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Poggio Vitellino
frazione
Poggio Vitellino – Veduta
Poggio Vitellino – Veduta
Vista frontale
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Lazio
Provincia Rieti
Comune Amatrice
Territorio
Coordinate42°39′05.7″N 13°16′01.257″E / 42.651583°N 13.267016°E42.651583; 13.267016 (Poggio Vitellino)
Altitudinecirca 970 m s.l.m.
AbitantiNessuno, paese in fase di ricostruzione[1]
Altre informazioni
Cod. postale02012
Prefisso0765
Fuso orarioUTC+1
TargaRI
Cl. sismicazona 1 (sismicità alta)[2]
Cl. climaticazona F, 3 048 GG[3]
Nome abitantiPoiani
PatronoSant'Emidio
Giorno festivo5 Agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Poggio Vitellino
Poggio Vitellino


Poggio Vitellino è una frazione del comune di Amatrice situata in provincia di Rieti nella regione Lazio, Italia.

«Fin da piccoli,
il Poggio era un rifugio,
una tana.
Faceva bene l'aria leggera e ossigenata.
Il silenzio era rigenerante.
Cieli tersi, luce splendente,
bellissimo,in tutte le stagioni.
E oltretutto
sembrava di essere rimasti a mezzo secolo prima.

Elena Polidori, Amatrice non c'è più. Ma cè ancora, 1.Dolce casa, tanto amata, p.27, Neri Pozza Editore, 2018»


Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

Poggio Vitellino è immerso nell'altopiano della Conca Amatriciana[4] ad ovest dei Monti della Laga e di entrambi ne gode il panorama poiché posizionato su di un rilievo dell'altopiano stesso a circa 970mt s.l.m..

La catena dei Monti della Laga[5]: è composta da diverse vette tutte sopra i 2000mt e nel versante amatriciano troviamo le quattro più alte della regione Lazio

A circa 2km dalla frazione l'altopiano ospita il bacino artificiale del Lago di Scandarello ricavato, nel 1924, grazie alla costruzione di una diga alta 55 metri lungo il letto del torrente Rio di Scandarello. Ai piedi dello sbarramento, con una potenza netta di 2,5MW, si trova la Centrale idroelettrica di Scandarello, di propietà Enel, costruita nel 1951 ed ancora operativa[6].

Il torrente Rio Scandarello nasce nei pressi del monte Colle Paro (1127mt s.l.m.) vicino ad Aringo e finisce il suo percorso, poco più a valle della diga, confluendo e contribuendo ad alimentare il Fiume Tronto.

Il territorio di Poggio Vitellino, insieme quello dell'intera Conca Amatriciana e di altri 8 comuni limitrofi, fa parte della VI Comunità Montana del Velino[7] e dal 1992 anche del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga[8], dove insieme al territorio di Accumoli ne compone il Distretto Sorgente del Tronto[9]. L'Ente Parco riconoscendo l’importanza dell'intera Conca Amatriciana[10] nel settore agro-alimentare con la maggiore vocazione agricola del parco e famoso per la sua tradizione culinaria, ha istituito Amatrice come Polo per il Patrimonio Agroalimentare[11][12][13], un programma per la tutela e salvaguardia dei paesaggi agrari, delle culture gastronomiche locali, dei prodotti tipici e delle produzioni nel parco.

Flora[modifica | modifica wikitesto]

I boschi sono prevalentemente formati da querce, castagni, cerri, pioppi e caratteristiche faggete di montagna. Nelle montagne limitrofe, al disopra dei 1700-1800 metri s.l.m., si può ammirare la classica prateria d'altitudine. Nei pressi e all'interno della frazione non mancano piante di mela, pera, rovi dimore e alberi di nocciola.

Fauna[modifica | modifica wikitesto]

Nella zona sono presenti diverse specie animali, tra i piu' comuni che possiamo incontrare troviamo: la fegea, la volpe, il cinghiale, il capriolo, diverse specie del genere falco, molteplici passeriformi di alta e bassa quota e molti altri.

Tra i piu' rari troviamo: il cervo nobile, il lupo appenninico, l'istrice, e rarissimi esemplari di aquila reale il cui posto di nidificazione è costantemente monitorato ma tenuto segreto per la salvaguardia e per la rara presenza nella zona.

Troviamo anche degli esemplari di vipera dell'Orsini, che negli Appennini è ormai presente con popolazioni isolate solo in questa parte del territorio e in quello del vicino Gran Sasso d'Italia, e l'unica popolazione appenninica della farfalla Erebia pandrose[14].

Clima[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Amatrice.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Ritrovamenti archeologici posizionano l'area della Conca Amatriciana come già abitata in epoca preistorica.

Nel II millennio a.C. grazie all'antico popolo italico dei Sabini si incominciava a creare il primitivo sentiero dell'odierna Via Salaria il quale serviva al collegamento tra il litorale tirrenico e quello adriatico principalmente per il trasporto del sale e non solo. In quell'epoca e per molti secoli il sale è stata la materia prima per la conservazione degli alimenti. In epoca preromana, grazie alla vicinanza del tracciato, nella zona si favorì lo sviluppo di piccoli insediamenti.

Durante l'epoca romana, grazie al notevole miglioramento della viabilita', gli stessi insediamenti si ingrandirono e se ne formarono altri fino a diventare Pagus e Vicus romani.

In quel periodo la zona divenne conosciuta come Terrae Summatine, toponimo probabilmente derivato dal suo villaggio più grande Summata, Summati o Summa Villarum.

Nel periodo che va dal VIII a metà del XII secolo d.C. si menziona Podium Vitellinum nel Regesto Farfense (titolo originale: Liber Gemniagraphus sive cleronominalis Ecclesiae Farfensis) redatto da Gregorio da Catino (1060-1115 d.C.) e nel Catalogus Baronum (vol.1 del 1152 d.C. circa) redatto dall'ufficio preposto agli affari feudali la Duana Baronum.

Quasi alla fine del XIII secolo d.C. si assiste alla formazione delle Universitas (gli odierni comuni) anche nelle Terrae Summatine con a capo Matrice (Amatrice) che gia' dal X secolo d.C. era un punto di riferimento del territorio in confronto alle altre ville.

Podium Vitellinum segui' le vicissitudini storiche della vicinissima città Amatrice fino ai giorni nostri.


Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Sull'attribuzione del nome ci sono due versioni, una leggendaria e una con un più probabile nesso storico.

Nella versione leggendaria si narra che nel prato ai confini tra Poggio Vitellino ed il vicino Casalene, chiamato Cupello, sorgeva un tempio o chiesa dove era custodito e venerato un vitellino tutto d'oro. Durante un terremoto il vitellino sprofondò nel terreno insieme alla struttura, in seguito molti provarono a recuperarlo ma il lavoro fatto veniva sempre vanificato da eventi naturali che lo facevano sprofondare sempre di più.

La versione storica si può divedere in due momenti temporali possibilità, si pensa che la parte del nome "Vitellino" derivi dal cognome di una delle famiglie che possederono lo "Stato dell'Amatrice" nel periodo che va dal 1538 al 1692 ovvero


La versione storica si può divedere in due momenti temporali, dove la parte del nome "Vitellino" si presume derivi dal cognome di famiglie che fondarono o possederono la frazione. La prima teoria vede la frazione


La versione storica, più plausibile, vede la parte del nome "Vitellino" come derivazione del cognome di famiglie che fondarono o possederono la frazione in epoca romana o nel primo medioevo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Sant'Emidio[modifica | modifica wikitesto]

Pre-Terremoto 2016:[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa e' dedicata a Sant'Emidio, ed e' situata nella parte piu' alta del paese.

Al suo interno si trova una statua e una pala d'altare del santo su tela datata XIX secolo d.c., un dipinto su tela con cornice raffigurante una Madonna Immacolata di Enrico Scifoni, due quadri che raffigurano Santa Rita da Cascia e San Gabriele dell'Addolorata, sui muri laterali è raffigurata una Via Crucis in piccoli quadri e in fine tre reliquiari.

Post-Terremoto 2016:[modifica | modifica wikitesto]

La chiesa crolla definitivamente il 30 Ottobre 2016.

Tra settembre e metà ottobre 2016 le opere religiose e la campana vengono recuperate e portate nel deposito allestito all'indomani del terremoto dal Mibact nella Scuola Carabinieri Forestali di Cittaducale.

Nel dicembre 2019 viene pubblicato da Mondadori Electa il volume Ai piedi della Laga. Per uno sguardo d’insieme al patrimonio culturale ferito dal sisma nel Lazio.

A Gennaio 2020 alcune delle opere sacre di Amatrice e Accumoli vengono affidate alla Fondazione Varrone di Rieti per il restauro. A Luglio 2020 viene resa nota la fine dei restauri, tra i numerosi capolavori artistici troviamo anche la tela della pala d'altare raffigurante Sant'Emidio della chiesa di Poggio Vitellino.

Dal 21 maggio 2021 al 9 gennaio 2022 viene allestita a Palazzo Dosi-Delfi di Rieti la mostra Oltre una sorte avversa. L’arte di Amatrice e Accumoli dal terremoto alla rinascita, 48 delle 64 opere in mostra sono state restaurate dalla Fondazione Varrone, le restanti sono state restaurate dal MiC (Soprintendenza ABAP, Istituto Centrale per il Restauro e il laboratorio di restauro delle Gallerie Nazionali – Palazzo Barberini), mostra dove si era presente la statua di Sant'Emidio della chiesa di Poggio Vitellino.

Ad oggi la chiesa è in attesa di essere ricostruita.

L'Ara[modifica | modifica wikitesto]

L'Ara e' un piccolo prato chiamato cosi' propio perche' circa 10 metri x 10 metri e si trova lungo il lato sinistro della chiesa.

In passato era utilizzato come luogo per le varie fasi della trebbiatura di frumento ed altri cereali.

Negli ultimi decenni, invece, e' luogo di ritrovo per i ragazzi che ripopolano il paese, con le loro famiglie, nei mesi di luglio e agosto durante le ferie estive.

Quercia secolare[modifica | modifica wikitesto]

Pre-terremoto 2016[modifica | modifica wikitesto]

La Cerqua, come chiamata dagli abitanti, è considerata la mascotte del paese e si trova nell'Ara.

E' spesso visitata e fotografata dai turisti incuriositi dal cartello illustrativo situato al bivio tra la strada che porta a Poggio Vitellino e la SS260 a pochi passi dalla Salaria.

Post-terremoto 2016[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del 2020, per ragioni di sicurezza, viene abbattuta tagliandola alla base poichè gravemente danneggiata.

Tramite il sistema di datazione dendrocronologico alla quercia viene determinata l'età di circa 400 anni.

Aree Naturali[modifica | modifica wikitesto]

Nelle Vicinanze[modifica | modifica wikitesto]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Festa Patronale[modifica | modifica wikitesto]

La festa patronale è in onore di Sant'Emidio e ricorre ogni anno il 5 Agosto.

Per l'occasione partecipano anche gli abitanti del vicino paese Casalene.

Si inizia la mattina con la messa ed una processione dove si portano per i vicoli del paese una ferula (con all'estremità un crocefisso), la statua di Sant'Emidio , i quadri di Santa Rita da Cascia e San Gabriele dell'Addolorata. La processione è accompagnata dall'inizio alla fine dai rintocchi della campana della chiesa come da tradizione.

Dopo il consueto pranzo in famiglia, il pomeriggio ed il giorno seguente si svolgono dei giochi per intrattenere sia grandi che piccoli come ad esempio gare di briscola, la tombola, il lancio degli anelli sulle bottiglie e molti altri.

Cena Paesana[modifica | modifica wikitesto]

Negli ultimi anni verso la fine di agosto, nei giorni in cui il paese ha la sua massima affluenza, viene organizzata una cena da tutti i residenti lungo un tratto della via centrale, diventando, per una sera, quasi una seconda festa patronale.

Cucina[modifica | modifica wikitesto]

Amatriciana[modifica | modifica wikitesto]

Gricia=[modifica | modifica wikitesto]

Gnocchi Ricci[modifica | modifica wikitesto]

Pane dei Santi[modifica | modifica wikitesto]

«Sia benedetta l'anima dei morti e la salute dei vivi»

Antica usanza di queste terre

Sociale[modifica | modifica wikitesto]

Libri[modifica | modifica wikitesto]

«L’autrice...
...delega alla scrittura il compito di prendere le distanze dal dolore
e nello stesso tempo,
di mantenere viva la memoria di cose,
fatti e affetti,
solo apparentemente perduti tra le macerie...

(Intervista di Ida Guglielmotti, Radio inBlu, 6 agosto 2018)[15]»

Il 23 Agosto 2018, alla vigilia del secondo anniversario del terremoto del centroitalia 2016, esce il libro "Amatrice non c'è più. Ma c'è ancora"[16], nato dalla penna di Elena Polidori, scrittrice e giornalista del quotidiano la Repubblica. L'autrice vive in prima persona, durante le ferie estive insieme alla sua famiglia, la tragedia della notte del 24 Agosto 2016 nella sua casa di Poggio Vitellino perchè originaria del luogo. I proventi della vendita del libro che spettano all'autrice verranno devoluti, per sua decisione, al Comune di Amatrice per ogni necessità di ricostruzione, a cominciare da Poggio Vitellino.

Progetto[modifica | modifica wikitesto]

Il progetto "Memoria e resilienza per i bambini e le bambine di Amatrice e del mondo" nasce nel 2016 dopo il terremoto del Centro Italia grazie all'organizzazione di volontariato "Tutto un altro genere"[17]

Terremoto Centro Italia 2016 e 2017[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoto del Centro Italia del 2016 e del 2017.

Poggio Vitellino viene fortemente danneggiato durante le scosse del 24 Agosto 2016, la prima e più forte alle 03:36 di magnitudo 6, in piena notte, non ha causato nessuna vittima, ma solo qualche contuso. Fino ad allora il paese era quasi completamente abitato per le vacanze estive.

Il 26 Ottobre 2016 la zona continua a tremare con un massimo di magnitudo 5.9.

Molte abitazioni della frazione vengono distrutte durante la scossa del 30 Ottobre 2016 di magnitudo 6.5.

Il 18 Gennaio 2017 altre scosse con un massimo di magnitudo 5.5 contribuiscono a ulteriori crolli e peggiorare i precedenti danni strutturali dell'intera frazione.

Nei primi mesi del 2018 gli abitanti residenti della frazione sono stati sistemati nelle SAE (Soluzioni Abitative di Emergenza) costruite tra Poggio Vitellino e la frazione di Santa Giusta.

Situazione Attuale[modifica | modifica wikitesto]

Poggio Vitellino ad oggi è disabitato e in attesa di essere ricostruito.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Come Arrivare[modifica | modifica wikitesto]

Antiche Strade[modifica | modifica wikitesto]

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Dopo il 30 Ottobre 2016 a causa del Terremoto del Centro Italia del 2016 i residenti sono stati evacuati, al momento sono dislogati in diverse SAE (Soluzione abitativa in emergenza)
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Archivio LUCE La Conca Amatriciana (Bellezze d'Italia), Video-documentario del 1955 che illustra la zona di Amatrice con notizie storiche, naturalistiche e turistiche dell'epoca.
  5. ^ CAI Club Alpino Italiano – Regione Lazio Monti Laziali della provincia di Rieti.
  6. ^ Lista degli impianti rinnovabili e sostenibili di Enel Green Power nel mondo, ricercare con il nome Scandarella
  7. ^ I comuni della VI Comunità Montana Velino, Sezione con la lista consultabile dei comuni che compongono la VI Comunità Montana del Velino.
  8. ^ Borghi e Paesi, Sezione con la lista consultabile dei 44 comuni che compongono il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
  9. ^ Distretto Sorgenti del Tronto, Settore laziale del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga che inizia con il versante occidentale dei Monti della Laga e culmina con il Monte Gorzano.
  10. ^ Archivio LUCE La Conca Amatriciana (Bellezze d'Italia), Video-documentario del 1955 che illustra la zona di Amatrice con notizie storiche, naturalistiche e turistiche dell'epoca.
  11. ^ Polo Agroalimentare - Amatrice (RI), Sezione del sito ufficiale del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
  12. ^ Polo Agroalimentare del Parco, Sezione Gastronomia del sito ufficiale del comune di Amatrice.
  13. ^ Il Polo Agroalimentare di Amatrice, Articolo del sito Amatriciana Il Sito degli Spaghetti 3.0.
  14. ^ IUCN Unione Mondiale per la Conservazione della Natura, Comitato Italiano, Descrizione del lepidottero nel Gruppo Sistematico "Insecta" nelle Liste Rosse Italiane. Le Liste Rosse dell'IUCN è il più completo inventario del rischio di estinzione delle specie viventi a livello globale ad eccezione dei microorganismi.
  15. ^ I programmi di inBlu, Libri: “Amatrice non c’è più, ma c’è ancora”, Elena Polidori racconta il suo incubo con speranza
  16. ^ Link bel libro nel sito ufficiale Neri Pozza
  17. ^ Memoria e resilienza Spiegazione del progetto e del fondo di ricostruzione di Poggio Vitellino

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci Correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti Esterni[modifica | modifica wikitesto]

Categoria:Frazioni di Amatrice