I vivi e i morti

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I vivi e i morti
Poster americano
Titolo originaleHouse of Usher
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1960
Durata78 minuti
Genereorrore
RegiaRoger Corman
SoggettoEdgar Allan Poe
SceneggiaturaRichard Matheson
ProduttoreRoger Corman
Produttore esecutivoJames H. Nicholson
Casa di produzioneAlta Vista Productions
FotografiaFloyd Crosby
MontaggioAnthony Carras
Effetti specialiLarry Butler, Pat Dinga e Ray Mercer
MusicheLes Baxter
ScenografiaDaniel Haller
CostumiMarjorie Corso
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

I vivi e i morti (House of Usher) è un film del 1960, diretto da Roger Corman.

Nel 2005 il film venne scelto per essere conservato nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti.[1]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Philip Winthrop si reca nella dimora della famiglia Usher per proporsi in matrimonio con Madeline, una ragazza che aveva conosciuto tempo prima a Boston.

Il fratello della donna, Roderick, vuole ostacolare il giovane, raccontandogli di come la famiglia sia condannata da una genìa maledetta che ha portato tutti i suoi antenati alla follia. Malgrado ciò, Philip non si arrende e propone a Madeline di scappare.

La futura sposa, nel corso di un litigio, muore improvvisamente. Mentre Philip, Roderick e il maggiordomo Bristol sono di fronte alla bara prima dell'interramento, Madeline dà segni di vita, muovendo le dita della mano. Suo fratello se ne accorge, chiude immediatamente la bara e fa allontanare tutti dalla tomba.

La mattina seguente Philip, prima di lasciare la casa, parla col maggiordomo. Quest'ultimo riferisce al giovane che la sua ex-amante soffriva di catalessi.

Philip, dopo aver parlato con Roderick, si reca nuovamente nei sotterranei e scoperchia la bara di Madeline, trovandola vuota. A quel punto inizia per lui una ricerca affannosa attraverso luoghi e passaggi segreti del castello.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Tratto dal racconto La caduta della casa degli Usher, è il primo film gotico di Roger Corman. Costituisce, inoltre, l'inizio di una lunga collaborazione tra il regista americano e Vincent Price.

Il budget di realizzazione è stato stimato intorno ai 200 000 dollari.[2]

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Uscito nelle sale americane il 18 giugno del 1960, il lungometraggio venne esportato all'estero lo stesso anno.

Originariamente, per i temi presenti, la pellicola fu vietata ai minori di 16 anni.

È stato edito, in seguito, in formato home video.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Morando Morandini, all'interno del suo omonimo dizionario, recensisce positivamente la pellicola. Il critico sottolinea l'ottima qualità figurativa e loda la superba interpretazione di Price.[3]

La rivista FilmTv considera il film come capostipite dello stile di Corman.[4]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Librarian of Congress Adds 25 Films to National Film Registry, su loc.gov, Library of Congress, 20 dicembre 2005. URL consultato il 7 gennaio 2012.
  2. ^ I vivi e i morti, su longtake.it.
  3. ^ I vivi e i morti, su mymovies.it.
  4. ^ I vivi e i morti, su filmtv.it.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN3962155566460813380004 · LCCN (ENno2019049875
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