Amélie Nothomb
Amélie Nothomb, nata Fabienne Claire Nothomb (Etterbeek, 9 luglio 1966[1]), è una scrittrice belga.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Figlia di un diplomatico belga membro di una delle famiglie brussellesi più in vista, ha trascorso la sua infanzia in Giappone, per poi trasferirsi in Cina per ragioni diplomatiche.
«Quitter le Japon fut pour moi un arrachement…», «lasciare il Giappone fu per me uno sradicamento», scrive nel libro autobiografico Stupore e tremori. In Giappone, mentre i suoi fratelli frequentavano la scuola americana, lei frequentò la scuola locale in quanto perfettamente bilingue franco-giapponese: «Moi je parle le franponais» (Biografia della fame) - «io parlo il frangiapponese», scrive nella prima parte della sua biografia.
In Cina frequentò la piccola scuola francese locale. Furono anni felici ma comunque difficili, di riflesso alla complicata situazione politica data dal regime comunista. Così Pechino venne vissuta solo nel ghetto degli stranieri di San Li Tun. La tappa successiva fu New York, dove Amélie frequentò il liceo francese e si appassionò alla danza classica che praticò per breve tempo. L'abbandono di New York coincise con la fine della sua infanzia e l'inizio del duro periodo adolescenziale.
Si trasferisce infatti in Bangladesh: «J'ai vécu dans le pays le plus pauvre au monde» («ho vissuto nel paese più povero del mondo»), dirà in un'intervista alla radio francese; qui conobbe l'anoressia («tra i 15 ed i 17 anni smisi di mangiare, il corpo sparisce poco a poco, assieme all'anima») che la marcò profondamente influenzando la sua produzione letteraria. (Biografia della fame). Il Bangladesh la costrinse a smettere la scuola che frequentò per corrispondenza e iniziò a cibarsi esclusivamente di libri. Qui si palesò il forte attaccamento per la sorella maggiore Juliette, «unica compagna della mia adolescenza» ("vivevamo in simbiosi...").
Giunse per la prima volta in Europa a 17 anni e si stabilì a Bruxelles con la famiglia. Nella capitale belga diceva di sentirsi «aussi étrange qu'étrangère» («tanto straniata quanto straniera»); ivi si laureò in filologia classica alla Libera Università di Bruxelles, dove però non riuscì ad integrarsi. Laureatasi, decise di ritornare a Tokyo per approfondire la conoscenza della lingua giapponese studiando la «langue tokyoïte des affaires»: assunta come traduttrice in un'enorme azienda giapponese, visse un'esperienza durissima (da traduttrice fu declassata a guardiana dei cessi), che raccontò in seguito nel libro Stupore e tremori, che riceverà il Grand Prix du Roman dell'Académie française.
Nel 1992 tornò in Belgio e pubblicò Igiene dell'assassino, origine del suo enorme successo letterario. Stabilitasi poi tra Parigi e Bruxelles, dedica 4 ore al giorno alla scrittura e pubblica, per scelta personale, un libro all'anno, alla fine di agosto. I suoi libri vengono tradotti e pubblicati dalle Edizioni Voland di Roma.
I suoi racconti sono prevalentemente autobiografici e la sua fonte di ispirazione è il suo percorso di vita[2]. I suoi romanzi hanno venduto oltre 18 milioni di copie nel mondo.[3]
Premi letterari[modifica | modifica wikitesto]
- Prix Alain-Fournier con Igiene dell'assassino nel 1993 edizioni Voland Roma
- Prix de jury Jean Giono con Causa di forza maggiore nel 2009 Edizioni Voland Roma e Le Catilinarie Edizioni Voland Roma
- Prix du roman de l'Academie Française con Stupori e tremori nel 1999 Edizioni Voland Roma
- Premio Chianciano con Le Catilinarie nel 1998 Edizioni Voland Roma
- Prix René-Fallet con Igiene dell'assassino nel 1993 Edizioni Voland Roma
- Prix Littéraire de la Vocation con Sabotaggio d'amore nel 1998 Edizioni Voland
- Prix Chardonne con Sabotaggio d'amore nel 1993 Edizioni Voland Roma
- Prix de Flore con Né di Eva né di Adamo nel 2008 Edizioni Voland Roma
- Prix Internet du Livre con Stupori e tremori
Opere[modifica | modifica wikitesto]
Romanzi[modifica | modifica wikitesto]
- Igiene dell'assassino (Hygiène de l'assassin, 1992) (Voland, 2001, EAN 978-88-88700-58-8 - Guanda, 2002, EAN 978-88-8246-366-3)
(vincitore Prix René-Fallet e Prix Alain-Fournier 1993) - Sabotaggio d'amore (Le Sabotage amoureux, 1993) (Voland, 1998, EAN 978-88-88700-34-2 - Guanda, 2001, EAN 978-88-8246-338-0)
(vincitore Prix Littéraire de la Vocation e Prix Chardonne) - Le catilinarie (Les Catilinaires, 1995) (Voland, 2001, EAN 978-88-88700-51-9 - Guanda, 2002, EAN 978-88-8246-367-0)
(vincitore Grand Prix Jean Giono) - Ritorno a Pompei (Péplum, 1996) (Voland, 1999, EAN 978-88-88700-52-6)
- Attentato (Attentat, 1997) (Voland, 1999, EAN 978-88-88700-26-7)
- Mercurio (Mercure, 1998) (Voland, 2000, EAN 978-88-86586-96-2)
- Stupore e tremori (Stupeur et tremblements, 1999) (Voland, 2001, EAN 978-88-86586-95-5 - Guanda, 2006, EAN 978-88-8246-897-2)
(vincitore Grand Prix du roman de l'Académie française 1999) - Metafisica dei tubi (Métaphysique des tubes, 2000) (Voland, 2002, EAN 978-88-86586-85-6 - Guanda, 2004, EAN 978-88-8246-368-7)
- Cosmetica del nemico (Cosmétique de l'ennemi, 2001) (Voland, 2003, EAN 978-88-88700-00-7)
- Dizionario dei nomi propri (Robert des noms propres, 2002) (Voland, 2004, EAN 978-88-88700-16-8)
- Antichrista (Antéchrista, 2003) (Voland, 2004, EAN 978-88-88700-30-4)
- Biografia della fame (Biographie de la faim, 2004) (Voland, 2005, EAN 978-88-88700-42-7)
- Acido solforico (Acide sulfurique, 2005) (Voland, 2006, EAN 978-88-88700-53-3 - Guanda, 2008, EAN 978-88-6088-636-1)
- Diario di Rondine (Journal d'Hirondelle, 2006) (Voland, 2006, EAN 978-88-88700-76-2)
- Né di Eva né di Adamo (Ni d'Ève ni d'Adam, 2007) (Voland, 2008, EAN 978-88-88700-98-4)
(vincitore Prix de Flore) - Causa di forza maggiore (Le Fait du prince, 2008) (Voland, 2009, EAN 978-88-6243-023-4)
(vincitore Grand Prix Jean Giono) - Il viaggio d'inverno (Le Voyage d'Hiver, 2009) (Voland, 2010, EAN 978-88-6243-057-9)
- Una forma di vita (Une Forme de vie, 2010) (Voland, 2011, EAN 978-88-6243-078-4)
- Uccidere il padre (Tuer le père, 2011) (Voland, 2012, EAN 978-88-6243-108-8)
- Barbablù (Barbe bleue, 2012) (Voland, 2013, EAN 978-88-6243-135-4)
- La nostalgia felice (La nostalgie hereuse, 2013) (Voland, 2014, EAN 978-88-6243-156-9)
- Pétronille (Pétronille, 2014) (Voland, 2015, EAN 978-88-6243-176-7)
- Il delitto del conte Neville (Le Crime du comte Neville, 2015) (Voland, 2016, EAN 978-88-6243-194-1)
- Riccardin dal ciuffo (Riquet à la houppe, 2016) (Voland, 2017, EAN 978-88-6243-072-2)
- Colpisci il tuo cuore (Frappe-toi le cœur, 2017) (Voland, 2018, EAN 978-88-6243-315-0)
- I nomi epiceni (Les Prénoms épicènes, 2018) (Voland, 2019 EAN 978-88-6243-361-7)
- Sete (Soif, 2019) (Voland, 2020 EAN 978-88-6243-402-7)
- Gli aerostati, Voland, 2021 ISBN 9788862434171
Racconti e novelle[modifica | modifica wikitesto]
- Elettra (Électre, 1996) (Voland/Glamour, 2012)
- (Le Mystère par excellence, 1999)
- Splendente come una padella (con Kikie Crevecoeur) (Brillant comme une casserole, 1999) (Einaudi, 2007, ISBN 978-88-06-17833-8)
Leggenda forse un po' cinese (Légende peut-être un peu chinoise, 1993)
L'olandese ferroviario (Le Hollandais ferroviaire, ?)
Di qualità migliore (De meilleure qualité, ?)
L'esistenza di Dio (L'Existence de Dieu, 1996) - (Aspirine, 2001)
- L'entrata di Cristo a Bruxelles (Voland, 2008, ISBN 978-88-6243-018-0)
L'entrata di Cristo a Bruxelles (L'Entrée du Christ à Bruxelles, 2004)
Senza nome (Sans nom, 2001) - (Les Champignons de Paris, 2007)
Teatro[modifica | modifica wikitesto]
- Libri da ardere (Les Combustibles, 1994) (Robin, 2001, ISBN 978-88-7371-376-0)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/amelie-nothomb_%28Enciclopedia-Italiana%29/.
- ^ J'ai tuojours su que l'age adulte ne comptait pas: dès la pubertà, l'existance n'est plus qu'un épilogue (Le Sabotage amoureux - 1998 - Voland)
- ^ Scuola Normale Superiore, Incontro con Amélie Nothomb - 24 febbraio 2015, 24 febbraio 2015. URL consultato il 23 giugno 2016.
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- Michel Zumkir - Amélie Nothomb de A à Z - Portrait d'un monstre littéraire - Le Grand Miroir - 2003 - Bruxelles
- Laureline Amanieux - Amélie Nothomb, l'éternelle affamée - Ed. Albin Michel - 2005 - Paris
- Laureline Amanieux - Personnage et identité dans l'oevre d'Amélie Nothomb,- Ed. Albin Michel - Paris
- Mark Lee - Les identités d'Amélie Nothomb: de l'invention médiatique aux fantasmes originaires. New York - Amsterdam . 2010
- Hélène Jaccomard - Coralie Nogueras - Le Fabuleux destin d'Amélie Nothomb - Tesi - Australia
- Ottavio Rossani - Il Cavallo dei Cavalcanti _ Intervista a Amélie Nothomb.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Amélie Nothomb
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Amélie Nothomb
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (FR) Sito ufficiale, su amelie-nothomb.com.
- Amélie Nothomb, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Amélie Nothomb, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Opere di Amélie Nothomb, su openMLOL, Horizons Unlimited srl.
- (EN) Opere di Amélie Nothomb, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Amélie Nothomb, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (EN) Amélie Nothomb, su Goodreads.
- Bibliografia italiana di Amélie Nothomb, su Catalogo Vegetti della letteratura fantastica, Fantascienza.com.
- (EN) Amélie Nothomb, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Amélie Nothomb, su AllMovie, All Media Network.
- (FR) Sito non ufficiale su Amélie Nothomb, su antechrista.info. URL consultato il 15 febbraio 2019 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
- (FR) Citazioni celebri, su gilles-jobin.org.
- (FR) Forum sur Amélie Nothomb : « Amélie Nothomb, une plume, un univers » : forum completissimo e documentato sull'autrice, sulla sua opera, sul suo stile…
- Recensione dello spettacolo Libri da ardere (Les combustibles) di Amélie Nothomb, produzione Teatridithalia, su teatrimilano.it.
- Sito italiano di Amélie Nothomb, su amelienothomb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59141239 · ISNI (EN) 0000 0000 8137 9681 · SBN IT\ICCU\TO0V\163740 · Europeana agent/base/70659 · LCCN (EN) n95060494 · GND (DE) 122396049 · BNF (FR) cb122606987 (data) · BNE (ES) XX1162968 (data) · NLA (EN) 40406685 · NDL (EN, JA) 00545198 · WorldCat Identities (EN) lccn-n95060494 |
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