Utente:Filli99/Sandbox

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


76ª Divisione d'assalto aereo delle guardie "Černigov"
Grande emblema della divisione
Descrizione generale
Abbreviazione76 гв. дшд
Attiva1939 - oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica Unione Sovietica (1939 - 1991)
Bandiera della Russia Russia (1991 - oggi)
TipoDivisione
RuoloFanteria aviotrasportata
Guarnigione/QGPskov
EquipaggiamentoBMD-1
BMD-2
BMD-3
BMD-4
BTR-D
2S25 Sprut-SD
Soprannome"Paracadutisti di Pskov" ("Псковские десантники")
Motto"Ovunque siamo, ci aspetta la vittoria!" ("Мы всюду там, где ждут победу!")
Battaglie/guerreSeconda guerra mondiale
Gennaio nero
Eventi di gennaio
Guerra di Transnistria
Prima guerra del Nagorno Karabakh
Prima guerra cecena
Seconda guerra cecena
Guerra russo-georgiana
Annessione della Crimea
Guerra del Donbass
Guerra civile siriana
Invasione russa dell'Ucraina
Decorazioni Ordine della Bandiera rossa
Ordine di Suvorov
Onori di battagliaČernigov
Parte di
Truppe aviotrasportate russe
Voci su unità militari presenti su Wikipedia

La 76ª Divisione d'assalto aereo delle guardie "Černigov" (in russo 76-я гвардейская десантно-штурмовая Черниговская дивизия ?, 7-ja gvardejskaja desantno-šturmovaja Černigovskaja divizija, unità militare 07264) è un'unità di fanteria aviotrasportata del VDV con base a Pskov.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

La divisione venne inizialmente costituita il 1º settembre 1939 come 157ª Divisione fucilieri dell'Armata Rossa, venendo schierata nel Caucaso settentrionale. Con lo scoppio dell'Operazione Barbarossa nel giugno 1941 le venne affidato il compito di costituire una linea difensiva lungo la costa del Mar Nero. Ricevette il battesimo del fuoco durante la battaglia di Odessa. In seguito alla caduta della città, ad ottobre venne trasferita a Sebastopoli. Le truppe russe a protezione della Crimea non avevano avuto il tempo di fortificare l'istmo di Perekop, a causa della rapida avanzata della Wehrmacht che era riuscita ad occupare Armjansk prima del loro arrivo. Solo la 157ª Divisione riuscì ad imbastire una difesa efficace, riuscendo a respingere gli assalti nemici presso il villaggio di Voinka. Il 20 ottobre l'aviazione tedesca colpì il posto comando della divisione, uccidendo 11 alti ufficiali ed eliminando quindi quasi l'intera leadership dell'unità.[1]

Il 20 novembre la divisione fu trasferita a Novorossijsk perché prendesse parte all'operazione di sbarco a Kerč' a sostegno della città di Sebastopoli assediata. Svanito l'effetto sorpresa, con il sopraggiungere dei rinforzi tedeschi e rumeni le truppe sovietiche furono cacciate da Feodosia il 18 gennaio 1942 e si attestarono lungo l'istmo di Parpach. L'8 maggio, quando iniziò l'attacco tedesco (operazione Trappenjagd, "caccia all'ottarda"), la 157ª Divisione si trovava nelle retrovie e venne rapidamente portata in prima linea per contrastare l'avanzata nemica sul fianco meridionale, ma senza successo. Il 12 maggio, dopo aver subito gravi perdite, sotto la pressione della 170. Infanterie-Division fu costretta a ripiegare verso Kerč', da dove venne trasportata nella penisola di Taman' fra il 14 e il 18 maggio.

A partire dalla fine di luglio 1942 la divisione combatté contro le truppe tedesche che avevano oltrepassato la sponda meridionale del Don. A settembre venne assegnata al Fronte di Stalingrado (successivamente Fronte del Don), con il quale a partire dal 10 gennaio 1943 prese parte all'Operazione Anello, la fase finale della battaglia di Stalingrado volta a distruggere la 6. Armee circondata in città. Per i meriti dimostrati in combattimento, fra cui la cattura di oltre 10.000 prigionieri, il 1º marzo la divisione venne promossa a unità delle guardie, diventando la 76ª Divisione fucilieri delle guardie.[2]

Il 3 luglio 1943 la divisione fu rischierata presso Belëv, da dove prese parte alla battaglia di Kursk, combattendo sul fronte settentrionale del saliente di Kursk. Il 12 luglio la divisione, come parte della 61ª Armata, partecipò alla controffensiva contro le truppe tedesche della 2. Panzerarmee e della 9. Armee nella regione di Orël, attraversando il fiume Oka e conquistando una testa di ponte. Il 20 settembre la divisione conquistò Černigov (oggi Černihiv), venendo per questo ufficialmente intitolata alla città il giorno successivo.[3]

Inquadrata nel 1º Fronte bielorusso, il 17 luglio 1944 la divisione iniziò un attacco a nordovest di Kovel', avanzando successivamente in direzione di Brėst con aspri combattimenti. Il 26 luglio le truppe provenienti da nord e da sud della città si ricongiunsero, circondando le unità tedesche nell'area. Per le sue azioni durante la cattura di Brėst la divisione venne insignita dell'Ordine della Bandiera rossa il 9 agosto 1944. Trasferita al 2º Fronte bielorusso, il 25 gennaio 1945 bloccò le uscite dalla città di Toruń, circondando le forze tedesche rimastivi. A febbraio tentò di tagliare la strada per Konitz, ma i tedeschi riuscirono a ritirarsi combattendo.[4] Il 23 marzo prese d'assalto Sopot e raggiunse il Mar Baltico. Il 25 marzo conquistò Oliwa e si mosse verso Danzica, che fu completamente occupata il 30 marzo. Successivamente entrò in Germania, concentrandosi a sud di Stettino. Il 26 aprile oltrepassò il canale Randow, sfondando la linea difensiva tedesca e conquistando Prenzlau. Il 2 maggio occupò la città di Güstrow, mentre il giorno successivo, avanzando di 40 km, anche Karow e Butzow.[5] Le avanguardie della divisione raggiunsero invece Wismar, dove si incontrarono con i paracadutisti alleati della 6th Airborne Division.[6]

Dopo la fine della seconda guerra mondiale la divisione venne riportata in Unione Sovietica, prima a Kaluga e successivamente a Novgorod, dove il 7 giugno 1946 fu riorganizzata come 76ª Divisione aviotrasportata delle guardie, inizialmente su due e in seguito su tre reggimenti paracadutisti. Nell'aprile 1947 venne trasferita presso l'attuale sede di Pskov.[7] Tra il 1988 e il 1992 la divisione ha partecipato alla repressione dei conflitti etnici in Armenia, Azerbaigian, Georgia, Paesi baltici, Transnistria, Ossezia del Nord e Ossezia del Sud. In particolare ha svolto un ruolo di rilievo durante il Gennaio nero di Baku nel 1990 e gli Eventi di gennaio 1991 in Lituania.[3] Ha inoltre preso parte al Putsch di agosto 1991, quando è stata inviata dai leader del tentato colpo di stato a prendere il controllo della torre televisiva di Tallinn.[8]

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

La divisione ha combattuto nella prima guerra cecena fra il 1994 e il 1995, registrando 120 caduti fra i soldati e gli ufficiali. Ha partecipato anche alla seconda guerra cecena fra il 1999 e il 2004, occupando le città di Gudermes e Argun.[9] Il 22 giugno 2001 il 237º Reggimento della divisione è stato sciolto.[10] Nel 2004 la divisione è stata la prima unità delle Forze armate russe ad essere composta da militari professionisti a contratto invece che da personale di leva.[11] Nel 2006 è stata ribattezzata 76ª Divisione d'assalto aereo delle guardie.[7] Nel 2008 la divisione è stata impiegata durante la guerra russo-georgiana, venendo schierata in Ossezia del Sud dove ha combattuto nella battaglia di Tskhinvali.[12]

Nel febbraio 2014 la divisione ha preso parte all'invasione della Crimea, sbarcando a Sebastopoli con due unità e occupando il parlamento e il quartiere governativo di Sinferopoli; diversi militari della divisione hanno ricevuto onorificenze statali per queste azioni.[13][14] A marzo inoltre elementi del 104º Reggimento hanno occupato alcune piattaforma petrolifere ucraine nel Mar Nero.[15] A partire dall'estate la divisione è stata inoltre impiegata fin dalle prime fasi della guerra del Donbass, dove sono stati formati gruppi tattici di battaglione del 104º e del 234º Reggimento.[16] Il 18 agosto è stata insignita dal presidente russo Vladimir Putin dell'Ordine di Suvorov per il "completamento con successo delle missioni militari".[17] Il 20 agosto le forze ucraine hanno catturato due BMD-2 appartenenti alla divisione nella regione di Luhans'k, dimostrandone così il coinvolgimento diretto sul territorio ucraino, in seguito un fallito tentativo di attacco russo durante la battaglia per il villaggio di Heorhiïvka.[18][19][20] Nel corso della stessa azione di combattimento numerosi membri della divisione, fra cui il comandante di plotone Anton Korolenko, sono morti "in servizio" in circostanze ufficialmente non specificate.[21][22] Secondo le ricostruzioni di un giornale di Pskov, sede dell'unità, un'intera compagnia di paracadutisti della divisione sarebbe stata eliminata, subendo perdite pari a 80 morti.[23]

Guerra russo-ucraina[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del 2023 la divisione è stata trasferita nell'oblast' di Donec'k, dove ha preso parte alla battaglia di Bachmut. In particolare nei primi giorni di febbraio è stata immessa in combattimento nell'area di Soledar insieme alla 20ª Divisione fucilieri motorizzata dopo la conquista della cittadina da parte del Gruppo Wagner.[24] Nelle settimane successive è avanzata verso sudovest, arrivando a minacciare l'importante strada di collegamento fra Bachmut e Časiv Jar.[25] In seguito al fallimento del tentativo di circondare la città e al conseguente inizio della battaglia urbana la divisione è tornata nell'oblast' di Cherson, dove fra marzo e giugno si è limitata a scambi di artiglieria con le unità ucraine sulla sponda opposta del Dnepr.[26][27] Con l'inizio della controffensiva estiva ucraina la divisione è stata schierata nel settore di Tokmak, inizialmente come riserva strategica alle spalle della linea del fronte insieme alla 76ª Divisione d'assalto aereo.[28] A partire da agosto, in seguito alla caduta di Robotyne, il 56º e il 108º Reggimento sono stati impiegati in prima linea a difesa del villaggio di Novoprokopivka.[29][30] Il 247º Reggimento è stato invece dispiegato lungo l'altra direttrice d'avanzata ucraina, a sud di Velyka Novosilka, dove fra luglio e agosto ha subito gravi perdite ad opera delle brigate di fanteria di marina ucraina fra Staromajors'ke e Urožajne.[31][32][33] A settembre il reggimento è stato trasferito a difesa di Verbove insieme al resto della divisione, che si è scontrata in particolare con l'82ª Brigata d'assalto aereo ucraina.[34] Qui il 10 settembre è rimasto ucciso il comandante del 247º Reggimento, colonnello Vasilij Popov.[35] L'afflusso di due divisioni del VDV intorno al saliente di Robotyne è comunque riuscito, nonostante le perdite, a fermare la penetrazione ucraina a ridosso della seconda linea fortificata, e i combattimenti hanno rallentato di intensità nel corso dell'autunno.[36] A marzo 2024 il 247º Reggimento è riuscito a respingere la Brigata presidenziale ucraina a nord di Verbove, subendo diverse perdite nel corso dei combattimenti.[37]

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

  • Comando di divisione[38]
  • 104º Reggimento d'assalto aereo delle guardie
    • 1º Battaglione paracadutisti
    • 2º Battaglione d'assalto aereo
    • 3º Battaglione d'assalto aereo
    • Battaglione artiglieria (2S9 Nona-S)
    • Unità di supporto
  • 234º Reggimento d'assalto aereo delle guardie "Mar Nero-Aleksandr Nevskij"
    • 1º Battaglione paracadutisti
    • 2º Battaglione d'assalto aereo
    • 3º Battaglione d'assalto aereo
    • Battaglione artiglieria (2S9 Nona-S)
    • Unità di supporto
  • 237º Reggimento d'assalto aereo delle guardie "Torun"
    • 1º Battaglione paracadutisti
    • 2º Battaglione d'assalto aereo
    • 3º Battaglione d'assalto aereo
    • Battaglione artiglieria (2S9 Nona-S)
    • Unità di supporto
  • 124º Battaglione corazzato (T-72B3)
  • 1140º Reggimento artiglieria delle guardie
    • 1º Battaglione artiglieria semovente (2S9 Nona-S)
    • 2º Battaglione artiglieria semovente (2S9 Nona-S)
    • Unità di supporto
  • 4º Reggimento missilistico contraereo delle guardie
  • 656º Battaglione genio
  • 175º Battaglione ricognizione
  • 728º Battaglione comunicazioni delle guardie
  • 7º Battaglione manutenzione
  • 1682º Battaglione logistico
  • Battaglione medico
  • Compagnia guerra elettronica
  • Compagnia comando
  • Compagnia UAV

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (RU) Pavel Ivanovič Batov, В походах и боях [Su campagne e battaglie], Voenizdat, 1974.
  2. ^ (RU) Кирсанов Александр Васильевич [Kirsanov Aleksandr Vasilievich], su warheroes.ru.
  3. ^ a b (RU) ИСТОРИЯ БОЕВОГО ПУТИ 76-й гвардейской Черниговской Краснознаменной воздушно-десантной дивизии [STORIA DELLA VIA DI COMBATTIMENTO 76a Divisione Stendardo Rosso di Chernigov aviotrasportata della guardia], su 76vdd.mil.ru (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2009).
  4. ^ (EN) Prit Buttar, Battleground Prussia: The Assault on Germany's Eastern Front 1944–45, Oxford, Osprey Publishing, 2012, p. 254, ISBN 9781780964645.
  5. ^ (RU) 76-я гвардейская десантно-штурмовая Черниговская Краснознамённая дивизия [76a Divisione della Bandiera Rossa di Chernigov d'Assalto Aereo delle Guardie], su structure.mil.ru.
  6. ^ (EN) Wismar or Bust, su pegasusarchive.org.
  7. ^ a b (EN) Michael Holm, 76th Guards Chernigovskaya Red Banner Airborne Division, su ww2.dk.
  8. ^ (FI) Ahti Kaario, Kolme elokuun päivää – näin Viro itsenäistyi uudelleen 25 vuotta sitten [Tre giorni in agosto: è così che l'Estonia ha riconquistato la sua indipendenza 25 anni fa], in Yleisradio, 17 agosto 2016.
  9. ^ (EN) Federation of American Scientists, 76th Chernigov Airborne Division (Pskov), su fas.org.
  10. ^ (RU) В Пскове пройдут торжественные мероприятия, посвященные 65-ой годовщине образования 237 Торуньского полка [A Pskov si terranno le celebrazioni dedicate al 65° anniversario della formazione del 237° Reggimento Torun], in Псковская Лента Новостей, 27 febbraio 2004.
  11. ^ (EN) Rod Thornton, Organizational Change in the Russian Airborne Forces: The Lessons of the Georgian Conflict (PDF), Carlisle (Pennsylvania), Strategic Studies Institute, 2011, p. 11, ISBN 978-1584875192.
  12. ^ (EN) Felix K. Chang, Russia Resurgent: An Initial Look at Russian Military Performance in Georgia, in Foreign Policy Research Institute, 27 agosto 2008.
  13. ^ (RU) Псковские десантники, побывавшие в Крыму во время недавних событий, получили госнаграды и благодарности от президента [I paracadutisti di Pskov che hanno visitato la Crimea durante gli ultimi eventi hanno ricevuto premi statali e ringraziamenti da parte del presidente], in Псковская Лента Новостей, 13 maggio 2014.
  14. ^ (EN) Dominique Arel e Jesse Driscoll, Ukraine's Unnamed War: Before the Russian Invasion of 2022, Cambridge University Press, 2023, p. 287, ISBN 9781316511497.
  15. ^ (UK) Бурові “Чорноморнафтогазу” захоплювали десантники 104 полку ПДВ РФ [Gli impianti di perforazione della "Chornomornaftogaz" sono stati catturati dai paracadutisti del 104° reggimento dell'aeronautica russa], su InformNapalm, 18 settembre 2015 (archiviato dall'url originale l'8 ottobre 2016).
  16. ^ (EN) Igor Sutyagin, Russian Forces in Ukraine (PDF), su static.rusi.org, Royal United Services Institute, 9 marzo 2015.
  17. ^ (EN) Bill Sanderson, Leaked transcripts reveal Putin’s secret Ukraine attack, in New York Post, 21 settembre 2014.
  18. ^ (RU) Обнародованы фотографии захваченного БМД Псковской десантной дивизии [Sono state rilasciate le foto del BMD catturato della Divisione aviotrasportata di Pskov], in Фокус, 21 agosto 2014.
  19. ^ (EN) Ukraine Liveblog Day 185: Russian Airborne Forces Reportedly Captured In Ukraine, in The Interpreter, 21 agosto 2014.
  20. ^ (RU) Российская бронетехника в войне на Донбассе ч.5 [Veicoli corazzati russi nella guerra nel Donbass parte 5], su sled-vzayt.livejournal.com, 6 luglio 2015 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2016).
  21. ^ (RU) Oksana Hrybkova, В Воронежской области похоронили комвзвода «Псковской» дивизии [Il comandante di plotone della divisione “Pskov” fu sepolto nella regione di Voronezh], in РИА Воронеж, 26 agosto 2014.
  22. ^ (RU) Под Псковом похоронили российских десантников. Журналисты уверяют, что военные погибли в боевых действиях на Украине [I paracadutisti russi furono sepolti vicino a Pskov. I giornalisti affermano che il personale militare è morto in combattimento in Ucraina], in NEWSru, 25 agosto 2014.
  23. ^ (RU) «Всю роту положили» [“L’intera compagnia è stata annientata”], in Псковская губерния, 2 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2014).
  24. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 3 February 2023: Gerasimov’s ‘biiiig’ Offensive, su xxtomcooperxx.substack.com, 3 febbraio 2023.
  25. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 25 February 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 25 febbraio 2023.
  26. ^ (EN) CDS Daily brief (04.03.23), su defence.org.ua, 5 marzo 2023.
  27. ^ (RU) Омерзительная 8, - Ребята из 108 полка попали в сложную ситуацию. [- I ragazzi del 108esimo reggimento si sono trovati in una situazione difficile.], su Telegram, 25 giugno 2023.
  28. ^ Henry Schlottman, Russian 247th Guards Air Assault Regiment asks for donations from the public, su Twitter, 22 giugno 2023.
  29. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 26 August 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 26 agosto 2023.
  30. ^ (EN) Russia's war on Ukraine. 13.08.2023, su cdsdailybrief.substack.com, 14 agosto 2023.
  31. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 28 July 2023: Dirt & Shadows, su xxtomcooperxx.substack.com, 28 luglio 2023.
  32. ^ (EN) David Axe, To March On Mariupol, Ukrainian Marines First Have To Break Through Urozhaine, in Forbes, 9 agosto 2023.
  33. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 11 August 2023: Medals & Money, su xxtomcooperxx.substack.com, 11 agosto 2023.
  34. ^ (EN) David Axe, Ukrainian Armor Has Breached The First of Three Russian Trenches Outside Verbove, in Forbes, 21 settembre 2023.
  35. ^ Vasily Popov, su topcargo200.com.
  36. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 3 October 2023, su xxtomcooperxx.substack.com, 3 ottobre 2023.
  37. ^ (EN) Tom Cooper, Ukraine War, 24 March 2024, su xxtomcooperxx.substack.com, 24 marzo 2024.
  38. ^ (RU) Западный военный округ | ЗВО [Distretto militare occidentale | ZVO], su milkavkaz.net, 23 dicembre 2015 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2017).

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]