Riccardo Magrini

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Riccardo Magrini
Magrini alla Metauro Mobili nel 1983
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Ciclismo
Specialità Strada
Termine carriera 1986
Carriera
Squadre di club
1973-1974G.S. Inoxpran
1975-1976G.S. Fiorella Mocassini
1977-1978Fiorella Mocassini
1979Inoxpran
1980Magniflex
1981Santini
1982-1984Metauro Mobili
1985-1986Vini Ricordi
Carriera da allenatore
1987Magniflex
1988Alba Cucine
2000Giusti per l'Edilizia
2002Mercatone Uno
2003Formaggi Pinzolo
2004Domina Vacanze
 

Riccardo Magrini (Montecatini Terme, 26 dicembre 1954) è un ex ciclista su strada, dirigente sportivo e commentatore televisivo italiano. Soprannominato Il Magro,[1] è stato professionista dal 1977 al 1986; vinse una tappa al Giro d'Italia e una al Tour de France.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Vincitore da dilettante della Coppa Ciuffenna (1972) e del Trofeo Matteotti (1975),[2] Magrini passò professionista nel 1977 nelle file della Fiorella-Mocassini;[2] dopo due anni si trasferì alla Inoxpran,[2] quindi alla Magniflex.[2] Dopo diversi piazzamenti, con la maglia della Metauro Mobili-Pinarello[2] ottenne le sue uniche vittorie tra i professionisti: il Giro della Provincia di Reggio Calabria nel 1982[2] e, nel 1983, una tappa al Giro d'Italia[3][4] e una al Tour de France,[5] quando era dall'edizione 1979 che atleti italiani non ottenevano successi alla Grande Boucle. Nel 1985 la Metauro Mobili diventò Vini Ricordi-Pinarello-Sidermec:[2] in questa formazione Magrini militò anche l'anno seguente.[2]

Al termine della stagione 1986 cessò la carriera come ciclista e passò a ruoli direttivi in ammiraglia nella stessa squadra.[2] Negli anni successivi fu invece direttore sportivo: agli inizi in squadre dilettantistiche juniores, quali la Giusti per l'Edilizia[2] (tra le cui file militò anche un giovane Giovanni Visconti), poi nel 2002 nella Mercatone Uno di Marco Pantani[2] e nel 2004 nella Domina Vacanze di Mario Cipollini.[2][6]

Nel 2005 lasciò l'ambiente agonistico, pur restando professionalmente legato all'ambito ciclistico,[7] per diventare commentatore televisivo e opinionista per Eurosport,[1] affermandosi anno dopo anno tra le voci più amate dal pubblico.[8] Nel novembre 2013 venne anche nominato "Ambasciatore della Sicurezza" nel ciclismo per la stagione 2014.[9]

Il 28 agosto 2017, in seguito ad un arresto cardiaco che lo colse mentre era ospite negli studi di Sky Sport 24, venne trasportato in gravi condizioni all'ospedale San Raffaele di Milano, dove venne ricoverato in terapia intensiva e tenuto in coma farmacologico: a salvarlo fu il tempestivo intervento del giornalista Lucio Rizzica che, in attesa dell'arrivo dei medici, praticò un massaggio cardiaco e la respirazione bocca a bocca.[10][11] Nel pomeriggio del giorno seguente si risvegliò dallo stato comatoso, riconoscendo familiari e amici e riuscendo a respirare autonomamente;[12][13] una settimana più tardi gli venne quindi impiantato un defibrillatore, per regolare l'attività elettrica del cuore.[14]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Coppa Ciuffenna
Trofeo Matteotti - Marcialla
  • 1982 (Metauro Mobili-Pinarello, una vittoria)
Giro della Provincia di Reggio Calabria
  • 1983 (Metauro Mobili-Pinarello, due vittorie)
9ª tappa Giro d'Italia (Terracina > Montefiascone)
7ª tappa Tour de France (Nantes > Île d'Oléron)

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

1977: 94º
1978: ritirato (15ª tappa)
1980: ritirato (7ª tappa)
1981: 30º
1982: ritirato
1983: 71º
1984: 103º
1985: non partito (9ª tappa)
1986: ritirato (19ª tappa)
1979: ritirato (12ª tappa)
1983: ritirato (10ª tappa)

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

1979: 95º
1981: 70º
1985: 86º

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

  • La Catena incatricchiata nel 2017[15]
  • Cuore d'argento nel 2018[16]
  • Premio Lucia e Pietro Rodella nel 2019[17]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Riccardo "Il Magro" Magrini e il ciclismo per caso e per amore, su barsport.net, 16 maggio 2016 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2017).
  2. ^ a b c d e f g h i j k l Biografia Riccardo Magrini, su riccardomagrini.it.
  3. ^ Giovanni Battistuzzi, A Montefiascone Riccardo Magrini imitò i campioni: meno 35 al Giro100, su ilfoglio.it, 31 marzo 2017.
  4. ^ Luca Stamerra, Giro d'Italia. Il gregario diventa campione: la vittoria di Riccardo Magrini a Montefiascone nel 1983, su eurosport.it, 21 maggio 2022.
  5. ^ Alessandra Giardini, Un Giro al Tour. Porzioni di Magro, su tuttobiciweb.it, 16 luglio 2017.
  6. ^ Domina Vacanze-Elitron-Rdz 2004, su ciclismo.it, 5 novembre 2003 (archiviato dall'url originale il 2 agosto 2012).
  7. ^ Riccardo Magrini dall'ammiraglia alla Rivolta, su archivio.tuttobiciweb.it, 5 dicembre 2004. URL consultato il 13 maggio 2018 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2017).
  8. ^ Jacopo Vergari, Tra Miciole e Fagianate. Lo stile irriverente e passionale di Riccardo Magrini, su zetaluiss.it, 21 maggio 2021.
  9. ^ Pier Augusto Stagi, Riccardo Magrini è l'Ambasciatore della Sicurezza 2014, su inbici.net, 21 novembre 2013.
  10. ^ Riccardo Magrini, infarto negli studi di Sky per la 'voce' del ciclismo. Salvato da un collega, su repubblica.it, 29 agosto 2017.
  11. ^ L'ex ciclista Magrini colpito da infarto negli studi di Sky, si salva grazie al massaggio cardiaco di un giornalista, su corriere.it, 29 agosto 2017.
  12. ^ Riccardo Magrini si è risvegliato dal coma, riconosce amici e parenti, su gazzetta.it, 29 agosto 2017.
  13. ^ Riccardo Magrini, la voce di Eurosport sta meglio dopo l'infarto. Il collega: "È lui al 100%. È tornato. Vi saluta tutti", su ilfattoquotidiano.it, 30 agosto 2017.
  14. ^ Riccardo Magrini: «Ora ho la pila per battere Contador», su tuttobiciweb.it, 7 settembre 2017.
  15. ^ Catena incatricchiata: Magro, è tua, su tuttobiciweb.it, 17 novembre 2017.
  16. ^ Il Premio Torriani a tre giganti più uno, su tuttobiciweb.it, 14 ottobre 2018.
  17. ^ Notte degli Oscar. A Riccardo Magrini il Premio Lucia e Pietro Rodella, su tuttobiciweb.it, 23 novembre 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]