Sei personaggi in cerca d'autore
Sei personaggi in cerca d'autore | |
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Dramma senza atti né scene: ci sono due interruzioni che sembrano casuali | |
Rappresentazione parigina nel 1923 dei Sei personaggi | |
Autore | Luigi Pirandello |
Lingua originale | |
Genere | dramma |
Composto nel | 1921 |
Prima assoluta | 9 maggio 1921 Teatro Valle, Roma |
Personaggi | |
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Sei personaggi in cerca d'autore è un dramma di Luigi Pirandello. Ritenuto la sua opera più famosa, e quella più caratteristica della sua produzione drammaturgica, debuttò il 9 maggio 1921 al teatro Valle di Roma con esiti clamorosi: tra i detrattori di Pirandello e i suoi ammiratori si rischiò lo scontro fisico[1]. In una terza edizione del 1925 l'autore aggiunse una prefazione nella quale chiariva la genesi, gli intenti e le tematiche fondamentali del dramma.
È considerata la prima opera della trilogia del teatro nel teatro, comprendente Questa sera si recita a soggetto e Ciascuno a suo modo.
Trama
La scena si apre con un palcoscenico apparentemente in corso di allestimento per consentire le prove del secondo atto di un'opera teatrale di Luigi Pirandello (Il giuoco delle parti). Mentre gli attori ed i membri della compagnia si organizzano per la realizzazione della prova, l'usciere del teatro annuncia al capocomico l'arrivo di sei personaggi, i quali lo seguiranno con aria smarrita e perplessa, guardandosi intorno.
Lo svolgimento dell'intera vicenda si evince soprattutto grazie alle battute del Padre e della Figliastra. Il Padre, uomo distinto sulla cinquantina, racconta di essersi ritrovato ad abbandonare la Moglie ed un Figlio, per il bene di lei e per consentirle di crearsi una nuova vita con un altro uomo, il segretario che viveva in casa loro. Ciò nonostante, il Padre non perde mai di vista il nuovo nucleo familiare che crescerà con la nascita di altri tre figli: la Figliastra, il Giovinetto e la Bambina.
L'equilibrio della nuova famiglia crolla con la morte del segretario. La Madre e la Figliastra si trovano quindi a lavorare presso un atelier gestito da Madama Pace la quale, insoddisfatta del lavoro della Madre, punta gli occhi sulla Figliastra e, approfittando della sua bellezza e della sua giovane età, le propone di intrattenersi con degli uomini se non vuole che la Madre rimanga senza lavoro a crescer sola quattro figli.
La ragazza accetta, ma il destino vuole che un giorno ella si ritrovi di fronte, in veste di cliente, proprio il Padre.
Madama Pace, che di fatto è il settimo personaggio, non è in scena fin dall'inizio; evocata più volte, farà la sua apparizione quando ricreano la scena del retrobottega dell'atelier. Ella entra dall'uscio in fondo ma fa solo pochi passi verso il centro del palcoscenico. Si tratta di una donna grassa ed appare con capelli di lana color carota, adornati da una rosa fiammante. Veste un abito di seta rossa ed ha un ventaglio di piume in una mano, mentre nell'altra tiene una sigaretta accesa. Gli attori della compagnia, spaventati dalla presenza improvvisa della megera, fuggiranno dal palcoscenico, lasciando in scena la stessa e la Figliastra.
Inizia in tal modo la scena in cui, con una ridicola parlata mezzo italiana e mezzo spagnola, Madama Pace annuncia alla Figliastra l'arrivo di un cliente (il Padre).
Il capocomico, convinto dell'effetto della scena, la fa subito provare agli attori ma, a causa dell'eccessiva artificiosità della rappresentazione, la Figliastra scoppia in fragorose risate, convincendo il capocomico a permettere che i personaggi stessi rappresentino se stessi sulla scena, perché gli attori non sono in grado di vivere appieno le emozioni provate dai personaggi veri. La rappresentazione continua fino all'arrivo della Madre in scena la quale cerca di separare il Padre e la Figliastra per impedire che il dramma si consumi; Madama Pace se ne va. La rappresentazione si interrompe bruscamente con l'abbassamento improvviso del sipario, provocato per sbaglio dal macchinista.
La rappresentazione riprende ed è ambientata, stavolta, in un giardino dove il Figlio scopre la Bambina affogata nella vasca e, preso da orrore, scorge dietro un albero la figura del Giovinetto che, con occhi da pazzo e una rivoltella nascosta nella tasca, ha assistito alla scena. All'improvviso parte un colpo di rivoltella, seguito dal grido di disperazione della Madre. Allo sconcerto degli attori, che non sanno se il ragazzo sia morto o no, il Padre grida la verità di quegli avvenimenti.
La conclusione
Il capocomico, indispettito per la giornata di prove perduta, ordina all'elettricista di spegnere le luci e licenzia tutti. Ma dietro il fondo, in cui si trovavano i personaggi andati a soccorrere il Giovinetto e la Bambina, si accende come per errore una luce verde che proietta quattro grandi ombre - quelle del Padre, della Madre, del Figlio e della Figliastra - sul capocomico, il quale scappa terrorizzato. Spento il riflettore escono dal fondo, nell'ordine, il Padre, la Madre e il Figlio, che si fermano in mezzo al palcoscenico. Ultima ad uscire è la Figliastra che, ripetendo la sua perdizione, corre verso le scalette e con una stridula risata rivolta agli altri scompare dalla scena. In quest’opera viene abbattuta la quarta parete ossia il “muro” tra gli attori e gli osservatori. È anche presente la rottura della linearità del tempo, il tempo non procede in modo lineare.
Temi nell'opera
- Tentativo di svelare il meccanismo e la magia della creazione artistica e il passaggio dalla persona al personaggio, dall'avere forma all'essere forma.
- Eliminazione dello spazio artistico, disintegrazione dello spazio teatrale.
- Creazione di scene traumatiche (volontà di vivere una vita autentica da parte dei Sei personaggi, in cui però si ripete l'angoscia delle colpe).
- Scomposizione delle strutture drammatiche (teatro nel teatro).
- Comunicazione fondata sulla trasmissione di messaggi inautentici, non rispondenti al nostro essere, perché impossibili da racchiudere nella convenzione del parlato, il che porta a rapporti compromessi sul nascere e quindi ad una solitudine senza rimedio.
- Rottura della quarta parete ad opera dei personaggi.
- Frammentazioni della linea temporale, perché secondo Pirandello la vita non segue un corso lineare.
Il rapporto con la psicoanalisi
Sei personaggi in cerca d'autore è la prima rappresentazione artistica del confronto tra l'Io dell'autore e i fantasmi dell'inconscio che nell'ambito della psicologia dinamica dell'epoca fu al centro dell'immaginazione attiva di Carl Gustav Jung e Marie Louise von Franz, oltre che dello psicodramma di Jacob Levi Moreno. La creazione dell'opera che cerca di emergere alla luce, dal punto di vista della psicoterapia, corrisponde alla catarsi e alla realizzazione di un nuovo equilibrio esistenziale.[2][3][4][5][6][7]
Note
- ^ Sucesso tra vivissimi contrasti del nuovo dramma di L. Pirandello "Sei personaggi in cerca d'autore", in La Stampa, 10 maggio 1921, p. 5. URL consultato il 12 aprile 2022.
- ^ Cesare Musatti, La struttura della persona in Pirandello e la psicoanalisi, 1982 Ipod
- ^ André Bouissy, Lo psicodramma e il suo simulacro pirandelliano, 1987, ADP, Ubaldini Ipod
- ^ C. G. Jung, La tecnica della differenziazione tra l’io e le figure dell’inconscio in Opere, L’io e l’inconscio vol. VII, Boringhieri 1971
- ^ A. M. Kroke, L’immaginazione attiva in Giornale Storico di Psicologia Dinamica n. 28, Liguori Vol.15, 1990
- ^ Ottavio Rosati, Incartare i fantasmi in Atti dello psicodramma, Ubaldini (1983) ipod
- ^ E. Wallace, Stabilire rapporti tra due mondi, Un contributo all’immaginazione attiva, in in “Rivista di psicologia analitica”, n 17 /1978, Marsilio Editore
Voci correlate
Altri progetti
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Collegamenti esterni
- (EN) Six Characters in Search of an Author, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Edizioni e traduzioni di Sei personaggi in cerca d'autore, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) eBook di Sei personaggi in cerca d'autore, su Progetto Gutenberg.
- (EN) Sei personaggi in cerca d'autore, su Goodreads.
- (EN) Programmazione teatrale di Sei personaggi in cerca d'autore, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- il copione di Sei personaggi in cerca d'autore su aTeatro.info
Controllo di autorità | BNF (FR) cb12509340j (data) |
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