Santa Jona

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Santa Jona
frazione
Santa Jona – Veduta
Santa Jona – Veduta
Spunto fotografico del paese
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia L'Aquila
Comune Ovindoli
Territorio
Coordinate42°05′57.4″N 13°30′35″E / 42.099278°N 13.509722°E42.099278; 13.509722 (Santa Jona)
Altitudine969 m s.l.m.
Abitanti154[1] (2011)
Altre informazioni
Cod. postale67046
Prefisso0863
Fuso orarioUTC+1
TargaAQ
Nome abitantisantaionesi
Patronosanta Eugenia
Giorno festivo31 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Santa Jona
Santa Jona

Santa Jona è una frazione del comune di Ovindoli (AQ), in Abruzzo.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Il paese è situato a 969 m s.l.m. alle pendici dei monti della Magnola, appartenenti al gruppo montuoso del Sirente-Velino in un'area di demarcazione tra la Marsica fucense e l'altopiano delle Rocche. Dominato dalle vette dei monti Faito e Tino (Serra di Celano) confina a nord con San Potito, a sud-sudest con il territorio di Celano, infine a ovest con Castelnuovo (Tre Monti) e Forme. Ricade nel territorio protetto del parco naturale regionale Sirente-Velino[2].

Dista circa 4,2 chilometri dal capoluogo comunale[3].

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo deriva dal nome di una sorgente dedicata a santa Eugenia, nei pressi della quale il primordiale nucleo venne fondato. Il nome a causa del dialetto locale avrebbe subito delle alterazioni linguistiche modificandosi per contrazione in Santa Jona, in cui la "J" definisce la "g" di Eugenia. Esso apparve in alcuni documenti ecclesiastici anche in forma abbreviata come "S. Jona"; erroneamente trascritto al maschile il nome fu confuso con quello del profeta biblico, venerato come santo, Giona[4].

La denominazione ufficiale della frazione è Santa Jona anche se spesso appare, soprattutto nei documenti di carattere storico, come Santa Iona[5].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Corteo medievale a Santa Jona

Il Catalogus baronum del 1187 riporta i territori inclusi tra Celano e Rovere, nella diocesi dei Marsi, tra i feudi del conte Ruggero Berardi[6]. La chiesa e la "terra di Santa Eugenia" sono citate nella bolla pontificia di Papa Gregorio IX del 1231 e in registri angioini della seconda metà del Duecento[4]. Il nucleo fortificato, denominato "Castrum Sancte Eugenie", sorse intorno alla torre normanna del XII secolo collocata sul Colle Marciano, a ridosso del castello-recinto che si sviluppò alla fine del medesimo secolo. Il nucleo crebbe successivamente intorno alla torre di avvistamento circolare duecentesca. La struttura militare, edificata dai conti dei Marsi, si trovava in allineamento visivo con le torri collocate sulle montagne che circondano il Fucino, in particolare con quelle di Venere e Sperone, con i castelli di Celano e San Potito[7] e, sul versante dell'altopiano delle Rocche, con le fortificazioni di Ovindoli e Rovere[5].

Il centro conquistò una certa autonomia elevandosi a piccola universitas[5] dotata di stemmi; il primo raffigura il sinistrocherio che tiene una palma, il secondo invece risulta sovrastato dalla scritta "Universitas S. Aeugeniae" raffigurando la protettrice santa Eugenia tenere in mano il paese. Il catasto fu invece redatto nell'anno 1639. Santa Jona seguì le vicende storiche della contea di Celano e del territorio della Marsica[4].

Nel 1811, in seguito all'abolizione del sistema feudale, Santa Jona e San Potito furono distaccati dal governo di Celano per entrare a far parte del comune di Ovindoli[8] incluso nel distretto di Avezzano[9][10].

Il terremoto della Marsica del 1915 causò diverse vittime e gravi danni al patrimonio architettonico, come il crollo delle chiese di Santa Eugenia e di Santa Maria della Grazie e di alcune porzioni della torre duecentesca[5].

Il paese è stato ricostruito nel corso del XX secolo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria di Collemarciano
Torre medievale
Scorcio del paese antico

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria di Collemarciano
Edificio di culto ricostruito nel 1950 dopo che il terremoto della Marsica del 1915 fece crollare l'antica chiesa dedicata originariamente a santa Maria delle Grazie. A navata unica conserva alcuni affreschi del Cinquecento e l'antico portale in pietra. La chiesa parrocchiale, situata nella contrada di Colle Marciano, è affiancata da un campanile a base quadrata[11][12].
Chiesa scomparsa di Santa Eugenia
Era situata nell'omonimo rione centrale all'interno delle mura medievali[5][13]. La chiesa originaria risulta citata in alcuni documenti storici ed ecclesiastici già a cominciare dalla prima metà del XIII secolo[4].

Architetture militari[modifica | modifica wikitesto]

Torre medievale
Edificata a cominciare dal XIII[14], dal conte Tommaso. Di forma circolare aveva originariamente funzioni di avvistamento, essendo situata nel territorio di passaggio tra la Marsica e la conca aquilana, ed essendo in comunicazione visiva con le strutture simili presenti nel territorio circostante. Danneggiata dal terremoto del 1915 è stata successivamente riabassata per questioni di sicurezza; la merlatura è andata perduta. Alla base della struttura è collocata la cisterna, nella parte alta della muratura si trova invece la pusterla. Attorno alla torre si è andato sviluppando nel corso dei secoli il paese contemporaneo[5][15][16].

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

Aree naturali[modifica | modifica wikitesto]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Tradizioni e folclore[modifica | modifica wikitesto]

Il 31 agosto si svolge annualmente la festa patronale in onore di santa Eugenia[20].

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Strade[modifica | modifica wikitesto]

La strada statale 696 del Parco Regionale Sirente-Velino collega la Marsica fucense all'altopiano delle Rocche e alla conca aquilana. La strada provinciale 24 collega Santa Jona a Forme e Alba Fucens.

Sport[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni maneggi presenti nel territorio permettono di praticare l'ippica o di passeggiare a cavallo lungo i sentieri del Sirente-Velino[21]. In questa area è molto praticato anche l'escursionismo leggero verso il Pizzo di Ovindoli, la Serra di Celano o il monte Magnola[22].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Frazione di Santa Jona, su portaleabruzzo.com, Il Portale d'Abruzzo. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2018).
  2. ^ Frazioni: S. Potito e S. Iona, su parcosirentevelino.it, Parco naturale regionale Sirente-Velino. URL consultato il 21 ottobre 2016.
  3. ^ S. Iona di Ovindoli, su italia.indettaglio.it, Italia in Dettaglio. URL consultato il 27 settembre 2020.
  4. ^ a b c d Mario Del Turco, Toponimo di Santa Jona, su prolocosantajona.it, Pro Loco di Santa Jona, 26 luglio 2011. URL consultato il 22 agosto 2022 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2016).
  5. ^ a b c d e f g Relazione tecnico-scientifica. Relazione storica. Comune di Ovindoli (PDF), su ricostruzioneareaomogeneaneve.it, Dipartimento di Architettura e Progetto, Università degli Studi di Roma "La Sapienza". URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2016).
  6. ^ Cinti, Colasante, 2008, p. 19.
  7. ^ Francesca Romana Stornelli, Collegamenti ottici tra strutture militari, su ovindoli.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2016).
  8. ^ Sintesi storica di Celano, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 23 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2016).
  9. ^ Antonio Sciarretta, Geo-storia amministrativa d'Abruzzo. Provincia di Abruzzo Ulteriore II o dell'Aquila. Area Marsicana, su asciatopo.xoom.it, Antonio Sciarretta's Toponymy. URL consultato il 7 aprile 2018.
  10. ^ Cenni storici, su comunediovindoli.it, Comune di Ovindoli. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
  11. ^ Chiesa di Santa Maria di Collemarciano, su chieseitaliane.chiesacattolica.it, CEI. URL consultato il 21 agosto 2022.
  12. ^ Storia, su comunediovindoli.it, Comune di Ovindoli. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 20 giugno 2016).
  13. ^ Di Pietro, 1869, p. 162.
  14. ^ Grossi, 2002, p. 153.
  15. ^ Torre di Santa Iona, su portalecultura.egov.regione.abruzzo.it, Regione Abruzzo. URL consultato il 20 agosto 2022.
  16. ^ Francesca Romana Stornelli, La Torre, su ovindoli.terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2016).
  17. ^ Grossi, 2002, p. 151.
  18. ^ Grossi, 1998, pp. 97-98.
  19. ^ Maria Tortora, Pioggia e neve riattivano le suggestive cateratte sul torrente Rio Foce, su terremarsicane.it, Terre Marsicane. URL consultato il 25 gennaio 2021.
  20. ^ Festa alpina alla chiesa rupestre di Santa Eugenia, a Santa Jona di Ovindoli, su marsicalive.it, Marsica Live, 3 settembre 2018. URL consultato il 25 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 settembre 2018).
  21. ^ Altri Servizi, su comunediovindoli.it, Comune di Ovindoli. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2016).
  22. ^ Programma escursioni (PDF), su amicidellamontagna.net. URL consultato il 21 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Andrea Di Pietro, Agglomerazioni delle popolazioni attuali della diocesi dei Marsi, Avezzano, Tipografia marsicana, 1869, SBN IT\ICCU\SBL\0110716.
  • Giuseppe Grossi, Celano: storia arte archeologia, Celano, Amministrazione comunale, 1998, SBN IT\ICCU\AQ1\0037065.
  • Giuseppe Grossi, Marsica: guida storico-archeologica, Luco dei Marsi, Aleph, 2002, SBN IT\ICCU\RMS\1890083.
  • Siro Cinti e Domenico Colasante (a cura di), Rovere. La storia e il luogo, Roma, Gangemi, 2008, SBN IT\ICCU\CFI\0728438.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito istituzionale, su comunediovindoli.it, Comune di Ovindoli. URL consultato il 18 settembre 2021.
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