Stefania Nobile

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Stefania Nobile

Stefania Nobile (Bologna, 16 novembre 1964) è un'imprenditrice, personaggio televisivo e truffatrice italiana,[1] nota al grande pubblico per la sua collaborazione nelle televendite della madre Wanna Marchi. Venne in seguito più volte condannata per gravi illeciti connessi alla sua attività.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Carriera televisiva e problemi con la giustizia[modifica | modifica wikitesto]

Nata a Bologna il 16 novembre 1964 è figlia della televenditrice Wanna Marchi e del suo primo marito Raimondo Nobile, un rappresentante di origini palermitane. Debutta in televisione a tredici anni con piccole partecipazioni, lavorando in seguito come annunciatrice televisiva e nel 1983 affianca la madre e il fratello Maurizio nel Wanna Marchi Show, in onda su Rete A, durante il quale ha il modo di esordire nel mondo delle televendite di prodotti cosmetici ed in seguito esoterici, attività che ha portato avanti fino al 2001.[2][3] Durante le televendite, Stefania Nobile agisce inizialmente come spalla della madre. In seguito utilizzerà un tono di voce particolarmente stridulo ed acuto, unito ad una incisiva aggressività verso il telespettatore, ed una gestualità appariscente ed ampia.

Nel dicembre del 2001, viene arrestata per associazione a delinquere finalizzata alla truffa e all'estorsione con la madre Wanna Marchi, in ragione della sua partecipazione societaria in Ascié S.r.l. e Anidene S.r.l., dell'attività televisiva e soprattutto di quella di coordinamento dei centralinisti che materialmente eseguivano le truffe.[4] Nel 2006 espresse il desiderio di entrare nel mondo del cinema pornografico, salvo poi rivelare poco dopo di aver preso in giro i giornalisti.[5] Il 4 marzo 2009 la Corte suprema di cassazione confermò in via definitiva la condanna a 9 anni e 4 mesi di Stefania Nobile.[1] Nobile e la madre sono state condannate, nel mese di aprile 2010, anche per bancarotta fraudolenta per il fallimento della società Ascié.

Dopo aver trascorso un anno di carcerazione preventiva, per rischio di fuga, tenta di lanciare un videoblog con annesso un e-commerce, ma senza successo. Conosce poi l'imprenditore Davide Lacerenza, che diventa il suo fidanzato e la assume come dipendente presso il ristorante "La Malmaison" e successivamente nel locale "La Gintoneria di Davide" a Milano. Stefania Nobile scriverà in seguito di essere in tal modo "rinata a nuova vita". Dopo la condanna, sconta qualche mese in carcere prima di essere ricoverata in una clinica per gravi problemi di salute: è affetta infatti da artrite reumatoide, malattia infiammatoria cronica sistemica per cui si è sottoposta ad alcuni interventi. Dopo qualche tempo, viene ammessa al regime degli arresti domiciliari.[6] Nel 2013 Stefania Nobile è ufficialmente uscita dal carcere.[7][8] Tuttavia, l'enormità dei prezzi del locale "La Malmaison", connessa alla pratica poco onesta di indurre i clienti ad ordinare senza menzionare loro il reale costo dei piatti (di centinaia e centinaia di euro, per conti che superano il migliaio di euro), ha fatto nascere roventi polemiche anche attorno all'attività di ristoratori della Nobile e del suo fidanzato.[9]

Nel gennaio 2017 suscita clamore l'annuncio della partecipazione, insieme alla madre, a L'isola dei famosi.[10] A causa delle polemiche sorte in merito, Mediaset ha deciso di non confermare la loro presenza nel cast del reality show.[11] Da dicembre insieme alla madre avrebbe dovuto tenere un corso di formazione per aspiranti venditori presso l'Istituto Paritari Volta di Bari ma viste le polemiche la scuola ci ripensa e fa un passo indietro.[12] Nella primavera del 2018 è protagonista assieme alla madre del programma di RTB Network Le grandi sorelle, dove segue e commenta in diretta le puntate della quindicesima edizione del Grande Fratello. Il 29 settembre 2021 torna in televisione prendendo parte assieme alla madre ad una maratona di 100 ore di diretta televisiva, trasmessa dal canale digitale GO-TV.[13] Per la stessa rete, dal 15 novembre 2021 conduce il programma televisivo #noicreiamodipendenza, in onda inizialmente il lunedì dalle 22:00 per otto ore di diretta consecutive, poi spostato al martedì alle 23:00 e ridotto nella durata a sole quattro ore.

Nel settembre del 2022 partecipa al documentario a puntate Netflix dedicato alla vita di Wanna Marchi intitolato Wanna,[14] candidato ai Nastri d'argento come miglior documentario nel 2023. Da gennaio dello stesso anno Stefania e sua madre approdano sulla piattaforma Twitch con un nuovo programma in diretta a orari variabili.

È sostenitrice dell'associazione Nessuno tocchi Caino, affiliata al Partito Radicale Transnazionale.

Imprenditoria[modifica | modifica wikitesto]

Successivamente alla scarcerazione, diventa imprenditrice nell'ambito della ristorazione in società con l'ex compagno Davide Lacerenza. In seguito sposterà le sue attività in Albania, dove nel 2018 apre tre locali: due cocktail bar, di cui uno a Tirana, e un ristorante a Durazzo. La Nobile venderà tali locali circa un anno dopo.[senza fonte] Nel 2021 fonda "Produzioni srl", una società di produzione televisiva.

Programmi televisivi[modifica | modifica wikitesto]

Documentari[modifica | modifica wikitesto]

Pubblicazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Le nostre prigioni. Un diario a quattro mani (con Wanna Marchi), Gallo & Calzati, 2003. ISBN 9788888379333.
  • Fine pena mai. La nostra vera storia come nessuno l’ha mai raccontata (con Wanna Marchi), Swipe NFT Italia, 2022

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Vanni Marchi, condanna confermata lei e la figlia torneranno in carcere, su milano.repubblica.it, Repubblica.it, 4 marzo 2009. URL consultato il 4 marzo 2009 (archiviato il 9 marzo 2009).
  2. ^ Baroni, pp. 535-536.
  3. ^ Grasso, pp. 459-460.
  4. ^ Magie con tele-truffa arrestata Vanna Marchi, su repubblica.it, 24 gennaio 2002. URL consultato il 28 maggio 2019 (archiviato il 28 maggio 2019).
  5. ^ Stefania Nobile e il porno: ecco la verità!, su tvblog.it. URL consultato il 28 agosto 2018 (archiviato il 29 agosto 2018).
  6. ^ Nel 2016 viene ufficializzata la sua partecipazione,in coppia con la madre Wanna, al reality show L'Isola dei Famosi ma, a causa delle critiche scatenate dall'opinione pubblica, che giudica la loro partecipazione inadeguata e irrispettosa verso tutti i truffati, Mediaset emana un comunicato in cui dichiara che le due truffatrici non faranno più parte del cast. Stefania Nobile ai domiciliari - Corriere della Sera Archiviato il 22 marzo 2014 in Internet Archive.
  7. ^ Stefania Nobile, figlia di Vanna Marchi ha finito di scontare la pena "Brindo, ora sono una donna libera" - il Resto del Carlino - Imola, su ilrestodelcarlino.it. URL consultato il 3 ottobre 2013 (archiviato il 5 ottobre 2013).
  8. ^ Vanna Marchi, la figlia ha finito di scontare la pena - CRONACA, su lettera43.it. URL consultato il 19 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2014).
  9. ^ Al ristorante di Stefania Nobile (figlia di Wanna Marchi) il conto è caro. Prenotano una cena da 70 euro ma ne pagano 1.170 - Huffington Post, su huffingtonpost.it. URL consultato il 19 febbraio 2018 (archiviato il 1º dicembre 2017).
  10. ^ Anna Rossi, Wanna Marchi e la figlia confessano: "Andiamo all'Isola perché dobbiamo lavorare", in Il Giornale, 10 gennaio 2017. URL consultato il 21 gennaio 2017 (archiviato il 20 gennaio 2017).
  11. ^ Marta Proietti, Isola dei famosi, Wanna Marchi e Stefania Nobile sono fuori, in Il Giornale, 18 gennaio 2017. URL consultato il 21 gennaio 2017 (archiviato il 20 gennaio 2017).
  12. ^ Wanna Marchi insegnante insieme alla figlia Stefania, la scuola ci ripensa: "Scelta inopportuna", su leggo.it. URL consultato il 19 febbraio 2018 (archiviato il 22 dicembre 2017).
  13. ^ Wanna Marchi e Stefania Nobile, il ritorno tv è da record: maratona senza precedenti, da dove trasmettono, su liberoquotidiano.it, 27 settembre 2021.
  14. ^ HDblog.it, Wanna Marchi, la docu-serie Netflix dal 21 settembre | Teaser, su HDblog.it, 21 luglio 2022. URL consultato il 21 luglio 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]