Ionizzazione chimica a pressione atmosferica: differenze tra le versioni
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*{{cita libro|Robert M.|Silverstein|Identificazione spettrometrica di composti organici|giugno 2006|Casa Editrice Ambrosiana|Milano|coautori=Francis X. Webster, David J. Kiemle|ed=2}}ISBN 88-408-1344-6 |
*{{cita libro|Robert M.|Silverstein|Identificazione spettrometrica di composti organici|giugno 2006|Casa Editrice Ambrosiana|Milano|coautori=Francis X. Webster, David J. Kiemle|ed=2}}ISBN 88-408-1344-6 |
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*{{cita libro|Kenneth A.|Rubinson|Chimica analitica strumentale|luglio 2002|Zanichelli|Bologna|coautori=Judith F. Rubinson|ed=1}}ISBN 88-08-08959-2 |
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==Voci correlate== |
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Versione delle 00:28, 2 dic 2009
In spettrometria di massa la ionizzazione chimica a pressione atmosferica è una tecnica di ionizzazione a pressione atmosferica. Questa tecnica produce poca frammentazione, è una tecnica di ionizzazione soft. Comunemente si indica con APCI, dalla lingua inglese atmospheric pressure chemical ionization.
Meccanismo
Il campione viene nebulizzato con l'aiuto di un gas ausiliario (aria o azoto) e fatto evaporare in una zona fortemente riscaldata per un tempo molto breve: in questo modod i composti termolabili non degradano. Il campione viene poi ionizzato da un ago sottoposto a potenziale che produce una scarica effetto corona: dapprima vengono ionizzati i gas ausiliari(ioni primari), questi ionizzano il solvente (ioni reagenti) i quali a loro volta ionizzano il campione.
Bibliografia
- Robert M. Silverstein, Francis X. Webster, David J. Kiemle, Identificazione spettrometrica di composti organici, 2ª ed., Milano, Casa Editrice Ambrosiana, giugno 2006.ISBN 88-408-1344-6
- Kenneth A. Rubinson, Judith F. Rubinson, Chimica analitica strumentale, 1ª ed., Bologna, Zanichelli, luglio 2002.ISBN 88-08-08959-2