Valona

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Valona
comune
(SQ) Vlora, Vlorë
Valona – Stemma
Valona – Bandiera
Valona – Veduta
Valona – Veduta
Panorama di Valona
Localizzazione
StatoBandiera dell'Albania Albania
PrefetturaValona
Amministrazione
SindacoDritan Leli (PS)
Data di istituzione2015
Territorio
Coordinate40°27′N 19°29′E / 40.45°N 19.483333°E40.45; 19.483333 (Valona)
Altitudineda 0 a 50 m s.l.m.
Superficie210 km²
Abitanti189 311[1] (1-1-2019)
Densità901,48 ab./km²
FrazioniQendër, Shushicë, Novoselë, Orikum, Canina
Altre informazioni
Linguealbanese
Cod. postale9401-9405
Prefisso+355 (0) 33
Fuso orarioUTC+1
TargaVL fino al 16/02/2011
Nome abitantivalonesi, (SQ) vlonjat
PatronoSan Dana
Giorno festivo28 novembre
SoprannomeQyteti i Pavarësisë (città dell'indipendenza)
MottoPërherë kuqezi (sempre rossoneri)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Albania
Valona
Valona
Sito istituzionale

Valona (in albanese: Vlora) è un comune di circa 189 311 abitanti[1] dell'Albania meridionale, capoluogo della prefettura omonima. Sorge sulla riva sud-orientale del Mare Adriatico e affaccia sul canale d'Otranto con un'ampia baia. Secondo porto del paese dopo quello di Durazzo e seconda città per popolazione dopo Tirana, è capoluogo dell'omonima prefettura. È anche uno dei principali centri storici e turistici d'Albania.

Territorio dell'Illiria, fu antica colonia greca nel VI secolo a.C. con il nome di Aulona, sede episcopale e per breve tempo capitale del neonato Stato albanese. Fu qui che il 28 novembre 1912 fu proclamata la dichiarazione di indipendenza dell'Albania.

In seguito alla riforma amministrativa del 2015 sono stati accorpati a Valona i comuni di Canina, Novoselë, Orikum, Qendër e Shushicë.

Geografia

Veduta di Valona

Valona sorge nella parte sud-occidentale dell'Albania, sulle rive del mar Adriatico e del mar Ionio, nel distretto omonimo. Il porto, che si affaccia sul canale d'Otranto, è il più vicino all'Italia: dista poco più di 55 miglia nautiche (circa 90 km) da Punta Palascìa, il punto più orientale della costa salentina, mentre la distanza tra Punta Palascìa e Capo Linguetta (Kepi I Gjuhezes) è 71 km (45 miglia) circa. È protetto dall'isola di Saseno (Sazan) e da capo Linguetta (Kepi i Gjuhezes), il punto più settentrionale dei monti Acrocerauni, nella penisola di Karaburun.

Clima

Valona è una città che gode di un clima mediterraneo. È una delle città con più giorni di sole dell'Albania. Infatti le giornate chiare con sole contro quelle piovose e nuvolose sono circa 266 su 365. Il clima è caratterizzato da un'estate molto calda e un inverno fresco e umido.

Il mare offre tutti i tipi di spiagge, dalla tipica spiaggia sabbiosa dell'Adriatico a spiagge rocciose tipiche del mar Ionio.

Storia

Storia antica

Valona è una delle città più antiche dell'Albania. Fu fondata nel VI secolo a.C. con il nome di Aulona[2]. Altri documenti geografici, come la Tabula Peutingeriana e il Synecdemus di Ierocle, citano Valona. La città fu un importante porto dell'Impero romano, quando faceva parte della provincia dell'Epiro.

Antica mappa veneziana di Valona

Valona divenne sede episcopale nel VI secolo. Tra i vescovi più noti ci sono Nazario, nel 458, e Soter, nel 553[3]. La diocesi all'epoca apparteneva al Patriarcato di Roma. Nel 733 fu annessa al Patriarcato ecumenico di Costantinopoli insieme a tutta l'Illiria orientale, anche se non è mai menzionata in nessuna delle Notitiae episcopatuum di quella Chiesa. Il vescovato fu probabilmente soppresso, dato che, sebbene i bulgari si impossessassero per un certo periodo della città, Aulōn non è menzionata in nessuna delle Notitiae episcopatuum del Patriarcato di Ocrida.

Valona ricoprì un ruolo decisivo nei conflitti tra il Regno di Sicilia normanno e l'Impero bizantino nel corso dell'XI e del XII secolo. Nel giugno 1417 la città venne saccheggiata dai Turchi, e successivamente fu riconquistata dalla famiglia Arianiti. Nel 1478, dieci anni dopo la morte di Scanderbeg, Valona fu conquistata dagli Ottomani e ribattezzata Avlonya. Salvo una brevissima parentesi veneziana nel 1690-1691, Valona fece parte dell'Impero ottomano fino al 1912, diventando capoluogo del sangiaccato omonimo all'interno dell'Eyalet di Rumelia. Nel 1851 fu colpita da un violento terremoto.

Dichiarazione d'indipendenza albanese e protettorato italiano

La dichiarazione d'Indipendenza proclamata il 28 novembre 1912 da Ismail Kemali a Valona.

Mentre nella regione infuriava la prima guerra balcanica, Ismail Qemali proclamò l'indipendenza dell'Albania a Valona il 28 novembre 1912. La città divenne così la prima capitale del neonato Stato albanese. Approfittando del collasso del Principato d'Albania e della fuga del principe Guglielmo di Wied, l'Italia decise d'intervenire direttamente in un'area sulla quale da tempo covava mire espansionistiche. Il 28 dicembre 1914 le truppe del Regio esercito sbarcarono a Valona e presero possesso della città. Con la ratifica poi del patto di Londra nell'aprile 1915, il governo di Roma esplicitò chiaramente i suoi obbiettivi sull'intera regione. Una delle condizioni dell'accordo infatti era che l'Italia al termine del conflitto avrebbe avuto piena sovranità su Valona, l'isola di Saseno e su tutto il territorio cuscinetto circostante, mentre sull'Albania si sarebbe instaurato un protettorato italiano.

Cartolina storica di Valona Italiana

Durante la prima guerra mondiale, Valona divenne un importante caposaldo della presenza militare italiana nel paese delle aquile. Il possesso del porto infatti garantiva il controllo del canale d'Otranto all'Intesa.

Il pieno Protettorato fu instaurato il 3 giugno 1917. Valona rimase sotto occupazione italiana fino all'estate 1920, quando una breve guerra con le milizie albanesi e le crescenti proteste in Patria, costrinse il governo Giolitti a firmare il trattato di Tirana e un successivo trattato di amicizia tra i due paesi. In virtù di questi accordi l'Italia, ritirava le sue truppe, rinunciava all'occupazione dell'Albania e ad ogni pretesa sul Paese ma manteneva la sovranità sull'isola di Saseno per il controllo militare del Canale d'Otranto.

Dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Nell'aprile 1939 Valona insieme al resto dell'Albania fu occupata dagli Italiani, che unirono sotto Vittorio Emanuele III le corone d'Italia e d'Albania. Durante la seconda guerra mondiale, l'isola di Saseno divenne sede di una base sottomarina e di installazioni navali tedesche e italiane che furono pesantemente bombardate dagli Alleati. Nel 1943, a seguito dell'armistizio dell'8 settembre, i nazisti occuparono la città e la tennero sino al 1944, anno in cui venne liberata dai partigiani albanesi.

Dopo la guerra il porto fu affittato all'Unione Sovietica come una base sottomarina per la Marina sovietica. in occasione del contrasto tra Enver Hoxha e Chruščëv nel 1960-1961, l'Unione Sovietica (che aveva fatto investimenti notevoli) cercò di conservarlo, nonostante l'accusa da parte dell'Albania di revisionismo e la conseguente rottura dell'alleanza tra i due stati. Per ottenere questo scopo, l'Unione Sovietica minacciò di occupare militarmente Valona nell'aprile del 1961 e di tagliare tutti gli aiuti economici, minaccia che poi non ebbe ulteriori esiti a causa del simultaneo sviluppo della crisi dei missili cubani.

Nel 1997 Valona, come altre città del sud dell'Albania, fu uno degli epicentri della guerra civile albanese che portò alla caduta dell'allora presidente Sali Berisha.

Oggi Valona è una località in crescita ed è il secondo porto del paese. Valona è anche la città che ha registrato più turisti stranieri dopo Tirana nel 2007.

Monumenti e luoghi d'interesse

Moschea del Piombo

Cultura

Istruzione

Università

Valona è sede dell'Università di Valona Ismail Qemali, fondata nel 1994 e per numero di studenti la seconda più grande del paese.

Musei

Valona è sede dei seguenti musei:

Economia

Scalo Marittimo di Valona

Centro commerciale e porto di rilievo, Valona ha sviluppato un fiorente settore ittico e industriale[senza fonte]. Il territorio offre riserve di petrolio, gas naturale, bitume e sale. La città ospita anche alcuni importanti insediamenti dell'Esercito albanese.

Nel settore agricolo la città ha assunto un ruolo significativo, con produzioni di olive e frutta su vasta scala. Si segnalano anche le coltivazioni di avena, granoturco e cotone e l'allevamento, soprattutto di capre. Vi si trovano industrie alimentari, olearie, conciarie e raffinerie.

Di recente ha conosciuto un forte impulso il turismo, favorito dalla bellezza del paesaggio costiero della baia di Valona.

A causa dello sviluppo del turismo negli ultimi anni, pub, discoteche, ristoranti e bar sono sorti, in particolare nel quartiere balneare chiamato "Acqua Fredda" (Uji i Ftohte), a circa 3 km (1,86 miglia) di distanza dal centro.

Infrastrutture e trasporti

Municipio della città

La città è collegata via mare con il porto italiano di Brindisi e via terra a Fier, distante 45 km, dall'autostrada A2, inaugurata nel novembre 2012. Valona è servita da una stazione ferroviaria, anche se il traffico ferroviario è attualmente molto limitato.

Sport

Calcio

La locale squadra di calcio, il KS Flamurtari, milita nella massima divisione albanese, la Kategoria Superiore. Fondata nel 1923, la squadra è stata campione dell'Albania nella stagione 1990-1991.

Amministrazione

Gemellaggi

Valona è gemellata con:

Note

  1. ^ a b Popullsia sipas qarqeve 1 Janar - Popolazione residente al 1º gennaio 2019.
  2. ^ (EN) Albania | history - geography, in Encyclopedia Britannica. URL consultato il 21 agosto 2017.
  3. ^ Daniele Farlati, "Illyricum Sacrum", VII, 397-401

Altri progetti

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN129160832 · LCCN (ENn94055317 · GND (DE4119361-1 · J9U (ENHE987007537834005171 · WorldCat Identities (ENlccn-n94055317
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