Link: The Faces of Evil
Link: The Faces of Evil videogioco | |
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Piattaforma | CD-i |
Data di pubblicazione | 10 ottobre 1993 |
Genere | Avventura dinamica |
Origine | Stati Uniti |
Sviluppo | Animation Magic |
Pubblicazione | Philips Media |
Modalità di gioco | Singolo giocatore |
Supporto | CD-ROM |
Serie | The Legend of Zelda |
Link: The Faces of Evil è un videogioco sviluppato dalla Animation Magic e pubblicato per il Philips CD-i nel 1993, lo stesso giorno di Zelda: The Wand of Gamelon (un terzo, Zelda's Adventure, è stato distribuito nel 1994). Tutti e tre i giochi CD-i di Zelda sono il prodotto di un compromesso tra Philips e Nintendo dopo che Nintendo e Sony fallirono nel commercializzare un add-on basato sui CD per Super Nintendo. Non avendo nessuna connessione con Nintendo, molti fan non considerano questo gioco come un vero capitolo di Zelda, e Nintendo stessa non riconosce questo gioco come parte della serie.
Trama
[modifica | modifica wikitesto]Link, sentendosi inutile nell'ormai tranquillo regno di Hyrule, non ha idea che la lontana isola di Koridai è stata attaccata da Ganon e i suoi scagnozzi. Gwonam il Mago visita Link e il Re di Hyrule a bordo di un tappeto volante e li informa del terribile fato di Koridai. Nella sua pergamena sacra è scritto che solo Link può sconfiggere Ganon. Così Link parte per l'isola di Koridai, sovrastata da misteriose statue di pietra, note come Faces of Evil.
La storia è ampiamente narrata attraverso dei video a cartone animato, probabilmente per fare miglior uso del formato CD-ROM.[senza fonte]
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]The Faces of Evil utilizza lo scorrimento laterale introdotto in Zelda II: The Adventure of Link. I controlli vennero ampiamente criticati in quanto confusionari e molto scomodi.
Nella cultura di internet
[modifica | modifica wikitesto]Le scene del gioco sono divenute famose su internet a causa della bassa qualità di animazione e recitazione. Molte di esse vengono utilizzate per la creazione di video chiamati "YouTube Poop"[1]. Il Re di Hyrule, con la frase "My boy![2] This peace is what all true warriors strive for!" dove "My" viene spesso scritto come "Mah", e la parola "Dinner!", così come Morshu con la sua proposta "Lamp oil, rope, bombs; you want it? It's yours, my friend, as long as you have enough rupees!", e con la sua risposta alla richiesta del giocatore di acquistare qualcosa con un prezzo superiore alle rupie possedute dal suddetto giocatore "Sorry Link, I can't give credit! Come back when you're a little... richer!", sono diventati due personaggi oggetto di parodie su Internet. Assieme ad Hotel Mario.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Link: The Faces of Evil
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Link: The Faces of Evil
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Link: The Faces of Evil - Topic (canale), su YouTube.
- (EN) Link: The Faces of Evil, su GameFAQs, Red Ventures.
- (EN) Link: The Faces of Evil, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (FR) Quebec Gamers - Oltre 500 immagini e 9 video del gioco (inclusa la fine), su quebecgamers.com.
- (EN) Link: The Faces of Evil, su MobyGames, Blue Flame Labs.