Issyk-Kul virus

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Issyk-Kul Virus
Immagine di Issyk-Kul virus mancante
Classificazione scientifica
Dominio Riboviria
Regno Orthornavirae
Phylum Negarnaviricota
Subphylum Polyploviricotina
Classe Ellioviricetes
Ordine Bunyavirales
Famiglia Nairoviridae
Genere Orthonairovirus
Specie Issyk-Kul virus

Issyk-Kul virus, o ISKV, è una specie di virus facente parte della famiglia Nairoviridae e dell'ordine Bunyavirales, che include virus con virus a RNA a singolo filamento negativo (virus a ssRNA-).[1]

Prende il nome dalla località di primo isolamento: Ysyk-Köl[2] (in kirghiso Ысык-Көл?, Isık-Köl, AFI: /ɯsɯqkœl/) o Issyk-Kul' (in russo Иссык-Куль?), un lago salato situato nel Kirghizistan, facente parte della catena montuosa del Tian Shan.

Virus della Febbre emorragica Congo-Crimea (CCHFV), virione e ciclo di replicazione virale di un virus affine a ISKV

Il virus Issyk-Kul è stato descritto come virus patogeno per l'uomo, causando focolai febbrili negli esseri umani con mal di testa, mialgia e nausea.[3]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il virus Issyk-Kul (agente eziologico della febbre Issyk-Kul)[4] è stato originariamente isolato in Kirghizistan dai pipistrelli della specie Nyctalus noctula, famiglia Vespertilionidae, presenti in Italia solamente nelle zone alpine del Trentino-Alto Adige e della Lombardia. Pipistrelli che si nutrono di zecche molli della specie Argas vespertilionis (Argasidae) che infettano uccelli, piccoli mammiferi (pipistrelli, roditori, lagomorfi e ungulati).[5] Casi sporadici ed epidemie di febbre Issyk-Kul si osservano in Asia centrale dal 1979.[6]

Ricercatori russi nel 1991 hanno studiato sperimentalmente, su scimmie verdi, criceti siriani e topi bianchi, le proprietà patogenetiche del virus Issyk-Kul; verificando che questo virus ha proprietà pantropiche e provoca un'infezione generalizzata negli animali,[7] nei quali provoca alterazioni infiammatorie e distrofiche nel sistema nervoso centrale, nei polmoni, nel fegato e nei reni.[8]

È stato isolato per la prima volta in Europa nel 2020 in Germania in pipistrelli della specie Eptesicus nilssonii.[9]

In Italia è stato isolato per la prima volta in Lombardia, nella Riserva naturale Oasi WWF di Valpredina in provincia di Bergamo,[10] dall'Istituto zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna "Bruno Ubertini";[11][12][13] nell'ambito di programma di monitoraggio per "eventuali fenomeni di salto di specie nella fauna selvatica".[12] Infatti, le specie di pipistrelli ospiti serbatoio di virus zoonotici, come è ampiamente noto, possono rappresentare un pericolo per la salute pubblica.[14]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Atkinson B, Marston DA, Ellis RJ, Fooks AR, Hewson R, Complete Genomic Sequence of Issyk-Kul Virus, in Genome Announc, vol. 3, n. 4, luglio 2015, DOI:10.1128/genomeA.00662-15, PMC 4490839, PMID 26139711.
  2. ^ Ysyk-Köl (lake), su getty.edu. URL consultato il 12 marzo 2019.
  3. ^ Annika Brinkmann, Claudia Kohl, Aleksandar Radonić, Piotr Wojtek Dabrowski, Kristin Mühldorfer, Andreas Nitsche, Gudrun Wibbelt e Andreas Kurth, First detection of bat-borne Issyk-Kul virus in Europe, in Scientific Reports, vol. 10, n. 1, Springer Science and Business Media LLC, 2020, DOI:10.1038/s41598-020-79468-8, ISSN 2045-2322 (WC · ACNP).
  4. ^ (RU) L'vov DK, Kostiukov MA, Daniiarov OA, Tukhtaev TM, Sherikov BK, [Outbreak of arbovirus infection in the Tadzhik SSR due to the Issyk-Kul virus (Issyk-Kul fever)], in Vopr Virusol, vol. 29, n. 1, 1984, pp. 89–92, PMID 6143452.
  5. ^ Lv J, Fernández de Marco MDM, Goharriz H, Phipps LP, McElhinney LM, Hernández-Triana LM, Wu S, Lin X, Fooks AR, Johnson N, Detection of tick-borne bacteria and babesia with zoonotic potential in Argas (Carios) vespertilionis (Latreille, 1802) ticks from British bats, in Sci Rep, vol. 8, n. 1, gennaio 2018, pp. 1865, DOI:10.1038/s41598-018-20138-1, PMC 5789838, PMID 29382871.
  6. ^ (RU) Al'khovskiĭ SV, L'vov DK, Shchelkanov MIu, Shchetinin AM, Deriabin PG, Samokhvalov EI, Gitel'man AK, Botikov AG, [The taxonomy of the Issyk-Kul virus (ISKV, Bunyaviridae, Nairovirus), the etiologic agent of the Issyk-Kul fever isolated from bats (Vespertilionidae) and ticks Argas (Carios) vespertilionis (Latreille, 1796)], in Vopr Virusol, vol. 58, n. 5, 2013, pp. 11–5, PMID 24640165.
  7. ^ (RU) L'vov DK, Terskikh II, Abramova LN, Savosina NS, Gromashevskiĭ VL, [Experimental infection caused by Issyk-Kul' arbovirus], in Biull Eksp Biol Med, vol. 111, n. 6, giugno 1991, pp. 639–41, PMID 1893195.
  8. ^ (RU) L'vov DK, Terskikh II, Abramova LN, Savosina NS, Skvortsova TM, Gromashevskiĭ VL, [An experimental infection caused by the Issyk-Kul arbovirus], in Med Parazitol (Mosk), n. 4, 1991, pp. 15–6, PMID 1795675.
  9. ^ Brinkmann A, Kohl C, Radonić A, Dabrowski PW, Mühldorfer K, Nitsche A, Wibbelt G, Kurth A, First detection of bat-borne Issyk-Kul virus in Europe, in Sci Rep, vol. 10, n. 1, dicembre 2020, pp. 22384, DOI:10.1038/s41598-020-79468-8, PMC 7759570, PMID 33361773.
  10. ^ Lombardia, isolato il virus Izler in un pipistrello. Moratti: 'accertamenti, ma nessun allarme', su Crema on line, 29 ottobre 2022. URL consultato il 1º novembre 2022.
  11. ^ Il Giorno, Virus Issyk-Kul , cos'è, come ci si contagia? Iskv è pericoloso per l'uomo - Cronaca, su Il Giorno, 28 ottobre 2022. URL consultato il 1º novembre 2022.
  12. ^ a b Giulia Alfieri, Cosa sappiamo del virus Issyk-Kul isolato in un pipistrello in Lombardia, su Startmag, 31 ottobre 2022. URL consultato il 1º novembre 2022.
  13. ^ Virus Issyk-kul, Bergamo: isolato da pipistrello, primo caso in Italia (1), su 9Colonne. URL consultato il 1º novembre 2022.
  14. ^ van der Poel WH, Lina PH, Kramps JA, Public health awareness of emerging zoonotic viruses of bats: a European perspective, in Vector Borne Zoonotic Dis, vol. 6, n. 4, 2006, pp. 315–24, DOI:10.1089/vbz.2006.6.315, PMID 17187565.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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