Paolo Pillitteri
Paolo Pillitteri | |
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Sindaco di Milano | |
Durata mandato | 21 dicembre 1986 – 1º gennaio 1992 |
Predecessore | Carlo Tognoli |
Successore | Giampiero Borghini |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislatura | IX, XI |
Gruppo parlamentare | Partito Socialista Italiano |
Coalizione | Pentapartito |
Circoscrizione | Lombardia |
Collegio | Milano-Pavia |
Incarichi parlamentari | |
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Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | PSI (fino al 1969) PSU (1969-1971) PSDI (1971-1975) PSI (1976-1994) |
Titolo di studio | Laurea in Lettere |
Professione | Giornalista |
Gian Paolo Pillitteri (Sesto Calende, 5 dicembre 1940) è un politico, giornalista e critico cinematografico italiano.
Importante esponente del Partito Socialista Italiano di Bettino Craxi negli anni ottanta e nei primi anni novanta, ha ricoperto l'incarico di Sindaco di Milano dal 21 dicembre del 1986 fino al primo gennaio del 1992, succedendo così al collega di partito Carlo Tognoli; durante la sua carriera politica è stato deputato nella IX legislatura e nella XI legislatura.
Biografia e attività politica
[modifica | modifica wikitesto]Di origine siciliana, dopo aver svolto, da giovane, l'attività di giornalista, critico cinematografico e animatore culturale (diede vita ad uno dei primi cineforum nell'area milanese), inizia la carriera politica nell'ambito del Partito Socialista Italiano, a seguito dell'unificazione con il Partito Socialista Democratico Italiano, del Partito Socialista Unificato. Successivamente alla scissione del 1969, confluisce nel PSDI e, dal 1970, entra a far parte della giunta di Milano come assessore alla cultura. Durante il suo mandato la città attraversa un momento di grande vivacità artistica e culturale. Tra le rassegne realizzate in quegli anni vi è quella dedicata al nouveau realisme culminata con le installazioni di Christo in Piazza Duomo.
Nel 1975, profilandosi la svolta autonomista del PSI, Pillitteri fonda il Movimento Unitario di Iniziativa Socialista che confluisce nel Partito Socialista Italiano alle soglie della "rivoluzione dei quarantenni" che nel luglio del 1976 porta alla segreteria Bettino Craxi (di cui Pillitteri ha sposato la sorella Rosilde nel 1965, restandone vedovo nel 2017). In qualità di assessore con delega all'edilizia privata sviluppa il piano regolatore generale di Milano. Fa parte ininterrottamente della giunta comunale per oltre un decennio fino al 1980, rivestendo anche la carica di assessore con delega al bilancio. In seguito alla nomina di segretario regionale del Partito Socialista Italiano viene eletto deputato alle elezioni politiche del 1983, permanendo in questa carica per undici anni.
Paolo Pillitteri diventa sindaco di Milano, succedendo a Carlo Tognoli, il 21 dicembre del 1986 alla guida di una giunta comunale che vede l'alleanza politica con la Democrazia Cristiana, ricalcando la coalizione del pentapartito nazionale. Nel 1987, a seguito di dissidi con il principale alleato, vara un'inedita giunta rosso-verde con il Partito Comunista Italiano e la Federazione dei Verdi. Nelle elezioni comunali del 1990 riporta un significativo successo personale con un Partito Socialista Italiano attestato, in città, sul 20% dei voti totali.
Dopo essere stato rieletto deputato nelle elezioni politiche del 1992 (le ultime della cosiddetta Prima Repubblica) nei primi di maggio dello stesso anno riceve, unitamente al suo predecessore Carlo Tognoli, un avviso di garanzia per il reato di ricettazione riguardo a 500 milioni di lire, nell'ambito dell'inchiesta Mani pulite. Verrà poi condannato in via definitiva per il reato di ricettazione, con una pena stabilita a 2 anni e 6 mesi dalla corte d'appello nel 1996.
Parallelamente alla venticinquennale carriera politica all'interno dei settori partitici inseriti nel Partito Socialista, ha inoltre collaborato con diversi importanti quotidiani socialisti come l'Avanti! ed è stato anche condirettore del quotidiano L'Opinione delle libertà. È stato docente di storia del cinema alla Libera Università di lingue e Comunicazione ed un prolifico autore di libri e saggi concernenti il cinema e l'attività politica.
Il figlio Stefano Pillitteri, avvocato penalista, è stato assessore comunale a Milano con la delega alle qualità, ai servizi del cittadino, ai servizi civici e alla semplificazione normativa all'interno della giunta comunale di centro-destra (Popolo della Libertà-Lega Nord) guidata dal sindaco Letizia Moratti per un quinquennio, dal 5 giugno del 2006 fino al primo giugno del 2011; la figlia invece ha ricoperto diversi ruoli di rilevanza in Mediaset. La moglie Rosilde Craxi muore all'età di 77 anni, dopo 52 anni di matrimonio, il 24 settembre del 2017. Pillitteri si risposa, con Cinzia Gelati, il 10 giugno 2022.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Paolo Pillitteri
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paolo Pillitteri
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Gianpaolo Pillitteri, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Paolo Pillitteri, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.
- Scheda del deputato - IX legislatura, su legislature.camera.it.
- Scheda del deputato - XI legislatura, su legislature.camera.it.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 313311602 · ISNI (EN) 0000 0000 8082 3517 · LCCN (EN) n82057795 · BNF (FR) cb135238343 (data) · J9U (EN, HE) 987007316653105171 |
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