José Azevedo

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José Bento Carvalho Azevedo
José Azevedo al Tour de l'Ain 2004
Nazionalità Bandiera del Portogallo Portogallo
Altezza 170 cm
Ciclismo
Specialità Strada
Termine carriera 2008
Carriera
Squadre di club
1994-1995Recer-Boavista
1996-2000Maia
2001-2003ONCE
2004US Postal Service
2004-2006Discovery Channel
2007-2008Benfica
Nazionale
1996-2000Bandiera del Portogallo Portogallo
Carriera da allenatore
2010-2011RadioShack
2011-2013RadioShack
2014-2019Katusha
2020Nippo Delko
2021Delko
2022-Efapel Cycling
Statistiche aggiornate al luglio 2022

José Bento Carvalho Azevedo (Vila do Conde, 19 settembre 1973) è un dirigente sportivo ed ex ciclista su strada portoghese. Professionista dal 1994 al 2008, vinse tre titoli nazionali a cronometro (1996, 1997, 2001) e ottenne il quinto posto finale al Giro d'Italia 2001 e al Tour de France 2004. Dopo il ritiro è stato direttore per formazioni professionistiche; dal 2020 è dirigente del team Efapel Cycling.[1]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Diventa professionista nel 1994 con il Recer-Boavista. Passa quindi alla Maia (la principale squadra ciclistica portoghese) e alla ONCE di Manolo Saiz. Negli anni 2004 e 2005 corre con la US Postal Service di Johan Bruyneel, poi rinominata Discovery Channel, come fedele gregario di Lance Armstrong, soprattutto in salita.

Soprannominato the Ace (l'asso), Azevedo è arrivato due volte fra i primi dieci al Tour de France. Nel 2006 si è classificato sesto alla Parigi-Nizza e quarto al Critérium du Dauphiné Libéré. Dopo il ritiro di Armstrong è divenuto il capitano della Discovery Channel prima di tornare in patria, stavolta al Benfica, e chiudervi la carriera al termine del 2008.

Dopo il ritiro è stato direttore sportivo dei team RadioShack e RadioShack/Leopard diretti dallo stesso Johan Bruyneel; dal 2014 al 2019 è stato invece direttore generale del team russo-svizzero World Tour Katusha.[1] Dal 2020 al 2021, dopo la chiusura della Katusha, è direttore sportivo del ProTeam francese Nippo/Delko.[1]

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

  • 1996 (Maia-Jumbo-CIN)
Classifica generale Grande Prémio Internacional Costa Azul
1ª tappa Grande Prémio do Minho
Campionati portoghesi, Prova a cronometro
1ª tappa Grande Prémio Jornal de Noticias
Classifica generale Grande Prémio Jornal de Noticias
Campionati portoghesi, Prova a cronometro
11ª tappa Giro del Portogallo (Torre de Dona Chama > Mirandela, cronometro)
3ª tappa Volta ao Portugal do Futuro
Classifica generale Volta ao Portugal do Futuro
3ª tappa GP Internacional de Torres Vedras (Vila Franca do Rosário > Montejunto)
5ª tappa GP Internacional de Torres Vedras (Torres Vedras > Torres Vedras)
Classifica generale GP Internacional de Torres Vedras
5ª tappa Giro del Portogallo (Portalegre > Marvão, cronometro)
3ª tappa Grande Prémio Jornal de Noticias
4ª tappa GP Internacional de Torres Vedras
  • 2000 (Maia-MSS, quattro vittorie)
5ª tappa Volta ao Algarve (Lagos > Fóia)
4ª tappa Vuelta a Asturias (Gijón > El Viso)
Prologo Grande Prémio Jornal de Noticias (cronometro)
Classifica generale Grand Prix International Telecom
  • 2001 (ONCE-Eroski, due vittorie)
Campionati portoghesi, Prova a cronometro
2ª tappa Volta ao Algarve (Faro > Fóia)
  • 2003 (ONCE-Eroski, una vittoria)
5ª tappa Giro di Germania (Ravensburg > Feldberg (Germania))
  • 2007 (SL Benfica, una vittoria)
4ª tappa Grande Prémio CTT Correios de Portugal (Viseu > Águeda)

Altri successi[modifica | modifica wikitesto]

4ª tappa Tour de France (Épernay > Château-Thierry, cronosquadre)
1ª tappa Vuelta a España (Gijón > Gijón, cronosquadre)

Piazzamenti[modifica | modifica wikitesto]

Grandi Giri[modifica | modifica wikitesto]

2002: 6º
2004: 5º
2005: 30º
2006: 19º
1996: ritirato (15ª tappa)
1997: ritirato (13ª tappa)
2002: 34º
2003: ritirato (10ª tappa)
2005: non partito (12ª tappa)

Classiche monumento[modifica | modifica wikitesto]

2001: 57º
2002: 35º
2003: 73º
2004: 59º

Competizioni mondiali[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) AZEVEDO JOSÉ, su uci.org. URL consultato il 1º maggio 2020.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]