Michel Marie Jacques Dubost

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Michel Marie Jacques Dubost, C.I.M.
vescovo della Chiesa cattolica
 
TitoloÉvry-Corbeil-Essonnes
Incarichi attualiVescovo emerito di Évry-Corbeil-Essonnes (dal 2017)
Incarichi ricoperti
 
Nato15 aprile 1942 (82 anni) a Safi
Ordinato presbitero25 maggio 1967 dal vescovo Armand François Le Bourgeois, C.I.M.
Nominato vescovo9 agosto 1989 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo8 settembre 1989 dal vescovo Jacques Louis Marie Joseph Fihey
 

Michel Marie Jacques Dubost (Safi, 15 aprile 1942) è un vescovo cattolico francese, dal 1º agosto 2017 vescovo emerito di Évry-Corbeil-Essonnes.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Michel Marie Jacques Dubost è nato a Safi, in Marocco, il 15 aprile 1942 ed è figlio di un ufficiale militare.

Formazione e ministero sacerdotale[modifica | modifica wikitesto]

Dopo gli studi liceali è entrato nello scolasticato della Congregazione di Gesù e Maria. Ha studiato filosofia e teologia all'Institut catholique di Parigi. Nel 1970 ha conseguito il diploma presso l'Istituto di studi politici di Parigi. Successivamente ha proseguito la sua formazione all'Istituto di studi superiori della difesa nazionale.

Il 25 maggio 1967 è stato ordinato presbitero nella chiesa dello Spirito Santo a Parigi dal vescovo di Autun Armand François Le Bourgeois. In seguito è stato vicario parrocchiale della parrocchia della Madonna della Natività nel quartiere Bercy di Parigi e cappellano della scuola "Saint-Jean de-Béthune" e di diversi licei statali a Versailles dal 1967 al 1976; segretario generale della Fédération des Organismes de Communication Sociale (FOCS), divenuta in seguito "Chrétiens-Médias", dal 1976 al 1982; responsabile delle cappellanie delle scuole pubbliche nell'arcidiocesi di Parigi dal 1982 al 1988 e parroco di Saint-Jacques-du-Haut-Pas dal 1983 al 1989.

Ministero episcopale[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 agosto 1989 papa Giovanni Paolo II lo ha nominato ordinario militare per la Francia e vescovo titolare di Oea. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale l'8 settembre successivo nella cattedrale di Notre-Dame a Parigi dal vescovo di Countances Jacques Louis Marie Joseph Fihey, co-consacranti il vescovo emerito di Autun Armand François Le Bourgeois e il vescovo ausiliare di Parigi Daniel-Joseph-Louis-Marie Pézeril. È diventato così il vescovo della diocesi con il maggior numero di giovani del paese e ha trovato un ambiente che già conosceva, essendo figlio di un generale di artiglieria. Il 7 marzo 1998 ha rinunciato al titolo di Oea ai sensi della nuova pratica stabilita per gli ordinari militari. Ha svolto un ruolo importante nell'organizzazione della XII giornata mondiale della gioventù svoltasi a Parigi dal 19 al 24 agosto 1997 sul tema "Maestro dove abiti? Venite e vedrete".[1]

Il 15 aprile 2000 lo stesso papa Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo di Évry-Corbeil-Essonnes. Ha preso possesso della diocesi il 12 maggio successivo.

Il 27 ottobre 2012 papa Benedetto XVI lo ha nominato membro del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso.[2]

Nel novembre del 2012 ha compiuto la visita ad limina.

Il 1º agosto 2017 papa Francesco ha accettato la sua rinuncia al governo pastorale della diocesi per raggiunti limiti di età.

Il 24 giugno 2019 lo stesso papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico sede plena et ad nutum Sanctæ Sedis di Lione in quanto il cardinale Philippe Barbarin ha chiesto un periodo di congedo dopo essere stato condannato in primo grado di giudizio a sei mesi di carcere con la condizionale per aver coperto gli abusi sessuali di padre Bernard Preynat nell'attesa di una sentenza definitiva.[3]

Il 6 marzo 2020, accettando le dimissioni di Barbarin, papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico sede vacante di Lione con tutti i poteri di vescovo diocesano.[4] Ha mantenuto l'incarico fino all'ingresso del nuovo arcivescovo Olivier de Germay, avvenuto il 20 dicembre 2020.

L'8 aprile 2021 è stato nominato amministratore apostolico sede vacante della diocesi di Caienna.[5] Ha mantenuto l'incarico fino all'ingresso del nuovo vescovo Alain Ransay, avvenuto il 6 febbraio 2022.

In seno alla Conferenza episcopale di Francia è stato presidente della commissione per la catechesi e il catecumenato, membro del consiglio per la famiglia e la società, presidente del gruppo di lavoro "Cattolici e musulmani nella Francia di oggi" e presidente del consiglio per le relazioni interreligiose e i nuovi movimenti religiosi dal 2011.[6] È stato anche presidente di Justice et Paix France.

È stato membro del Pontificio consiglio per i laici e del Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso dal 2012 al 2017.[7]

Monsignor Dubost, pur non essendone membro, è in contatto con alcuni appartenenti al club Le Siècle, un gruppo di influenza fondato nel 1944 da Georges Bérard-Quélin che riunisce leader politici, economici, culturali e dei media francesi.[8]

Opinioni[modifica | modifica wikitesto]

Telethon[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2006, nel pieno del dibattito su Telethon, iniziativa boicottata da alcuni cattolici contrari alla ricerca sugli embrioni che non ne rispettava la dignità di esseri viventi, monsignor Dubost ha aggiunto il suo contributo al dibattito riconoscendo i vantaggi portati dall'Associazione francese contro le miopatie (AFM), ma esprimendo il desiderio che fosse instaurato un vero dialogo con i leader di questa associazione che utilizza circa il 2% delle donazioni alla ricerca sull'embrione, incompatibili con l'etica cattolica. Egli stesso è molto sensibile a questo problema, dopo aver perso un fratello di 15 anni per miopatia.

Dialogo tra cristiani e islamici[modifica | modifica wikitesto]

Sottolineando che "i musulmani in Francia sono ora nostri concittadini", ritiene necessario fare di tutto per promuovere il dialogo tra cristiani e musulmani, nel pieno rispetto dei valori democratici e nel rispetto reciproco e della pace sociale.[9] Ha frequenti contatti con il rettore della moschea di Évry, dove si reca regolarmente.

Clandestini[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2007 ha fatto appello alle magistratura per chiedere l'evacuazione di immigrati illegali che avevano occupato per diversi mesi la chiesa di San Paolo a Massy. Senza prendere posizione sulla sostanza del caso ha spiegato che era necessario consentire che l'edificio tornasse alla sua destinazione originale e quindi preservare la libertà di culto. Si è rammaricato che gli stranieri in una situazione irregolare abbiano rifiutato di essere accompagnati dalla comunità cattolica per le loro azioni in prefettura.[10]

AIDS e preservativi[modifica | modifica wikitesto]

In un'intervista pubblicata su Le Parisien-Aujourd'hui il 19 marzo 2009 ha detto: "Voler combattere l'AIDS unicamente con il preservativo è intelligente come pensare di sradicare gli incidenti in moto facendo una campagna per l'uso del casco".[11]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Le Grand tournant. L'an I de la révolution du pape François, 2014, Cerf.
  • C'est là que je te rencontrerais, propos sur les sacrements, 2011, Desclée De Brouwer.
  • Qui nous séparera de l'amour du Christ ?, 2010, Desclée De Brouwer.
  • Choisis la vie ! Prier les dix commandements, 2009, Desclée De Brouwer.
  • Prier le Credo, 2008, Desclée De Brouwer.
  • Femmes, 15 questions à l'Église, un évêque répond, 2007, Plon
  • Les voyageurs de l'espérance, vivre la foi dans le monde contemporain, 2005, Bayard culture.
  • La guerre, un évêque prend la parole, 2003, Plon.
  • Marie 2002 Mame.
  • Le missel Théo des années caté, 2002, Droguet et Ardant.
  • Être chrétien aujourd'hui, 2001, Pygmalion.
  • L'œcuménisme, 1999, Droguet et Ardant.
  • Comprendre et accueillir l'exorcisme, 1999, Tequi.
  • Chemin faisant l'Église, 1996, Cerf.
  • Ministres de la paix, regards chrétiens sur l'armée, 1995, Cerf.
  • Théo, l'encyclopédie pour tous, 1993, Droguet et Ardant.

Genealogia episcopale[modifica | modifica wikitesto]

La genealogia episcopale è:

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Grand'Ufficiale dell'Ordine Nazionale al Merito - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Actualité, Monaco et l'argent nazi.
  2. ^ Nomina di Membri del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, in bollettino della Sala stampa della Santa Sede, 27 ottobre 2012. URL consultato il 19 settembre 2021.
  3. ^ (FR) Mgr Dubost nommé administrateur apostolique du diocèse de Lyon, su vaticannews.va. URL consultato il 24 giugno 2019.
  4. ^ (FR) Le cardinal Barbarin déchargé de sa mission d'archevêque de Lyon, in Sito ufficiale dell'Arcidiocesi di Lione, 6 marzo 2020. URL consultato il 6 marzo 2020.
  5. ^ (FR) Eglise de Guyane: Michel Dubost nommé administrateur apostolique, su la1ere.francetvinfo.fr, 9 aprile 2021. URL consultato il 9 aprile 2021.
  6. ^ Comunicato sul sito web della Conferenza episcopale di Francia., su eglise.catholique.fr. URL consultato l'11 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2012).
  7. ^ (FR) Nominations au Saint-Siège, in La Documentation catholique, CIX, n. 2500, 18 novembre 2012, p. 1021, ISSN 0012-4613 (WC · ACNP).
  8. ^ Selon Faits et documents n°113 (giugno 2001), Disponible online (PDF) (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015)..
  9. ^ France: Interview de Michel Dubost, évêque d'Évry.
  10. ^ EUROPE 1 - Massy : l'évêque demande l'évacuation de 500 sans-papiers[collegamento interrotto].
  11. ^ L'Église et le sida, su eglise.catholique.fr. URL consultato l'11 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 22 marzo 2009).
  12. ^ Décret du 13 novembre 2014 portant élévation aux dignités de grand'croix et de grand officier, in legifrance.gouv.fr, 15 novembre 2014.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Vescovo titolare di Oea Successore
Michel Louis Coloni 9 agosto 1989 - 7 marzo 1998 David Kamau Ng'ang'a
Predecessore Ordinario militare per la Francia Successore
Jacques Louis Marie Joseph Fihey 9 agosto 1989 - 15 aprile 2000 Patrick Le Gal
Predecessore Vescovo di Évry-Corbeil-Essonnes Successore
Guy Alexis Herbulot 15 aprile 2000 - 1º agosto 2017 Michel Armand Alexis Jean Pansard
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