Tutti i Santi: differenze tra le versioni

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Il 1º novembre venne decretato festa di precetto da parte del re franco [[Luigi il Pio]] nell'[[835]]. Il decreto fu emesso "su richiesta di [[papa Gregorio IV]] e con il consenso di tutti i vescovi"<ref name="brit" />. La festa si dotò di [[Ottava (liturgia)|ottava]] solenne ancora presente nel rito straordinario della Chiesa durante il pontificato di [[papa Sisto IV]], quando, bandendo la crociata per la liberazione di Otranto nel settembre 1480, il pontefice implorò la benedizione dell'Altissimo sulle schiere cristiane. La solennità di Tutti i Santi sostituì l'antica festa romana dedicata a [[Cesareo di Terracina|San Cesario diacono e martire]] (santo tutelare degli imperatori romani), fissata proprio al 1º novembre: in questo giorno una solenne processione partiva dalla [[Basilica dei Santi Cosma e Damiano]] e si dirigeva sul [[Palatino]] in onore di San Cesario e degli imperatori. Papa Gregorio IV avrebbe deciso di trarne partito per sradicare la superstizione del giorno delle anime, il vecchio [[Samhain]] celtico; gli imperiali installati sul Palatino gli ricordavano ogni anno, con la festa di San Cesario, lo spettacolo delle loro pratiche semipagane e semicristiane<ref>Saintyves Pierre, ''I santi successori degli dei: L'origine pagana del culto dei santi'', Edizioni Arkeios, 2016</ref>.
Il 1º novembre venne decretato festa di precetto da parte del re franco [[Luigi il Pio]] nell'[[835]]. Il decreto fu emesso "su richiesta di [[papa Gregorio IV]] e con il consenso di tutti i vescovi"<ref name="brit" />. La festa si dotò di [[Ottava (liturgia)|ottava]] solenne ancora presente nel rito straordinario della Chiesa durante il pontificato di [[papa Sisto IV]], quando, bandendo la crociata per la liberazione di Otranto nel settembre 1480, il pontefice implorò la benedizione dell'Altissimo sulle schiere cristiane. La solennità di Tutti i Santi sostituì l'antica festa romana dedicata a [[Cesareo di Terracina|San Cesario diacono e martire]] (santo tutelare degli imperatori romani), fissata proprio al 1º novembre: in questo giorno una solenne processione partiva dalla [[Basilica dei Santi Cosma e Damiano]] e si dirigeva sul [[Palatino]] in onore di San Cesario e degli imperatori. Papa Gregorio IV avrebbe deciso di trarne partito per sradicare la superstizione del giorno delle anime, il vecchio [[Samhain]] celtico; gli imperiali installati sul Palatino gli ricordavano ogni anno, con la festa di San Cesario, lo spettacolo delle loro pratiche semipagane e semicristiane<ref>Saintyves Pierre, ''I santi successori degli dei: L'origine pagana del culto dei santi'', Edizioni Arkeios, 2016</ref>.


L'antropologo [[James Frazer]], osservando che, prima di diventare festa di precetto, la festa di Tutti i Santi veniva già festeggiata in Inghilterra (paese un tempo abitato dai [[Celti]]) il 1º novembre, ipotizzò che tale data fosse stata scelta dalla Chiesa per creare una continuità cristiana con [[Samhain]], l'antica festa celtica del nuovo anno (secondo le teorie dello storico Rhŷs)<ref name="Hut" />, a seguito di richieste in tal senso provenienti dal mondo monastico irlandese{{citazione necessaria}}. Questo studioso, insieme con altri, sostenne che, secondo le credenze celtiche, durante la festa del Samhain i morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e che quel giorno celebrazioni gioiose venissero tenute in loro onore. Da questo punto di vista le antiche tribù celtiche erano un tutt'uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non sarebbe mai stato eliminato pienamente, nemmeno con l'avvento del cristianesimo che infatti il 2 novembre celebra i defunti.
L'antropologo [[James Frazer]], osservando che, prima di diventare festa di precetto, la festa di Tutti i Santi veniva già festeggiata in Inghilterra (paese un tempo abitato dai [[Celti]]) il 1º novembre, ipotizzò che tale data fosse stata scelta dalla Chiesa per creare una continuità cristiana con [[Samhain]], l'antica festa celtica del nuovo anno (secondo le teorie dello storico Rhŷs)<ref name="Hut" />, a seguito di richieste in tal senso provenienti dal mondo monastico irlandese{{citazione necessaria}}. Questo studioso, insieme con altri, sostenne che, secondo le credenze celtiche, durante la festa del Samhain i morti sarebbero potuti ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e che quel giorno celebrazioni gioiose venissero tenute in loro onore. Da questo punto di vista le antiche tribù celtiche erano un tutt'uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non sarebbe mai stato eliminato pienamente, nemmeno con l'avvento del cristianesimo che infatti il 2 novembre celebra i defunti.


Lo storico inglese Ronald Hutton ha messo in discussione queste tesi, osservando come una festa in onore di tutti i santi venisse celebrata da vari secoli (prima di essere festa di precetto), in date discordanti nei vari paesi: per la Chiesa di Roma era il 13 maggio, in Irlanda (paese di cultura celtica) era il 20 aprile, mentre il 1º novembre era una data diffusa in Inghilterra e Germania (paesi di cultura germanica)<ref name="Hut" />. Inoltre, sempre secondo Hutton, non ci sarebbero prove che Samhain avesse a che fare coi morti, e la [[Commemorazione dei defunti]] iniziò a essere celebrata solo in seguito, nel 998<ref name="Hut" />.
Lo storico inglese Ronald Hutton ha messo in discussione queste tesi, osservando come una festa in onore di tutti i santi venisse celebrata da vari secoli (prima di essere festa di precetto), in date discordanti nei vari paesi: per la Chiesa di Roma era il 13 maggio, in Irlanda (paese di cultura celtica) era il 20 aprile, mentre il 1º novembre era una data diffusa in Inghilterra e Germania (paesi di cultura germanica)<ref name="Hut" />. Inoltre, sempre secondo Hutton, non ci sarebbero prove che Samhain avesse a che fare coi morti, e la [[Commemorazione dei defunti]] iniziò a essere celebrata solo in seguito, nel 998<ref name="Hut" />.

Versione delle 19:35, 31 ott 2019

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Tutti i Santi
Tutti i Santi, dipinto di Beato Angelico
Tiporeligiosa
Data1º novembre (cattolicesimo); prima domenica dopo la Pentecoste (cristianesimo orientale)
Periodoanno liturgico
ReligioneCristianesimo
Oggetto della ricorrenzaCommemorazione di tutti i Santi
Ricorrenze correlateCommemorazione dei defunti
Cimitero durante Tutti i Santi in Polonia

Il giorno di tutti i Santi, noto popolarmente anche come Ognissanti, è una festa cristiana che celebra insieme la gloria e l'onore di tutti i santi, ivi comprendendo anche quelli non canonizzati.

Nel calendario liturgico della Chiesa cattolica e della Chiesa Ortodossa, è chiamata Solennità di Ognissanti oppure Solennità di tutti i Santi.

La solennità del calendario liturgico romano (in latino: Sollemnitas Omnium Sanctorum) cade il 1º novembre (seguita il 2 novembre dalla Commemorazione dei defunti), ed è una festa di precetto; prima delle riforme di Pio XII del 1955 aveva anche una vigilia e un'ottava.

Storia

Le commemorazioni dei martiri, comuni a diverse Chiese, cominciarono ad esser celebrate nel IV secolo. Le prime tracce di una celebrazione generale sono attestate ad Antiochia, e fanno riferimento alla domenica successiva alla Pentecoste[1]. Questa usanza viene citata anche nella settantaquattresima omelia di Giovanni Crisostomo (407)[1] ed è preservata fino ad oggi dalle Chiese orientali. Anche Sant'Efrem il Siro (373) parla di tale festa, e la colloca il 13 maggio[1].

La ricorrenza della Chiesa occidentale potrebbe derivare dalla festa romana della Dedicatio Sanctae Mariae ad Martyres, ovvero l'anniversario della trasformazione del Pantheon in chiesa dedicata alla Vergine e a tutti i martiri, avvenuta il 13 maggio 609 o 610 da parte di papa Bonifacio IV[2][3]; la data del 13 maggio coincide con quella citata da Sant'Efrem.

In seguito papa Gregorio III (731-741) scelse il 1º novembre come data dell'anniversario della consacrazione di una cappella a San Pietro alle reliquie "dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo". Arrivati ai tempi di Carlo Magno, la festa in onore di tutti i santi era diffusamente celebrata[2] in novembre[senza fonte].

Il 1º novembre venne decretato festa di precetto da parte del re franco Luigi il Pio nell'835. Il decreto fu emesso "su richiesta di papa Gregorio IV e con il consenso di tutti i vescovi"[2]. La festa si dotò di ottava solenne ancora presente nel rito straordinario della Chiesa durante il pontificato di papa Sisto IV, quando, bandendo la crociata per la liberazione di Otranto nel settembre 1480, il pontefice implorò la benedizione dell'Altissimo sulle schiere cristiane. La solennità di Tutti i Santi sostituì l'antica festa romana dedicata a San Cesario diacono e martire (santo tutelare degli imperatori romani), fissata proprio al 1º novembre: in questo giorno una solenne processione partiva dalla Basilica dei Santi Cosma e Damiano e si dirigeva sul Palatino in onore di San Cesario e degli imperatori. Papa Gregorio IV avrebbe deciso di trarne partito per sradicare la superstizione del giorno delle anime, il vecchio Samhain celtico; gli imperiali installati sul Palatino gli ricordavano ogni anno, con la festa di San Cesario, lo spettacolo delle loro pratiche semipagane e semicristiane[4].

L'antropologo James Frazer, osservando che, prima di diventare festa di precetto, la festa di Tutti i Santi veniva già festeggiata in Inghilterra (paese un tempo abitato dai Celti) il 1º novembre, ipotizzò che tale data fosse stata scelta dalla Chiesa per creare una continuità cristiana con Samhain, l'antica festa celtica del nuovo anno (secondo le teorie dello storico Rhŷs)[3], a seguito di richieste in tal senso provenienti dal mondo monastico irlandese[senza fonte]. Questo studioso, insieme con altri, sostenne che, secondo le credenze celtiche, durante la festa del Samhain i morti sarebbero potuti ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e che quel giorno celebrazioni gioiose venissero tenute in loro onore. Da questo punto di vista le antiche tribù celtiche erano un tutt'uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non sarebbe mai stato eliminato pienamente, nemmeno con l'avvento del cristianesimo che infatti il 2 novembre celebra i defunti.

Lo storico inglese Ronald Hutton ha messo in discussione queste tesi, osservando come una festa in onore di tutti i santi venisse celebrata da vari secoli (prima di essere festa di precetto), in date discordanti nei vari paesi: per la Chiesa di Roma era il 13 maggio, in Irlanda (paese di cultura celtica) era il 20 aprile, mentre il 1º novembre era una data diffusa in Inghilterra e Germania (paesi di cultura germanica)[3]. Inoltre, sempre secondo Hutton, non ci sarebbero prove che Samhain avesse a che fare coi morti, e la Commemorazione dei defunti iniziò a essere celebrata solo in seguito, nel 998[3].

Chiese dedicate a tutti i santi

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Ognissanti.

Note

  1. ^ a b c All saints' day in Catholic Encyclopedia, su newadvent.org.
  2. ^ a b c All Saints, Festival of in 1911 Encyclopædia Britannica, su en.wikisource.org.
  3. ^ a b c d Ronald Hutton, The stations of the Sun, New York, Oxford University Press, 1996, pp. 363-364.
  4. ^ Saintyves Pierre, I santi successori degli dei: L'origine pagana del culto dei santi, Edizioni Arkeios, 2016

Voci correlate

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Collegamenti esterni

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 46080 · LCCN (ENsh85003608 · GND (DE4141927-3 · BNF (FRcb12187609q (data) · J9U (ENHE987007293925805171
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