Sean Payton

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Sean Payton
Nazionalità Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Altezza 180 cm
Peso 91 kg
Football americano
Ruolo Capo-allenatore
Squadra Denver Broncos
Termine carriera 1987 (giocatore)
Carriera
Squadre di club
1987Chicago Bruisers
1987Pittsburgh Gladiators
1987Ottawa Rough Riders
1987Chicago Bears
1988Leicester Panthers
Carriera da allenatore
1988-1989San Diego State Aztecs(ass. Off.)
1990-1991Indiana State Sycamores(all. RB. e WR.)
1992-1993San Diego State Aztecs(all. RB.)
1994-1995Miami RedHawks(coo. Off.)
1996Illinois Fighting Illini(all. QB.)
1997-1998Philadelphia Eagles(all. QB.)
1999New York Giants(all. QB.)
2000-2002New York Giants(coo. Off.)
2003-2005Dallas Cowboys(ass. capo all. e all. QB.)
2006-2021New Orleans Saints(capo all.)
2023-Denver Broncos(capo all.)
Statistiche aggiornate al 1 febbraio 2023

Sean Payton (San Mateo, 29 dicembre 1963) è un ex giocatore di football americano e allenatore di football americano statunitense dei Denver Broncos della National Football League (NFL). È conosciuto per essere un allenatore molto offensivo, lo dimostra il record di 2,804 punti e 40,158 yard ottenute nelle prime 100 partite da capo-allenatore in NFL. Prima di diventare allenatore giocò nel ruolo di quarterback a Naperville Central High School e Eastern Illinois University, debuttò in NFL con i Chicago Bears.

Carriera professionistica come giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Chicago Bears (1987)[modifica | modifica wikitesto]

Payton firmò come free agent coi Chicago Bears, dopo non esser stato scelto al Draft 1987. Con loro giocò solamente 3 partite.

Carriera professionistica come allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997 iniziò la sua carriera NFL con i Philadelphia Eagles come allenatore dei quarterback, fino al 1998.

Nel 1999 passò ai New York Giants ricomprendo sempre lo stesso ruolo. Nel 2000 divenne coordinatore dell'attacco, fino al 2002.

Nel 2003 passò ai Dallas Cowboys come assistente del capo-allenatore e allenatore dei quarterback, fino al 2005.

New Orleans Saints[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006 passò ai New Orleans Saints come capo-allenatore chiudendo la sua prima stagione vincendo la Division South della NFC con il record di 10 vittorie e 6 sconfitte, venne eliminato al NFC Championship Game dai Chicago Bears. Nel 2009 vinse le prime 13 partite consecutive per poi perdere le ultime 3, vinse comunque la Division South NFC. Nel Division Game, i Saints superarono gli Arizona Cardinals 41-14 e nel NFC Championship Game contro i Minnesota Vikings vinsero per 31-28 nei tempi supplementari. Il 7 febbraio 2010, i Saints guidati da Payton sconfissero i favoriti Indianapolis Colts nel Super Bowl XLIV disputato a Miami[1]

Nel 2010 chiuse la stagione con 11 vittorie e 5 sconfitte, venendo subito eliminato nel Wild Card Game dai Seattle Seahawks. Nel 2011 vinse per la 3a volta la Division South NFC con il record di 13 vittorie e 3 sconfitte, venne eliminato al Divisional Game dai San Francisco 49ers.

Nella primavera del 2012, Payton fu sospeso per l'intera stagione 2012 per il suo coinvolgimento nello scandalo delle taglie dei New Orleans Saints, un incidente che coinvolse anche diversi giocatori difensivi dei Saints, scoperti ad aver costruito un sistema che assegnava bonus, o "taglie," per prestazioni vietate dal regolamento NFL. Il sistema prese il via nel 2009 (l'anno in cui i Saints vinsero il Super Bowl XLIV) e terminò nel 2011[2][3][4][5]. Tra le altre cose, i giocatori furono scoperti ad incassare bonus per infortunare deliberatamente gli avversari.

Il 28 dicembre 2012, Payton firmò un prolungamento contrattuale quinquennale per continuare ad allenare i Saints[6]. Chiuse la stagione con 11 vittorie e 5 sconfitte, fu eliminato al Divisional Game contro i Seattle Seahawks. Nelle stagioni 2014, 2015 e 2016 Payton concluse con un record negativo di 7-9, non qualificandosi ai playoff per 3 anni di fila.

Nella stagione 2017 i Saints sotto la sua guida vinsero la division, qualificandosi ai playoff per la prima volta dal 2013. Vennero poi sconfitti al Divisional Game dai Minnesota Vikings. Nel 2018 l'allenatore portò la squadra di New Orleans a vincere per il secondo anno consecutivo la propria division, con un record di 13-3. Nei playoff vinsero il primo match, ma uscirono sconfitti nell'NFC Championship Game contro i Los Angeles Rams.

La stagione 2019 seguì la stessa linea della precedente, con un record in regular season di 13-3 e conseguente vittoria della division. I Saints vennero però eliminati al primo round delle wild card ancora per mano dei Minnesota Vikings. Nel 2020 Payton concluse la stagione con un record di 12-4, vincendo la NFC South per la quarta volta consecutiva. I New Orleans Saints vennero sconfitti ai playoff al Divisional Game dai Tampa Bay Buccaneers di Tom Brady.

Nel 2021 Sean Payton e i Saints conclusero la stagione con un record positivo di 9-8, ma finirono secondi nella division e non fù sufficiente a qualificarsi per i playoff. Nel gennaio 2022 annunciò il suo ritiro da allenatore di football.

Denver Broncos[modifica | modifica wikitesto]

Nel gennaio 2023, un anno dopo il suo iniziale ritiro, Sean Payton annunciò la sua volontà di tornare ad allenare. L'allenatore ebbe colloqui con i Denver Broncos, i Carolina Panthers, gli Houston Texans, gli Arizona Cardinals e i Los Angeles Chargers. Il 31 gennaio scelse Denver, che per sciogliere il precedente contratto che legava l'allenatore ai New Orleans Saints cedette una scelta del primo giro del draft NFL 2023 e una del secondo giro del 2024.

Statistiche come giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Nota: * Fino alla stagione 1991 non veniva contata come statistica.

Partite totali 3
Partite totali da titolare -*
Yard lanciate 79
Touchdown 0
Intercetti subiti 1
Percentuale sui lanci completati 34,8%
Sack subiti 7
Yard su corsa 28
Touchdown su corsa 0
Passer rating 27,3
Fumble subiti 0

Record come capo allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Squadra Anno Stagione regolare Playoff
Vinte Perse Pari % Posizione Vinte Perse Risultato
NO 2006 10 6 0 .625 NFC South 1 1 Uscito al NFC Championship Game contro i Chicago Bears
NO 2007 7 9 0 .438 3° NFC South - - -
NO 2008 8 8 0 .500 4° NFC South - - -
NO 2009 13 3 0 .813 1° NFC South 3 0 Vinse il Super Bowl contro gli Indianapolis Colts
NO 2010 11 5 0 .688 2° NFC South 0 1 Uscito al Wild Card Game contro i Seattle Seahawks
NO 2011 13 3 0 .813 1° NFC South 1 1 Uscito al Divisional Game contro i San Francisco 49ers
NO 2013 11 5 0 .688 2° NFC South 1 1 Uscito al Divisional Game contro i Seattle Seahawks
NO 2014 7 9 0 .438 2° NFC South - - -
NO 2015 7 9 0 .438 3° NFC South - - -
NO 2016 7 9 0 .438 3° NFC South - - -
NO 2017 11 5 0 .688 1° NFC South 1 1 Uscito al Divisional Game contro i Minnesota Vikings
NO 2018 13 3 0 .813 1° NFC South 1 1 Uscito al NFC Championship Game contro i Los Angeles Rams
NO 2019 13 3 0 .813 1° NFC South 0 1 Uscito al Wild Card Game contro i Minnesota Vikings
NO 2020 12 4 0 .750 1° NFC South 1 1 Uscito al Divisional Game contro i Tampa Bay Buccaneers
NO 2021 9 8 0 .529 2° NFC South - - -
Totale NO 152 89 0 .631 9 8
DEN 2023 8 9 0 .471 AFC West - - -
Totale 160 98 0 .623 9 8

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Franchigia[modifica | modifica wikitesto]

New Orleans Saints: Super Bowl XLIV
  • Conference NFC: 1
New Orleans Saints: 2009
New Orleans Saints: 2006, 2009, 2011, 2017, 2018, 2019, 2020

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

New Orleans Saints: 2006

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Super Bowl XLIV Statistics, su sportsbettingstats.com (archiviato dall'url originale il 28 febbraio 2013).
  2. ^ (EN) "'Bountygate' Details Get Uglier by the Moment", su sports.yahoo.com. URL consultato il 4 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 marzo 2012).
  3. ^ (EN) "NFL needs to start cleaning up 'BountyGate' by going after Sean Payton and Gregg Williams for role in Saints' bounty system", su nydailynews.com.
  4. ^ (EN) "Bountygate Re: Favre", su startribune.com.
  5. ^ (EN) "Did Rex's Former Team Put Out Bounties?", su espn.go.com.
  6. ^ (EN) Sean Payton, Saints reach five-year contract extension, NFL.com, 28 dicembre 2012. URL consultato il 29 dicembre 2012.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN120435688 · ISNI (EN0000 0000 7811 3794 · LCCN (ENn2010021663 · WorldCat Identities (ENlccn-n2010021663