The Judge (film 2014)

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
The Judge
Robert Downey Jr. e Robert Duvall in una scena del film
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2014
Durata141 min
Rapporto2,35:1
Generedrammatico
RegiaDavid Dobkin
SoggettoDavid Dobkin, Nick Schenk
SceneggiaturaNick Schenk, Bill Dubuque
ProduttoreDavid Dobkin, Susan Downey, David Gambino
Produttore esecutivoRobert Downey Jr., Bruce Berman, Herb Gains, Jeff Kleeman
Casa di produzioneWarner Bros., Big Kid Pictures, Team Downey, Village Roadshow Pictures
Distribuzione in italianoWarner Bros.
FotografiaJanusz Kaminski
MontaggioMark Livolsi
Effetti specialiAdam Bellao, Herve Desroches, Jeremy Dominick
MusicheThomas Newman
ScenografiaMark Ricker
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

The Judge è un film del 2014 diretto da David Dobkin.

La pellicola, con protagonisti Robert Downey Jr. e Robert Duvall, è stata scelta come film d'apertura del Toronto International Film Festival ed è stata proiettata il 4 settembre 2014[1][2].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Henry "Hank" Palmer è un avvocato di successo. È risoluto, conosce a menadito la legge e si ritiene "troppo costoso per gli innocenti". È abituato a trovare cavilli per scagionare clienti colpevoli e dalla vita discutibile. La sua esistenza viene scossa dall'imminente separazione dalla moglie (e il conseguente affidamento della figlia) e dalla morte improvvisa della madre.

Quest'ultimo avvenimento lo costringe, suo malgrado, a ritornare nella cittadina di provincia dov'è cresciuto, Carlinville nell'Indiana. Hank non ha un bel ricordo della sua città natale. Ha un buon rapporto coi suoi fratelli, ma non col padre, Joseph Palmer, giudice di quella città, da sempre molto duro con lui. Dopo il funerale, Hank viene a sapere che il padre è sospettato dell'omicidio di un uomo che lui stesso aveva condannato anni prima per omicidio e che era da poco uscito di galera. Dopo aver affidato la difesa a un giovane avvocato della zona, Hank decide di difenderlo lui stesso per contrastare l'abilità dell'avvocato dell'accusa Dwight Dickham, deciso a far finire in galera Joseph.

Nel corso dei processi, dove Hank si dedica alla raccolta di prove, all'ascolto di testimoni e alla selezione di una giuria, riaffiorano i vecchi attriti col padre, ma anche delle verità che questi aveva tenuto nascosto. Joseph, infatti, sta seguendo delle cure di chemioterapia per curare un tumore in stadio avanzato, della cui cosa era a conoscenza solo la defunta moglie. La notizia della malattia non deve diventare di dominio pubblico per evitare i possibili ricorsi per tutte le cause da lui presiedute nell'ultimo anno. Questo, comunque, sembra essere favorevole per la difesa di Joseph. Egli, infatti, dichiara di non ricordare quanto accaduto perché la perdita di memoria è tra gli effetti collaterali della chemioterapia, mirando in un omicidio involontario e quindi meno grave.

Tuttavia, Joseph sembra intenzionato a voler scontare la pena come assassino che ha agito con intenzione. Nell'udienza decisiva, accade qualcosa che Hank non si aspetta: il padre sembra autodichiararsi colpevole. L'uomo da lui ucciso, Mark Blackwell, vent'anni prima era stato condannato da Joseph a trenta giorni di reclusione dopo aver minacciato l'allora fidanzatina, Hope Stevens, con una pistola. Una volta scontata la pena, era tornato dalla ragazza e l'aveva affogata in uno stagno vicino a casa, e in quel momento Joseph lo aveva condannato a venti anni di reclusione. Una volta scontata la pena, Blackwell aveva incontrato il giudice al supermercato locale (lo stesso giorno del funerale della moglie di Joseph) e aveva osservato: "La tomba di sua moglie è distante 15 metri da quella di Hope, non avrò tanta strada da fare per pisciare sopra a entrambe". Con sgomento e commozione dei presenti, della giuria, e pure della madre del defunto Blackwell, Joseph ammette di essere sotto chemioterapia e di aver sempre trattato Hank con durezza per non permettergli di diventare come Mark Blackwell, uno sbandato o, peggio ancora, un assassino. Joseph, nonostante la comprensione morale ottenuta e le circostanze attenuanti, viene condannato a quattro anni di reclusione.

Tuttavia, sette mesi dopo, a causa del progredire della malattia, viene rilasciato per "motivi umanitari". Hank lo va a prendere alla prigione cittadina e lo porta con sé a pescare, come facevano quando era un ragazzo. Joseph, durante una breve e serena chiacchierata col figlio ammette con orgoglio che lo ritiene il miglior avvocato mai conosciuto, poi si addormenta per non svegliarsi mai più.

Una volta celebrato il funerale di Joseph, Hank saluta i fratelli, intento ad andarsene per sempre. Prima, però, torna al tribunale dove il padre ha lavorato per oltre quarant'anni e dov'è stato processato. Guarda la sala, tocca la sedia dove Joseph ha presieduto tante cause, contento di essersi riconciliato con lui dopo tanto tempo e decidendo di abbracciare la sua eredità come prossimo giudice della città.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Cast[modifica | modifica wikitesto]

Per interpretare il personaggio del giudice Joseph Palmer, furono inizialmente considerati gli attori Jack Nicholson e Tommy Lee Jones, ma poi il ruolo è andato a Robert Duvall[3].

Per il ruolo principale femminile la scelta finale fu tra Vera Farmiga ed Elizabeth Banks; venne scelta la prima[4].

Riprese[modifica | modifica wikitesto]

Le riprese del film sono iniziate il 3 giugno 2013[5] e si sono svolte nello Stato del Massachusetts[6].

Promozione[modifica | modifica wikitesto]

Il primo trailer del film viene diffuso il 19 giugno 2014[7] mentre la versione italiana il 24 luglio 2014.[8]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

La pellicola è stata distribuita nelle sale cinematografiche statunitensi a partire dal 10 ottobre 2014 ed in quelle italiane dal 23 ottobre.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Incassi[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha incassato 47119388 $ nel Nord America e 37300000 $ nel resto del mondo, di cui 2992880 $ in Italia, per un totale di 84419388 $.[9]

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Sull'aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes il film riceve il 48% delle recensioni professionali positive, con un voto medio di 5,6 su 10 basato su 193 critiche,[10] mentre su Metacritic ottiene un punteggio di 48 su 100 basato su 39 recensioni.[11]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Festival di Toronto 2014: aprirà Robert Downey Jr. con The Judge, su bestmovie.it. URL consultato il 25 luglio 2014.
  2. ^ Toronto 2014: apre Robert Downey Jr. con The Judge. La recensione, su bestmovie.it. URL consultato il 5 settembre 2014.
  3. ^ (EN) Duvall, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 20 giugno 2014.
  4. ^ (EN) Farmiga, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 20 giugno 2014.
  5. ^ (EN) Riprese, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 20 giugno 2014.
  6. ^ (EN) Location, su imdb.com, Internet Movie Database. URL consultato il 20 giugno 2014.
  7. ^ Trailer, su badtaste.it. URL consultato il 20 giugno 2014.
  8. ^ Filmato audio The Judge - Trailer Italiano Ufficiale HD. URL consultato il 26 dicembre 2018.
  9. ^ (EN) The Judge, su Box Office Mojo, Amazon.com. URL consultato il 5 maggio 2019. Modifica su Wikidata
  10. ^ (EN) The Judge, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 26 dicembre 2018. Modifica su Wikidata
  11. ^ (EN) The Judge, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 26 dicembre 2018. Modifica su Wikidata

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema