Sylvie Testud

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Sylvie Testud al Festival di Cannes 2018

Sylvie Testud (Lione, 17 gennaio 1971) è un'attrice e scrittrice francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver esordito in ruoli secondari nei primi anni novanta, nel 1996 ottiene il primo ruolo importante da protagonista nel film tedesco Al di là del silenzio (Jenseits der Stille), diretto da Caroline Link, candidato all'Oscar al miglior film straniero, per il quale viene premiata come miglior attrice al maggior premio cinematografico tedesco, il Deutscher Filmpreis.

Il primo ruolo importante nel cinema francese è invece nel film Karnaval (1999), un'interpretazione che le vale il Prix Michel-Simon e la candidatura ai Premi César 2000 come miglior promessa femminile. Con il successivo La captive (2000), diretto da Chantal Akerman e tratto dal romanzo La prigioniera di Marcel Proust, ottiene una candidatura come miglior attrice agli European Film Awards 2000. Nel 2001, alla seconda candidatura, vince il César come miglior promessa femminile per la sua interpretazione in Les blessures assassines, tratto da un caso di cronaca nera degli anni trenta.

A soli trentadue anni, nel 2003, pubblica un'autobiografia, Il n'y a pas beaucoup d'étoiles ce soir, con cui dà inizio anche ad una carriera letteraria. Quello stesso anno è protagonista del film Stupore e tremori, diretto da Alain Corneau e tratto dall'omonimo romanzo autobiografico della scrittrice belga Amélie Nothomb, che segna la sua grande affermazione con la vittoria di tutti i maggiori riconoscimenti francesi per un'attrice cinematografica (Premio César, Premio Lumière, Étoile d'Or).

Nel successo internazionale La Vie en rose (La Môme) (2007), interpreta un ruolo secondario a fianco di Marion Cotillard, mentre l'anno successivo è protagonista di un altro film biografico su una grande personalità femminile francese del Novecento, la scrittrice Françoise Sagan, nel film Sagan. Nel 2009 è tra gli interpreti del primo adattamento cinematografico di un suo romanzo, Gamines, diretto da Éléonore Faucher, e ottiene nuovamente un grande successo personale per il ruolo da protagonista in Lourdes, con cui conquista l'European Film Award per la miglior attrice a dieci anni di distanza dalla prima candidatura.

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

  • Il n'y a pas beaucoup d'étoiles ce soir (2003)
  • Senza santi in paradiso (Le ciel t'aidera) (2005) - edizione italiana: Salani, 2007. ISBN 9788884516718
  • Gamines (2006)

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatrici italiane[modifica | modifica wikitesto]

Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Sylvie Testud è stata doppiata da:

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Premio César per la migliore promessa femminile Successore
Audrey Tautou
per Sciampiste & Co. (Vénus beauté (Institut))
2001
per Les blessures assassines
Rachida Brakni
per Chaos
Predecessore Premio César per la migliore attrice Successore
Isabelle Carré
per Il ricordo di belle cose (Se souvenir de belles choses)
2004
per Stupeur et tremblements
Yolande Moreau
per Quand la mer monte
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