Luciano Piquè

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Luciano Piquè
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza177 cm
Peso78 kg
Calcio
RuoloDifensore e centrocampista
Termine carriera1969 - giocatore
1981 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-1953Favaro
Squadre di club1
1953-1955Mestrina48 (?)
1955-1959Udinese85 (4)
1959-1961Genoa65 (3)
1961-1962Padova8 (0)
1962-1963Genoa0 (0)
1963-1964Savona29 (0)
1964-1967Entella99 (0)[1]
1967-1969Alassio57 (7)
Carriera da allenatore
1968-1969Alassio
1972-1973Canelli[2]
1974-1975Canelli[3]
1978-1979Omegna[4]
1979-1980Pro Vercelli[5]
1980-1981Omegna[6]
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Luciano Piquè (Venezia, 11 giugno 1935Genova, 2 novembre 2021) è stato un calciatore italiano, di ruolo difensore e mediano.

Nato a Mestre[7], lasciato il calcio giocato restò a vivere a Genova, gestendo una profumeria nel quartiere di Quinto insieme alla moglie Andreina.[8] È morto nel capoluogo ligure il 2 novembre 2021.[8]

Cresciuto nel Favaro, gioca in Serie A con le maglie di Udinese (con la quale ha esordito in Serie A il 19 agosto 1956 in Udinese-Fiorentina 2-5), Genoa e Padova 100 partite segnando 4 gol. Giocò anche in Serie B sempre con Udinese e Genoa.

Esordì nel Genoa nella semifinale di Coppa Italia 1958-1959 il 6 settembre 1958, in cui i rossoblù furono sconfitti per 1-0 dalla Juventus.[7] Il 13 settembre seguente Piquè con la sua squadra si aggiudicò il terzo posto finale nella competizione battendo per 2-1 il Venezia.[7] Nella pessima stagione 1959-1960 per i genoani, conclusasi con la retrocessione in cadetteria, Piquè fu tra i pochi giocatori a fornire buone prestazioni, venendo impiegato in tutti gli incontri ufficiali giocati dalla squadra in quell'annata.[7] Segnò la sua prima rete con il Genoa nella sconfitta esterna per 2-1 contro il Milan il 6 marzo 1960.[7] Restò in forza al Genoa anche nella stagione seguente in cadetteria, ottenendo la salvezza nonostante i sette punti di penalità inflitti al club a seguito del Caso Cappello.[7] Per il Genoa giocò ancora due incontri nella Coppa dell'Amicizia italo-francese 1961 e la partita del primo turno della Coppa Italia 1961-1962, persa contro la Lazio, prima di essere ceduto nell'autunno 1961 al Padova.[7]

Con i veneti giocò otto incontri, retrocedendo in cadetteria al termine della Serie A 1961-1962.[7]

Ritornò al Genoa la stagione seguente senza però essere mai impiegato.[7] Lasciato definitivamente il Grifone continuò la sua carriera agonistica in Liguria nelle serie inferiori con il Savona, Entella e Alassio.[7]

In carriera ha collezionato complessivamente 128 presenze e 6 reti in Serie A e 32 presenze ed una rete in Serie B.

Iniziò la carriera di allenatore nell'Alassio, per proseguirla poi nel Canelli, Omegna, in Serie C2 e Pro Vercelli.[7]

Competizioni nazionali

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Mestrina: 1954-1955
Udinese: 1955-1956
  1. ^ Almanacco illustrato del calcio, Carcano edizioni, 1966, p. 176.
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio 1973, edizioni Panini pag. 311
  3. ^ Almanacco illustrato del calcio 1975, edizioni Panini pag. 321
  4. ^ Almanacco illustrato del calcio 1980, edizioni Panini pag. 291
  5. ^ Almanacco illustrato del calcio 1980, edizioni Panini pag. 348
  6. ^ Almanacco illustrato del calcio 1982, edizioni Panini pag. 291
  7. ^ a b c d e f g h i j k Addio a Luciano Piquè, mediano del Genoa in due travagliate stagioni agonistiche, su Fondazionegenoa.com. URL consultato il 3 novembre 2021.
  8. ^ a b E' morto Luciano Piquè, mediano del Genoa a cavallo degli anni '50 e '60, su Genova.repubblica.it. URL consultato il 2 novembre 2021.
  • Davide Rota, Dizionario illustrato dei giocatori genoani, Genova, De Ferrari, 2008, ISBN 978-88-6405-011-9.

Collegamenti esterni

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