Baiano: differenze tra le versioni

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*Autostrada [[A16]] Napoli - Bari, con proprio casello
*Autostrada [[A16]] Napoli - Bari, con proprio casello
*[[Strada Statale 7 bis di Terra di Lavoro|Strada statale 7 bis di Terra di Lavoro]]
*[[Strada Statale 7 bis di Terra di Lavoro|Strada statale 7 bis di Terra di Lavoro]]
*[[Stazione di Baiano (Circumvesuviana)|Stazione]] della [[Circumvesuviana]]
*[[Stazione di Baiano (Circumvesuviana)|Stazione]] della [[Ferrovia Napoli-Nola-Baiano]] della [[Circumvesuviana]]
*Servizio di autolinee ("Strade Ferrate Secondarie Meridionali"), linea tra Napoli e Avellino
*Servizio di autolinee ("Strade Ferrate Secondarie Meridionali"), linea tra Napoli e Avellino



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Baiano è un comune di 4.743 abitanti della provincia di Avellino.

Dista 21 km da Avellino, 34 km da Napoli e 9 km da Nola. È membro della Comunità Montana Vallo di Lauro e Baianese. Territorialmente e culturalmente fa parte dell'agro nolano e vi si parla un dialetto più simile al napoletano che all'avellinese.

Geografia

Il comune di Baiano si estende su una superfice di circa 12,25 km2, di cui il 42,80% è montano o collinare, buona parte nel territorio chiamato "Bosco di Arciano".

Si trova al confine della provincia di Avellino con quella di Napoli, al termine della pianura Campana, in una valle limitata a sud dai monti di Lauro (dove si trova Visciano) e ad est e a nord dall'Appennino Campano, con il massiccio del monte Avella (1598 m s.l.m.); della stessa catena fa parte anche Montevergine (1.493 m s.l.m.).

Storia

Il nome potrebbe derivare da una proprietà di epoca romana, praedium Badianum ("podere di Badio"), legato al vicino centro di Abella (oggi Avella). In epoca romana il territorio era stato assegnato alla tribù Galeria.

Fece in seguito parte del longobardo ducato di Benevento e del normanno principato di Salerno ed è ricordato nel 1129 come casale di Avella, mentre nel 1210 era tassato separatamente. Nel 1371 Avella e Baiano furono dati in feudo a Nicola Janvilla, conte di Sant'Angelo dei Lombardi. In seguito fu feudo degli Orsini e quindi fece parte della baronia di Avella. Alla fine del Seicento recuperò la propria autonomia.

Nel 1835 divenne comune autonomo e fece parte in passato della provincia di Terra di Lavoro (attuale provincia di Caserta). Con l'unità d'Italia fu assegnata alla provincia di Avellino. Ebbe nel corso dell'Ottocento un forte sviluppo demografico e il 1 luglio 1885 vi venne inaugurata la linea ferroviaria Napoli-Baiano.

Nel Novecento fu capoluogo del mandamento omonimo, che comprendeva i comuni di Avella, Mugnano del Cardinale, Quadrelle, Sirignano e Sperone e fu sede della pretura, del carcere mandamentale e di altri uffici amministrativi. In particolare nel secondo dopoguerra subì il fenomeno dell'emigrazione, diretta in particolare verso i paesi dell'Europa settentrionale. Oggi vi hanno sede la tenenza dei carabinieri, una caserma della guardia di finanza e una del corpo forestale dello stato, l'ufficio di collocamento, e un distaccamento dell'ASL avellinese.

Rione Vesuni

Il "rione d'e Vesune" (letteralmente "quartiere dei Visoni", chiamato anche "e Vesune", ovvero "i Vesuni") è il centro storico del paese. Il toponimo è di origine incerta: secondo la tradizione orale deriverebbe dal viso largo o burbero dei contadini che ne erano gli abitanti; in alternativa potrebbe essere derivato dai "grandi visi" presenti nella decorazione del portale di uno degli edifici (palazzo Piciocchi), o dal nome della dea Vesuna, divinità della fertilità attestata principalmente presso i Marsi[1].

Il quartiere sorse probabilmente durante la dominazione spagnola, abitato in prevalenza da contadini poveri. Con l'apertura della linea ferroviaria per Napoli alla fine dell'Ottocento ebbe un forte incremento demografico, attraendo abitanti dal napoletano e dal resto dell'agro nolano.

Molti edifici subirono danni nel terremoto del 23 novembre del 1980 e dalle successive scosse del 14 febbraio del 1981. Dopo la ricostruzione oggi attrae gli immigrati, provenienti in particolare dai paesi dell'est europeo, e si presenta tuttora in crescita demografica.

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[2]

Luoghi di interesse

  • Quartiere Vesuni (centro storico)
  • Chiese di Santa Croce, dei Santi Apostoli e di Santo Stefano, restaurate dopo i danni subiti per le scosse sismiche del 1980 e 1981 (in particolare la chiesa di Santo Stefano subì danni al tetto, con la perdita degli affreschi, ora sostituiti).
  • Eremo di Gesù e Maria
  • Vallone Sorroncello (650 m s.l.m.).

Cultura

Nel periodo di Natale si tiene a Baiano la "festa del Maio".

  • Tra il 13 dicembre e la vigilia di Natale si tengono le mess 'e notte, che vengono celebrate alle 5 di mattina per consentire di andare quindi al lavoro.
  • In un cortile del centro storico viene allestito un presepe e la sera della vigilia di Natale vi si porta in processione il Bambino Gesù. Nel corso della messa nella chiesa della Santa Croce, vengono benedette le carabine e gli attrezzi da boscaiolo.
  • Dopo la messa i boscaioli si recano nel "bosco di Arciano", sulla montagna, per tagliare un albero, "il Maio", preventivamente segnato da due grandi S di colore rosso in onore del patrono, Santo Stefano. Il tronco viene quindi portato alla chiesa di Santo Stefano per essere benedetto. Nel piazzale antistante la chiesa vengono sparati colpi con le vecchie carabine ad avancarica e l'albero viene eretto in un buco appositamente preparato, tirato da cinque funi disposte su cinque punti del piazzale. Infine il membro di una famiglia che ha per tradizione tale compito, si arrampica sul tronco per sciogliere le funi, operazione alla cui riuscita viene attribuito un significato beneaugurante per l'anno a venire.
  • Il giorno di Natale dopo pranzo si raccolgono le fascine casa per casa, che serviranno la sera ad accendere un grande falò nel piazzale ('o fucarone), con il quale termina la festa.

Sport

Baiano ha dato al calcio professionistico quattro calciatori, tutti centrocampisti:

Economia

L'economia si basa sulle attività agricole (castagne e nocciole) e commerciali.

Trasporti


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  1. ^ Le etimologie del toponimo "Vesuni" sono riportate nella guida "Itinerari Vivirpinia Classic" 2006-2007 (testo in rete (PDF), p.7), dell'assessorato al turismo della Regione Campania.
  2. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.