Incendio di Borgo

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Incendio
AutoreRaffaello Sanzio
Data1514
Tecnicaaffresco
Dimensioni268×160 cm
UbicazioneMusei Vaticani, Città del Vaticano

L'Incendio di Borgo è un affresco, la base misura 670 cm circa, realizzato nel 1514 circa dal pittore italiano Raffaello. È conservato nella Stanza dell'Incendio di Borgo (Città del Vaticano).

Lo stile

In questo dipinto e negli altri della Stanza si nota un notevole cambiamento nello stile. Dall'armoniosa bellezza della Stanza della Segnatura si passa qui ad uno stile più ardito e disomogeneo, indice dell'incontro del Sanzio con il manierismo. In realtà, in questa Stanza, Raffaello dipingerà assai poco, limitandosi al progetto concettuale e alla stesura dei cartoni, e, in quest'opera, si nota prevalentemente la mano del Penni nel primo piano e di Giulio Romano sullo sfondo, entrambi pittori manieristi. Raffaello ha però senz'altro ideato l'impianto scenografico dell'affresco, con il piano inclinato e i pezzi architettonici che fanno da quinte, grande novità dell'opera. Nella prima metà del '500 si inizia, infatti, a teorizzare la scenografia teatrale sulle basi delle opere di Vitruvio e nel 1540 Sebastiano Serlio pubblica i primi risultati nel Terzo Libro dell'Architettura. Il manierismo applicherà da subito questi concetti alla pittura, sganciandosi dalla rigida prospettiva scientifica rinascimentale. In questo modo Raffaello riesce a rendere appieno la drammaticità dell'evento storico, anche a costo di deformare la realtà. Sullo sfondo si staglia la figura Papa Leone IV che con la sua benedizione placa l'incendio, simbolo della sua volontà di far cessare le guerre all'interno del mondo cristiano. I tre personaggi nudi e muscolosi sulla sinistra della scena sono un riferimento all'incendio di Troia. Il vecchio è Anchise mentre il giovane che lo regge in spalla è Enea. La donna vestita in giallo ricorda la sibilla Libica della cappella sistina di Michelangelo. L'altra, sulla destra, che porta una brocca, ricorda Giuditta, Giuditta e Oloferne. La storia rappresentata viene raccontata soprattutto tramite le architetture. Partendo dal fondo,c'è la basilica paleocristiana basilica di S. Pietro. L'edificio da cui si affaccia Papa Leone IV è di tipo rinascimentale e si riconosce dalle guglie del 1400 e le loggette del 1500. Le colonne a sinistra, che rappresentano il settizonio e sostengono una parte di trabeazione, sono composite e corinzie, mentre le colonne a destra sono di ordine ionico.

Voci correlate

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