Haüyne
Haüyne | |
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Classificazione Strunz | VIII/J.11-30 |
Formula chimica | (Na,Ca)4-8Al6Si6(O,S)24(SO4,Cl)1-2 |
Proprietà cristallografiche | |
Gruppo cristallino | monometrico |
Sistema cristallino | cubico |
Classe di simmetria | esatetraedrica |
Parametri di cella | a = 9,08 - 9,13 |
Gruppo puntuale | 4 3m |
Gruppo spaziale | P 43n |
Proprietà fisiche | |
Densità | 2,4 - 2,5 g/cm³ |
Durezza (Mohs) | 5, 5-6 |
Sfaldatura | indistinta |
Frattura | irregolare o concoide |
Colore | azzurro, verde, rosso, giallo, incolore |
Lucentezza | vitrea o grassa |
Opacità | trasparente o traslucida |
Striscio | bluastro, bianco |
Si invita a seguire lo schema di Modello di voce – Minerale |
L'haüyne o haüyna o ancora haüynite è un minerale appartenente al gruppo della cancrinite-sodalite.
Etimologia[modifica | modifica wikitesto]
Prende il nome da René Just Haüy (1743-1822), mineralogista francese e fondatore della moderna cristallografia mineralogica. Il nome è stato attribuito da Tönnes Christian Bruun-Neergaard (1776-1824), mineralogista danese, che pubblicò nel Journal des Mines (1807) i risultati delle analisi chimiche effettuate su un campione di haüyne donatogli da Carlo Giuseppe Gismondi (1762-1824), mineralogista, che aveva già nel 1802 rinvenuto il nuovo minerale nei dintorni del lago di Nemi (Roma). Il Gismondi aveva già analizzato il minerale e descritto i risultati nella relazione letta il 2 giugno 1803 all'Accademia dei Lincei di Roma.
Abito cristallino[modifica | modifica wikitesto]
L'haüyne si rinviene in cristalli rombododecaedrici e pseudo-ottaedrici, più frequentemente in granuli irregolari, masse informi di colore blu, blu chiaro, celeste tendente al verde e bianco, raramente trasparenti, rarissimamente da taglio a gemma.
Origine e giacitura[modifica | modifica wikitesto]
L'origine del minerale è vulcanica, l'ambiente di formazione è costituito da rocce plutoniche e laviche sottosature (nefelin-sieniti, fonoliti).
Forma in cui si presenta in natura[modifica | modifica wikitesto]
Bei cristalli di haüyne si possono rinvenire nei proietti dei Vulcani del Lazio (Nemi, Albano, Sacrofano, Gradoli), sul Monte Somma-Vesuvio e sul Monte Vulture (suggestivo affioramento di haüynofiri presso l'abitato di Melfi), nella regione di Eifel (Germania), a Winnett (Montana, Stati Uniti). Il ritrovamento della haüyne nei Campi Flegrei costituisce una eccezionalità, pertanto ci sono scarsissime probabilità di rinvenire esemplari anche a Torregaveta (Napoli).
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- (EN) Hauyne Mineral Data, su webmineral.com.
- V. Nasti, "L'olotipo dell'haüyna" Archiviato il 23 settembre 2019 in Internet Archive. (2009), Il Cercapietre, Notiziario del Gruppo Mineralogico Romano, n. 1-2/2009, pagg.16-43.