Samurai Shodown

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Samurai Shodown
videogioco
Samurai Shodown: Haohmaru e Genan
Titolo originaleサムライスピリッツ
PiattaformaArcade, 3DO, Game Gear, Game Boy, Master System, Sega Mega Drive, Game Gear, Neo Geo, Neo Geo CD, NES, Mega CD, Super Nintendo, PlayStation, PlayStation 2, Xbox, Wii
Data di pubblicazioneGiappone 11 agosto 1993 NA=11 agosto 1993
GenerePicchiaduro a incontri
OrigineGiappone
SviluppoSNK
PubblicazioneSNK
DesignGalapagos Team
Modalità di giocoGiocatore singolo, due giocatori
Supportocartuccia 118 Mbit
Distribuzione digitalePlayStation Network, Virtual Console
SerieSamurai Shodown
Seguito daSamurai Shodown II
Specifiche arcade
Periferica di inputJoystick 8 direzioni, 4 pulsanti

Samurai Shodown (サムライスピリッツ?, Samurai Supirittsu, Samurai Spirits) è un videogioco arcade sviluppato e pubblicato nel 1993 da SNK per Neo Geo. Primo titolo della serie di picchiaduro a incontri Samurai Shodown, il gioco è stato convertito per numerose console[1].

Samurai Shodown è stato tra i primi picchiaduro bidimensionali a modificare la struttura classica di gioco alla Street Fighter II scegliendo un differente sistema di combattimento e introducendo nuovi effetti grafici e lo zoom durante le battaglie. Per quanto riguarda il cambiamento di stile è possibile paragonare questo gioco a Soul Blade, che ha apportato gli stessi cambiamenti per quanto riguarda i picchiaduro tridimensionali.

È divenuto famoso soprattutto per la caratteristica rappresentata dalle armi, cosa rara nei picchiaduro versus. Le vicende di Samurai Shodown sono collocate verso la fine del XVIII secolo, dalla primavera del 1788.

È tra i videogiochi giapponesi dove nelle varie conversioni permangono tutte le caratteristiche della cultura giapponese presenti nella versione originale.

Selezionabili
Nome Arma Origine Note
Genan Shiranui guanto-artiglio Bandiera dello Shogunato Tokugawa Giappone ispirato a diversi personaggi di Ninja Scroll. È un membro del misterioso clan Shiranui, assetato di sangue.
Haohmaru katana ispirato a Miyamoto Musashi. È il protagonista della serie
Hattori Hanzo ninjatō ispirato all'omonimo Hattori Hanzō. Temuto ninja del Giappone, è grande amico di Jubei Yagyu
Jubei Yagyu doppia katana ispirato all'omonimo Yagyū Jūbei Mitsuyoshi. Privo di un occhio, è un abile samurai che ha deciso di diventare un rōnin.
Kyoshiro Senryo naginata e ventagli ispirato da Nemuri Kyoshiro. È un attore kabuki
Nakoruru kodachi Hokkaidō è una miko di etnia ainu amante della natura e animali, combatte con l'ausilio di un falco
Ukyo Tachibana shikomizue Distretto di Koga ispirato a Sasaki Kojirō. È un esperto di Iaijutsu e ha un contegno molto schivo; è affetto da tubercolosi (lo si vede spesso tossire)
Wan-Fu sciabola larga Bandiera della Dinastia Qing Dinastia Qing ispirato a Da Dao Wang Wu e a Wu Wang. È un grasso generale cinese
Charlotte Christine

de Colde

fioretto Francia (bandiera) Parigi ispirata a Lady Oscar. È una nobile che ama Mozart e l'opera, ha preso parte alla rivoluzione francese
Galford D. Weller ninjatō Bandiera del Vicereame della Nuova Spagna San Francisco marinaio che in una sua avventura in Giappone ha appreso le tecniche ninjitsu; è aiutato dal fedele cane husky Poppy
Earthquake kusarigama Texas grasso e grosso interprete dell'arte ninjitsu, ex amico di Galford, si è dato alla malavita e al furto
Tam Tam scimitarra Maya guerriero in cerca della Pietra di Palenque, che venne rubata da Amakusa Shiro Tokisada e da Mizuki Rashojin per poter evocare il dio Ambrosia.
  • Segnaposto (bandiera) Amakusa Shiro Tokisada: originario del Giappone, armato con la Gemma di Gadamer (una sfera magica), ispirato all'omonimo Amakusa Shiro Tokisada. È l'avversario finale del gioco, resuscitato dal demone Ambrosia perché s'impossessi della pietra di Palenque, utile affinché Ambrosia possa prendere forma reale.

Colonna sonora

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I temi musicali sono opera di Yasuo Yamate e Masahiko Hataya.

Retrospettivamente, la rivista Famitsū ha classificato Nakoruru come la trentaseiesima eroina più famosa dei videogiochi degli anni '90[2].

  1. ^ Neo Geo Station, in Play Generation, n. 67, Edizioni Master, giugno 2011, p. 27, ISSN 1827-6105 (WC · ACNP).
  2. ^ (JA) 1990年代ヒロインリスト|エンタミクス, su Famitsū. URL consultato il 18 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).

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Collegamenti esterni

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