Petros Markarīs

Petros Markarīs (in greco: Πέτρος Μάρκαρης), nato Bedros Markarian (in armeno: Պետրոս Մարգարեան; Istanbul, 1º gennaio 1937) è uno scrittore, drammaturgo, sceneggiatore e traduttore armeno naturalizzato greco.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Markarīs nasce a Istanbul, in Turchia, il 1º gennaio del 1937 da padre armeno, di professione imprenditore, e da madre greca. Compie i propri studi presso il St. Georgs-Kolleg[1] di Istanbul e, una volta conseguito il diploma, studia economia presso le Università di Vienna e di Stoccarda. Facendo parte della minoranza armena per parte di padre, per molti anni non ebbe alcuna cittadinanza[2]; stabilitosi in Grecia, ad Atene, nel 1964, acquisí la cittadinanza greca soltanto poco tempo dopo il 1974, assieme al resto della minoranza armena residente nel Paese balcanico[2].
Markarīs parla e scrive in greco, turco e tedesco. Ha tradotto in greco diverse opere teatrali tedesche, tra cui i due Faust di Goethe e Madre Coraggio di Brecht.[3]
Sceneggiatore e autore di teatro, ha collaborato con Theo Angelopoulos a numerose sceneggiature, tra cui quella del film L'eternità e un giorno, Palma d'oro a Cannes nel 1998. Durante la lavorazione del film, Markarīs ha tenuto un diario pubblicato in Grecia nell'ottobre 2000. Il suo primo romanzo, Ultime della notte, è stato adattato per una serie poliziesca di grande successo alla televisione greca.
Il commissario Charitos[modifica | modifica wikitesto]
La celebrità di Markarīs in Europa è soprattutto legata alla figura del commissario Kostas Charitos, definito dalla critica internazionale "il fratello greco di Maigret" e "il Montalbano di Atene" per la vicinanza col personaggio di Andrea Camilleri, attivo come lui nell'area mediterranea.
Kostas Charitos è il protagonista di una serie di libri (12 romanzi e la serie di racconti raccolta in I labirinti di Atene), che sono stati tradotti in italiano, inglese, tedesco, spagnolo e turco. Il commissario - che racconta in prima persona - fa parte della squadra omicidi ateniese. Come libri possiede praticamente soltanto vocabolari che consulta per rilassarsi, spesso in orari che dovrebbe dedicare al sonno. Nei racconti è accompagnato dalla moglie, la litigiosa, pessimista, sentenziosa e tv dipendente, ma ottima cuoca e molto amata Adriana, dalla cocciuta figlia Caterina, prima studentessa di legge e poi praticanda, a cui da un certo punto in poi si aggiungerà il fidanzato e in seguito marito Fanis, medico ospedaliero, dal suo capo Ghikas e da alcuni collaboratori.
L'altro personaggio costante in questa narrativa è l'Atene moderna, afflitta da eterni ingorghi, urbanizzazione dissennata, burocrazia infingarda, piccola e grande corruzione, di cui Markarīs descrive puntigliosamente i percorsi, con la precisione di itinerari turistici.
Filmografia[modifica | modifica wikitesto]
Ha collaborato col regista Theo Angelopoulos in:
- I giorni del '36 o Giorni del '36, (1972)
- Alessandro il Grande (Megalexandros), (1980)
- Il passo sospeso della cicogna, (1991)
- Lo sguardo di Ulisse, Premio Speciale della Giuria a Cannes nel 1995
- L'eternità e un giorno, Palma d'oro a Cannes nel 1998
Ha collaborato con la regista Yeşim Ustaoğlu in:
Opere teatrali[modifica | modifica wikitesto]
Narrativa[modifica | modifica wikitesto]
Romanzi[modifica | modifica wikitesto]
- 2018 - Diario di un'eternità. Io e Theo Angelopoulos, La nave di Teseo. ISBN 978-8893445900)
Serie Kostas Charitos[modifica | modifica wikitesto]
- Ultime della notte, (1995)
- Difesa a zona, (1998)
- Si è suicidato il Che (2003)
- La lunga estate calda del Commissario Charitos (2007)
- La balia (Bompiani, 2008; 2ª ed. 2010 ISBN 978-88-452-6471-9)
- Io e Kostas Charitos (2010) (autobiografia)
- Prestiti scaduti (Bompiani, 2011, ISBN 978-88-452-6713-0)
- L'esattore (Bompiani, 2012, ISBN 978-88-452-7037-6)
- Resa dei conti (Bompiani, 2013, ISBN 978-88-452-7327-8)
- Titoli di coda: Un nuovo caso per il Commissario Kostas Charitos (Bompiani, 2015, ISBN 978-88-452-7643-9)
- L'assassinio di un immortale. Dalle rotte dei migranti alle indagini del commissario Charitos (La nave di Teseo, 2016 ISBN 978-8893440035)
- Il prezzo dei soldi (La nave di Teseo, 2017, ISBN 978-8893441629)
- L'università del crimine (La nave di Teseo, 2017, ISBN 978-8893445276)
- Il tempo dell’ipocrisia (La nave di Teseo, 2019, ISBN 978-88-9344-893-2)
- L’omicidio è denaro (La nave di Teseo, 2020, ISBN 978-8834602874)
- Quarantena (La nave di Teseo, 2021, ISBN 978-88-346-0664-3)
- La congiura dei suicidi (La nave di Teseo, 2021, ISBN 978-88-346-0631-5)
Raccolte di racconti[modifica | modifica wikitesto]
- I labirinti di Atene (2004)
- Poems & Crimes (La nave di Teseo, 2020, ISBN 978-88-346-0387-1)
- Quarantena (La nave di Teseo, 2021, ISBN 978-8834606643)
Note[modifica | modifica wikitesto]
- ^ Scuola superiore privata austro-turca, cattolica, fondata nel 1882. Venne fondata da un padre lazzarista tedesco, quando Istanbul era ancora capitale dell'impero ottomano.
- ^ a b Petros Markaris, Κατ΄ εξακολούθηση, Εκδ. Πατάκη 2006, p.48.
- ^ Petros Markaris: «La crisi ci ha tolto la gioia di vivere», su milano.mentelocale.it, mentelocale.it, 2 luglio 2013. URL consultato il 2 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2013).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
Wikiquote contiene citazioni di o su Petros Markaris
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Petros Markaris
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Opere di Petros Markarīs, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Petros Markarīs, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (EN) Petros Markarīs, su AllMovie, All Media Network.
- (DE, EN) Petros Markarīs, su filmportal.de.
Interviste[modifica | modifica wikitesto]
- Il commissario Charìtos torna con un nuovo caso. Ce ne parla Markaris, spiegandoci anche le ragioni di una scrittura che deve molto all'immaginario cinematografico.
- Achim Engelberg ‘Foreigners not wanted’ – A conversation with Petros Markaris in inglese, 2004
- Petros Markaris: Si è suicidato il Che, intervista del 2011 su RAI Edu Letteratura
- Petros Markaris, Atene ha spento le luci, traduzione per Internazionale di un'intervista su Die Zeit (16 dicembre 2011)
- Scheda di Markaris a cura della Fondazione ellenica di cultura, su hfc-sezioneitaliana.com (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 69087982 · ISNI (EN) 0000 0001 2138 227X · SBN FERV074843 · LCCN (EN) no2003110601 · GND (DE) 121868338 · BNE (ES) XX4580516 (data) · BNF (FR) cb13521198x (data) · J9U (EN, HE) 987007308120405171 · NSK (HR) 000585751 · CONOR.SI (SL) 69186915 · WorldCat Identities (EN) lccn-no2003110601 |
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