Le quattro piume (film 2002)

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Le quattro piume
Djimon Hounsou e Heath Ledger in una scena del film
Titolo originaleThe Four Feathers
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America, Regno Unito
Anno2002
Durata131 min
Generedrammatico, azione, storico
RegiaShekhar Kapur
SoggettoAlfred Edward Woodley Mason (romanzo)
SceneggiaturaHossein Amini, Michael Schiffer
ProduttoreStanley R. Jaffe, Robert D. Jaffe, Paul Feldsher, Marty Katz
Produttore esecutivoAllon Reich, Julie Goldstein
Casa di produzioneParamount Pictures, Miramax Films
Distribuzione in italianoEagle Pictures
FotografiaRobert Richardson
MontaggioSteven Rosenblum
Effetti specialiNeil Corbould
MusicheJames Horner
ScenografiaAllan Cameron, Keith Pain, Peter Howitt
CostumiRuth Myers
TruccoJenny Shircore, John Schoonraad
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Le quattro piume (The Four Feathers) è un film del 2002 diretto da Shekhar Kapur, con Heath Ledger, Wes Bentley e Kate Hudson, sesta versione cinematografica dell'omonimo romanzo di Alfred Edward Woodley Mason del 1902.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

1884, Harry Faversham è un ammirato cadetto dell'esercito britannico, prossimo alle nozze con Ethne, con un brillante futuro davanti, quando la sua vita va in pezzi per la notizia che in Sudan è in corso una rivolta a cui il suo reggimento è chiamato a rispondere. Entrato nell'esercito senza alcuna vocazione, solo per compiacere le aspettative del padre generale, Harry non vuole affrontare la guerra e rassegna le dimissioni. Viene ripudiato dal padre e riceve da tre amici commilitoni e dalla fidanzata quattro piume bianche, simbolo di codardia e disonore. Solo il suo miglior amico, Jack Durrance, per quanto non possa comprendere la sua drastica scelta, non rinnega la profonda amicizia.

Una volta compreso che è stato un errore farsi sopraffare dalla paura e abbandonare gli amici, Harry raggiunge a sua volta il fronte dove, camuffato da arabo, tenta di aiutarli a suo modo. In questa sua guerra clandestina è affiancato dal misterioso indigeno Abou Fatma, che l'ha salvato dalla morte nel deserto. Scoperto che il reggimento sta per cadere in un'imboscata, manda Abou ad avvertire gli inglesi, inutilmente: non solo l'avvertimento viene ignorato, ma Abou viene trattato da nemico. Il reggimento è massacrato, Harry riesce a salvare solo Jack che, rimasto accecato, non sa chi sia il suo salvatore.

Scoperte le affettuose lettere che Jack e Ethne si sono scambiati in quei mesi, Harry capisce che non c'è per lui un futuro in patria. Quindi, mentre Jack rientra in Inghilterra e si fidanza con Ethne, Harry tenta di salvare un altro dei suoi amici, Trench, catturato dai ribelli, facendosi imprigionare anche lui. Le terribili condizioni di vita della prigione arrivano quasi a spezzare la resistenza dei due inglesi, ma il decisivo intervento di Abou li salva entrambi. Tornato infine a casa, riabilitato agli occhi di tutti per le sue imprese, Harry ritrova Jack e Ethne, prossimi alle nozze, ed è disposto a non intervenire, ma Jack, consapevole che lei continua ad amare l'altro e scoperto che lui è stato il suo salvatore in Sudan, decide di farsi da parte e di lasciare una nuova occasione agli amanti ritrovati.

Le precedenti versioni[modifica | modifica wikitesto]

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film ha ricevuto critiche miste: su Rotten Tomatoes detiene un voto del 41% basato su 150 recensioni, con un voto medio di 5,39/10.[1][2].

Box office[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato un insuccesso dal punto di vista degli incassi. A fronte del budget iniziale di produzione di 35.000.000 di dollari, ha incassato 18 milioni di dollari negli Stati Uniti e circa 30 nel mondo: neanche fra i primi cento film del 2002.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ «Un quadro spettacolarmente imponente, degno delle più grandi battaglie viste finora al cinema in film come Alexander Nevski, Senso e Waterloo».
  2. ^ Shekhar Kapur, in un'intervista riportata dalla rivista Best Movie, sul numero di novembre 2002 dichiara: «In definitiva è un film su ragazzi che vanno in guerra e diventano uomini».
  3. ^ Box Office Mojo, su boxofficemojo.com, 23 settembre 2007.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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