le buone spie seguono). Vi sarei molto grato se poteste darmi il maggior numero di informazioni a riguardo... Grazie --109.53.200.30 (msg) 23:13, 24 mag 2012 (CEST)[rispondi]

La Nike ha messo a punto un bracciale GPS con tante peculiarità. Da quest'anno è commerciabile. Qui alcune specifiche e qui il sito ufficiale. Nella pagina c'è anche il video di presentazione. Credo che basti trovare un rivenditore in Italia (il prezzo in dollari è di circa 149). Tra l'altro, come oggetto, è fantastico. witch Apocalypse Please 15:15, 2 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Quante parole contiene la lingua italiana?[modifica wikitesto]

e quella inglese?--Not_That_Kind I Can't be Defeated (AccendiLaLuce) 02:33, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Sul forum della Crusca ci sono alcune discussioni interessanti in merito. [1] Riguardo la lingua inglese qui ne parla il dizionario di oxofrd. --Lucas 03:09, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Sempre più una.--Muzio Scevola (msg) 15:08, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]
"La lingua italiana" contiene 3 parole! ;)--Cruccone (msg) 20:13, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Ebook e università[modifica wikitesto]

E' vero che tutti i libri universitari si trovano pure nel formato digitale ebook? In altre parole, è possibile per uno studente italiano studiare esclusivamente da un tablet?

No. Forse ti riferisci alla Legge 6 agosto 2008, n. 133 (art. 15 comma 2), ma si tratta della scuola primaria (elementari) --Lepido (msg) 18:24, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Tu consiglieresti ad un universitario di prendere un'ipad per la sua carriera universitaria e non?
Un iPad magari no, ma un ebook reader (Feltrinelli, per dire, ha in vendita un'ampia selezione di modelli a prezzi abbordabilissimi) o un altro tablet meno costoso magari sì. --Dry Martini confidati col barista 20:51, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Detto molto chiaramente sto pensando di prendermi un'ipad per l'anno prossimo. Io mi devo iscrivere in matematica e il mio dubbio principale è se troverò libri in digitale (ebook, pdf ...) riguardo tale materia o altro. Preferisco l'ipad all'ebook perchè il primo ha più funzionalità e può essere usato anche in altri ambiti oltre a quello della lettura/studio.

Ti rispondo con altrettanta schiettezza: a prescindere da cosa tu prenda, per esperienza studiare su un dispositivo con retroilluminazione (iPad) è molto stancante per la vista (nel mio caso era/é un notebook, più di 2/3 ore di fila non resisto). L'eBook è come un libro, quindi sicuramente meno stancante per gli occhi, cosa da tenere in conto. Se invece la domanda era rivolta alla disponibilità di eBook dei libri di testo, non ho mai indagato, ma immagino che da questo punto di vista in Italia siamo un po' indietro, in quanto studiare su questi dispositivi non è molto diffuso. Per libri di caratura "internazionale" si trovano anche in formato eBook (ad esempio, questo, uno dei più usati libri per insegnare reti, è disponibile in formato ebook) per libri di testo in italiano, magari scritti da un tuo futuro professore (mi è capitato più di una volta) ed editi da una libreria universitaria semisconosciuta diventa quasi impossibile trovare un pdf (anche per vie "non ufficiali"). In bocca al lupo! --Xanderparlami! 21:32, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Sinteticamente:

  • i nostri editori e le nostre istituzione sono ancora indietro, ma qualche cosa si muove
un esempio di quello che sarebbe bello trovare in Italia è il seguente: http://www.ck12.org/flexbook/books/epub/
  • se intendi leggere testi semplici senza particolari immagini tabelle o altro la scelta è su un vero ebook reader con schermo eink, su cui leggere testi in formato epub
  • se intendi leggere testi complessi con tabelle e immagini in genere si tratta di PDF che sono usufruibili con tablet LCD, ma si tratta soprattutto di una consultazione avanzata, lo studio prolungato è stancante su questi dispositivi. Inoltre non è obbligatorio un iPad, ad esempio un tablet economico ed efficace per questo tipo di attività potrebbe essere ad esempio il Pocketbook A10, dotato di Android invece che di un sistema chiuso e costoso
  • per maggiori info e domande suggerisco i seguenti siti:
http://forum.simplicissimus.it/ forum competente e ben frequentato
http://ebci.it/wp/ neonato Ebook Club Italia a cui sono iscritto

Personale consiglio per studente: dotati di un lettore ebook da 6 pollici per testi semplici e portabile + un tablet magari android da 9/10 pollici. --Uomo in ammollo 13:57, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Le ersioni elettroniche sono comodissime, ma soffrono di due gravi carenze: prima, il lettore - a prescindere dallo strumento che adoperi - è praticamente passivo, se escludiamo il moto di un dito. Seconda - e più seria - il lettore di libri elettronici non può "saltare" immediatamente ad altre parti del libro, ossia, vi è un processo fastidioso che distrae il lettore dal filo del pensiero.
Gli studenti che fanno solo affidamento sulla tecnologia - sia per i libri che nel prendere appunti - manifestano spesso difficoltà nel ricordare. Questo perche lo scrivere sulla carta aiuta, per molte ragioni, a ricordare meglio. Lo stesso accade con i libri cartacei.
Scusate se non cito fonti etc. sull'oracolo mi limito a riportare esperienze personali e non. Ben vengano gli ebook, le tavolette elettroniche, le smartpen, le classi online, le calcolatrici capaci di risolvere equazioni differenziali e calcolo multivariabile con tre click...ma se in passato si ricordava meglio con sistemi tradizionali, e qualche decennio dimostra che la carta aiuta a studiare meglio dell'elettronica, complementiamo ma non abbandoniamo del tutto metodi di studio che funzionano, per la moda del moderno.
--RCarmine (msg) 21:27, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Considerazione condivisibile e interessante, e ti pregherei comunque di darmi qualche fonte dato che l'argomento mi interessa. Ho l'impressione tuttavia che la distrazioni di cui parli sia attribuibile soprattutto ai PC, agli smartphones ed ai Tablet che sono sempre connessi a Internet ed hanno la possibilità di installare applicazioni che distraggono molto. Uno dei vantaggi degli ebook reader veri è che fanno solo una cosa e la fanno molto bene: mostrare testi. Questo - al contrario di quanto tu sembri suggerire - potrebbe correggere uno dei difetti della consultazione dei testi online mediante PC o Tablet, rifocalizzando l'atenzione sul testo e non su tuttio quello che ci gira intorno (dico questo perché ho riscontrato personalmente questo vantaggio). Aggiungo che, come sempre, le tecnologie non sono mai sostitutive, ma vanno ad integrare e a moltiplicare le possibilità. Concordo sul fatto che lo studio su testi cartacei (soprattutto se si tratta di sottolineare, completare esercizi, prender note) sia insostituibile. Quello che vorrei sotolineare è che vi è una enorme potenzialità di CONSULTAZIONE nei testi eletronici, oltre che comunque di LETTURA seriale per le materie più uumanistiche (ad esempio in letteratura, lo studio delle lingue straniere con la possibilità di dizionari integrati). --Uomo in ammollo 11:51, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Posso confermare la cosa (sempre basandomi su impressioni personali). Trovo ad esempio molto comodo utilizzare il Web per reperire velocemente informazioni utili anche per il mio lavoro, ma per "imparare" devo ricorrere necessariamente ad un libro, in quanto trovo difficoltoso ricordare quanto letto da un monitor. Questo potrebbe riguardare proprio i meccanismi dell'apprendimento del nostro cervello (memoria a breve e a lungo termine), ma non sono qualificato per andare oltre con le supposizioni. Sarebbe interessante però se ci fossero ricerche sui nativi digitali e/o sugli ebook reader, che usano tecnologie che permettono una visione paragonabile alla carta stampata. --Lepido (msg) 12:31, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Comunque i professori di matematica tendono a usare spesso dispense scritte da loro (perlomeno per corsi rivolti a matematici) quindi un ipad/ebook reader potrebbe venirti comodo per quelle (e poi i libri "classici" si torvano spesso in pdf o djvu, ma scaricarli è illegale..), comunque per matematica più che nei libri è fondamentale studiare dagli appunti, quindi o prendi appunti sull'ipad o ti tocca studiare sulla carta.--Sandro_bt (scrivimi) 12:42, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]

"Corvo" : "gola profonda" o nome in codice investigativo?[modifica wikitesto]

Nel titolare la notizia dell'arresto del maggiordomo del Papa da parte della gendarmeria vaticana, quasi tutti i quotidiani nazionali hanno usato il termine "corvo" in riferimento all'arrestato. Il maggiordomo papale è stato accusato di aver diffuso documenti riservati, un comportamento che non riesco certo ad associare a quello del "corvo" semmai a quello di "gola profonda" (sempre parlando in senso figurato). Un qualunque dizionario online del resto mi conferma che il senso figurato di "corvo", comunemente utilizzato in italiano, è quello di "iettatore", non certo quello di "spia" o di "diffusore di informazioni riservate". Sono veramente curioso di sapere il perché di questa scelta linguistica che non mi riesco a spiegare, a meno che il "corvo" non sia il nome in codice utilizzato dalla gendarmeria durante le indagini. Ma anche fosse così, perché proprio il "corvo"?--87.4.232.3 (msg) 20:30, 25 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Credo derivi dal corvo di Palermo. --79.2.119.9 (msg) 05:28, 26 mag 2012 (CEST)[rispondi]
credo che Gola profonda possa generare confusione.--Hal8999 (msg) 11:56, 26 mag 2012 (CEST)[rispondi]
L'origine dovrebbe essere una citazione cinematografica, dal celebre omonimo film del 1943 --Elwood (msg) 12:19, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Perchè si deve studiare?[modifica wikitesto]

Cambuso dal Bar --LoStrangolatore (discussione) 12:02, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Perchè si deve studiare? Tanto se vuoi fare sport o un lavoro manuale a cosa serve avere un diploma? Questo commento senza la firma utente è stato inserito da ‎79.98.0.11 (discussioni · contributi) 11:49, 27 mag 2012 (CEST).[rispondi]

A imparare cose così da poter contribuire a Wikipedia, no? ;) --Barbaking scusate la confusione!! 12:08, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Quando l'ho interrogato mi ha fornito 11 000 000 di occorrenze. --Pracchia 78 (scrivimi) 12:14, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Per fare sport senza sbagliare i congiuntivi. Risposta seria: non tutti vogliono vivere di sport o fare lavori "manuali" per 40 anni o più della loro vita. --LoStrangolatore (discussione) 12:47, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Io ti rigiro la domanda: "perché nn si dovrebbe studiare?" --37.182.84.57 (msg) 12:53, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Chiedilo al chirurgo che ti opererà (magari al cervello), penso che vorresti avere da lui una risposta diversa dalla tua.--Uomo in ammollo 14:01, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Perché studiare?
  1. Per essere più liberi;
  2. per non farsi fregare dai venditori di bufale (in tutti i campi);
  3. perché è bello.
Se poi uno non lo trova bello, ma solo faticoso, allora la domanda giusta è "perché studiare mi fa schifo?" Ma a quella mica possiamo rispondere noi... --109.15.90.33 (msg) 14:15, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
se vuoi vivere di sport non serve a niente. ma sei sicuro che con lo sport potrai campare fino a 100 anni? --Salvo da PALERMO 01:02, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
infatti, non devi studiare....devi sapere.... è quello il bello !! anche a me non mi pace studiare, ma non riesco a non voler "sapere" !! ;D --**CHRISTIHAN** Venite al dunque.... 23:06, 31 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Cosa si cela dietro il "visualizza anteprima"?[modifica wikitesto]

Quale lavoro comporta al server il clcik di "visualizza anteprima"? Come viene gestito questo comando?
Viene mandata la modifica al server che la rimanda al browser, giusto? E ancora, la modifica viene salvata in una crono a parte o si perde ogni traccia di tutto ciò che si scrive se non si clicca salva?
Ditemi tutto ciò che sapete su questa funzione...
Grazie :) --37.182.84.57 (msg) 12:11, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]

  1. Il browser invia al server una richiesta POST con l'indirizzo della pagina, il testo presente nella textbox al momento in cui hai cliccato, e i valori di alcuni campi nascosti che trovi nel sorgente della pagina e che sono richiesti per motivi tecnici.
  2. Il server trasforma il testo wiki in codice XHTML (l'anteprima vera e propria).
  3. Il server unisce l'anteprima al codice XHTML standard previsto per tutte le pagine del wiki (cornice, barra laterale, script utente, fronzoli vari). Il risultato è una pagina XHTML.
  4. Il server la restituisce al browser.
Sul server, non viene salvato nulla. Sul tuo browser, nella cronologia potrebbe restare traccia della pagina.
--LoStrangolatore (discussione) 12:27, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Per maggiori informazioni, cerca "HTML form submit" su Google. Qui trovi qualcosa (il software che gira sul server, che si chiama MediaWiki e il cui sito ufficiale è questo, è scritto in PHP). --LoStrangolatore (discussione) 12:35, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Un modo per "recuperare" le modifiche non salvate c'è (e qui mi aggancio all'osservazione finale di LoStrangolatore): credo che Firefox memorizzi in cronologia la pagina così come la vedi tu (e credo lo faccia indipendentemente dal fatto che tu usi la funzione di anteprima). Se infatti lasci la pagina di modifica e poi ci torni usando il tasto "indietro", trovi nella casella di modifica tutto quanto avevi scritto. Questo, suppongo, per risparmiare sulla comunicazione col server: invece che ricaricare la pagina si limita a farti vedere quello che hai visto prima. Se però torni alla pagina non tramite la cronologia (cliccando di nuovo sul link "modifica", ad esempio), noterai che FF deve caricare la pagina, e quindi sta inoltrando una richiesta al server, che non ha salvato le tue modifiche (a meno che tu non gli abbia detto di farlo tramite il pulsante "salva"). Tuttavia, per esperienza personale, ti avverto: questo "salvataggio" in extremis non funziona se chiudi e riapri Firefox, quindi non affidartici sistematicamente. --Dry Martini confidati col barista 13:46, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Confermo che Firefox "tiene a mente" quello che hai scritto, anche senza aver fatto l'anteprima. Non funziona se chiudi Firefox (con un'eccezione su Mac: se chiudi la finestra ma non il programma, ricorda le modifiche. Qualche giorno fa è abbastanza strepitoso, è riuscito a ricordare le modifiche che avevo fatto addirittura dopo che era saltata la luce e avevo riacceso il computer, già pensando di dover rifare tutto da capo). --Syrio posso aiutare? 12:20, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]
anche Chrome --Salvo da PALERMO 01:01, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Matrice inversa rettangolare[modifica wikitesto]

In teoria la matrice inversa non deve essere per forza quadrata. Semplicemente nelle quadrate l'inversa è unica (bilaterale), mentre nelle rettangolari ne esiste una destra e una sinistra. Correggetemi se sbaglio, o correggiamo la voce se è sbagliata xD. --37.182.84.57 (msg) 12:26, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]

L'inversa di una matrice quadrata è quadrata per forza. Una matrice rettangolare, invece, non è invertibile, dato che un'applicazione lineare fra spazi di dimensione diversa non può mai essere contemporaneamente suriettiva e iniettiva. Quella che chiami "inversa destra" (o "inversa sinistra", rispettivamente) di una matrice rettangolare, invece, o non esiste o non è unica. --109.15.90.33 (msg) 13:55, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Grazie per la risposta! Che o non esiste o se esiste non è unica è ok, ma come si chiama la matrice rettangolare "inversa"? Pensavo che l'inversa fosse quella che soddisfa BA=E (con E identità). --37.182.84.57 (msg) 14:14, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Secondo WP si chiama pseudo-inversa. --109.15.90.33 (msg) 14:18, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Quandi si parla di elemento inverso si intende sempre inverso da entrambi le parti (cfr.), ma ci possono essere elementi inversi solo a sinistra o solo a destra. Nel caso delle matrici quadrate un'inversa destra è sempre anche un'inversa sinistra, mentre nel caso di matrici rettangolari non-quadrate non ci possono mai essere matrici inverse da entrambe le parti, ma se il rango è massimo (altrimenti non ci sono inversi né dx né sx), ci sono solo inversi destri o inversi sinistri a seconda che il numero di righe sia maggiore o meno del numero di colonne (e in entrambi i casi gli inversi sx e dx non sono unici). La pseudo-inversa di una matrice A è una generalizzazione che coincide con l'inversa se questa esiste e con (una) inversa sinistra (risp. destra) quando la matrice A è invertibile a sinistra (risp. destra); la pseudoinversa è però definita per ogni matrice anche quelle non invertibili né a destra né a sinitra. --Sandro_bt (scrivimi) 12:27, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Crisi e domande ingenue[modifica wikitesto]

Come rispondere in poche parole semplici a chi ingenuamente chiede in tempi di crisi: "Mancano i soldi? Perché non ne stampano di più?" --95.234.34.134 (msg) 16:41, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]

AFAIK l'aumento di moneta ne riduce il valore e fa crescere l'inflazione. --LoStrangolatore (discussione) 16:47, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Oltre che far aumentare il debito dato che la moneta oggi non è stampata fisicamente ma data in prestito alle banche mediante titoli di stato. --151.41.195.127 (msg) 18:51, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]
secondo i trattati europei non è possibile farlo. Lo stanno invece facendo altri paesi (US, UK etc.)--Hal8999 (msg) 21:36, 27 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Wikipedia e UNESCO[modifica wikitesto]

Ricordo che qualce tempo fa compariva l'avviso di aiutare Wikimedia Foundation ad inserire Wikipedia nell'Unesco. Non ho più seguito la vicenda, ma come è andata a finire? --37.183.36.142 (msg) 08:02, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]

La petizione è ancora aperta, clicca qui --LoStrangolatore (discussione) 14:16, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Continuità delle funzioni lineari da R^n a R^m[modifica wikitesto]

Qual'è la dimostrazione più semplice del fatto che se f è lineare, allora è continua? Parlo da studente di fisica che ha già dato gli esami di analisi 1, 2 e di algebra.

--137.204.47.226 (msg) 13:56, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Beh, per linearità basta controllare se è continua in 0 e per controllare 0 esprimi i vettori come combinazione lineare dei vettori di una base (notando che se un vettore è vicino a 0 i coefficienti devono essere vicino a 0).--Sandro_bt (scrivimi) 02:15, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

logica dei predicati[modifica wikitesto]

Riguardo alla domanda:"Se io ti chiedessi di fare l'amore mi daresti la stessa risposta che daresti a questa domanda?" Come posso analizzare la domanda in termini logici (e,o,se...allora...,non,esiste,ecc) Cosa succede se rispondo sì? e se rispondo no? La domanda ha senso logico in tutti i casi o si cade in contraddizione? La seconda parte della domanda ("mi daresti la stessa risposta che daresti a questa domanda?") è effettivamente una domanda o serve solo a confondere? Infine come posso rispondere declinando l'offerta e senza contraddirmi? grazie


--2.227.253.70 (msg) 14:34, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Da una veloce analisi:
  • ""mi daresti la stessa risposta che daresti a questa domanda?" è la domanda a cui devi rispondere
  • Se alla domanda rispondi No allora risponderesti Sì alla domanda sull'amore
  • Se alla domanda rispondi Sì allora risponderesti Sì alla domanda sull'amore
  • In pratica, qualunque cosa rispondi, dovrai poi fare l'amore
  • Unica altra risposta possibile è 42, sostanzialmente esatta, ma che non ti compromette e non ti costringe a fare cose che non vorresti fare :-) --Lepido (msg) 16:10, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Puoi anche rispondere: "Non lo so; prova a chiedermi di fare l'amore."--Muzio Scevola (msg) 22:38, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]
O, in alternativa, tirare un sonore ceffone... --Barbaking scusate la confusione!! 23:28, 28 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Come mi iscrivo a un progetto?[modifica wikitesto]

Scritto da Alessandro Fogliani

cb La discussione prosegue nella pagina Aiuto:Sportello_informazioni#Come_mi_iscrivo_a_un_progetto?.

– Il cambusiere folle

scrivere "è"[modifica wikitesto]

posso capire che non tutti sanno che "perché" si scrive con l'accento acuto e non con quello grave. ma perché molti scrivono "é" invece che "è"? devono schiacciare un tasto in più! oltre a non avere senso è pure più difficile... --Salvo da PALERMO 01:10, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Immagino sia pura ignoranza. Il fatto è che la maggior parte delle volte basterebbe pensare alla pronuncia delle parole e delle lettere: è ovvio che "è" si legga diversamente da "é". Lo stesso vale per quelli che scrivono "ho" al posto di "o" e le varie insopportabili variazioni di "ce n'è" (ce ne, c'è ne, addirittura c'è n'è), non si rendono conto che le parole hanno pronunce diverse e, di conseguenza, grafie diverse. I casi sono due: o hanno difetti di pronuncia tali per cui non vedono la differenza o la vedono sbagliata, oppure semplicemente non conoscono l'ortografia e scrivono a caso. --Triple 8 (scrivimi qui) 11:02, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
(conflittato). Trovo e correggo quasi quotidianamente anche quell'errore di accentazione rilevato da Salvo. Mi sono posto anch'io l'interrogativo ma direi che è realmente impossibile dare una risposta univoca. Sbirciando un po' qua e un po' là ho trovato in alcuni casi che i contribuenti lavorano sodo su voci attinenti alle aree di lingua spagnola dove l'accentazione ha altre regole e ciò potrebbe essere una fonte di errore nell'accentazione italiana. --Pracchia 78 (scrivimi) 11:26, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
(conflittato) Beh, va detto che ad esempio tutti i miei parenti lombardi pronunciano il "perché" con l'accento grave, mentre io (accompagnato da un bel po' di altri trentini, presumo) pronuncio "sé stesso" sempre con l'accento grave: ci sono variazioni regionali sulla pronuncia, che a livello tecnico sarebbero errate. Ciò non toglie che sia per i lombardi, che per i trentini, che per chiunque altro "sé" e "perché" vanno con l'accento acuto, "è" con quello grave quindi, in definitiva, confermo la testi di Triple8: è pura ignoranza. --Syrio posso aiutare? 11:28, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
io direi che la pronuncia c'entra poco. sono pochissimi quelli che si leggono la parola in testa mentre la scrivono sulla tastiera. ma scrivere é é é come verbo essere è proprio fastidioso non tanto da leggere quanto proprio da scrivere --Salvo da PALERMO 14:00, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Pensa a una sequenza di 3 é in un'unica parola :-) --Pracchia 78 (scrivimi) 14:15, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
si ma questa è it.wiki :) --Salvo da PALERMO 15:27, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Che dire poi di e' o di citta'? --Kirschschorle (msg) 18:51, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Diciamo che sono utenze che usano tastiere non italiane, per es. americane. Un po' meno comprensibile è l'assenza di qualunque segno grafico sopra o a fianco di: giu, piu, gia, cosi, citta.... --Pracchia 78 (scrivimi) 19:03, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Nel caso di "è" copula scritto con l'accento acuto, si spiegherebbe forse con l'uso di tastiere spagnole, dove l'accento grave non esiste.--Starwars (msg) 20:11, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Ignoranza, inadeguatezza di mezzi tecnici (le famose tastiere americane che sarebbero più comode per chi deve programmare) e pigrizia (su it.wiki c'è una vistosa quanto comoda casella di caratteri speciali, oltre al fatto che Windows e Mac hanno eccellenti metodi per bypassare l'assenza di un certo tasto, non ultime utility come "mappa caratteri") assieme. E da nonciclopediano in pensione non posso fare a meno di segnalare È, meno comune ma fastidioso come i sassolini nelle scarpe. --Dry Martini confidati col barista 20:25, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
La tastiera spagnola permette di scrivere tutte le vocali accentate con accento acuto e grave, anche se è vero che in spagnolo l'accento è solo tonico (e si scrivono quelli acuti). --Cruccone (msg) 21:01, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
@Dry Martini: cosa c'è che non va in È? --Sesquipedale (non parlar male) 23:52, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
che spesso viene scritto " E' ", odiosissimo. in effetti non avevo pensato all'eventualità di tastiera non italiana. --Salvo da PALERMO 00:45, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Io con la tastiera spagnola posso scrivere tutte le È che voglio... prrrrrr--Cruccone (msg) 15:29, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Radice quadrata[modifica wikitesto]

Ciao a tutti ho un problema con le radici quedrate :)

perché se faccio √-4^2 se semplifico la radice con il 2 ho -4. Mentre se faccio √(-4)^2 ed elevo 4 avrei √16 cioè +4? L'ho sbagliato ma non capisco perché, forse perché l'elevazione a 2 ha priorità sulla radice? Non capisco davvero...

Grazie a chiunque mi aiuti ciao ciao. --31.26.195.233 (msg) 10:51, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

perchè (√-4)^2 non ha senso. il radicando dev'essere maggioreuguale a 0 --Salvo da PALERMO 14:01, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Credo intenda √[(-4)^2] e comunque non viene -4. --109.112.138.131 (msg) 15:00, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
in quel caso non si può semplificare il 2 con la radice.
si potrebbe semplificare se fosse [√(-4)]^2, e continuerebbe a non avere senso visto che il radicando è minore di 0 --Salvo da PALERMO 15:27, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
L'errore nasce dall'errata convinzione che le operazioni di elevamento al quadrato ed estrazione di radice quadrata siano "semplificabili", ovvero che l'una sia l'inversa dell'altra e che la loro composizione (ovvero applicare in sequenza prima l'una e poi l'altra) corrisponda all'identità (resta il valore originale).
Secondo l'usuale definizione secondo la quale la radice quadrata di un numero reale è definita solo per numeri non negativi ("maggiori o uguali a zero") ed il risultato è a sua volta sempre e solo non negativo, ne consegue che estrazione di radice quadrata ed elevamento al quadrato sono funzioni inverse solo nel sotto-dominio dei non negativi. In altre parole:
  • se parti da un qualsiasi numero positivo o nullo, elevarlo e poi estrarre la radice o estrarre radice e poi elevare sono operazioni che si annullano a vicenda (si semplificano) e il risultato finale è lo stesso numero di partenza:
  • se parti con un numero negativo (come nel tuo esempio) sei nella zona in cui le due operazioni non sono l'una l'inversa dell'altra, non possono essere semplificate, e l'ordine con cui le applichi diventa fondamentale:
    • prima la potenza, poi la radice: (nota che non ho semplificato: il risultato finale è 5, positivo, mentre partivo da -5, negativo)
    • prima la radice, poi la potenza: impossibile (la radice di un numero negativo non è definita nel campo reale)
Le due operazioni non hanno, quindi, alcuna "priorità" l'una sull'altra: nel caso generale l'ordine di esecuzione è sempre e solo quello specificato dalla formula, cambiare l'ordine può fornire un risultato del tutto diverso, e le due operazioni non possono essere semplificate... tutti "lussi" che ti puoi concedere solo ed esclusivamente se sai che stai lavorando solo con numeri non-negativi. -- Rojelio (dimmi tutto) 15:37, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Nella voce radice quadrata viene correttamente detto esplicitamente che la radice quadrata di un numero negativo è quel numero non negativo che elevato al quadrato dà il radicando. In pratica, --Cruccone (msg) 12:56, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]

"Piattaforma elettronica"[modifica wikitesto]

Come si chiama la piattaforma elettronica che ti consente di disegnare sul computer tramite una matita anch'essa elettronica (come mi spiego io non si spiega nessuno....troppo bravo... ;D ;P ) Grazie ;D ;D --**CHRISTIHAN** Venite al dunque.... 13:28, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Stai cercando questa forse? --Pier «···» 13:37, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Godo...è proprio quella....Graziee ;D ;D ;D --**CHRISTIHAN** Venite al dunque.... 17:03, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Sistema di votazione per ban[modifica wikitesto]

Non so se questa sia piu' da sportello informazioni, ad ogni modo: ho visto il sistema di voto con il calcolo dei risultati per "somma progressiva", usato per ban e forse alcuni sondaggi... ingegnoso. Ma e' una invenzione wikipediana o e' un algoritmo gia' noto nel campo della "teoria delle votazioni"? Giusto per curiosita' "culturale"...


--Maxbeer (msg) 14:01, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Base canonica[modifica wikitesto]

Buonasera oracolanti, oracolani e oracolai, giungo in questa pagina per sottoporvi un questito con la speranza di ottenere qualche chiarimento...

Precisamente vorrei capire cosa si intende per base canonica:
La base canonica è un "insieme generatore di vettori" formato da vettori linearmente indipendenti aventi la forma, se scritti in coordinate:

Il dubio vero e proprio mi sorge da una considerazione: quando scrivo un vettore di una base, chiamiamola , rispetto a se stessa quel vettore ha forma appunto in coordinate e (considero uno spazio bidimensionale).

Questo discende infatti da:

.

.

Mantenendoci in uno spazio bidimensionale, quello che non mi è chiaro è se questi 2 vettori ( e ) base debbano essere ortogonali o meno per poter essere chiamati, appunto, "base canonica". Oppure basta che io abbia due vettori nella forma e , anche con angolo tra loro compreso (per esempio) di 60°? --109.112.138.131 (msg) 23:53, 29 mag 2012 (CEST)[rispondi]

La base canonica è una particolare base tra tutte le possibili (in generale infinite). La base canonica è ortonormale, e quindi tutti i vettori sono tra loro perpendicolari e di norma unitaria. La base canonica NON è l'unica base ortonormale possibile: ad esempio e ne formano una. Quindi tornando alla tua domanda: per essere chiamati base canonica devono avere un angolo di 90°? Sì! L'angolo può essere diverso da 90°? No, perché la base canonica è di per sé ortonormale, quindi tutti i suoi vettori sono a due a due perpendicolari.
Spero di aver risposto ;)--Xanderparlami! 00:23, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Mhm, la nozione di ortonormalità è una cosa abbastanza scorrelata e dipende dalla scelta di un prodotto scalare (che non è detto che sia quello "canonico"), mentre si può parlare di una base per uno spazio vettoriale anche se questo non è dotato di un prodotto scalare.
I problemi comunque sono due: fai confusione tra un vettore e le sue coordinate e non ti è chiaro che la base canonica è definita solo per R^n e non per spazi isomorfi a R^n (è una sottigliezza, ma in questo caso nasconde il problema).
Ti faccio un esempio sperando di chiarirti le idee (se ti aiuta prova a sostituire mentalmente la parola "canonica" con "naturale", il significato è quello). Considera l'insieme . Credo (spero) ti sia chiaro che V è uno spazio vettoriale di dimensione 3 su R. La domanda che tu ti fai quindi è: qual è la base canonica di V? Magari sei tentato di dire che la base canonica è quella formata dai 3 vettori con uno tra a,b,c uguale a 1 e gli altri nulli, tanto le coordinate dei vettori di quella base (rispetto alla base stessa) saranno sempre [1,0,0], [0,1,0], [0,0,1] (cosa che ovviamente vale per ogni base). Ma è esattamente lo stesso insieme e seguendo lo stesso metodo, ora ti troveresti con una base diversa! Forse allora quella scelta non era tanto "canonica", no?
Ora poniamo invece di prendere . (Nota che in questo caso senza definire basi o altro possiamo sempre dire che (0,1,0) è un ben preciso vettore). Anche in questo caso possiamo scegliere basi diverse e qualunque base scegliamo [1,0,0], [0,1,0], [0,0,1] saranno comunque le coordinate dei vettori della base (rispetto a quella stessa base), però in questo caso sì che c'è una scelta canonica: (1,0,0), (0,1,0), (0,0,1) non sono coordinate di vettori del nostro spazio, sono proprio i vettori del nostro spazio (e qualunque base tu scelga (1,0,0) resterà sempre (1,0,0))!
Altra piccola nota: è vero che ogni spazio vettoriale V di dimensione n è isomorfo a R^n, ma comunque non puoi chiamare "base canonica" la base su V che è mandata dall'isomorfismo nella base canonica su R^n. Perché? Semplice, perché non c'è un isomorfismo canonico da V in R^n (in generale)!
La questione non è complicata ma è sottile e il fatto che solitamente si usino parentesi tonde e/o quadre sia per i vettori di R^n che per le coordinate certamente non aiuta (come avrai notato io sono stato attento a usare simboli diversi).
La questione delle basi ortogonali è più o meno analoga: su V=R^n c'è un prodotto scalare canonico e rispetto a quello la base canonica è ortogonale. Poi puoi tranquillamente scegliere altre basi (ortogonali o no) ma quelle comunque non saranno "canoniche" e allo stesso modo puoi scegliere anche un altro prodotto scalare (per il quale la base può essere o non essere ortogonale) ma questo comunque non sarà il prodotto scalare canonico. Se poi V è un altro spazio vettoriale, beh.. in quel caso non c'è niente di canonico (in generale)!
Scusa la prolissità, spero almeno di essere stato più o meno chiaro! :)--Sandro_bt (scrivimi) 03:04, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Grazie mille per le risposte!! Sandro credo tu abbia centrato tutti gli eorrori e i dubbi che compivo: a cominciare dalla non esistenza dell'"isomorfismo canonico" tra R^n e spazi isomorfi ad esso, che ora ho compreso.
Il secondo problema riguarda proprio il concetto di vettore e componenti del vettore, il fatto è che interpretando geometricamente (quindi prendo in considerazione R^3) non ho ben chiaro come si faccia ad associare ai valori es: un vettore nello spazio (infatti esse non sono le componenti), oppure a capire che , siano ortogonali. (Perché invece mi è del tutto chiaro come scrivere il vettore di componenti rispetto ad esempio a , infatti basta che scriva e il gioco è fatto). --109.114.99.28 (msg) 08:20, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Sono molto di fretta, ma ti dico subito che il problema credo sia lo stesso di prima: lo spazio che vedi intorno a te non è canonicamente isomorfo a R^3! R^3 è formato da triple di elementi di R e tu non vivi in una tripla. Su R^3 c'è un prodotto scalare che tu puoi definire in modo naturale, quello che ottieni moltiplicando tra loro gli elementi (e rispetto a quello la base canonica è ortogonale). Ma quel prodotto scalare è definito sulle triple, non sullo spazio. Sullo spazio hai un altro prodotto scalare, quello che intuisci nella realtà che ti fa dire che se stai in piedi sei ortogonale rispetto al paviemnto, ma se scegli un riferimento (una base) e "ti trasferisci" su R^3 (in modo non canonico cmq) non è detto che il prodotto scalare che ti ritrovi si comporti rispetto alle coordinate come il prodotto scalare canonico. Anzi, (sperando di non dire cazzate) parrebbe che per descrivere correttamente la realtà pare che di coordinate tu ne debba mettere 4 e che il prodotto scalare "reale" non sia nemmeno definito positivo (cfr.).--Sandro_bt (scrivimi) 11:49, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
(conflittato da Sandro che rende inutile la mia risposta, ma ormai l'ho scritta) Beh un vettore (nel nostro caso) è semplicemente un insieme di numeri, che puoi descrivere attraverso un sistema di vettori (base) rispetto al quale il tuo vettore ha determinate componenti. Se scegli una base, allora puoi identificare un vettore con le sue coordinate in tale base, ma tale descrizione dipende dalla base scelta (e ne puoi scegliere infinite). Per quanto riguarda l'ortogonalità, come dice Sandro devi specificare il prodotto scalare che utilizzi. Se non specifichi il prodotto scalare non puoi dire che due vettori siano ortogonali, e non puoi nemmeno associare le componenti di un vettore alla sua proiezione sui vettori di base. --^musaz 11:53, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Ora dovrei aver compreso (forse).
  • Infatti il prodotto scalare canonico non è tale perché la base canonica è ortonormale, ma prima definisco il prodotto scalare canonico (standard) come dove è la trasposta di x e solo dopo posso definire l'ortogonalità e l'ortonormalità. (Aggiungo inoltre che prodotto scalare così rappresentato non varrà solo per la base canonica ma anche per quelle ortonormali).
Mi sfuggono tuttavia un paio di cose sull'argomento:
1) Una volta che definisco il prodotto scalare come prodotto delle componenti, perché questa regola vale solo per certi vettori (in particolare solo per le componentti della base canonica o ortonormale)?
2) Se prendo ad esempio due vettori v(1) = (3,5,4) e v(2) = (7,8,9) come faccio a capire se sono ortogonali o meno? Infatti in questo caso non ho le componenti su cui poter operare. Diverso sarebbe il caso in cui ho i vettori componenti v(1) = [3,5,4] e v(2) = [7,8,9] dove qui potrei operare secondo il prodotto scalare definito come 3*7+5*8+4*9. (se le componenti sono riferite a una base ortonormale) Ovviamente nei complessi avrei il complesso coniugato, ma rimaniamo nei reali per comodità di scrittura :)
  • Non ho inoltre ben capito invece quel che dite rispetto al vettore formato da triple di elementi. Infatti leggendo altrove ma anche qui mi è parso di intuire che il vettore applicato nell'origine sia quella tripla di elementi --109.114.99.28 (msg) 13:34, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Se indichi con . il prodotto scalare canonico su R^3 allora (3,5,4).(7,8,9)=3*7+5*8+4*9=97 indipendentente dalla base che scegli (il prodotto scalare non dipende dalla base, è la sua rappresentazione come matrice che dipende da una base e come detto in questo caso (3,5,4) non sono le coordinate del vettore è il vettore), visto che 97 è diverso da 0 allora quei due vettori di R^3 non sono ortogonali (rispetto al prodotto scalare canonico). Nel secondo caso ( v(1) = [3,5,4] e v(2) = [7,8,9]) per poter rispondere alla domanda devi specificare come si comporta il prodotto scalare rispetto a quella base, i.e. devi specificare la matrice A associata al prodotto scalare rispetto a quella base (nota che questo comunque non vuol dire che il prodotto scalare dipende dalla base), una volta che hai specificato la matrice allora il prodotto scalare di v(1) e v(2) è v(1)^t A v(2).
Non ho ben capito l'ultima domanda (forse anche perché sono un po' molto addormentato...), ma sospetto che la lettura di spazio affine potrebbe essere utile. Comunque, per queste cose di algebra lineare/geometria ci sono un sacco di concetti più o meno simili e/o correlati e le notazioni spesso variano paracchio a seconda di chi se ne occupa, quindi per comprenderli a fondo è importante che ti basi più su un libro che su Wikipedia, perché se no rischi di perderti tra le differenze di notazione tra le varie pagine.--Sandro_bt (scrivimi) 02:43, 31 mag 2012 (CEST)[rispondi]
La chiara spiegazione unita all'arrivo (finalmente) di un ottimo libro di testo mi hanno aiutato a risolvere ogni dubbio :D. Grazie davvero!! --109.117.189.117 (msg) 00:33, 1 giu 2012 (CEST)[rispondi]

come funziona il copyright x le foto?[modifica wikitesto]

Se io fotografo madonna il copyright ce l'ho io o ce l'ha lei? Se è il fotografo a detenere il copyright può automaticamente fare qualsiasi tipo di foto anche compromettenti.... Cosa dice la legge a riguardo? --Not_That_Kind I Can't be Defeated (AccendiLaLuce) 00:03, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Stai confondendo il diritto d'autore (del fotografo) con il diritto alla privacy (del soggetto fotografato senza il proprio consenso). -- Rojelio (dimmi tutto) 12:04, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Sul diritto alla privacy, leggi commons:COM:Photographs_of_identifiable_people. --LoStrangolatore (discussione) 17:00, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
[WIKIPEDIA NON DÀ CONSIGLI LEGALI]. Non è solo una questione di privacy: nei musei è vietato fotografare, ma non per privacy nei confronti dei quadri! Ai concerti non si dovrebbero fare foto (e comunque le foto non possono essere pubblicate senza l'autorizzazione). Al cinema non si possono fare foto. In generale, l'autore di un'immagine ha il diritto d'autore, ma all'immagine possono essere applicati innumerevoli altri vincoli di licenza, per cui prima di decidere quale licenza usare per una propria immagine è bene informarsi se quella foto poteva essere scattata e a quali condizioni. Leggi comunque la guida di Wikipedia alla scelta della licenza, se hai posto la domanda perché vuoi caricare un'immagine qui su it.wiki o su Commons. --Dry Martini confidati col barista 17:58, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Carlo Calori[modifica wikitesto]

Qualcuno possiede la poesia di don Carlo Calori che al suo interno dice: «E tutto risarà per sempre, e ridere e giocare a mosca cieca» o qualcosa del genere? Mi piacerebbe rileggerla ma non la trovo da nessuna parte. Grazie--Fabio Matteo (msg) 22:15, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Canzone classica moderna[modifica wikitesto]

--87.3.229.95 (msg) 22:39, 30 mag 2012 (CEST) Sto cercando una canzone di cui purtroppo ignoro sia il titolo sia l'autore. So solo che il cantante, con una voce un po' rauca, interpreta con una chitarra (acustica o classica) dei pezzi famosi di musica classica, tra cui sicuramente Per Elisa di Beethoven e qualcosa di Mozart. Sapreste aiutarmi? Grazie mille.[rispondi]

Sicuro/a che non sia Per Elisa cantata da Alice e scritta da Franco Battiato? O magari nella versione degli Adam Quartet[2]--Fabio Matteo (msg) 22:48, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]
No, scusate: ho dimenticato di specificare che il brano è cantato in inglese, e mi pare in modo un po' ironico.--87.3.229.95 (msg) 23:18, 30 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Web radio e creative commons[modifica wikitesto]

Voi di Wikipedia che avete spesso a che fare con le licenze e il copyright mi sapete dire se per trasmettere musica sotto creative commons in una web radio necessita di autorizzazione da parte della SIAE (o altro organizzazione)? Su Internet leggo pareri discordanti. E se sì, ci sono particolari restrizioni? Per esempio pubblicità vocale o sotto forma di banner nel sito della radio?


--93.47.24.108 (msg) 03:12, 31 mag 2012 (CEST)[rispondi]

Ma il compositore ha rilasciato la canzone (o sinfonia che sia) sotto cc? --Kirschschorle (msg) 14:04, 31 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Certo, stiamo parlando di trasmettere solo musica rilasciata sotto cc. Ci vuole una licenza SIAE comunque o si può fare senza?--93.47.24.108 (msg) 14:12, 31 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Per fortuna, no, altrimenti noi di WP dovremmo chiedere il permesso ogni volta che facciamo uno scorporo :P
Ciao, premesso che Wikipedia non dà consigli legali:
L'elenco completo dei tuoi diritti e doveri (limitatamente al copyright) è scritto nella licenza: clicca qui e segui i collegamenti. (Non devi chiedere nessun permesso alla SIAE, finché CC non pubblicherà una licenza che te lo imponga, e questo non avverrà mai.)
Trovi altre informazioni alla voce Licenze Creative Commons#SIAE.
Nota: siccome parli di pubblicità, ti consiglio di leggere [3] e en:Personality rights: se l'opera rende identificabile una persona, devi chiedere il suo permesso (alla persona identificata, non all'autore dell'opera) se vuoi usarla per pubblicizzare qualcosa.
--LoStrangolatore (discussione) 21:36, 31 mag 2012 (CEST)[rispondi]
PS. Ho dato per scontato che tu conosca la specifica licenza CC di quello specifico brano che hai intenzione di usare. Mi spiego: se la licenza ha la clausola Non Commercial (NC), devi chiedere il permesso dell'autore, se l'uso che intendi farne si qualifica come uso commerciale secondo la legge in vigore. Le licenze che non hanno quella clausola consentono l'uso commerciale senza chiedere l'autorizzazione. --LoStrangolatore (discussione) 21:50, 31 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Ne approfitto per porre a mia volta una domanda: se una web radio ha introiti di qualche tipo (banalmente banner pubblitari), trasmettere un contenuto in CC NC è sempre possibile? (anche col permesso dell'autore) E se un'opera senza licenza viene usata per fini commerciali bisogna ugualmente pagare la siae? (ad esempio se un trio jazz improvvisa alla radio o in un locale con più di n persone). --^musaz 22:55, 31 mag 2012 (CEST)[rispondi]
Grazie per le domande, ne approfitto per chiarire:
1. Se il brano ha licenza NC, l'autore ha tenuto per sé i diritti d'uso commerciale, e può concederteli con un permesso a parte. Questo permesso però è indipendente rispetto alla licenza, potrebbe anche essere più restrittivo sotto altri aspetti. Per es. posso concederti l'uso commerciale a certe condizioni, e l'uso non commerciale ad altre condizioni. L'idea è che tu hai un certo numero di permessi, ciascuno dei quali ti dà diritti e doveri, e ogni volta che usi il brano scegli un permesso a cui attenerti. La licenza non è altro che un permesso con testo standard.
2. La SIAE entra in gioco solo se il trio le ha ceduto i diritti con un contratto. (Già, con un contratto è possibile cedere a qualcuno i diritti sulle opere che si creeranno in futuro.) Altrimenti, i diritti sono in possesso di chi ha creato il brano.
Purtroppo non ne so abbastanza per poterti rispondere nel caso in cui il trio abbia un contratto con la SIAE e stia improvvisando direttamente sulla tua radio, preferisco che a rispondere sia qualcuno che ne sa di più. (Il mio dubbio è: dal punto di vista del copyright, i diritti sono in mano alla SIAE e quindi dovresti pagare quest'ultima, però mi sembra assurdo che tu debba pagare per una prestazione non richiesta...)
--LoStrangolatore (discussione) 01:41, 1 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Aggiunta nota --LoStrangolatore (discussione) 11:30, 1 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Montessori[modifica wikitesto]

Qualcuno di voi mi sa dire come mai il figlio di Maria Montessori portasse lo stesso cognome della madre? Grazie. --Herdakat (msg)

Nato da madre nubile assunse il cognome nel 1913 (quindi ad un'età tra i 12 e i 15 anni, dato che l'anno di nascita è incerto). --Kirschschorle (msg) 00:55, 1 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Grazie mille! Viste le origini borghesi della madre mi sembrava improbabile una cosa del genere, e invece.--12:10, 1 giu 2012 (CEST)
Ti saresti aspettato di più un matrimonio riparatore?
In ogni caso per decenni si cercò di non rendere pubblica la notizia, evidentemente per volontà sia di Maria Montessori che di Montesano. E persino la WP in lingua italiana segue questa strategia, perché il figliolo appare nell'articolo solo (a sorpresa) nel periodo Nel 1933 Maria e il figlio Mario Montessori decidono....
Montessori fa parte, quindi, dei grandi pedagogisti che non hanno educato in proprio la propria prole, come anche Rousseau... --Kirschschorle (msg) 22:45, 2 giu 2012 (CEST)[rispondi]
...e (vedo adesso) nell'articolo su Giuseppe Ferruccio Montesano la Wikipedia in lingua italiana ha trovato un modo estremamente diplomatico e discreto per accennare al figlio, con la mitica frase Con Maria Montessori ebbe un lungo sodalizio professionale ed affettivo... Direi che raramente un'enciclopedia ha usato tanto tatto nel nominare un figlio nato fuori dal matrimonio! --Kirschschorle (msg) 22:53, 2 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Albero genealogico[modifica wikitesto]

Se io volessi scoprire le origini della mia famiglia (nel limite del possibile) come dovrei fare? So che c'è chi fa queste ricerche (forse l'anagrafe?), ma le fa a pagamento? Potrei fare solo la ricerca da parte di mio padre, perché mia nonna materna è stata adottata e non conosce l'identità dei suoi veri genitori...potrei scoprirla? O non si può? --°_Butterfly_° I'm a Prima Donna ❤ 20:59, 31 mag 2012 (CEST)[rispondi]

A quanto ne so ci sono ditte specializzate che si basano soprattutto sui certificati di battesimo per risalire a quando è possibile nella genealogia. Poi ci sono ditte che si inventano parentele assurde o titoli nobiliari farlocchi, perché è sempre bello pagare per credere di essere nobile. Le prime ricerche costano molto, ma sono accurate; le seconde costano poco, ma potresti scoprirti discendente di Re Artù. --Aplasia 12:16, 1 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Mi spiegava un amico archeologo che questo tipo di ricerche si possono fare di persona, se si ha abbastanza tempo da perdere. Per gli avi più recenti bisogna frugare all'anagrafe del proprio comune (o del comune di origine dell'antenato); per quelle più lontane nel tempo ci si deve rivolgere alle diocesi e consultare i registri battesimali. Ovviamente sia gli uni che gli altri non ti *fanno* la ricerca; ti mettono a disposizione i registri ma la ricerca devi farla da sola (o, come dice Aplasia, devi pagare qualcuno che la faccia per te). Incrociando i dati, con un po' di fortuna, dovresti poter risalire anche ai veri genitori di tua nonna, a patto che tu sappia almeno la sua corretta data di nascita (ad es se sai che tua nonna è nata a maggio 1929 in un dato comune puoi andare a cercare fra le nascite e i battesimi di quel mese e scoprire i genitori anagrafici o i padrini di battesimo (spesso sono parenti)... naturalmente tutto questo è più facile nei piccoli paesi, dove i nati in un dato giorno/mese di un dato anno sono limitati, se tua nonna è nata a Roma o Milano potrebbe essere impossibile) Buon divertimento :) --Barbaking scusate la confusione!! 12:10, 4 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Una mia cara amica è risalita alle sue origini molto lontane nel tempo. Spesso i comuni sono molto più disponibili di quello che si può pensare. Telefona o scrivi una mail all'ufficio anagrafe del comune di nascita o di residenza del tuo antenato e chiedi quali sono le modalità per richiedere gli atti. Spesso devi solo anticipare qualche euro per i francobolli della risposta. Parti dalle generalità certe dell'avo e chiedi l'estratto di nascita nel quale trovare la paternità e maternità. Con questo risalirai ai genitori e così via. Prima di una certa data (l'Unità d'Italia?) devi rivolgerti alle parrocchie e anche qui non è strano trovare persone disponibili a inviarti copie degli atti. Qualche volta il sopralluogo è indispensabile, soprattutto quando mancano dati certi. Ciao --Beatrice (msg) 22:33, 4 giu 2012 (CEST)[rispondi]