Pastiglie Leone

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Pastiglie Leone
StatoBandiera dell'Italia Italia
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata
Fondazione1857
Fondata daLuigi Leone
Sede principaleCollegno
SettoreAlimentare
Prodotticaramelle, cioccolato[1], liquori
Slogan«il Re della Dolcezza»
Sito webwww.pastiglieleone.com

Pastiglie Leone è un'azienda dolciaria del Torinese, fondata nel 1857[2][3].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo fondatore, Luigi Leone aprì la sua bottega ad Alba e in pochi anni si trasferì a Torino per meglio servire i suoi clienti e la Casa Reale, molto affezionata alle sue pastiglie di zucchero.

Nel 1934 l'azienda venne rilevata da Giselda Balla Monero e dal fratello Celso Balla, i quali trasferirono i laboratori nella nuova sede di corso Regina Margherita 242 a Torino. Il complesso esiste ancora ed è composto da un grande corpo di fabbrica, che fa angolo con via Vicenza, e una palazzina in stile Liberty.[4] Nel 2006 l'azienda venne poi trasferita a Collegno, in via Italia 46, sede attuale dell'azienda, che ha 70 dipendenti.[5]

Nel luglio 2018 il testimone passa nelle mani di Luca Barilla, con l'obiettivo di valorizzare il marchio nel rispetto della tradizione della confetteria piemontese.[6]

Le scatole di latta[modifica | modifica wikitesto]

Confezione di Pastiglie Leone

Negli anni sono state prodotte numerose versioni delle scatole di latta delle pastiglie. Ne sono state create di diverse dimensioni (pocket da 15 grammi, normali da 42 grammi, scatole regalo di quantità variabile) e create anche delle edizioni limitate, come quella dedicata a Lupin III[7], e versioni celebrative, come quella per il 150° dell'unità d'Italia. L'azienda, inoltre, produce anche altre tipologie di caramelle diverse dalle pastiglie (per esempio le gommose), vendute anch'esse talvolta in scatole di latta, e così pure il cioccolato. Sul sito ufficiale delle pastiglie Leone è possibile trovare la storia e le foto delle principali scatole e dei relativi prodotti in esse contenute prodotte dall'azienda. Vengono create anche lattine per eventi o negozi, che ne facciano richiesta (un esempio è il Caffè Confetteria Al Bicerin dal 1763, storico locale torinese in cui le Pastiglie Leone sono arredo stabile, oltre che pubblicizzate sui pannelli vitrei della devanture).

Tipologie[modifica | modifica wikitesto]

Le pastiglie sono divise in 3 settori: le dissetanti, le digestive e le speciali.[8][9]

Di seguito la lista di alcuni gusti:

Dissetanti[modifica | modifica wikitesto]

Digestive[modifica | modifica wikitesto]

Speciali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Come si fa il Cioccolato Leone, su Pastiglie Leone. URL consultato il 23 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2017).
  2. ^ Una storia dolcissima, su Pastiglie Leone. URL consultato il 23 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2017).
  3. ^ Pastiglie Leone: dentro la fabbrica di un mito, su Dissapore. URL consultato il 23 maggio 2017.
  4. ^ Stabile ex sede Pastiglie Leone, su museotorino.it. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  5. ^ Pastiglie Leone: la famiglia Monero ha venduto la storica azienda di caramelle, su lastampa.it, 4 luglio 2018. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  6. ^ Luca Barilla rilancia le Pastiglie Leone: «Un milione per i dipendenti», su torino.corriere.it, 30 settembre 2018. URL consultato il 29 dicembre 2021.
  7. ^ Pastiglie Leone omaggia Lupin III con una simpatica collezione di lattine, su Magazine Online. URL consultato il 23 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 12 luglio 2018).
  8. ^ L'arte dell'eccellenza, su Pastiglie Leone. URL consultato il 23 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 3 luglio 2017).
  9. ^ Pastiglie, su Pastiglie Leone. URL consultato il 23 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 17 maggio 2017).

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