Himara

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Himara
comune
Himara – Stemma
Himara – Veduta
Himara – Veduta
Localizzazione
StatoAlbania Albania
PrefetturaValona
Amministrazione
SindacoJorgo Goro (PS)
Territorio
Coordinate40°07′N 19°44′E / 40.116667°N 19.733333°E40.116667; 19.733333 (Himara)
Altitudine360 m s.l.m.
Superficie572,22 km²
Abitanti7 818[1] (cens. 2011)
Densità13,66 ab./km²
Altre informazioni
Linguealbanese
greco
Cod. postale9425
Prefisso+355(0)393
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Albania
Himara
Himara
Sito istituzionale

Himara (in albanese Himarë; in italiano Cimarra; in greco moderno: Χειμάρρα, Himarra), è un comune albanese situato nella prefettura di Valona, in corrispondenza della costa ionica del sud-ovest dell'Albania.

In seguito alla riforma amministrativa del 2015, sono stati accorpati a Himara i comuni di Horë-Vranisht e Lukovë, portando la popolazione complessiva a 7 818 abitanti (dati censimento 2011).

Città bilingue[2], la zona di Himara è prevalentemente abitata da una comunità di origine albanese.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La regione è caratterizzata da alte montagne che raggiungono i 2000 metri, chiamate "Llogara" (conosciute nell'antichità e in greco come le montagne Ceraunian) che rientrano a picco verso il mare. Ci sono lunghe spiagge di sassi e colline a pochi passi dal mare in cui sono presenti terrazzamenti con coltivazioni di olive e agrumi.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Nell'antichità la regione era abitata dalla tribù dei Caoni. I Caoni erano una delle tre tribù principali dell'Epiro, insieme ai tesproti e molossi. La città di Himara si crede sia stata fondata come Χίμαιρα, (Chimaira, da qui il nome di Himara) da parte del Caoni come avamposto commerciale sulla riva Chaonian. Tuttavia, secondo un'altra teoria il nome suggerisce che viene dal greco χείμαρρος (cheimarros), che significa torrente.

Nell'antichità classica, Himara era parte del Regno Epiro sotto il dominio della dinastia Aeacid Molosso, che comprendeva il re Pirro dell'Epiro. Quando la regione fu conquistata dalla Repubblica romana nel II secolo a.C., alcuni suoi insediamenti furono gravemente danneggiati e altri distrutti dal generale romano Emilio Paolo.

Facente parte nell'Impero Bizantino dopo la caduta di Roma, divenne, come il resto della regione, bersaglio frequente degli attacchi dei Goti, Avari, Slavi, Bulgari, Saraceni e Normanni.

Invasa dall'Impero turco ottomano nal tardo XIV secolo, fu l'unica regione a non cedere immediatamente al dominio ottomano, diventando il simbolo della resistenza ai turchi. Nell'estate del 1473 il rivoluzionario greco Ioannis Vlasis prese il controllo di tutta la parte costiera da Sagiada ad Himara, ma quando la guerra turco-veneziana finì (1479) la regione passò sotto il controllo ottomano. Nel 1481, un anno dopo che gli ottomani erano sbarcati a Otranto, gli Himarioti uniti alle forze di Gjon Castriota, figlio di Skanderbeg, attuarono una rivolta contro gli invasori. La rivolta fallì, così diverse famiglie fuggirono dalla città per la Sicilia, dove gli sono stati concessi territori nei pressi di Palermo, fondando Piana degli Albanesi, cittadina in cui gli abitanti parlano ancora oggi un'antica variante della lingua albanese, pieno di grecismi, l'arbërisht.

Campanile della chiesa ortodossa

Cultura[modifica | modifica wikitesto]

Ad Himara fu aperta nel 1660-1661 una delle prime scuole albanesi, per opera di Onufër Konstandini e Giuseppe Schirò, nonostante l'opposizione dell'impero ottomano.

Società[modifica | modifica wikitesto]

Lingue e dialetti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Greci di Albania.

Le lingue parlate sono l'albanese e il greco[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Population and housing Census 2011 (PDF), su instat.gov.al. URL consultato il 25 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ a b Anthropological journal on European cultures, v. 3-4, European Centre for Traditional and Regional Cultures, 1994, p. 84.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN141886156 · LCCN (ENsh2004005910 · J9U (ENHE987007559157705171
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