Pranzo alle otto

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Pranzo alle otto
Jean Harlow in una foto di scena
Titolo originaleDinner at Eight
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1933
Durata113 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37:1
Generecommedia, drammatico
RegiaGeorge Cukor
SoggettoGeorge S. Kaufman e Edna Ferber
SceneggiaturaFrances Marion, Herman J. Mankiewicz
Donald Ogden Stewart (dialoghi addizionali)
ProduttoreDavid O. Selznick
Casa di produzioneMetro-Goldwyn-Mayer
FotografiaWilliam Daniels
MontaggioBen Lewis
MusicheD.R. William Axt
ScenografiaHobe Erwin, Fred Hope
CostumiAdrian
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani
Doppiaggio originale (1934)[1]

Ridoppiaggio (1951)

Pranzo alle otto (Dinner at Eight) è un film del 1933 diretto da George Cukor. Il film si rivela una formidabile testimonianza dell'America degli anni della Grande depressione: prima che il pranzo inizi, trapelano una lunga serie di informazioni e notizie sulle condizioni dei ricchi e sulla disperazione dei poveri.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Un pranzo mondano fa da sfondo a una serie di comportamenti e di rapporti che si intrecciano durante la serata. Oliver Jordan è un armatore in crisi e malato. La moglie Millicent organizza un pranzo al quale gli ospiti principali sono due nobili inglesi che disdegnano la serata e questo fatto crea malumore nella padrona di casa: al loro posto, interverranno come rimpiazzo, due parenti poveri. Gli altri invitati sono Carlotta Vance, un'anziana attrice molto ricca e vecchia fiamma del marito; Larry Renault un attore alcolizato e ormai sulla via del tramonto che ha da poco iniziato una relazione con Paola figlia dei Jordan; Dan Packard, un capitano d'industria con la moglie Kitty; il medico di famiglia - amante di Kitty - e consorte.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film, tratto dall'omonima commedia teatrale di Edna Ferber e George S. Kaufman del 1932 andata in scena al Music Box Theatre per il Broadway theatre con Marguerite Churchill, Constance Collier e Conway Tearle arrivando a 232 recite, è il primo che Cukor gira per la Metro-Goldwyn-Mayer.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Distribuito dalla Metro-Goldwyn-Mayer, il film venne presentato a New York il 23 agosto 1933 e a Hollywood il 29, uscendo poi nelle sale in dicembre.

Si rivelò un grande successo commerciale grazie anche al cast di attori straordinario e alla cosiddetta commedia sofisticata.[2].

Il film viene citato nel documentario The Silent Feminists: America's First Women Directors del 1993.

Data di uscita[modifica | modifica wikitesto]

  • Stati Uniti d'America (New York City, anteprima): 23 agosto 1933 (Dinner at Eight)
  • Ungheria: 22 dicembre 1933 (Vacsora nyolckor)
  • Stati Uniti d'America: 28 dicembre 1933
  • Germania: 1934 (Dinner um acht)
  • Turchia: 1934 (Saat 8'de ziyafet)
  • Finlandia: 11 febbraio 1934 (Päivälliset klo 8)
  • Svezia: 22 febbraio 1934 (Middag kl. 8)
  • Francia: 23 febbraio 1934 (Les Invités de huit heures)
  • Spagna: 1 marzo 1934 (Cena a las ocho)
  • Italia: 15 marzo 1934 (Pranzo alle otto)
  • Paesi Bassi: 13 aprile 1934 (Om 8 uur aan tafel)
  • Danimarca: 16 aprile 1934 (Middag kl. 8)
  • Giappone: 26 aprile 1934 (晩餐八時, trasl: Bansan hachi-ji)
  • Portogallo: 25 dicembre 1934 (Jantar às Oito)
  • Islanda: maggio 1935 (Miðdegisverður kl. 8.)

Edizione italiana[modifica | modifica wikitesto]

Il primo doppiaggio fu effettuato negli studi della Metro-Goldwyn-Mayer Italiana sotto la direzione di Franco Schirato.

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2000 l'American Film Institute l'ha inserito all'85º posto della classifica delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.

Nel 2023 è stato selezionato per la conservazione nel National Film Registry degli Stati Uniti dalla Biblioteca del Congresso come "culturalmente, storicamente o esteticamente significativo".

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Vittorio Sampieri, I misteri del doppiato. La voce di... (PDF), in Cinema Illustrazione, n. 13, 28 marzo 1934, p. 10.
  2. ^ "Dizionario del cinema americano", di Fernaldo Di Giammatteo, Editori Riuniti, Roma, 1996, pag.122

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Michael Conway e Mark Ricci, The Films of Jean Harlow, The Citadel Press, Secaucus, New Jersey (1965) 1984 ISBN 0-8065-0147-2

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