Stazione di Acireale (1867)

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Acireale
stazione ferroviaria
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàAcireale
Coordinate37°36′14.23″N 15°09′57″E / 37.603952°N 15.165832°E37.603952; 15.165832
LineeMessina-Siracusa
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1867
Soppressione1989
Caratteristiche
TipoStazione in superficie, passante
Binari4

La stazione di Acireale è stata la primitiva stazione ferroviaria posta sulla linea Messina-Siracusa, era a servizio dell'omonima città.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione di Acireale venne realizzata nel contesto della costruzione del secondo tronco ferroviario Giardini-Catania della ferrovia Messina-Siracusa ed aperta al traffico, quando questo venne inaugurato, nei primi giorni di gennaio del 1867[1], (il primo tratto Messina-Giardini era stato inaugurato l'anno prima) collegando quindi la città sia col capoluogo catanese che con le località a nord. La stazione venne costruita a sud della città, dove sarebbero entro breve tempo sorte le Terme col loro parco, l'Hotel des bains, e il castello 'Scammacca' dei Pennisi di Floristella.

I lavori di costruzione furono iniziati dalla Società Vittorio Emanuele, conosciuta anche come Società per le Strade ferrate Calabro-Sicule. In seguito la stazione (e la linea) vennero assorbiti dalla Società per le Strade Ferrate della Sicilia, detta anche Rete Sicula. La stazione ebbe sempre un buon traffico viaggiatori locali e a lungo percorso; vi fermavano tutte le categorie di treni compresi i più importanti direttissimi per il rilevante traffico viaggiatori turistico diretto alle località marine circostanti e alle vicine Terme.

In seguito al completamento del raddoppio dei binari della tratta Fiumefreddo-Catania Ognina la stazione venne abbandonata e sostituita da una nuova costruita circa 2 km più a sud e in zona decentrata.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio della stazione, non molto grande ma di elegante fattura, ricalca la struttura classica delle stazioni del tempo con un corpo centrale elevato e due laterali più bassi. Il tutto era completato, da una elegante pensilina in ferro con colonne portanti in ghisa di stile neoclassico a copertura del primo binario, rimossa inopportunamente negli anni ottanta. Sul fianco nord-est un piccolo casino di stile neogotico, sala d'aspetto privata dei Floristella, aggiungeva un tocco di eleganza alla stazione. L'edificio, dall'apertura della nuova grande stazione più a sud, è rimasto in semi abbandono.

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Ufficio Centrale di Statistica delle Ferrovie dello Stato, Prospetto cronologico dei tratti di ferrovia aperti all'esercizio dal 1839 al 31 dicembre 1926, in Trenidicarta.it, Alessandro Tuzza, 1927. URL consultato il 6 febbraio 2014.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]