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Oops!... I Did It Again World Tour

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Oops!...I Did It Again World Tour
Tour di Britney Spears
AlbumOops!...I Did It Again
InizioStati Uniti (bandiera) Columbia
20 giugno 2000
FineBrasile (bandiera) Rio de Janeiro
18 gennaio 2001
Tappe3
Spettacoli

90 in totale

Cronologia dei tour di Britney Spears
Crazy 2k Tour
(2000)
Dream Within a Dream Tour
(2001-2002)

Oops!...I Did It Again World Tour è il secondo tour della popstar Britney Spears, a supporto del suo secondo album Oops!...I Did It Again. Primo dei tour mondiali della cantante, ha raggiunto Nord America[1], Europa[2] e Brasile.[3] Il tour è stato confermato nel febbraio del 2000, quando la Spears era ancora impegnata col suo tour precedente, il ...Baby One More Time Tour.[4] Il palco scenico era molto più elaborato rispetto a quello del precedente tour, godeva infatti di alcune migliorie quali piattaforme movibili, schermi video e fuochi pirotecnici. La setlist comprendeva canzoni contenute nel nuovo album di studio e i maggiori successi estratti dal primo disco, ...Baby One More Time. Lo show era suddiviso in quattro atti, ciascuno dei quali era introdotto da un video, più l'encore. Ogni concerto si apriva con la Spears che scendeva da una piattaforma posta molto in alto, e si concludeva con un encore. Il tour ricevette molte critiche e recensioni positive, che parlavano di una Spears energica e preparata, molto in simbiosi anche con la band. Fu oltre sì un grande successo commerciale, riuscendo ad incassare più di 40,5 milioni di dollari.[5]

Il 22 febbraio 2000, fu annunciato un tour estivo in supporto del secondo album di Britney Spears, Oops!... I Did It Again.[4] Il tour è il primo con cui la Spears raggiunge l'Europa. Lei ha commentato, "Andrò in Europa, e starò in giro per sei mesi, [...] Non sono mai stata fuori dagli Stati Uniti, non ho mai avuto altri fan in altri paesi, ed esibirmi per loro sarà davvero emozionante".[6] Prima dell'inizio del tour, la rivista Forbes affermò che il promotore dei concerti SFX Entertainment le aveva garantito un minimo di 200,000 dollari a tappa.[7]

Lo show inizia con un video dove Britney Spears dà il benvenuto al pubblico. In seguito, una grande sfera viene calata sul palco e quando risale, la cantante in carne ed ossa appare in scena indossando una maglietta rosa (arancione in alcune date), una giacca argentata e dei pantaloni glitterati. Vengono eseguite così Crazy e Stronger. Successivamente Britney si toglie la giacca ed esegue What U See (Is What You Get), durante la quale indossa un cappello da cowgirl e fa una pole dance. La prima sezione finisce con From the Bottom of My Broken Heart.

La seconda sezione inizia con un interludio chiamato What Would You Do to Meet Britney?, dove dei fan vengono invitati sul palco e hanno la possibilità di incontrare la Spears. Quest'ultima parla con loro e si scatta una foto, per poi dare il benvenuto al pubblico nella sua camera da letto. Born to Make You Happy viene eseguita indossando un pigiama bianco e un paio di pantofole. Per il brano seguente, cioè Lucky, Britney canta insieme a due coriste e verso la fine, i ballerini vestiti da marinai eseguono una breve coreografia mentre le tre ragazze si vestono da capitani e cantano l'ultimo ritornello. Successivamente veniva eseguita Sometimes, seguita da Don't Let Me Be the Last to Know. Per quest'ultima, la Spears indossa un lungo abito bianco e un boa.

La terza sezione inizia con una cover di The Beat Goes On di Sonny & Cher. Durante il brano, Britney Spears indossa un kimono e si solleva in aria. Poi, dopo essersi tolta il kimono, esegue Don't go Knocking On My Door, seguita da una cover dei Rolling Stones: (I Can't Get No) Satisfaction.

Chiudono lo show ...Baby One More Time , eseguita con degli abiti da cheerleader, e Oops!... I Did It Again. Durante quest'ultima sono presenti dei giochi pirotecnici e quando finisce, Britney sparisce in un tunnel di fuoco e lo show si conclude.

Jamie King fu scelto come direttore del tour.[8] Tim Miller e Kevin Antunes erano rispettivamente direttore di produzione e direttore musicale.[9] Mark Foffano fu scelto come direttore delle luci.[10] Il palcoscenico era più elaborato rispetto a quelli dei tour precedenti ed includeva schermi video, piattaforme e materiali di scena.[11] La setlist includeva pezzi del suo primo album e sette canzoni del secondo. La Spears spiegò "Ho cantato le stesse canzoni per molto tempo. Sarà carino cambiare qualcosa".[12] Ha anche parlato delle sue aspettative riguardo al tour, dicendo: "Non vedo l'ora. Avrò un tour mondiale. Avrò più ballerini, un palco più grande, più...solo molto più grande".[13] Le attrezzature audio furono fornite dalla Showco che usò il sistema PRISM, che ha adattava lo spettacolo per ogni tappa in base alla sua altezza, larghezza e copertura richiesta. La Spears ha usato delle registrazioni audio dal vivo (realizzate precedentemente) che venivano attivate per sostituire il suo microfono quando i balli diventavano troppo energetici per mantenere un buon controllo della voce.[14]

Lo show ha ricevuto recensioni generalmente positive da parte della critica. Andrew Miller del The Pitch ha affermato: "[il concerto] a Sandstone ha provato che molte delle critiche alla Spears sono osservazioni senza base da persone che non hanno mai partecipato ad uno degli spettacoli di questa star. La musica era suonata da una band talentuosa, e i bassi di alcune canzoni, come ...Baby One More Time e The Beat Goes On sono saliti a un ringhio funky nelle esibizioni dal vivo. Inoltre, la voce della Spears era vera, mentre cantava aveva un tono seducentemente basso [...] ma era comunque in grado di arrivare alle note alte [...], anche se le ha lasciate alle coriste [...] mentre eseguiva i passi di ballo più sfrenati".[15] Richard Leiby del The Washington Post credeva disse dello show "È stato grande".[16] Dan Aquilante del New York Post disse che la Spears "sembrava divertirsi quanto i suoi fan. Forse è stato il cappello da cowboy stile Mariah Carey, o forse il palo da strip preso in prestito dall'armadio di Madonna, [...] ma la Spears era nel suo elemento".[17] Letta Tayler del Newsday ha detto: "Per metà dello show, è rimasta la vecchia Britney, l'adolescente in erba che sognava l'amore. Ma nella seconda parte, era a tutto gas, con coprispalle, abiti, un atteggiamento duro e un con un taglio più energico verso il suo techno pop e hip-hop".[18] Jon Pareles del The New York Times ha affermato: "Quello che ti colpisce di questa cantante diciottenne è il grande sorriso, la piccola voce, sincerità, numeri di danza complicati, pubblicità spudorata e la determinazione ad avere entrambi i lati dell'adolescenza riservatole".[19]. Jim Farber del Daily News ha commentato che "Anche se un po' piccante, il concerto di Britney ha subito la familiarità il marchio di fabbrica di tutti gli spettacoli degli adolescenti. Il brio, le esplosioni e i danzatori volanti sono conformi alla sdolcinatezza dei parchi di divertimento a tema".[20]

I dati riportati corrispondono in media a 507.786 in incassi e 15.841 in spettatori. Susanne Ault di Billboard ha anche rivelato che alcune date ebbero il tutto esaurito in un solo giorno.[21] Il tur ha avuto un guadagno totale di 40.5 milioni di dollari.[5] È il decimo tour dell'anno in termini di guadagni in Nord America, ed il secondo di un artista solista, secondo solo al Twenty Four Seven Tour di Tina Turner.[22]

The Britney Spears Experience (Intro)

  1. "(You Drive Me) Crazy"
  2. "Stronger"
  3. "What U See (Is What U Get)"
  4. "From the Bottom of My Broken Heart"

What Whould You Do to Meet Britney? (Performance Interlude)

  1. "Born to Make You Happy"
  2. "Lucky"
  3. "Sometimes"
  4. "Don't Let Me Be the Last to Know"

Meet the Band (Performance Interlude)

  1. "The Beat Goes On"
  2. "Don't Go Knocking on My Door"
  3. "(I Can't Get No) Satisfaction"

Meet the Dancers (Dance Interlude)

  1. "...Baby One More Time"

The Britney Spears Experience II (Video Finale)

  1. "Oops!...I Did It Again"

Fonte:[15]

Date e Incassi

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Data Città Paese Arena Biglietti Venduti/ Biglietti Disponibili Incassi
Nord America[23]
20 giugno 2000 Columbia Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Merriweather Post Pavilion
21 giugno 2000 Hartford Meadows Music Theatre
23 giugno 2000 Darien Darien Lake
24 giugno 2000 Hershey Hersheypark Stadium 28,701/ 28,701 (100%) $1,014,096
25 giugno 2000 Scranton Toyota Pavilion at Montage Mountain
27 giugno 2000 Wantagh Nikon at Jones Beach Theater 56,550/ 56,550 (100%) $2,055,861
28 giugno 2000 Wantagh Nikon at Jones Beach Theater
29 giugno 2000 Wantagh Nikon at Jones Beach Theater
30 giugno 2000 Wantagh Nikon at Jones Beach Theater
2 luglio 2000 Holmdel PNC Bank Arts Center
3 luglio 2000 Holmdel PNC Bank Arts Center
4 luglio 2000 Bristow Nissan Pavilion
5 luglio 2000 Camden Susquehanna Bank Center
7 luglio 2000 Tinley Park First Midwest Bank Amphitheatre
8 luglio 2000 Milwaukee Marcus Amphitheater
9 luglio 2000 Clarkston DTE Energy Music Theatre
10 luglio 2000 Clarkston DTE Energy Music Theatre
16 luglio 2000 Maryland Heights Verizon Wireless Amphitheater St. Louis
17 luglio 2000 Bonner Springs Sandstone Amphitheater
19 luglio 2000 Dallas SuperPages.com Center
20 luglio 2000 San Antonio Alamodome
21 luglio 2000 Houston Cynthia Woods Mitchell Pavilion 25,916/ 25,972 (99%) $912,149
22 luglio 2000 Houston Cynthia Woods Mitchell Pavilion
27 luglio 2000 Albuquerque Mesa Del Sol Amphitheatre
28 luglio 2000 Phoenix Cricket Wireless Pavilion
29 luglio 2000 Irvine Verizon Wireless Amphitheatre
30 luglio 2000 Inglewood The Forum 25,756/ 29,000 (88%) $977,849
31 luglio 2000 Inglewood The Forum
1º agosto 2000 Concord Sleep Train Pavilion
3 agosto 2000 San Diego San Diego Sports Arena
4 agosto 2000 Las Vegas MGM Grand Garden Arena
5 agosto 2000 Devore San Manuel Amphitheater
6 agosto 2000 Marysville Sleep Train Amphitheater
8 agosto 2000 Mountain View Shoreline Amphitheatre
10 agosto 2000 Portland Rose Garden Arena
11 agosto 2000 George Gorge Amphitheatre 20,000/ 20,000 (100%) $814,630
12 agosto 2000 Vancouver Canada (bandiera) Canada GM Place
14 agosto 2000 Salt Lake City Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti EnergySolutions Arena
21 agosto 2000 Burgettstown Coca-Cola Star Lake Amphitheater
22 agosto 2000 Toronto Canada (bandiera) Canada Molson Amphitheatre
23 agosto 2000 Montréal Molson Centre
24 agosto 2000 Syracuse Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Empire Expo Center
25 agosto 2000 Atlantic City Mark G. Etess Arena
28 agosto 2000 Mansfield Comcast Center for the Performing Arts
30 agosto 2000 Saratoga Springs Saratoga Performing Arts Center
31 agosto 2000 Cleveland Gund Arena
1º settembre 2000 Knoxville Thompson-Boling Arena
2 settembre 2000 Noblesville Verizon Wireless Music Center
3 settembre 2000 Columbus Germain Amphitheater
9 settembre 2000 Orlando Amway Arena
10 settembre 2000 West Palm Beach Mars Music Amphitheatre
12 settembre 2000 Raleigh Walnut Creek Amphitheatre
13 settembre 2000 Charlotte Verizon Wireless Amphitheatre Charlotte
14 settembre 2000 Virginia Beach Virginia Beach Amphitheatre
15 settembre 2000 Burgettstown Coca-Cola Star Lake Amphitheater
17 settembre 2000 Antioch Starwood Amphitheatre
18 settembre 2000 Atlanta Aaron's Amphitheatre 18,254/ 18,954 (96%) $596,110
20 settembre 2000 New Orleans Louisiana Superdome
Europa[24]
10 ottobre 2000 Birmingham Regno Unito (bandiera) Regno Unito LG Arena
11 ottobre 2000 Londra Wembley Stadium
12 ottobre 2000 Londra Wembley Stadium
13 ottobre 2000 Londra Wembley Stadium
14 ottobre 2000 Manchester Manchester Evening News Arena
17 ottobre 2000 Manchester Manchester Evening News Arena
18 ottobre 2000 Brema Germania (bandiera) Germania Stadthalle Bremen
19 ottobre 2000 Gand Belgio (bandiera) Belgio Flanders Expo
20 ottobre 2000 Dortmund Germania (bandiera) Germania Westfalenhalle
22 ottobre 2000 Stoccarda Hanns-Martin-Schleyer-Halle
24 ottobre 2000 Barcellona Spagna (bandiera) Spagna Palau Sant Jordi
25 ottobre 2000 Milano Italia (bandiera) Italia Fila Forum
26 ottobre 2000 Zurigo Svizzera (bandiera) Svizzera Hallenstadion
27 ottobre 2000 Monaco di Baviera Germania (bandiera) Germania Olympiahalle
28 ottobre 2000 Kiel Sparkassen-Arena
29 ottobre 2000 Berlino Velodrom
30 ottobre 2000 Hannover Preussag Arena
1º novembre 2000 Lipsia Messehalle
2 novembre 2000 Francoforte sul Meno Festhalle
4 novembre 2000 Arnhem Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Gelredome
7 novembre 2000 Göteborg Svezia (bandiera) Svezia Scandinavium
8 novembre 2000 Oslo Norvegia (bandiera) Norvegia Oslo Spektrum
9 novembre 2000 Stoccolma Svezia (bandiera) Svezia Stockholm Globe Arena
10 novembre 2000 Copenaghen Danimarca (bandiera) Danimarca Valby Hallen
13 novembre 2000 Colonia Germania (bandiera) Germania Kölnarena
14 novembre 2000 Parigi Francia (bandiera) Francia Le Zénith
19 novembre 2000 Londra Regno Unito (bandiera) Regno Unito London Dockland Arena
20 novembre 2000 Manchester Manchester Evening News Arena
20 novembre 2000 Birmingham National Exhibition Centre
21 novembre 2000 Birmingham National Exhibition Centre
Sud America[3]
18 gennaio 2001 Rio de Janeiro Brasile (bandiera) Brasile City of Rock
TOTALE (USA) 175,177/ 179,177 (97.7%) $6,370,695
  1. ^ News - Articles - 1434373, su mtv.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2010).
  2. ^ News - Articles - 1434371, su mtv.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2010).
  3. ^ a b NewsLibrary.com - newspaper archive, clipping service - newspapers and other news sources, su nl.newsbank.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2011).
  4. ^ a b News - Articles - 1434391, su mtv.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 gennaio 2010).
  5. ^ a b Forbes.com: Forbes Celebrity 100 2001
  6. ^ MTV.com - Britney Spears, su mtv.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  7. ^ Music News, Interviews, Pics, and Gossip: Yahoo! Music
  8. ^ Jamie King | Official Site
  9. ^ Tour Profile Archiviato il 31 gennaio 2010 in Internet Archive.
  10. ^ New Selected Credits for E.M.F. Lighting Archiviato il 10 luglio 2011 in Internet Archive.
  11. ^ Copia archiviata, su news.google.com. URL consultato il 3 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2012).
  12. ^ MTV.com - Britney Spears, su mtv.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  13. ^ News - Articles - 1434384, su mtv.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 26 settembre 2004).
  14. ^ TOUR PROFILE: Britney Spears in Europe Archiviato il 9 marzo 2009 in Internet Archive.
  15. ^ a b The Pitch | Music Archiviato il 4 dicembre 2012 in Archive.is.
  16. ^ The Britney Gap, su pqasb.pqarchiver.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  17. ^ Archives - New York Post Online Edition, su pqasb.pqarchiver.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  18. ^ Newsday - The Long Island and New York City News Source, su pqasb.pqarchiver.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
  19. ^ https://www.nytimes.com/2000/06/29/arts/pop-review-the-oops-girl-with-the-big-smile-and-the-little-voice
  20. ^ Copia archiviata, su nydailynews.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2011).
  21. ^ http://books.google.com/books?id=XREEAAAAMBAJ&pg=PA24
  22. ^ Tina Turner, 'NSYNC Had Year's Top-Grossing Tours - Music, Celebrity, Artist News | MTV, su mtv.com. URL consultato il 5 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2012).
  23. ^ David Basham, Britney Pulls Plug On Denver Gig, Moves L.A. Shows, in MTV, MTV Networks, 17 luglio 2000. URL consultato il 20 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2010).
  24. ^ Kara Manning, Britney To Offer Advice Online, in MTV, MTV Networks, 24 agosto 2000. URL consultato il 20 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2010).

Collegamenti esterni

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