Quando sarò capace di amare

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Quando sarò capace di amare
ArtistaGiorgio Gaber
Autore/iGiorgio Gaber
Sandro Luporini
GenereChanson
Esecuzioni notevoliRon
Pubblicazione originale
Incisionenovembre 1994
Data1994

Quando sarò capace di amare è una canzone scritta da Giorgio Gaber e Sandro Luporini, pubblicata nell'album live E pensare che c'era il pensiero, registrato dal vivo al teatro Vittorio Alfieri di Torino nel novembre 1994.

Significato del testo[modifica | modifica wikitesto]

«Potrò guardare dentro al suo cuore,
E avvicinarmi al suo mistero,
Non come quando io ragiono
Ma come quando respiro.»

Il brano parla di un’aspirazione di amore e di un desiderio ed una realtà nuovi, un atteggiamento diverso verso la compagna e un cambiamento interiore. La prima aspirazione è il superamento del Complesso di Edipo, l'amore puro ed ingenuo del bambino che è basato sull'attrazione verso la madre. Superando il primordiale complesso di Edipo ci si avvicina ad un tipo di relazione ben lontana “dalla prepotenza e dalla fragilità di un uomo bambino”.[1]

Nella sesta quartina si immagina di poter scrutare il cuore della compagna e avvicinarsi al suo mistero non con razionalità ma con naturalezza e spontaneità. Un amore libero da sensi di colpa, rimorsi, senso del dovere. Si vuole raggiungere quindi l’essenza spirituale dell’amore, il suo ineffabile mistero: tutto avrà senso perché esiste lei.[2] Anche l’eros viene descritto nella sua essenza senza che ci sia niente da dimostrare. Non viene esaltato l’aspetto carnale dell’amore, ma anche il silenzio delle notti... dove anche il sonno è vita. Insomma un amore naturale come un fiume che fa il suo corso, senza cattive o buone azioni, senza altre strane deviazioni... Infine nell'ultima quartina, la metafora finale, che cita lo scorrere del fiume che devia verso il mare, sancisce l’annullamento dell’io - dunque dell’egoismo primordiale insito in ciascuno di noi. L’amore ci insegna ad abbandonare l’io per essere infinito (dall’io al noi) portando il nostro limitato corso di fiume nell’immensità del mare.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Angela Orsi, Come possiamo essere capaci di amare? Ce lo insegnano Saba e Gaber, su Sololibri.net, 15 dicembre 2019. URL consultato il 2 ottobre 2023.
  2. ^ «Quando sarò capace d’amare» di Giorgio Gaber, su alessandrodiadamo.wordpress.com, 24 novembre 2020. URL consultato il 26 settembre 2023.
  3. ^ Alice Figini, “Quando sarò capace di amare”: il significato della canzone di Giorgio Gaber, su Sololibri.net, 25 gennaio 2023. URL consultato il 26 settembre 2023.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Musica: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di musica