Università Ruprecht Karl di Heidelberg: differenze tra le versioni

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Versione delle 14:20, 23 giu 2016

Ruprecht-Karls-Universität Heidelberg
Ubicazione
StatoBandiera della Germania Germania
CittàHeidelberg
Dati generali
Nome latinoRuperto Carola Heidelbergensis
MottoSemper Apertus
Fondazione1386
FondatoreRoberto I del Palatinato
Tipouniversità pubblica di ricerca
RettoreBernhard Eitel
Studenti30,873 (2012)
Dipendenti13,322
AffiliazioniGruppo di Coimbra, LERU, AUE
Mappa di localizzazione
Map
[www.uni-heidelberg.de Sito web]
Aula magna dell'università

L'Università Ruprecht Karl di Heidelberg (chiamata semplicemente Università di Heidelberg, Ruperto Carola, o solo Heidelberg) è un'università pubblica che si trova a Heidelberg, Baden-Württemberg, Germania. Fondata nel 1386 dal conte palatino del Reno Roberto I di Wittelsbach, è la più antica università tedesca.

Dopo l'università di Praga e l'università di Vienna, è la terza fondata nel Sacro Romano Impero a nord delle Alpi, nonché una delle più prestigiose d'Europa. Per secoli è stata costituita da quattro facoltà (teologia, diritto, medicina e filosofia), solo nel semestre estivo del 1891 si aggiunse la facoltà di scienze naturali come quinta facoltà indipendente. Nel 1969 fu suddivisa in 16 facoltà più specifiche in base alla materia di studio. Successivamente a una riorganizzazione condotta nel 2002, attualmente vi sono 12 facoltà.

Nelle attuali classifiche QS World University Rankings del 2013, l'università di Heidelberg risulta la migliore università tedesca. Nella classifica mondiale si trova al 50º posto. L'università fa parte della League of European Research Universities (LERU) e del Coimbra Group.

Tra le personalità più celebri che hanno insegnato a Heidelberg vi sono Robert Wilhelm Bunsen, Jürgen Habermas, Hermann von Helmholtz, Georg Wilhelm Friedrich Hegel, Karl Jaspers, Gustav Radbruch e Jakob Christmann.

Storia

Fase di fondazione

L'Università fu la terza a essere fondata nel Sacro Romano Impero dopo Vienna e Praga (la più antica università di lingua tedesca).

Fu fondata nel 1386 dal principe elettore Roberto I con autorizzazione papale, per dare al suo territorio molto suddiviso, il Palatinato sul Reno, un centro spirituale, per attirare stranieri e formare servitori del clero e dello stato nel proprio Paese. Sullo sfondo della creazione dell'Università c'era anche lo scisma del tramonto dell'impero: i dottorandi della Sorbona – schierata dalla parte del Papa residente ad Avignone – non potevano più servire nel clero del Palatinato – schierato dalla parte del Papa romano –, motivo per cui esisteva un fabbisogno di formazione locale per i teologi. I primi professori della giovane università provenivano da Parigi e da Praga e fuggivano dalla divisione ecclesiastica e dalle lotte nazionalistiche della propria patria verso l'allora sicura Heidelberg. Il rettore della fondazione fu Marsilius da Inghen. A Heidelberg per molto tempo venne insegnata esclusivamente la corrente filosofica del Nominalismo.

I certificati di fondazione furono approntati il 1º ottobre 1386. Il 18 ottobre cominciò il Corso di studi Generale con una messa in chiesa, il giorno successivo cominciarono le lezioni cattedratiche.[5] La commissione di un sigillo in argento reca anch'essa la data del 18 ottobre. L'università riporta l'immagine del sigillo nel proprio logo.[6]

All'inizio l'università sperimentò notevoli problemi di spazio, le lezioni cattedratiche avevano luogo nel chiostro agostiniano e francescano. L'università ottenne ulteriori spazi quando il principe elettore Roberto II scacciò gli ebrei da Heidelberg e lasciò all'università gli edifici che si liberavano. La sinagoga cambiò funzione e divenne la Marienkapelle (cappella di Maria) fungendo da aula. Per finanziare l'università il principe elettore Roberto III creò la fondazione del Santo Spirito, la chiesa del Santo Spirito serviva contemporaneamente da chiesa universitaria, finché nel XIX secolo questa funzione venne assunta dalla Peterskirche (chiesa di Pietro).

I principi elettori provvedevano alla loro università, ma intervenivano anche nella sua autonomia laddove pareva loro necessario. Fecero così spazio a nuove correnti spirituali, come l'umanesimo. Così Federico il vittorioso attuò un'importante riforma universitaria: presso la facoltà teologica era ora permesso insegnare anche il Realismo, che rappresentava una porzione di libertà didattica. Contemporaneamente alla facoltà giuridica ora accanto al diritto canonico veniva insegnato anche il diritto secolare. Il consigliere di corte di Federico, Andreas Hartmanni, tra il 1463 e la sua morte nel 1495, fu eletto in totale per sette volte rettore dell'università, come nessuno dei suoi predecessori o successori in carica. Tra i canonici della chiesa del santo spirito c'era il parente più giovane di questo, Hartmannus Hartmanni, che attorno al 1510 istituì la borsa di studio di più lunga vita tra le prime dell'università, che durò fino al 1949.

Riforma

Contro la riforma l'Università si chiuse per lungo tempo nonostante la disputa di Heidelberg di Martin Lutero del 1518. Sebbene l'imperatore palatino Hartmannus Hartmanni il vecchio, figlio del precedente rettore, il principe elettore Federico II, nel 1546 riuscì a far sì che il predicatore protestante della chiesa del santo spirito, Heinrich Stoll, venisse nominato rettore dell'Università contro il volere dei professori legati alle antiche credenze, inizialmente riuscì solo la riforma della facoltà degli artisti e del Collegium principis. Solo il principe elettore Ottheinrich nel 1556 trasformò l'intera Università in una scuola superiore nazionale evangelica. In questo contesto intraprese la riforma universitaria fino ad allora più incisiva: da quel momento in poi gli studenti avrebbero dovuto indossare normali abiti borghesi invece dell'abito clericale fino ad allora prescritto. Nella facoltà di teologia lo studio dell'ebraico e del greco divenne obbligatorio, nella facoltà di medicina venne attribuito maggior peso alla formazione pratica.

Nella seconda metà del XVI secolo Heidelberg, grazie al principe elettore Federico III, diventò un centro di scienza e cultura europee e assunse particolare carattere come scuola superiore calvinista. Heidelberg diventò la Ginevra tedesca, cioè un centro di erudizione calvinista, il cui carisma internazionale attirò professori e studenti da tutta Europa. Con la cooperazione della facoltà di teologia, nel 1563 nacque il famoso catechismo di Heidelberg. Accanto al calvinismo, verso la fine del XVI secolo nacque il tardo-umanesimo. In quest'epoca operavano qui tra l'altro Paul Schede, Jan Gruter, Martin Opitz, Julius Wilhelm Zincgref o Matthäus Merian.

La guerra dei Trent'anni

Il periodo di fioritura durò fino al 1618. La guerra dei Trent'anni colpì pesantemente l'Università. Più volte l'attività didattica venne interrotta, nel 1622 la Bibliotheca Palatina famosa in tutto il mondo venne trasferita a Roma. Il faticoso nuovo inizio dopo la guerra frantumò la completa distruzione di Heidelberg ad opera delle truppe di Luigi XIV nel 1693. L'Universtià rimase nuovamente chiusa diversi anni.

XVIII secolo

La Domus Wilhelmina del 1735, oggi chiamata Vecchia Università, foto storica (intorno al 1900)

Nel XVIII secolo a Heidelberg regnava la mediocrità intellettuale. I professori provenivano per la maggior parte dai gesuiti, che solitamente rimanevano a Heidelberg solo per breve tempo. In altre posizioni cattedratiche si affermava l'ereditarietà di tali posizioni, ciò che danneggiava il livello scientifico. Il carattere protestante fino ad allora incontestato andò perduto a causa di una tardiva controriforma. La cattiva amministrazione finanziaria e le guerre rivoluzionarie alla fine del XVIII secolo portarono l'Università a perdere il proprio patrimonio e le proprie entrate indipendenti.

Nel 1712–1735 nella piazza dell'Università con la Domus Wilhelmina, oggi nota come Vecchia Università, sorse un nuovo edificio principale, l'architetto era Johann Adam Breunig di Magonza.[7]

Voci correlate

Altri progetti

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